Decisivo l'ingresso di Dwayne Roloson dalla panchina…
I Minnesota Wild si aggiudicano la seconda partita della serie evitando, questa volta, il ritorno prepotente dei Vancouver Canucks, dopo il clamoroso epilogo della prima gara.
La chiave della partita è stata la sostituzione inaspettata del goalie Manny Fernandez con Dwayne Roloson che, seppure fosse stato il portiere titolare per la maggior parte della regular season, aveva abbastanza deluso nel primo turno dei playoffs realizzando una % in saves inferiore al 90%, la peggiore tra i goalies qualificati al secondo turno.
Roloson ha messo assieme 29 saves salvando la porta dall'assalto finale di Vancouver che alla disperata si era spinta in avanti per tentare di ribaltare la gara, ma questa volta i vari Matt Cooke e Trent Klatt non sono stati determinanti.
Gli Wild, dopo aver gettato alle ortiche la prima gara, si portano sull'1-1 e dovranno giocare i prossimi due incontri in casa, nella chiassosissima arena di St. Paul.
LA PARTITA: Nel pre-partita grande apprensione tra i difensori dei Cancuks sulla marcatura da riservare a Marian Gaborik. La stampa di Vancouver aveva messo parecchia pressione sul team invitando a limitare il gioco offensivo di Gaborik tenendolo sui bordi, in modo da rallentare le sue ripartenze e non coinvolgerlo nel gioco.
Murray Baron, difensore dei Cancuks, addetto alla marcatura dello slovacco, non riteneva questo suggerimento come il più adeguato e diceva che Gaborik era molto furbo e difficile da colpire"evidentemente Baron aveva ragione dato che la stella degli Wild è risultata immarcabile nella maniera più assoluta e ha dominato il gioco realizzando una rete (con Baron in campo) e servendo un assist.
In generale la difesa dei Canucks, solitamente molto aggressiva e potente, eccezion fatta per Ed Jovanoski (tra i migliori in campo), ha abbastanza deluso sotto questo aspetto, regalando troppo alle ali avversarie.
Primo periodo molto equilibrato che inizia con un leggero predominio da parte degli Wild con Marian Gaborik che fa capire subito che sarà dura fermarlo per la difesa avversaria. E' lui a servire due volte Walz nei primi minuti e soprattutto a far partire un missile dalla sinistra sul quale il goalie dei Canucks Dan Cloutier deve superarsi. Reagisce Vancouver che si guadagna un power-play senza però tirare in porta, mentre a cinque minuti dal termine è bravo Roloson, al ritorno da titolare dopo cinque gara viste dalla panchina, a bloccare un buon tiro di Naslund.
Secondo periodo che inizia col botto per gli Wild. Primo tiro, primo goal che regala il vantaggio dopo quattro minuti. E' Marian Gaborik a segnare con uno one-timer dal cerchio di sinistra che finisce sopra alla spalla sinistra di Cloutier dopo che Pascal Depuis aveva compiuto un ottimo lavoro sul bordo, riuscendo a servire Gaborik.
Da questo momento in poi Minnesota non perde più la testa della gara. Tuttavia, Vancouver risponde con due tiri in power-play sventati alla grande da Roloson, migliore in campo. La gara si fa molto più fisica e l'attacco della squadra canadese culmina a due minuti dal termine della seconda frazione: Trevor Linden prima finta un tiro in una situazione di 3 vs 2, poi, con un passaggio illuminante, pesca liberissimo Ed Jovanoski a tu per tu con Roloson, stavolta il portierone degli Wild non può nulla ed è 1-1. Terza frazione shock per Vancouver.
La formazione di casa tira molte più volte verso la porta avversaria, (31-18) ma non è abile a capitalizzare le opportunità offensive create, al contrario degli Wild che siglano due goal su tre tiri nell'ultimo e decisivo periodo di gioco.
I Canucks giocano in inferiorità numerica a causa di una penalità inflitta a un minuto dal termine del secondo periodo per aver schierato troppi uomini sul ghiaccio. Minnesota non ne approfitta, ma solo 3 secondi dopo che la penalità viene sventata, Andrew Brunette pesca da dietro la porta Sergei Zholtok che con un one-timer sigla la sua seconda rete nella post-season (la seconda in due gare) e consegna il nuovo vantaggio ai suoi.
63 secondi più tardi Wes Waltz firma l'uno-due che chiude la gara: è ancora Gaborik che dalla sinistra trova Walz posizionato davanti a Cloutier, il top-scorer degli Wild con 5 reti nei playoffs, mette dentro una rete per lui facile.
I Canucks, nonostante il trauma psicologico subito in un solo minuto di gioco, non si danno per vinti e non stanno di certo a guardare. Prima ci prova Matt Cooke deviando un tiro di Ed Jovanoski, ma senza esito, poi con Brendan Morrison a quattro minuti dal termine.
Ad un minuto a trenta secondi dalla fine, pochi secondi dopo che Vancouver aveva fatto uscire il suo goalie Cloutier e inserito l'extra-attacker, Mattias Ohlund riaccende le speranze per i canadesi, con un goal che fa sognare ai tifosi l'epilogo della prima gara.
Tuttavia, Dwayne Roloson si conferma grande e blocca sette tiri negli ultimi due minuti finali, incluso un backhander di Markus Naslund a 22 secondi da termine. Importante la giocata finale di Darby Handrickson che vince un face-off a contro Trevor Linden a 14 secondi dalla sirena e cancella ogni speranza di rimonta da parte dei Canucks. La partita termina poi con una rissa scatenata da Matt Johnson, Brad Brown, Todd Bertuzzi e Ed Jovanoski che si beccano tutti il "game misconduct".
SPECIAL TEAMS: Nessuna delle due franchigie ha capitalizzato una situazione di power-play in gara 2. Minnesota guida comunque la Lega in questa categoria (8 su 34, 23.5%) mentre ha sfruttato una occasione su cinque nella serie (20%). Il penalty killing degli Wild, anche questo tra i migliori, è dell' 88.4% (28 su 33).
I Canucks hanno ancora qualche difficoltà in power-play (1/7 nella serie, 8 su 54 totale, 14.8%), per non parlare del penalty killing (solo 79.2%).
NOTES:
– Strepitose le dichiarazioni del dopo-gara di Wes Wlatz, "non mi sento per nulla al meglio della forma, però questa sera volevo il puck e l'ho chiamato con insistenza e Marian (Gaborik) è stato perfetto nel passarmelo, seppure solitamente a un europeo dia fastidio sentire un canadese chiamare il disco""
Walz ha elogiato inoltre le doti di playmaker del compagno di squadra, sottolineando come sia paradossale che un trentaduenne come lui debba essere decisivo in zona-rete e che una giovane stella debba prendersi sulle spalle il peso della squadra"
L'ala degli Wild ha evidenziato, infine, come egli non sia assolutamente un top-scorer, nonostante i cinque goal e si dice un giocatore più adatto alla difesa che a segnare goal: "Non voglio che i compagni mi vedano come il più importante terminale offensivo, ho già provato da giovane a segnare molti goals, ma non funzionava""
– Il coach di Minnesota Jacques Lemaire in questa serie sta proponendo una soluzione offensiva innovativa. Nella serie contro Colorado, infatti, Gaborik e Walz avevano giocato pochissimo insieme. Walz era l'ala che doveva sacrificarsi in difesa su Peter Forsberg in linea 2, mentre Gaborik era il leader incontrastato della prima linea.
Anche nel corso della stagione regolare i due hanno avuto poche occasioni di mettersi in mostra giocando assieme, dato che hanno dovuto subire entrambi degli infortuni, oppure capitava che Lemaire in un certo periodo della stagione preferiva che Gaborik se la sbrigasse da solo, senza tentare di formare una "one big line".
– I goal degli Wild sono venuti tutti al primo tentativo. La prima rete è stata infatti siglata dopo il primo tiro del secondo periodo, mentre le altre due dopo i primi due tiri del terzo periodo"
– Bill Muckalt è tornato nella lineup in favore del difensore Jeremy Stevenson. Tuttavia, i due ex-Michigan, Muckalt e Morrison, sono stati "non pervenuti".
– Todd Bertuzzi è sempre più nervoso. Ha realizzato solo 4 punti nei playoffs (1 goal, 3 assists), peggiore tra i giocatori della Big Line e in questa serie contro Minnesota non è ancora andato a punti. Dopo aver subito una penalità per holding a dieci minuti dal termine della gara, ha distrutto in due pezzi il bastone colpendo il retro della porta e ha chiuso la gara con il "game misconduct", l'espulsione dal campo, dopo una rissa generale.
Todd è a quota 50 minuti di penalità in questo momento, primo in assoluto nella Lega"
– Jim Dowd ce l' ha fatta a riunirsi ai compagni di squadra, ma non è stato inserito nella lineup titolare dopo aver sostenuto un solo allenamento. Lemaire ha detto "Dowd è presente, ma i suoi pensieri sono altrove (la nascita del figlio), quindi preferisco lasciarlo fuori".
THREE STARS:
1) Dwayne Roloson - ha bloccato tutto quello che poteva (29 saves).
2) Ed Jovanovski - gran partita coronata con il goal del momentaneo pareggio.
3) Marian Gaborik - goal, assist, grandi giocate. Incontenibile.