Un'immagine ormai familiare: Scott Stevens alza la Stanley Cup!!
Per la terza volta dal 1994, gli appassionati di hockey hanno avuto il piacere e l'emozione di assistere ad una gara 7 valevole per l'assegnazione della Stanley Cup: dopo New York-Vancouver del 1994 e Colorado-New Jersey del 2001, anche la sfida tra Devils e Ducks si è allungata al settimo incontro.
La prima grande sorpresa offertaci da coach Pat Burns è stato l'ingresso sul ghiaccio del vecchio Ken Daneyko, alfiere dei Diavoli da 18 stagioni, ma mai utilizzato nella serie finale; purtroppo per New Jersey, Joe Nieuwendyk ha dovuto dare forfait, non avendo recuperato completamente dall'infortunio.
Alla vigilia dell'ingaggio, c'era grande interesse per lo svolgimento della partita: come avrebbero reagito i Devils dopo la sonora batosta in gara 6? Sarebbero riusciti i Ducks a portare l'entusiasmo di quella vittoria anche alla Continental Airlines Arena?
La partita è stata giocata in maniera molto disciplinata dalle due squadre, che, a causa dell'altissima posta in palio, hanno chiaramente cercato di evitare ogni errore, disattenzione e carica inutile; non a caso gli arbitri hanno fischiato appena tre penalità in 60 minuti. Non dimentichiamoci, tuttavia, che in un incontro decisivo i direttori di gara tendono a “mangiarsi il fischietto”, punendo solo gli interventi veramente gravi.
La settima sfida ha rispettato lo stesso copione delle altre tre disputate ad East Rutheford: dominio in tutti i settori da parte i Devils, che hanno potuto così festeggiare la vittoria finale; il primo tempo ha visto New Jersey controllare la situazione, mentre Anaheim ha fatto molta fatica a sviluppare il proprio gioco. Emblematico è stato il Power Play a disposizione di Anaheim al 17:31, in cui sono stati i Devils a mantenere il possesso del disco, andando vicini addirittura alla marcatura con Patrik Elias.
Ma l'appuntamento con il gol è stato rinviato solo di qualche minuto: al 2:22 della frazione centrale, il giovane Mike Rupp ha sbloccato il risultato con una deviazione vincente su un tiro dalla blu di Scott Niedermayer; Giguere, battuto imparabilmente, ha espresso tutto il proprio disappunto, scagliando il puck fuori della rete.
Subita la rete, i Ducks si sono buttati in avanti alla ricerca del pareggio, ma hanno dovuto fare i conti con Brodeur, finalmente all'altezza dopo una gara 6 pessima; e proprio nel momento del massimo sforzo, i Devils hanno raddoppiato con Jeff Friesen, che ha sfruttato al meglio un rimbalzo susseguente ad un tiro di Rupp.
In quel momento la partita si è chiusa; il terzo tempo non ha avuto storia e la rete di Jeff Friesen (sempre su assist di Rupp) è servita solo ad aumentare lo score personale dell'ex giocatore dei Ducks: 3-0, identico punteggio di gara 1 e 2, ma soprattutto terza Stanley Cup nella storia dei New Jersey Devils.
Sicuramente, una sconfitta in gara 7 è sempre dura da accettare, ma difficilmente si può negare il merito di New Jersey: nelle quattro partite giocate ad East Rutheford, Anaheim è sempre stata dominata (anche nella “strana” gara 5), come dimostrato dal punteggio complessivo di quegli incontri, 15-3 con tre shutout.
Il cronista di ESPN Darren Pang ha dato un'interessante spiegazione della serie: “Anaheim was collapsing down low and all there was in front of Giguere was white jerseys. He'd make a save and there was a white jersey. Traffic in front, white jerseys. But at the other end of the ice, on every save that Martin Brodeur made, there was a white jersey. On every save he made, his defensemen were right there to clear the rebound. The Devils did a great job defensively in front of Brodeur, and all he had to do was make the first save.”
Nelle partite disputate in California, invece, i Devils sono stati sconfitti due volte ai supplementari, mentre gara 6 è stata condizionata da una deviazione sfortunata di Scott Stevens, che comunque non è una giustificazione sufficiente per quella batosta.
Parziale consolazione per i Paperi è stata la decisione dei giornalisti di assegnare il Conn Smythe Trophy (riconoscimento per l'MVP dei playoff) a Jean-Sebastien Giguere, che diventa il quinto giocatore a ricevere l'ambito trofeo pur giocando nella squadra perdente.
E' stato molto commovente vedere il portiere di Anaheim piangere alla fine della sfida: “I would give that one up to get the other one. The other one is much nicer and much bigger; queste sono state le sue parole in conferenza stampa.
Tuttavia la sconfitta non può cancellare la fantastica post-season dei Mighty Ducks, che, nonostante la testa di serie #7, sono arrivati ad una sola partita dal trionfo; i numerosi tifosi sperano, ovviamente, che questa meravigliosa cavalcata non resti un episodio isolato, ma un punto di partenza per il futuro.
Notes:
"¢ Per la prima volta dal 1965, le sette partite della finale sono state appannaggio della squadra di casa.
"¢ Pat Burns può finalmente celebrare la conquista della Stanley Cup: dopo 3 Jack Adams Trophies (coach of the year award), la finale del 1989 persa con i Canadiens contro i Flames, l'ex coach anche di Toronto e Boston potrà leggere il proprio nome sul mitico trofeo.
"¢ Scott Stevens, Sergey Brylin, Ken Daneyko, Scott Niedermayer e Martin Brodeur sono i cinque giocatori ad aver alzato tutte e tre le Stanley Cup dei Devils: 1995, 2000, 2003.
"¢ I Devils, vincendo 12 partite in casa, hanno stabilito un record per quanto riguarda la post-season.
"¢ Per la prima volta dal 1975, la squadra vincente ha completato un bilancio negativo in trasferta: 4-7 è stato il record esterno per i Devils.
"¢ Questa è stata la 12esima finale terminata alla settima partita: la formazione che ha potuto sfruttare il fattore campo ha vinto la coppa 10 volte; l'ultimo successo in trasferta risale al 1971, quando i Canadiens sconfissero i Black Hawks.
"¢ Martin Brodeur ha pareggiato un record delle finali con 3 shutout (Clint Benedict - Montreal Maroons 1926; Frank McCool - Toronto Maple Leafs 1945). In tutta la post-season Brodeur ha collezionato 7 partite senza reti subite, stabilendo un nuovo primato (Dominik HaÅ¡ek 6 - 2002).
"¢ Il vecchio Ken Daneyko ha giocato solo in 13 delle 24 partite di post-season; tuttavia il coach Pat Burns lo ha premiato, facendogli giocare l'ultimo minuto di gara 7.
"¢ Le tre Stanley Cup di New Jersey sono state vinte con tre coach differenti: Jacques Lemaire (attuale allenatore dei Wild) nel 1995, Larry Robinson nel 2000 e appunto Pat Burns nel 2003.
Three Stars della Finale
3) Martin Brodeur e Jean-Sebastien Giguere. I due portieri sono stati grandi protagonisti della serie, compiendo interventi miracolosi; Brodeur ha sognato il Conn Smythe Trophy, ma il “gollonzo” di Gara 3 e la cattiva sesta partita hanno convinto gli addetti ai lavori a premiare il pari ruolo di Anaheim. Giguere ha davvero sorpreso tutti gli osservatori, sfoderando una post-season che sarà ricordata per molti anni a venire.
2) Jeff Friesen. Miglior goleador della serie con 5 gol con una doppietta in gara 7. Non male per un ex!!
1) I New Jersey Devils. Scegliere il miglior giocatore di New Jersey è davvero impossibile: i Devils (e questo è stato confermato da tutti gli osservatori) sono una SQUADRA, in cui le individualità non emergono, ma tutti lavorano e danno il massimo impegno; quindi tutti i componenti di questa formazione meritano una menzione, partendo dal Capitano Scott Stevens, seguito da Scott Niedermayer, Jamie Langenbrunner, Jay Pandolfo, Patrik Elias (miglior marcatore della serie), Scott Gomez, Mike Rupp, Sergey Brylin, John Madden e gli altri.
Statistiche Finali:
Anaheim
Gol segnati: 12
Power Play: 2 su 18
Miglior marcatore: Petr Sykora - 5 punti
Miglior goleador: Steve Rucchin - 3 gol
Portiere: Jean-Sebastian Giguere: 2.54 gol di media; .910 di media parate; 1 shutout.
New Jersey
Gol segnati: 19
Power Play: 3 su 21
Miglior marcatore: Patrik Elias - 7 punti
Miglior goleador: Jeff Friesen - 5 gol
Portiere: Martin Brodeur: 1.71 gol di media; .925 di media parate; 3 shutout.