Hendrickson, Mr. Minnesota 2

Hendickson, autore del goal decisivo in gara7

La grande impresa è riuscita. I Minnesota Wild si sono qualificati per la finale della Western Conference grazie ad un clamoroso "come back" ai danni dei Vancouver Canucks, il secondo in due serie di playoffs.
Gli Wild, dopo aver dimostrato a tutti gli appassionati il loro grande valore con un gioco eccezionale, sono andati a vincere al General Motors Place di Vancouver nella decisiva gara 7 con il punteggio di 4-2.
La partita è stata tutt'altro che scontata e nettamente diversa da gara 5 e da gara 6, che avevano visto Minnesota segnare 13 volte contro 2 degli avversari.
Vancouver, infatti, aveva preso il comando della gara con il doppio vantaggio nel secondo periodo, ma gli uomini di Lemaire hanno saputo reagire alla grande, segnando tre reti nella conclusiva frazione di gioco, assicurandosi così il meritato passaggio del turno.
Strepitoso protagonista dell'incontro è stato il difensore Pascal Dupuis, autore di una doppietta, tornato nella lineup dopo aver saltato l'incontro precedente per un infortunio subito in gara 5, ma il goal decisivo è stato messo a segno da Darby Hendrickson, Mr. Minnesota 2, a otto minuti dal termine.
Fondamentale è stato anche Dwayne Roloson tra i pali, egli, infatti, ha giocato e vinto tutte e tre le partite della rimonta dei suoi Wild, subendo solamente 5 reti ed effettuando la bellezza di 79 saves che gli hanno permesso di riscattare un primo turno giocato sotto le righe.
Che dire di Vancouver? La squadra canadese per la sesta volta in sette gare ha tirato di più rispetto agli avversari, ma l'attacco si è rivelato una grossa incognita. Il duo Bertuzzi- Naslund, nonostante i 96 goal realizzati nella regular season, ha segnato solamente 2 reti in sette partite, deludendo molto gli addetti ai lavori. Bertuzzi si è sbloccato nella gara conclusiva, ma il suo goal, che poteva essere il più importante nella post-season dei Canucks, è stato inutile, vista la prodigiosa rimonta di Gaborik e compagni.
Ora Minnesota affronterà  in una finale di Conference inedita l'altra grande sorpresa del campionato, ovvero gli Anaheim Mighty Ducks.
Nello "State of Hockey" c'è già  chi sogna la Stanley Cup"

LA PARTITA:
La cabala vede avvantaggiati i Vancouver Canucks che in stagione regolare non avevano mai perso tre partite in fila, inoltre, nessun team nella storia della Lega aveva effettuato due "come back" nei playoffs.
Qualche problema nel pre-gara per i giocatori di Minnesota che arrivano al GM Place in netto ritardo a causa di un incidente stradale. Fortunatamente i giocatori sono rimasti illesi.
Tra le novità  della gara l'ala Pascal Dupuis, al ritorno dall'infortunio che gli aveva fatto saltare la sesta partita, che rimpiazza Matt Johnson.
Gli Wild nel primo periodo pagano la stanchezza (anche a causa del viaggio lungo quattro ore) e giocano al rallentatore.
Nei primi sei minuti, infatti, Vancouver tira 6 volte a 1 e va vicino al goal con Markus Naslund, bloccato da Roloson. La gara è ovviamente molto nervosa ed il primo a pagarne le conseguenze è il difensore Alexander Zyuzin, colpito piuttosto violentemente da Brad May e costretto ad abbandonare il ghiaccio per un periodo di gioco.
Gli arbitri, tuttavia, lasciano piuttosto giocare anche quando Bertuzzi e Walz si colpiscono ripetutamente a vicenda. Al termine della gara le penalità  saranno due per i Canucks e zero per gli Wild. "E' frustrante non avere nemmeno una occasione con l'uomo in più quando ne avresti bisogno" ha protestato Trevor Linden a fine gara.
Lo stesso Linden, il giocatore con più gare sette giocate (nelle quali ha totalizzato 10 punti) sul ghiaccio del GM Place, sfiora il vantaggio colpendo il palo dopo una prodigiosa deviazione di Roloson.
Il periodo termina con 12 tiri verso la porta da parte di Vancouver, ma Minnesota evita il peggio attuando uno schema con il più attivo tra le ali, cioè Andrew Brunette, che è molto abile a giocare appostato dietro la porta di Cloutier, zona in cui i Canucks sono molto deboli, in modo da guadagnarsi spazi e far riposare il resto della squadra.
Nel secondo periodo i Canucks di dimostrano ancora molto vivaci e creano occasioni da goal a valanga. Un tiro di Brendan Morrison, con Roloson battuto, viene deviato vicino al palo e nell'azione successiva è Matt Cooke ad impegnare ancora una volta il goalie degli Wild, che si salva bloccando il tiro.
L'attacco della squadra di casa culmina a metà  periodo: Minnesota lascia la zona difensiva scoperta, due giocatori si lanciano per bloccare Brent Sopel appostato sulla blue line, il difensore pesca liberissimo Mattias Ohlund che dalla destra mette dentro l'1-0 con uno slapshot.
61 secondi più tardi arriva quella che può essere una dura botta per Minnesota.
Henrik Sedin è bravissimo a servire Todd Bertuzzi in contropiede, evitando il fuorigioco, il centro a tu per tu con Roloson finalmente si sblocca realizzando il 2-0 con la prima rete in questa serie.
Minnesota non cede e a quattro minuti dal termine trova un fortunoso goal con Pascal Dupuis, che riduce le distanze.
Marek Malik da dietro la porta viene pressato da Ronning e da Zholtok e nel tentativo di liberare, scaglia il disco sopra la porta di Cloutier, Dupuis si trova in quella zona e colpisce al volo superando l'incolpevole portiere.
"Un po' di fortuna è quello che ci serviva per iniziare la rimonta. Era fondamentale non essere sotto di due reti al termine dei primi 40 minuti" ha dichiarato Zholtok commentando il goal del compagno di squadra.
Minnesota avrebbe anche l'opportunità  di pareggiare immediatamente la gara con il primo power play (Morrison nel box per holding), ma i tre tiri effettuati dagli uomini di Lemaire vengono tutti deviati dai difensori avversari.
Nel terzo periodo è Minnesota ad essere più intraprendente. La prima avvisaglia arriva ancora una volta da Dupuis che recupera palla in seguito a un brutto passaggio di Nolan Baumgartner, il sostituto di Sami Salo, e per poco non trafigge Cloutier per la seconda volta.
Il pareggio è nell'aria e si concretizza dopo 11 minuti grazie ad una strepitosa azione avviata da Aanti Laaksonen che trova Wes Walz, libero di avvicinarsi alla porta dei Canucks e di battere Cloutier fuori posizione.
Cliff Ronning, ritrovato in gara 5 e 6, non va a segno, ma gioca una grande partita.
E' lui a creare scompiglio e soprattutto a servire Zholtok in un'azione che a otto minuti dalla fine poteva dare il vantaggio decisivo a Minnesota, nella situazione è però piuttosto fortunato il goalie Cloutier a respingere con la maschera.
L'attesa, tuttavia, non è molta per i tifosi degli Wild dato che, con 5 minuti da giocare dal termine della gara, Darby Hendrickson, l'unico nativo del Minnesota nel roster degli Wild, segna il più importante goal della carriera.
Hendrickson raccoglie un passaggio di Richard Park e, dalla zona di sinistra, segna con un one-timer. "Dall'angolo ho visto Darby con la coda dell'occhio. Passaggio, controllo, tiro immediato. Qui si è fatta la storia" ha detto un raggiante Park.
"Sono stato fortunato a infilare il puck nell'angolo" ha detto invece Hendrickson, senza soffermarsi troppo sul fatto di essere stato l'eroe del match.
Gli Wild chiudono definitivamente il match a tre minuti dalla fine con Sergei Zholtok, "the power-play wizard" (primo nella Lega per punti con l'uomo in più) che scaglia un tiro ribattuto da Cloutier su Pascal Dupuis, il quale da pochi centimetri deposita il disco in rete, siglando la sua personale doppietta.
Vancouver tenta l'ultimo disperato assalto giocando con l'extra attacker, ma Roloson è bravissimo su Sedin e Bertuzzi e regala la vittoria per 4-2 alla sua squadra e la prima finale di Conference nella storia della franchigia.

THREE STARS:
1) Pascal Dupuis– 2 reti assolutamente fondamentali.
2) Todd Bertuzzi– finalmente una partita alla sua altezza. Goal e checking.
3) Darby Hendrickson– game winning goal. Mr Minnesota 2.

SPECIAL TEAMS:
Minnesota ha sfruttato una occasione sulle due concesse in gara 7, portando il suo power-play al 25% (15-57), mentre il penalty killing è rimasto invariato (80%).
Gli Wild non hanno collezionato alcuna penalità  e quindi il power-play di Vancouver è rimasto stabile sul 17.8% (13-73), mentre il penalty killing ha deluso le aspettative (77%).

NOTES:
Markus Naslund, al termine della gara, interrogato sulle responsabilità  di Cloutier, autore di 12 saves su 16 tiri, ha detto "Ci metterò un bel po' di tempo a dimenticarmi di questa sconfitta, comunque abbiamo vinto tutti assieme e perso tutti assieme, non mi sento di puntare il dito su qualcuno in particolare".
– Sembra aver funzionato la tattica di coach Jacques Lemaire, ovvero quella di mettere tutti in discussione e di effettuare operazioni tattiche alquanto sorprendenti.
Dopo Aanti Laaksonen, lasciato fuori in gara 4 e 5 e autore di due punti in gara 6, a beneficiarne è stato l'eroe di giornata, Darby Hendrickson, che ha dichiarato "L'esclusione in gara 4 contro Colorado mi ha reso più determinato e stimolato a far bene".
Hendrickson, al secondo goal nella post-season, con i suoi 30 anni, è uno dei veterani della squadra.
In questa stagione era stato costretto a saltare le prime 45 partite di regular season a causa di un infortunio, e aveva chiuso l'annata con solo 28 gare disputate. L'autore del primo goal nella storia della franchigia (tre anni fa) ha aggiunto che la squadra, malgrado fosse sotto nel punteggio, non ha mai mollato e ha creduto sempre in una vittoria.
– Il totale degli stipendi dei Minnesota Wild è il più basso dell'intera Nhl, con soli 20 milioni di dollari. Con il superamento dei primi due turni, Minnesota ha già  guadagnato 10 milioni di dollari, c'è da stare sicuri che l'anno prossimo qualcuno arrotonderà  lo stipendio"
Jack Sperling, responsabile esecutivo degli Wild, aveva tentato in modo piuttosto azzardato di creare una franchigia di hockey nel Minnesota. Solo adesso si possono intravedere i frutti del suo lavoro. Sono numerosi i nuovi appassionati di questo sport emergente nello "State of Hockey", Pease in cui le high school di basket sono in netto predominio rispetto a quelle di hockey (426 contro 155). Tuttavia, nessuno si aspetta che il prezzo dei biglietti (che è elevatissimo) cali nelle prossime annate"
Trent Klatt, nativo del Minnesota, è alla scadenza del contratto con i suoi Canucks e l'anno prossimo molti lo vedono già  come nuovo acquisto da parte degli Wild.
Tuttavia, il GM di Minnesota, Doug Risebrough, ha negato il tutto: "Abbiamo troppi giocatori con quelle caratteristiche""
– Assolutamente deludente il secondo turno giocato dalla Big Line di Vancouver. Naslund non è andato in goal per sei gare, mentre Bertuzzi ha totalizzato solo due punti, con due sole marcature nelle ultime 14 partite disputate.

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