Il goalie Jean-Sebastian Giguere, autentico dominatore della serie…
Detroit-Anaheim 0-4
Incredibile, è successo.
L’avevamo detto, era una serie ostica per gli ormai ex campioni e così è stato.
Ma nessuno avrebbemai potuto immaginare questo: una sconfitta, una disfatta, un 4 a 0 che non lascia spazio per scuse, spiegazioni…solo delusione ad Hockeytown.
Tifosi, giocatori, analisti delle più importanti emittenti tv USA consideravano i RedWings una contendente per il titolo.
La serie è stata combattuta,durissima, non si può dire che i giocatori di Detroit abbiano mai gettato la spugna, ma in un modo o nell’ altro si è arrivati a questo: un inappellabile sweep.
C’è stato più equilibrio di quanto non dica il risultato finale, basti considerare che gara1 è finita 2-1 in triplo overtime, gara2 3-2, gara3 2-1 e gara4 3-2 in overtime.
Forse è stata anche sfortuna, forse semplicemente i Ducks sono stati migliori nel cogliere le opportunità al momento giusto… questo sì… ma il fatto più rilevante è che Anaheim ha disputato una vera e propria serie della vita.
Gran parte del merito è da attribuire a JeanSebastian Giguere il portierone che si è esibito in ben 63 parate in gara1 per continuare in ordine cronologico con 34, 36 e 32.
Non male, soprattutto per un esordiente in una partita di playoffs, che al termine delle quattro gare ha chiuso con una percentuale di parate di .965 (una cifra stratosferica) e una media di goals subiti di solamente 1.24. Ha subito 171 tiri, bloccandone 165.
Che dire di colui che occupava l’altra rete in campo?
Curtis Joseph è stato davvero sfortunato, per il semplice fatto che ha trovato un rivale più forte di lui, almeno in questa serie.
Il portierone di Detroit tanto bistrattato e criticato, ha chiuso con un onorevolissimo .917 di percentuale di parate, e 2.08 di media goals subiti… ma Giguere è stato devastante e se Dominick Hasek ce lo concede, possiamo dire che sia stato un vero e proprio “Dominator”.
Ma sarebbe sbagliato spiegare con solo questa motivazione ciò che è accaduto.
Anaheim ha mandato a segno ben 7 giocatori, 9 a punti. Hanno giocato di squadra ed hanno giocato bene, ma ciò che più conta credo sia il modo in cui hanno affrontato la serie, ovvero senza alcun tipo di timore reverenziale verso i RedWings, che li avevano battuti 4-0 nel secondo turno del 1997, e nel primo turno del 1999.
Così Detroit si ritrova ad essere in compagnia dei Toronto Meaple Leafs del 1952 in una orribile statistica: quella di essere le uniche due squadre nella storia a vincere un StanleyCup e ad essere sweeppate al primo ruond dei playoffs successivi. (Una curiosità : i Maple Leafs del 1952 furono eliminati in 4 gare proprio dalla Detroit di allora che nel 1953 avrebbe poi vinto il titolo).
Cosa ha sbagliato quest’anno l’armata rossa (anche se ora questo nome le sta un po’ stretto)?
Importante è rilevare come solo 6 giocatori abbiano messo punti sul tabellone e nessuno di essi sia andato in goal più di una volta.
Brett Hull, Steve Yzerman e Luc Robitaille, che lo scorso anno avevano combinato per un totale di 20 goals nella postseason e che hanno un totale di 3.707 goals in regular season in carriera, hanno segnato 1 solo goal in tre in questi playoffs.
Inutile cercare tante altre spiegazioni alla serie.
I MightyDucks hanno messo sotto Detroit, se non sempre come gioco almeno come determinatezza e prontezza nei momenti chiave della serie.
Detroit è sicuramente rimasta a fine di gara due; pur non avendo mai deposto le armi prima del termine i RedWings si sono trovati a perdere le prime due gare in casa alla Joe Louis Arena, con la prospettiva di non rivederla nemmeno più, e così è stato quando i Ducks hanno chiuso in conti in casa loro.
Embelmatica la dichiarazione di Brendan Shanahan che dopo gara2 ha detto: “Il fatto che lo scorso hanno abbiamo rimontato uno svantaggio di due partite non significa che ciò accadrà anche quest’anno”.
Ed ora che succederà ?
Per quanto riguarda Detroit ad Hockeytown devono augurarsi che questa non sia la fine di una dinastia, e che la squadra riesca a riprendersi da questo smacco utilizzando il tempo che hanno non per abbattersi ma per ripartire con una sete di rivincita.
Per quanto riguarda Anaheim ora si prospetta una serie contro i Dallas Stars…che dire… lo stesso discorso che si è fatto per questa serie: se giocano così, arrivano dovunque…ma non è facile tenere certi ritmi e livelli di concentrazione, e San Giguere dovrà metterci ancora una volte le sue sante mani per mantenere inviolata la porta dei Ducks.