New Jersey – Boston 4 – 1

I Devils esultano: Boston è stata eliminata.

Nella Eastern Conference due sono i verdetti già  emessi: il successo dei Senators sugli Islanders (ma di questo ve ne parlerà  The Next One) e quella di New Jersey su Boston, entrambe 4-1.

Andiamo ad analizzare insieme i motivi che hanno permesso ai Devils di superare i Bruins: come previsto in apertura, la difesa durissima e un Martin Brodeur praticamente perfetto si sono rivelati un ostacolo insormontabile per gli avversari; soltanto in gara 4 i Bruins sono riusciti a sfoggiare le doti offensive che li avevano contraddistinti nella regular season, ma purtroppo questo è stato non è stato sufficiente.

Gara 1

Il coach di Boston, Mike O'Connell, decide di inserire Steve Shields come portiere titolare e, tutto sommato, la scelta è stata positiva: 26 parate su 28 tiri; purtroppo dall'altra parte Martin Brodeur ha fatto ancora meglio (26 su 27) e così New Jersey ha guadagnato il primo successo della serie; eppure le cose non si erano messe bene per i Devils, infatti, a causa di uno scontro con il compagno Grant Marshall, Scott Gomez ha dovuto limitare il suo contributo a soli tre shifts.

Nonostante un leggero vantaggio di Boston per quanto riguarda i tiri al termine dei primi venti minuti, sono i Devils a guidare la partita, grazie alla rete segnata da Jamie Langenbrunner (ricordiamoci di questo nome) a 4 minuti dalla sirena.

New Jersey raddoppia nella seconda frazione sempre con Langenbrunner, ma Boston non si arrende, infatti, all'inizio del terzo periodo Bryan Berard accorcia le distanze, riaccendendo le speranze: i Bruins forzano i tempi, sperando nel pareggio, ma purtroppo Martin Brodeur chiude la saracinesca (decisivi gli interventi su Stumpel, Murray e Berard), permettendo ai suoi Devils di aggiudicarsi gara 1.

Ancora una volta è stata rispettata una caratteristica della regular season: a New Jersey è sufficiente segnare due reti per aggiudicarsi un incontro; in tutta la stagione i Devils hanno vinto 16 partite (migliori nella NHL) in cui hanno segnato al massimo due reti!

Gara 2

L'inizio di Gara 2 è caratterizzato dai Bruins (con ancora Shields in porta) all'attacco e vogliosi di chiudere la prima parte della serie sull'1-1: al nono minuto di gioco Murray dà  il vantaggio a Boston. New Jersey reagisce e, dopo un durissimo contatto tra Stevens e Mike Knuble, i Devils prendono l'inerzia dell'incontro, pareggiando con Friesen; nei secondi finali Knuble si fa sanzionare una penalità  inutile, regalando a New Jersey un Power Play, prontamente sfruttato.

La frazione centrale è caratterizzata da grande intensità  e durezza, tanto che gli arbitri sono costretti a fischiare dieci penalità  complessive (5 per parte; 1 anche contro Martin Brodeur), di cui 4 per roughing: soltanto Boston però approfitta delle superiorità  numeriche, realizzando un gol con Dan McGillis.

Il terzo tempo inizia con un una situazione di 4 contro 3 per New Jersey (in verità  la penalità  contro Nick Boynton era stata comminata nel periodo precedente) che non si lascia sfuggire l'occasione: nonostante il pessimo comportamento con l'uomo in più durante tutta la regular season, i Devils segnano la seconda rete della serata in Power Play; autore del gol ancora Jamie Langenbrunner, il vero eroe della serie!

Dopo alcune parate decisive di Brodeur (aiutato in un caso anche dal difensore Brian Rafalski), Joe Nieuwendyk chiude il conto, realizzando il 4-2 che regala il 2-0 nella serie per New Jersey: i Devils sono l'unica squadra della NHL con due vittorie interne in apertura di playoff.

Gara 3

La sfida si sposta al Fleet Center, dove i Bruins sperano di riequilibrare la serie: l'amarezza dei giocatori di Boston è evidente, in particolare per gara 2 che, senza alcune penalità  evitabili, avrebbe potuto avere un esito diverso; novità  interessante del terzo incontro è il portiere Jeff Hackett, al debutto stagionale nei playoff.

La gara si gioca sulla stessa falsariga delle prime due: grandi difese e Martin Brodeur insuperabile; il goalkeeper originario di Montreal colleziona la 70esima vittoria e il 14esimo shutout della post-season. Dopo un primo tempo senza reti, Scott Gomez realizza l'1-0 per New Jersey e da quel momento per i Bruins è finita: Brodeur blocca tutto (29 parate) e i Devils vincono la terza partita della serie.

Tuttavia i Devils non sono solo Brodeur: vanno menzionati, infatti, anche Jay Pandolfo e John Madden che, oltre a bloccare la spettacolare prima linea di Boston (quella con Thornton, Murray e Knuble), realizzano le due reti (l'ultima a porta vuota) nella frazione finale che fissano il punteggio sul 3-0.

New Jersey si sta avvicinando alle semifinali di conference, mentre i Bruins cercano almeno un successo per evitare un umiliante sweep; dato statistico interessante: Boston, quando è sotto 3-0 nella serie, ha sempre perso 4-0 oppure 4-1.

Gara 4

Martin Brodeur è umano! Dopo aver parato nelle prime tre partite 79 degli 82 tiri scagliati contro la propria porta, Brodeur (e tutta la difesa di New Jersey) si prende una giornata di vacanza, subendo 5 gol e facendosi sostituire da Corey Schwab nel terzo periodo; per la prima volta in otto anni, Brodeur lascia una partita di playoff anzitempo.

Dan McGillis (2 gol), Joe Thornton, Martin Lapointe e Marty McInnis realizzano le reti che evitano a Boston l'umiliazione del cappotto; ottimo anche il contributo di Jeff Hackett che para 24 tiri, ma ben 14 nel primo periodo, in cui i Devils avevano mostrato un certo predominio.

Tuttavia la rete di Thornton in Power Play a soli 13 secondi dalla prima sirena sposta l'inerzia della gara; dopo 2 minuti dall'inizio della seconda frazione, McGillis (sempre in superiorità  numerica) raddoppia, per poi segnare ancora al 17:15.

Scott Niedermayer cerca di riportare i suoi in partita, in apertura di terzo periodo, ma il suo gol è inutile, poiché Martin Lapointe segna il 4-1 quindici secondi dopo; la rete di McInnis serve solo a fissare il punteggio sul 5-1.

Le ultime battute di gara sono molto agitate e confuse con gli arbitri che sanzionano penalità  a ripetizione:

– Patrick Elias: 2 minuti per roughing + 2 minuti per tripping + 10 minuti per misconduct
– Pascal Rheaume: 2 minuti per slashing + 5 minuti per Fighting
– Colin White: 5 minuti per fighting
– Michal Grosek: 5 minuti per fighting
– Lee Goren: 5 minuti per fighting

Curiosità : il difensore di New Jersey Ken Daneyko (39 anni) è stato costretto, a causa di un infortunio alle costole, a rinunciare a gara 4, interrompendo una striscia di 165 partite consecutive nei playoff; Daneyko aveva disputato tutte le partite di post-season giocate dai Devils!

Game 5

Martin Brodeur può sbagliare una partita, ma non due consecutive: dopo la cattiva prestazione nel quarto incontro, il super-portiere di New Jersey blocca tutti i tiri scagliati contro la sua porta (28), guadagna il secondo shut-out della serie e regala alla propria squadra la qualificazione alle semifinali di conference.

Ancora una volta la partita è equilibrata, ma sono sempre i Devils che sanno approfittare delle occasioni decisive: nonostante un discreto predominio dei Bruins nelle fasi iniziali della gara, New Jersey si porta in vantaggio grazie alla rete in Power Play di John Madden dopo 8 minuti.

Dopo la segnatura, i Devils controllano la partita abbastanza tranquillamente, anche perché Boston commette alcuni falli evitabili che concedono agli avversari troppe superiorità  numeriche: solo la bravura di Hackett (28 parate) e la rinomata inabilità  di New Jersey in Power Play (3 su 22 nella serie) lasciano il punteggio sull'1-0 dopo 40 minuti; in verità  i Bruins avrebbero potuto segnare con Glen Murray (che sbaglia un gol con Brodeur a terra) e con Mike Knuble che, in verità , viene ostacolato in maniera dubbia da Brian Rafalski. Nel terzo tempo, tuttavia, New Jersey chiude definitivamente il conto con la doppietta di Jamie Langenbrunner (una rete a porta vuota).

In chiusura, andiamo a scegliere le Three Stars della serie, partendo dalla terza posizione:

3) Martin Brodeur – Le prestazioni del portiere di New Jersey sono state eccezionali: 2 shutout, 126 parate su 134 tiri, .940 di parate e una media gol di 1.70; se poi escludiamo gara 4, i numeri sono ancora più impressionanti. Tuttavia le grandi performance di Brodeur, arrivato alla 109esima partita consecutiva nei playoff, non sono una novità .

2) Jamie Langenbrunner – Con 5 reti segnate il RW di New Jersey è stato il migliore di tutta la serie; inoltre Langenbrunner ha collezionato anche 2 assist per un totale di 7 punti.

1) John Madden – All'inizio della serie, i principali giornalisti e tecnici avevano affermato che lo scontro decisivo sarebbe stato tra la super linea d'attacco di Boston (Thornton, Murray, Knuble) e la checking line di New Jersey (Madden, Pandolfo, Stevenson): i tre Bruins non sono mai riusciti a esprimere il loro talento, realizzando complessivamente solo 2 reti. Il merito va dato ai tre Devils che sono riusciti a contenere il talento degli avversari; ma Madden non si è solo distinto in fase difensiva, ma ha addirittura realizzato 8 punti (2 gol e 6 assist), diventando il miglior marcatore della serie.

Una menzione va data anche al portiere di Boston Jeff Hackett che in tre partite giocate ha subito di media 1.68 gol e ha parato 71 tiri su 76 per una media di .934.

Ora i Devils avranno qualche giorno di pausa, in attesa della rivale nelle semifinali di conference: New Jersey ha confermato le proprie caratteristiche e la propria solidità , fondamentali durante la post-season; i Devils sanno, poi, sfruttare alla perfezione ogni minima occasione, dimostrandosi dei veri clutch-performers.

Anche se le prossime avversarie saranno sicuramente più pericolose dei Bruins, New Jersey (tra l'altro l'unica squadra con il fattore campo a favore sempre vincente in casa) ha dimostrato ancora una volta di essere una seria candidata al titolo della Eastern Conference e chi vorrà  batterla dovrà  compiere un'autentica impresa.

Fonti:
www.nhl.com
www.faceoff.com
www.espn.com

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