Ecco il momento esatto del goal di Leclerc, che ha dato ai Ducks una importantissima vittoria…
Dallas at Anaheim 0-1
In California Mike Leclerc non sarà mai famoso e importante quanto O'Neal o Webber, ma d'ora in poi il suo nome è certamente più conosciuto e soprattutto fa tanto rima con vittorie storiche.
La favola di Anaheim continua ed ora manca solo un passo per battere, dopo Detroit, la testa di serie numero 1 all'ovest.
A nulla sarebbero però servite le reti di Leclerc (winning goal anche in gara 2), se a difendere la gabbia non ci fosse stato un eccezionale Giguere, autore di un'altra performance incredibile (28 parate e primo shutout nei playoff) che gli è valsa i complimenti di Modano: “Ha fatto diversi salvataggi fenomenali, è in uno stato di forma difficile da capire” e i ringraziamenti di coach Babcock: “Il portiere è una persona speciale, quando sei sullo 0-0 sai che un goal deciderà la gara e Giggy è fantastico nel vivere la partita e gestire la pressione”.
Primo periodo vivace ed equilibrato con i Ducks che però hanno le migliori occasioni: al 17:25 Turco salva su uno slapshot di Niedermayer dal cerchio di sinistra e 1' più tardi blocca su Kariya che, strappato il puck a Sydor, percorre la fascia sinistra e scarica un forte tiro parato dal portiere canadese col braccio destro (8 a 7 il parziale dei tiri a favore di Anaheim).
All'inizio della seconda frazione ancora pericolosi i Ducks che colpiscono la traversa con un wrister di Leclerc, ma devono poi subire la reazione degli Stars che saggiano i riflessi di Giguere in tre occasioni: slapshot a colpo sicuro di Sydor, one-timer di Lemieux (231esima partita nei playoff, secondo di sempre con Guy Carbonneau alle spalle di Messier), ed infine tiro di Barnes neutralizzato col guanto.
Malgrado gli 11 tiri concessi a Dallas nel periodo (6 quelli dei Ducks) e le grandi parate di “The Monster”, non si può non rimarcare la prova dei difensori di Babcock, sempre attenti, ben posizionati e capaci d'imbrigliare l'esplosivo reparto offensivo degli Stars (ottimamente gestita la situazione d'inferiorità numerica sui tre powerplay avuti da Modano e compagni).
Al 3'14″ del terzo periodo Giguere compie una delle più belle (e fortunate) parate dei playoff, fermando con il pattino sinistro un tiro di Modano servito in posizione centrale da Morrow; allibito il capitano di Dallas che, convinto d'aver segnato, si chiedeva dove fosse il puck mentre gli arbitri accertavano il salvataggio tramite il replay.
Dall'altra parte è Pahlsson ad avere un'occasione clamorosa, tirando per ben due volte contro Turco, che però risponde prontamente (21 parate per lui alla fine). Nel frattempo Hatcher (sarà free agent in estate e voci lo danno vicino a Toronto bisognosa di un marcatore), colpisce duramente Rucchin tenendolo fuori fino agli ultimi 5', mentre Guerin (appena 5:20 giocati) e Turgeon abbandonano il ghiaccio, dimostrando una tenuta ancora approssimativa per via dei precedenti infortuni.
I Ducks hanno un'altra possibilità per sbloccare il risultato quando Arnott viene penalizzato per 2', ma Dallas si difende bene. Il centro degli Stars sbaglia però ancora a 3:16 dalla fine quando, per cercare di recuperare il puck, effettua un cross-checking su Niedermayer che viene segnalato subito dagli arbitri; 5 vs 4 e Anaheim, che aveva convertito un solo powerplay su 30 in post season, non perdona con Leclerc che raccoglie un passaggio di Ozolinsh e batte Turco.
L'ala dice: “E' un'incredibile sensazione. Il sogno di qualunque bambino è realizzare il goal decisivo in gara 7 della finale per la Stanley Cup, ma anche gara 4 va benissimo”.
Sull'altro fronte difficile non puntare il dito contro Arnott che prova a giustificarsi “Non pensavo di aver colpito Niedermayer così forte. E' stata una chiamata fiscale, ma non mi lamento con nessuno”. Rimane comunque difficile soprassedere e non chiedersi il perchè di una penalità così inutile a pochi secondi dal termine…
Per Dallas ora si fa durissima, perchè se anche quest'anno Minnesota e Vancouver hanno recuperato un simile svantaggio, rimangono (dal 1942) appena 35 i teams ad aver compiuto una simile impresa (gli Stars nelle nove occasioni precedenti hanno sempre perso).
Ammette Morrow: “Siamo in una situazione disperata. Qualsiasi cosa accada comunque abbiamo fatto una buona annata, abbiamo lavorato duro per arrivare primi nella Western Conference, anche se dispiace aver sprecato questo vantaggio”.
Adesso la serie ritorna in Texas, appuntamento quindi a sabato notte in un match che vede gli Stars spalle al muro.