Il rookie Jason Spezza ha davvero cambiato l'attacco dei Senators…
Gli Ottawa Senators non mollano e allungano la serie aggiudicandosi una gara 5 iniziata molto male a causa di un nervosismo e di una paura evidente, ma risoltasi poi brillantemente grazie alla performance del rookie Jason Spezza. Il suo innesto, al posto del muscolare Neil, sapeva tanto di mossa della disperazione per cercare d'interrompere l'apatìa di un reparto offensivo che veniva da 15 powerplay consecutivi non sfruttati; un dato pesante questo, che ha convinto appunto coach Martin a “smuovere” il suo line up inserendo un giovane addirittura a digiuno d'esperienza nei playoff.
Una decisione indovinata quella dell'allenatore dei Senators visto che Spezza, oltre a dare nuova linfa all' attacco con la sua rapidità , si è reso spesso pericoloso davanti a Brodeur riuscendo anche a siglare in powerplay il 3° goal, il primo nella serie per Ottawa in una situazione di superiorità numerica.
E così, al 21esimo tentativo, si conclude l'astinenza dei canadesi…
Spezza insomma protagonista inatteso, anche se non va dimenticato come il canadese sia stato la seconda scelta assoluta del 2001 e nella stessa regular season di quest'anno, seppur con prestazioni meno roboanti, abbia registrato discrete cifre (7 goals e 14 assists in 33 matches).
Le sue dichiarazioni post partita non tradiscono grande emozione: “Per noi è stata una bella vittoria ed io sono contento d'aver contribuito. Siamo però solo all'inizio e la strada da fare è ancora molto lunga”.
Per lui parla il capitano Alfredsson: “Jason è entrato sul ghiaccio e ha mostrato subito quanto vale ed alla sua età non è certo facile farlo. Dopo gara 4 avevo detto come ci fossero problemi in attacco, oggi dico che abbiamo trovato un grandissimo attaccante!”.
Indifferente e piuttosto freddo nel giudicare l'impatto di Spezza è invece il coach dei Devils Burns: “Non l'ho notato più di tanto e d'altronde io faccio l'allenatore, non lo scout. Il mio compito è quello di preparare la partita sulle linee, non sui singoli individui. Probabile che Spezza possa diventare un grande giocatore, buon per lui e per Ottawa”.
La partita: Ottawa comincia bene e dopo appena 1' si rende pericolosa grazie a Van Allen che con un wrister scalda i guanti di Brodeur.
La fiammata iniziale si dimostra però un fuoco di paglia e questo rimane l'unico tiro dei Senators, che non concluderanno più in porta fino al 19' quando Schaefer tirerà debolmente verso Brodeur.
Fortuna vuole che in questi lunghi 18' di abulìa offensiva, i Senators non debbano pagare dazio contro dei Devils che, incoraggiati dall'atteggiamento remissivo degli avversari e nel ricordo delle scorribande fatte nelle precedenti gare, muovono bene il puck impegnando Lalime.
Grazie al suo portiere, bravo ad opporsi soprattutto alle conclusioni di Niedermayer e Stevens, Ottawa esce quindi indennne da 2' minuti di shorthanded (interference di Varada al 7:12) e riesce a chiudere sullo 0-0 il periodo (7 tiri a 2 il parziale dei tiri a favore di New Jersey).
Alla ripresa delle ostilità per i Senators c'è subito una buona notizia: Hossa, dopo aver saltato gli ultimi 10' della prima frazione in seguito ad un duro colpo di Stevens, è abile e arruolato.
Al 3:59 i Devils usufruiscono di un powerplay (high sticking di Fisher), ma ad approfittarne sono i Senators: Arvedson pressa Rafalski, gli sottrae il puck e lo passa subito a White, bravo a non esitare davanti Brodeur.
Passano 2'20″ ed ecco il pareggio dei Devils grazie a Stevens che, servito da Rheaume, scaglia un forte tiro dal cerchio di sinistra trafiggendo un Lalime ostacolato dalla presenza di Rheaume, Chara, Bonk e Phillips davanti alla gabbia.
Come in gara 4 New Jersey segna sfruttando la bravura dei suoi giocatori nel tiro da fuori e soprattutto si dimostra pronta ad approfittare della rivedibile difesa di Ottawa, spesso disattenta e fuori posizione quando ripiega per contenere il contropiede.
I canadesi comunque, complici anche 3 powerplay (ottima occasione per White ad 1' dal termine) offrono una prestazione offensiva migliore rispetto al primo periodo, tirando 12 volte contro le 6 degli avversari.
3° periodo all'insegna dell'equilibrio, fino a quando Spezza non inizia a mettere il suo timbro sulla partita.
Jason vince un ingaggio nella metà campo offensiva, il puck arriva a Redden che tira, ma una deviazione porta il disco nell'angolo destro; qui Schaefer è lesto a recuperare il possesso e, liberatosi di Brylin, lavora bene dietro la porta e passa a destra, dove Havlat tira e batte un Brodeur disturbato nella visuale dal compagno Smehlik. 2-1 Senators.
Al 12:24 c'è la svolta del match: a Gionta viene chiamata una penalità per hooking, 4″ dopo Spezza vince un altro ingaggio, passa a Chara che apre per Phillips, il quale trova ancora Spezza, abile a superare Brodeur per il definitivo 3-1.
Questo è il punteggio finale con New Jersey che, totalizzati 9 tiri a fronte dei soli 4 di Ottawa, in questa frazione può certamente recriminare qualcosa.
Dice a fine gara Niedermayer:” Sappiamo a cosa andiamo incontro poichè molti di noi hanno già affrontato situazioni del genere. Non abbiamo mai sottovalutato Ottawa prima di questa gara, figuriamoci farlo ora che hanno vinto. Dobbiamo giocare come se la prossima partita fosse gara 7, proprio per evitare una gara 7″.
Three stars
1 – Jason Spezza (OTT) 1 goal; 1 assist
2 – Patrick Lalime (OTT) Saves 21; Save ptc.: .955
3 – Todd White (OTT) shorthanded goal
Notes: Difficile dire quanto questa vittoria cambi l'inerzia della serie:
l'hockey europeo dei Senators, basato sul gioco di squadra e l'abilità tecnica, ha trovato finora nella solidità difensiva dei Devils un grosso ostacolo.
L'attacco di Ottawa, chiave del gioco dei canadesi e tra i migliori nella stagione regolare, ha le sue bocche da fuoco con le polveri bagnate (Alfredsson e Hossa hanno totalizzato insieme la miseria di 3 punti e Arvedson, Fisher, Havlat e Smolinski sono fermi ad appena 1 goal) e si vede imbrigliato nel “sistema” Devils, eccezionale nel coprire gli spazi e nel togliere così ai Senators la loro principale arma: la velocità .
Prima di gara 5 Ottawa aveva fatto 6 goals a fronte di 102 tiri, un dato poco esaltante, soprattutto se si pensa che New Jersey aveva battuto 12 volte Lalime con 98 tiri.
Dei Senators si è spesso detto che sono una formazione poco aggressiva, una critica nemmeno troppo velata ad un tipo di hockey europeo (non a caso il nucleo della squadra è formato dai vari Alfredsson, Arvedson, Bonk, Chara, Havlat, Hossa), oggi in sofferenza contro la praticità e la fisicità di New Jersey.
Il “body check” e la forza individuale dei Devils avranno la meglio sui “leggeri” Senators? Staremo a vedere…
Ora appunto si torna ad East Rutherford dove New Jersey (mai perso una serie nella quale era avanti 3 a 1) ha un record di 8-0 nei playoff con 21 reti segnate e solo 8 subite. Da segnalare anche come entrambe le squadre in questa post season abbiano sempre vinto quando sono riuscite a segnare per prime.
Un goal insomma, viste anche le medie dei due portieri (Brodeur ha subito 1.60 goals a partita, Lalime 1.82) potrebbe fare la differenza…