Non c'è molto di cui esultare per Peter Bondra ed i suoi Caps in questo inizio di stagione…
Bruce Cassidy è salvo, almeno per questa stagione, andando in barba alle voci che lo volevano esonerato se non avrebbe fatto cambiare passo ai suoi Capitals.
E' quanto si legge sul Washington Post che riporta le dichiarazioni di una persona molto vicina al club. "Non ci saranno cambiamenti nello staff tecnico" ha dichiarato questa persona "misteriosa" che ha voluto non essere identificato.
Ovvio che le voci su un possibile abbandono di Cassidy dalla panchina dei Capitals non potevano essere fondate dopo le 4 sconfitte consecutive, 5 dopo la sconfitta di Toronto di sabato 25 ottobre.
"Seppur non vinceremo nemmeno a Toronto non si cambierà allenatore. Tra infortuni e abbassamento dei salari in vista della prossima stagione è difficile dire che Bruce sta facendo particolari errori" ha poi concluso questo membro della dirigenza della squadra della capitale.
Come appreso dalle parole sopra riportate in effetti la squadra sta vivendo un periodo particolare nonostante una delle più belle partite degli ultimi anni, quella d'esordio contro gli Isles vinta per 6-1. Due difensori arcigni e d'esperienza come Johansson (ritirato) e Klee (Toronto) sono andati via e per ultimo ha lasciato il team anche l'ex capitano Steve Konowalchuk, destinazione Colorado in cambio di Bates Battaglia.
Nel roster ci sono molti giocatori con poca esperienza come Sutherby, Pettinger, Gordon, Eminger, Semin e Peat; Nylander, centro da prima linea molto importante per il team, è fuori da tempo per una gamba rotta e i giocatori di esperienza da cui si dovrebbe aspettare la reazione d'orgoglio sono partiti col freno a mano tirato (leggi Jagr, Witt, Kolzig, Halpern) con le uniche eccezioni di Bondra, Gonchar e Lang che in ogni modo non sono stati il massimo di continuità in queste prime otto gare.
"Abbiamo anche incontrato squadre che sono partite molto forti" ha detto Cassidy che poi ha aggiunto: "Quest'anno siamo più preparati come staff. Abbiamo provato a fare degli aggiustamenti ma non credo sia questo il problema. Di certo non mi sto assolvendo perché devo motivare i giocatori a dare il meglio di loro stessi ma non credo sia un problema di preparazione dell'area tecnica" .
Bruce Cassidy è al secondo anno a Washington dopo che l'anno passato la squadra della capitale ha raggiunto i playoff come sesti della Conference orientale vincendo ben 39 gare ma venendo eliminati al primo turno dei playoff dai sorprendenti Tampa Bay Lightning dopo 6 partite tiratissime.
Quest'anno la musica sembrava non essere cambiata dopo la brillante vittoria all'MCI Center contro i New York Islanders per 6-1 ma poi è avvenuto il crollo con ben 6 sconfitte e 1 pareggio in 7 gare, subendo 28 reti con un Kolzig autore di prestazioni sottotono (tranne la brillante prima gara a Toronto in cui i Caps hanno pareggiato 2-2). A divertire e far divertire contro Bondra e compagni a turno ci sono state Atlanta, Montreal, Dallas, St.Louis, Ottawa e quindi Toronto (tutte tranne quella contro i Thrashers in trasferta).
Anche lo spogliatoio non sembra il punto forte del team, di certo non sarà il primo mattone da cui ricostruire una squadra a pezzi, almeno finché le cose non cambiano. Durante l'allenamento, pochi giorni fa, Jeff Halpern e Sergei Gonchar sono venuti alle mani ed è occorso separarli.
"Sono semplicemente frustrati" ha detto Cassidy. "Voglio dire, chi non lo è? Non sorprende la cosa. Comunque non penso sia stata una brutta cosa; di certo non fa piacere vedere due compagni picchiarsi, ma questo dimostra che ci tengono alla causa e che sono dispiaciuti per come sta andando la stagione. Non c'è da preoccuparsi" ha poi concluso l'head coach di Washington che dunque sembra rimanere saldo su una panchina che dopo le ultime prestazioni sembra vacillare come non mai.
E di certo le partite contro Anaheim e contro Atlanta, in casa, diventano cruciali per capire quanto possa dire in questa stagione un team che può schierare giocatori del calibro di Jaromir Jagr, Robert Lang, Peter Bondra e Sergei Gonchar.