Gara 4 è finita da pochi secondi, la festa dei Mighty Ducks è appena iniziata….
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WILD @t MIGHTY DUCKS 1-2
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Scade l'ultimo secondo di gioco del terzo periodo…la sirena suona…..si scatena l'entusiasmo all' Arrowhead Pond……i giocatori invadono la pista per abbracciarsi….coach e assistenti fanno altrettanto……il pubblico è in delirio e i tifosi mostrano orgogliosi cartelli con su scritto “SWEEP“.
E' l'apoteosi per i Mighty Ducks che conquistano, vincendo gara 4 col punteggio di 2-1 la Western Confernce chiudendo la serie con Minnesota 4-0.
Sono loro i nuovi padroni dell' Ovest!
Il capitano Paul Kariya riceve il Clarence Campbell Trophy, simbolo della vittoria nella conference. Il biglietto per la finale di Stanley cup è staccato e dalla prossima settimana, contro la vincente tra Ottawa Senators e New Jersey Devils, Anaheim è pronta a lottare per conquistare lo storico trofeo e laurearsi campione NHL.
Eroe della serata il quarantenne Adam Oates, ai Ducks dal luglio 2002 quando firmò come free-agent.
Sua la doppietta decisiva in risposta al primo ma anche ultimo goal dei Wild nella serie, realizzato in powerplay da Andrew Brunette al 4.37 del primo periodo. Un goal questo che poneva fine alla lunga striscia di imbattibilità di Giguere fermandola a 217 minuti e 44 secondi ovvero la quinta di sempre nella storia NHL.
Il pareggio di Oates arriva all' 8.30 del primo periodo in situazione di powerplay con assist di Leclerc. Niclas Havelid a centro ghiaccio tira il disco in avanti verso la balaustra, il puck finisce dietro la porta dei Wild e Mike Leclerc è il più veloce a prenderne il possesso. Tenta un passaggio, il puck viene deviato dal pattino del difensore Zyuzin e va a finire davanti alla porta di Minnesota dove nè Bombardir nè il goalie Fernandez possono intervenire per bloccare e Oates può insaccare per la rete del pareggio.
Lo stesso Leclerc, insieme a Rob Niedermayer, assiste anche il secondo goal del veterano quarantenne sempre in powerplay al 9.31 del secondo periodo.(Punito Schultz per sgambetto)
Oates si posiziona davanti al portiere e approfittando di un puck perso infila il goal del 2-1.
Sotto 1-2 Minnesota prova a pareggiare ma le 24 parate di Giguere, che festeggiava proprio in gara 4 il suo ventiseisimo compleanno, glielo impediscono.
Post-season indescrivibile per il super-goalie, era considerato uno dei più promettenti della lega ma nessuno si aspettava la sua esplosione in questi playoffs. Le sue prestazioni, a cominciare dalla prima gara dei playoffs contro Detroit (63 parate dopo 3 overtimes), hanno esaltato la squadra, un team modesto che sembrava dovesse scomparire rapidamente dalla scena dei playoffs e che invece ha trovato via via motivazioni, grinta, consapevolezza e fiducia nei prorpi mezzi trasformandosi in una squadra splendida e miracolosa dove tutti giocano al di là delle proprie potenzialità dando il 101% e che ora può ben guardare alla finale di Stanley cup con concrete chanches di vittoria.
“..è stato un grande compleanno, dichiara Giggy, autore anche di una parata su un backhand di Zholtok quando mancavano solo 10 secondi alla fine, ….E' un qualcosa che avevo sempre sognato sin da quando ero bambino.Essere parte di tutto questo è eccezionale, ma è solo l'inizio! Ogni singola partita in finale sarà esaltante.
Grande momento anche per il coach di Anaheim, Mike Babcock.
Diventa il primo coach alla sua prima stagione in panchina nella NHL a raggiungere la finalissima dal 1996 quando vi riuscì coach Doug MacLean con i suoi Florida Panthers poi sconfitti dagli Avalanche in finale.
“è speciale ogni volta che vinci una partita e vedi che la tua squadra ha lavorato bene come abbiamo fatto noi, dice Babcock, ..così come è speciale essere con questo bellissimo gruppo formato da ragazzi eccezionali.
Adam Oates parla del magico cammino del team nei playoffs: “In molti mi hanno chiesto quando abbiamo cominciato a crederci e io penso che sia stato il frutto di un processo durato tutto l'anno che ci ha fatto andare sempre meglio, come ci ha detto anche il coach. Da dicembre in poi abbiamo iniziato a giocare sempre in modo migliore.
Ce ne siamo accorti tutti della trasformazione dei Mighty Ducks, negli anni sempre irrisi dagli avversari per via del loro soprannome, i “paperi”, ora sono guardati da tutti in modo diverso, hanno fatto innamorare tanti tifosi grazie alle loro imprese e hanno raccolto la stima di tutti gli addetti ai lavori. Comunque vada la finale di Stanley Cup, la loro impresa nei playoffs rimarrà per sempre.
E comunque sia andata la loro finale bisogna tributare un grande applauso ai Minnesota Wild di coach Lemaire. Dopo una sorprendente regular-season sono stati eccezionali anche nei playoffs. Non c'è dubbio che per questa franchigia il futuro sarà molto luminoso.
Good Luck Ducks! La finale conquistata è strameritata!