Il difensore Andrei Markov, una delle poche note positive del 2003
Dopo il deludente 2002-03, i Montreal Canadiens si apprestano ad un nuovo campionato, sperando di ottenere un risultato degno della loro tradizione: alla vigilia della passata stagione, il morale era sicuramente alto poiché pochi mesi prima gli Habs erano riusciti a raggiungere la semifinale della Eastern Conference; il grande protagonista era stato il portiere Jose Theodore, premiato sia con il Vezina sia con l'Hart Trophy.
Nonostante le grandi aspettative, il 2002-03 si è rivelato molto mediocre, infatti, gli Habs hanno mancato la qualificazione ai playoff: una delle cause della delusione va ricercata proprio nel contributo di Theodore, autore di un campionato sotto la media, come dimostrato dalle statistiche (2.90 di media gol e .908 di percentuale parate); sul finire della stagione, si era addirittura ipotizzata la promozione a titolare di Mathieu Garon, sempre positivo nelle partite disputate. Tuttavia, imputare tutte la colpe a Theodore sarebbe sbagliato: una difesa soft, un attacco incapace di segnare, oltre che alcune pessime scelte dirigenziali hanno fatto il resto.
Durante la off-season, molto poche sono state le acquisizioni significative, infatti il roster è rimasto praticamente invariato; le grandi novità , invece, sono avvenute a livello dirigenziale con il ritorno a Montreal di Bob Gainey, capitano degli Habs negli anni '80, che è stato nominato general manager, al posto di Andre Savard, "degradato" ad assistente.
Il compito di Gainey, che nel 1999 aveva condotto da GM i Dallas Stars alla conquista della Stanley Cup, sarà sicuramente molto difficile, ma accattivante; le prime dichiarazioni del nuovo dirigente sono state molto decise: “I'm optimistic. We have young, gifted players and when they come through for us, we shall be all right.”
Ma ora andiamo ad analizzare i vari reparti, cercando di capire quali possano essere le possibilità dei Canadiens.
Portieri
Come detto in precedenza, la chiave del successo sarà Theodore: se riuscirà a ripetersi sugli standard del 2001-02, allora Montreal avrà buone chance di successo, altrimenti la stagione sarà molto faticosa; in caso di difficoltà iniziali, l'ipotesi trade potrebbe essere plausibile, anche perché il back-up Mathieu Garon dà sicuramente buone garanzie.
Inoltre, Theodore sta attraversando un complesso momento a livello familiare, poiché suo padre, suo zio ed alcuni fratellastri sono stati accusati di far parte di un traffico di usura.
Difesa
Lo scorso anno, la difesa di Montreal ha avuto un comportamento mediocre, non dando a Theodore le garanzie necessarie, quindi il 23esimo posto complessivo nella NHL è stato un'ovvia conseguenza; tuttavia ci sono le premesse per un velato ottimismo.
Innanzi tutto, ci sarà il ritorno a tempo pieno di Sheldon Souray, che lo scorso anno era stato obbligato a saltare la stagione a causa di un brutto infortunio al polso; la sua presenza darà sicuramente fisicità al reparto arretrato della squadra.
Molta fiducia, invece, viene riposta in Andrei Markov che è stato una delle poche note positive del 2003: il giovane difensore russo ha realizzato 37 punti e totalizzato un plus / minus di +13, risultando il migliore dei Canadiens.
Purtroppo, la faccenda Patrice Brisebois non è stata ancora risolta completamente: lo scorso anno il difensore si era reso protagonista di un controverso episodio, quando aveva deciso di effettuare una vacanza a Parigi dopo che i medici gli avevano riscontrato un problema cardiaco; al suo ritorno, Brisebois fu aspramente criticato dalla stampa e dai tifosi, soprattutto per l'oneroso contratto.
Attacco
L'attacco di Montreal è sicuramente un reparto mediocre, infatti, per il quinto anno consecutivo non è riuscito a superare il muro dei 210 gol: a parte il Capitano Saku Koivu e Richard Zednik, nessun giocatore è in grado di far fare alla squadra un salto di qualità , anche se Jan Bulis potrebbe confermare le buone cose viste la passata stagione.
Donald Audette e Yanic Perreault non sembrano in grado di alzare il proprio livello di gioco, tuttavia ci sono dei buoni prospetti che potrebbero rivelarsi molto utili, come ad esempio Mike Ribeiro, Marcel Hossa (fratello di Marian) e Jason Ward, quest'ultimo eletto AHL Player of the Year nel 2003.
Purtroppo, alcuni infortuni stanno creando numerosi problemi a questo reparto: il 21 settembre, in un incontro di pre-season contro Ottawa, Saku Koivu ha subito un infortunio al ginocchio, che lo terrà fuori per almeno 3-4 settimane.
Inoltre, gli Habs dovranno fare a meno per tutta la stagione di Chad Kilger che durante un allenamento è stato colpito all'occhio dalla mazza del giovane Francois Beauchemin; a causa di alcune gravi fratture, si è temuto addirittura la perdita della vista, ma fortunatamente le conseguenze paiono meno estreme.
Questi episodi hanno obbligato Gainey ad acquisire qualche rimpiazzo, infatti, sono arrivati Darren Langdon e Steve Begin che potrebbero dare profondità e fisicità al reparto.
Cosa si possono aspettare gli Habs da questo 2003-04? E' molto difficile prevedere un approdo alla post-season, nonostante la Eastern Conference sia meno competitiva e combattuta della Western; Montreal manca di quella solidità necessaria per raggiungere le posizioni di vertice, quindi è previsto un altro campionato nelle retrovie.
I Canadiens sono la squadra più vincente della NHL e vederli relegati nelle posizioni di rincalzo fa un certo effetto, ma l'arrivo di Bob Gainey potrebbe essere l'inizio di una nuova era: il nuovo GM è un dirigente con le idee chiare, consapevole del difficile compito che gli è stato affidato; forse i risultati non arriveranno subito, ma tra qualche anno Montreal potrebbe tornare nelle posizioni di vertice.