Wild Thing !

Andrew Brunette, decisivo in Gara 7 contro Colorado…

Nelle semifinali dei playoffs della Western Conference si affronteranno i Vancouver Canucks che hanno eliminato per 4-3 i St. Louis Blues al primo turno e i Minnesota Wild che a sorpresa, alla loro prima post-season nella storia, hanno avuto la meglio sui quotatissimi Colorado Avalanche vincendo 4 partite contro 3.

Per “Game seven survivors”, come sono state soprannominate, si tratta di una semifinale inedita, ma piuttosto incerta, dato che entrambe le squadre hanno dimostrato di aver degli alti e bassi che non permettono di azzardare pronostici e si presentano caricatissime a questo grande evento.

Andiamo ad analizzare la situazione delle due franchigie.

PRIMO TURNO: I Vancouver Canucks, dopo aver iniziato molto male, a causa soprattutto del trauma psicologico subito per essersi visti sfumare il primo posto nella Western Conference, hanno ribaltato per la terza volta nella loro storia lo svantaggio di 3-1 con un gioco sensazionale e piuttosto aggressivo.

I Canucks hanno vinto una gara 6 fondamentale al Savvis Centre di St. Louis che ha permesso loro di prendere in mano la serie e hanno chiuso senza troppi patemi vincendo gara 7 per 4-1 in casa.

Minnesota viene da una grandissima impresa. Gli Wild, infatti, contro ogni pronostico, hanno battuto Colorado recuperando anch’essi da uno svantaggio di 3 partite ad 1, per merito dell’overtime goal di Andrew Brunette (al suo primo OT goal in carriera), che ha deciso gara 7.

Giocando senza nulla da perdere e con grande aggressività  e agonismo, Minnesota è riuscita a limitare il gioco di Forsberg e compagni grazie soprattutto ai goal realizzati dai difensori (ben 7) che sono stati i veri protagonisti della vittoria sugli Avalanche, assieme alla stella Marian Gaborik.

IL MOMENTO: Vancouver è sicuramente in grande forma dato che la sua Big Line, dopo aver realizzato solo un goal e quattro punti nelle prime quattro partite della serie contro i Blues, si è risvegliata completamente totalizzando 11 punti nelle ultime 3 partite.

A vantaggio dei Canucks il fatto di non aver disputato nemmeno un supplementare per aggiudicarsi una qualsiasi delle gare contro i Blues e soprattutto il fatto di non aver avuto grandi problemi da gara 4 in poi, come evidenziano i punteggi: 5-3 in gara 5 (4-1 al termine del secondo periodo), 4-3 in gara 6 (anche qui 4-1 al termine del secondo periodo), 4-1 in gara 7.

Il reparto su cui coach Marc Crawford ripone grande fiducia è ovviamente la prima linea dei Canucks che avendo realizzato 119 goal con Naslund (48), Bertuzzi (45) e Morrison (25) è stata la più produttiva della Lega nel corso della regular season.

Se quella dei Canucks non è stata un aspra battaglia, non altrettanto si può dire della serie disputata dai Minnesota Wild che, dopo lo svantaggio di 3-1, hanno vinto due partite su tre fuori casa (settimo team nella storia dell’hockey a recuperare questo vantaggio giocando due partite in trasferta) e si sono aggiudicati gli ultimi due match all’overtime (terzo team a vincere con 2 OT).

Era dal 2001 che una gara 7 non veniva decisa all’overtime, ovvero da quando i Pittsburgh Penguins sconfissero i Buffalo Sabres nella semifinale della Eastern Conference.

Minnesota è dunque caricatissima e anche in questo secondo turno non avrà  nulla da perdere, dato che stando alle dichiarazioni degli Wild, l’aver vinto anche una sola partita contro gli Avalanche al primo turno, sarebbe stata una grandissima soddisfazione.

La squadra si affida soprattutto alla difesa, che oltre ad essere stata decisiva in attacco nel turno precedente, è anche tra le meno battute dopo la regular season (quarta con 178 goal subiti).

IL PUNTO DI FORZA : Sia i Minnesota Wild che i Vancouver Cancuks hanno dimostrato di saperci fare negli special teams. I primi hanno vinto contro Colorado grazie soprattutto ad un 2 su 4 in superiorità  numerica nella settima partita e a un 25% totale nel power-play che li vede primeggiare nella NHL.

Nelle situazioni di superiorità  numerica Minnesota è molto abile a sfruttare il give-and-go per Gaborik, uno schema provato e riprovato in allenamento.
I Canucks, invece, dopo essere stati quarti nel corso della regular season in questa categoria, sono scesi all’ottavo posto (14% contro il 20% in stagione), ma nella seconda parte della serie sono ritornati sui livelli della stagione regolare.

Il penalty killing di Vancouver ha invece lasciato piuttosto a desiderare dato che St. Luois ha avuto un ottimo 20% in power-play (10/48, secondo solo a quello degli Wild) e una delle pecche del team canadese sono state anche le numerose penalità  subite (63). Minnesota ha subito quasi metà  delle penalità  dei Canucks (32), senza alcuna major penalty.

HOT STREAKS: Ottimo momento di forma per il Canuck Brendan Morrison che ha realizzato almeno un punto nelle ultime tre partite disputate, smentendo le voci di chi avrebbe voluto dividere la linea 1 per rimpiazzare Brendan con un altro giocatore.

Sugli scudi anche Markus Naslund che dopo aver totalizzato solamente 2 punti nelle prime quattro partite (un goal e un assist), si è rifatto mettendo a referto 5 punti in 3 partite (3 goals e 2 assists) risultando decisivo per la sua squadra soprattutto in gara 6 con un goal e due assist e in gara 7 quando ha messo a segno la rete che ha regalato il 3-1 alla sua squadra, chiudendo definitivamente l’incontro.

Se la difesa dei Canucks ha dato un importante contributo in attacco, grande merito va a Brent Sopel che con 5 punti (1 goal e 4 assists) è secondo nei punti di squadra e terzo nella Lega tra i difensori. Lo seguono a ruota Mattias Ohlund con 4 punti e Ed Jovanoski con 3 punti, i tre difensori combinati assieme hanno messo a segno 3 reti e servito 9 assists.

Anche la difesa di Minnesota è in forma strabiliante, dato che ha vinto gara 5 segnando tre goal e ha concesso pochissimo alle forti ali degli Avalanche nelle tre partite che hanno deciso la serie. Sorprendentemente, l’unico difensore degli Wild ad aver avuto esperienze nei playoffs è stato Andrei Zyuzin che nel 1996 ha giocato con la maglia dei San Jose Sharks (un punto in sei partite).

Per gli altri e soprattutto per Depuis, autore di goal fondamentali in gara 5 (GWG) e gara 7, si tratta della prima esperienza nella post season.
Davvero caldo anche Marian Gaborik, ala leader della squadra nella regular season con 65 punti, che quest’anno ha partecipato anche al suo primo All-Star Game, realizzando una rete.

Marian guida i suoi Wild (assieme a Zholtok e Brunette) nei punti (6 in sette partite) ed è sicuramente una delle stelle emergenti della nhl.

COLD STREAKS: Nonostante la linea 1 dei Canucks si sia ripresa, Todd Bertuzzi non sta attraversando un brillante periodo. Nelle prime quattro partite contro St. Louis è stato abbastanza dominato dal rookie Berrett Jackman, mentre in gara 5 si è finalmente sbloccato realizzando un goal dopo 10 partite di astinenza.

Tuttavia rimane il meno produttivo della Big Line (un goal e tre assists) e da uno come lui, autore di 97 punti nella regular season (46+51), i tifosi dei Canucks si aspettano un po’ di più.

Dopo una vittoria così importante e inaspettata è difficile inserire un giocatore di Minnesota in questa speciale categoria, l’unico sotto le righe è stato il portiere Dwayne Roloson, che dopo aver vinto gara 1 e giocato bene gara 2, ha deluso nella terza e nella quarta partita, facendosi rimpiazzare alla grande dal suo sostituto Manny Fernandez.

LA SORPRESA DEL PRIMO TURNO: Richard Park, coreano naturalizzato canadese, dopo un passato travagliato nella nhl che lo ha visto disputare 58 partite in tre anni con la maglia di Pittsburgh, ha stupito gli appassionati di hockey.

Ha realizzato due reti giocando da vero campione in gara 6 contro gli Avalanche ed è stato lui a siglare l’overtime goal con un preciso tiro che è passato sotto alle gambe di Roy e che ha permesso a Minnesota di prolungare la serie alla settima partita.

Ha inoltre effettuato altri tiri, ai quali il fuoriclasse Roy si è opposto da campione, altrimenti il suo bottino avrebbe potuto anche essere più cospicuo (per lui finora due goal e un assist).

Per Vancouver ha sorpreso Trevor Linden, considerato dai tifosi l’Mvp della serie contro i Blues (al pari di Cloutier) con una prestazione in gara 7 (un goal e un assist) che lo ha avvicinato a grandi campioni come Mark Messier e Doug Gilmour, anche essi autori di 10 punti nelle gare 7 disputate nella loro carriera.

Linden ha dimostrato un grande leadership ed esperienza che possono davvero giovare alla sua squadra. Partirà  dalla linea 3, ma non è detto che coach Marc Crawford non lo possa impiegare anche con le due superstar Naslund e Morrison, in un’inedita linea 1, come già  aveva provato per due periodi di gioco nella quarta partita della serie contro i Blues.

GOALTENDERS: Dan Cluotier, goalie dei Vancouver Canucks, ha disputato un’eccellente stagione regolare, ottenendo il record franchigia di vittorie per un portiere (33) e dopo la disastrosa gara 1 dei playoffs in cui ha subito 6 goals, ha giocato alla grandissima, dimostrandosi decisivo soprattutto nelle ultime due partite che hanno permesso a Vancouver di aggiudicarsi la serie.

I dubbi attorno a lui non sono tuttavia ancora sciolti, dato che resta il peggior portiere per %saves (.898) e GAA (2.86) ad avanzare al secondo turno; peggio di lui ha fatto solamente il goalie degli Wild Dwayne Roloson che comunque è stato relegato in panchina per lasciar spazio ad uno strepitoso Manny Fernandez.

Dunque, nonostante le grandi prestazioni di gara 6 e 7, Cluotier è un portiere dai numerosi alti e bassi e la paura che possa ripetere i gravi errori che condannarono la squadra alla sconfitta l’anno passato contro Detroit (in gara 5 e 6 subì 5 goal in 12 tiri) non è del tutto svanita.

Manny Fernandez, invece, è stato fondamentale per il passaggio del turno degli Wild. Ha rimpiazzato Roloson in gara 5 e ha ottenuto tre vittorie in tre partite con straordinarie statistiche: .939 in % saves e solamente 1.76 in GAA.
Con Fernandez in porta, infatti, gli Avalanche non hanno segnato mai più di due reti in una partita.

Egli dovrebbe partire titolare nella semifinale, sebbene nel corso della stagione Roloson abbia giocato più partite di lui (47 a 34) e sia sempre stato considerato come il portiere titolare. Coach Lemaire darà  un'altra possibilità  a Roloson, dato che egli non è nuovo a mescolare le carte per confondere gli avversari, o confermerà  l’emergente stella Manny Fernandez?

Gli scontri diretti contro Vancouver sembrano avvantaggiare Roloson…

INJURY BOX: Vancouver non è uscita con le ossa rotte dalla serie contro i Blues, anzi, ha messo in grossa difficoltà  con il suo gioco fisico gli avversari (infortuni per Al Macinnis e Tyson Nash e vari acciacchi per Osgood, Mellanby, Stillman), che hanno dovuto subire anche un virus influenzale.

Per i Canucks, dunque, formazione al completo, eccezione fatta per il centro Mats Lindgren, che starà  fuori per almeno una settimana e per Darren Langdon, anch’egli out per una-due settimane.

I due, comunque, non sono mai stati inseriti nella lineup titolare nel primo turno dei playoffs. Anche Minnesota sembra non aver problemi di formazione, anche se il difensore Jim Dowd dovrà  quasi sicuramente saltare la prima gara dato che la moglie è in attesa del secondogenito che dovrebbe nascere di qui a poche ore. Dowd spera di rientrare per la seconda partita che si giocherà  domenica 27 aprile al GM Place di Vancouver e sarà  momentaneamente sostituito dal rookie Pierre-Marc Bouchard.

SCONTRI DIRETTI: Nei cinque incontri disputati nel corso della stagione regolare due vittorie a testa e un pareggio. Il fattore campo non è stato mai rispettato, infatti i Canucks hanno vinto due volte a St. Paul nei primi due meeting del 2 e del 25 di Novembre: 4-2 il punteggio della prima gara con GWG di Ed Jovanoski e 2-1 il punteggio della seconda con rete decisiva di Trevor Linden.

Nei tre incontri successivi disputati tutti nel bimestre dicembre-gennaio, due vittorie per gli Wild al GM Place per 4-2 e 5-2 (decisivi Gaborik e Stevenson) e un pareggio nell’ultimo meeting, giocato sempre a Vancouver, per 2-2.
E quindi da più di tre mesi che le due squadre non si scontrano.

Miglior marcatore nelle serie tra la due squadre l’incontenibile Marian Gaborik, autore di 5 goal e 4 assists, che ha preso parte a 9 dei 14 goal segnati dagli Wild.

Gli ha risposto Markus Naslund con 3 goals e 2 assists, prendendo parte a poco meno del 50% dei goal realizzati dalla sua squadra contro Minnesota.
Per quanto riguarda i portieri, Cloutier ha giocato tutte e cinque le partite subendo 13 reti con una % in saves di .892, mentre Fernandez ha giocato i primi due incontri nei quali Minnesota è uscita sconfitta, egli ha infatti subito 6 goal in 45 tiri. Le seguenti tre partite sono state giocate da Roloson che è stato molto bravo, non ha mai perso e ha concluso con una % in saves di .929.

PRONOSTICO: Il pronostico è molto arduo, alla luce del gioco che le due squadre hanno fatto vedere e viste le sorprese che ci sono state in questo primo turno. Come abbiamo visto il fattore campo conta molto poco, ma l’arena dei Minnesota Wild è la più chiassosa in assoluto e questo è sicuramente un punto a favore degli Wild.

D’altra parte, i Vancouver Canucks sulla carta sono nettamente superiori a Minnesota, ma di certo non faranno affidamento a questa statistica per ottenere il passaggio del turno.

Sarà  molto importante valutare se lo stato di forma di Minnesota è lo stesso di quello delle prime partite, potrebbe sopravanzare la fatica e forse anche una sorta di appagamento per aver ottenuto già  un buon risultato. Gli scommettitori vedono favoriti ovviamente i Canucks, ma presumono una serie che si risolverà  solo alla settima partita, personalmente dico Vancouver in 5 partite.

PROGRAMMA:
Gara 1: venerdì 25 aprile a Vancouver
Gara 2: domenica 27 aprile a Vancouver
Gara 3: martedì 29 aprile a Minnesota
Gara 4: venerdì 2 maggio a Minnesota
Gara 5: lunedì 5 maggio a Vancouver (se necessaria)
Gara 6: mercoledì 7 maggio a Minnesota (se necessaria)
Gara 7: giovedì 8 maggio a Vancouver (se necessaria)

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