Mathieu Garon, autore di due prestazioni eccellenti contro Washington e Boston
Dopo la brutta sconfitta contro i Maple Leafs, un altro compito difficile attendeva gli Habs, la trasferta contro i Capitals, sempre pericolosi sul ghiaccio di casa; per la sfida dell’MCI Center, il coach Julien ha deciso di utilizzare il portiere di riserva Mathieu Garon, appena richiamato dalle minors dopo la cessione a Boston di Jeff Hackett: il goalie 25enne era al debutto stagionale nella NHL, giocando la prima partita dal 3 novembre 2001.
Garon, invece, non ha deluso il proprio tecnico, sfoderando una prestazione maiuscola con 25 tiri parati e un inaspettato shutout contro Jaromir Jagr (33esimo giocatore con almeno 500 gol in carriera) e compagni; utilizzando una tattica paziente e guardinga, Montreal è riuscita ad irretire Washington, per poi trafiggerla con le reti di Saku Koivu e del solito Jan Bulis, giunto alla terza partita consecutiva con almeno una segnatura.
Parlando del giovane portiere, il Capitano finlandese ha espresso tutta la sua ammirazione, riempiendo di complimenti Garon; anche il collega dei Capitals, Olaf Kolzig è rimasto molto meravigliato della prestazione del goalie francofono.
Due giorni dopo, i Canadiens sono tornati al Bell Centre, per ospitare i Boston Bruins, contro cui Montreal aveva subito una pesante sconfitta la settimana precedente: ancora una volta Julien ha deciso di utilizzare Garon, lasciando Jose Theodore in panchina.
Garon non ha tradito le attese, soprattutto nel primo tempo, in cui Boston ha decisamente dominato; una parata su un tiro di Glen Murray al tredicesimo minuto ha acceso gli entusiasmi dei tifosi, preoccupati per la prestazione della loro squadra: dopo 20 minuti di gioco gli Habs avevano collezionato solamente 5 tiri, contro gli 11 dei Bruins.
Nella frazione centrale, Boston ha continuato a premere, ma Garon si è dimostrato una saracinesca impenetrabile; al 6:27 Jeff Hackett ha dovuto addirittura subire il gol di Mike Ribeiro che ha inaspettatamente portato in vantaggio i Canadiens: in effetti, i Bruins hanno reclamato un’infrazione per bastone alto, ma gli arbitri, dopo aver rivisto il replay, hanno convalidato la rete.
La segnatura ha galvanizzato gli Habs che, a pochi minuti dalla seconda sirena, hanno raddoppiato, grazie allo svedese Nicklas Sundstrom, che si sta rivelando la pedina chiave nello schieramento di Montreal.
Nel terzo periodo Boston ha provato a rientrare in gara, ma la rete segnata da Don Sweeney è servita solamente a rovinare i sogni di shutout per Garon: ad un minuto e mezzo dalla fine, il solito Jan Bulis ha chiuso definitivamente i conti, sfruttando alla perfezione un assist di Mark McKay.
In seguito alla vittoria 3-1 sui Bruins, gli Habs hanno ospitato i Columbus Blue Jackets, la squadra con il peggior bilancio in trasferta dell’intera NHL, anche se proveniente da una striscia di sette partite con una sola sconfitta; il coach Julien, inoltre, ha deciso di restituire il posto di titolare a Theodore, nonostante le due ottime prestazioni di Garon.
Questa volta i Canadiens non si sono fatti schiacciare, premendo sull’acceleratore fin dal primo ingaggio, ma il portiere di Columbus Marc Denis (nativo di Montreal) si è distinto con diversi interventi decisivi: finito il primo periodo gli Habs avevano collezionato 16 tiri contro i miseri 5 dei Blue Jackets, ciononostante il punteggio era ancora inchiodato sullo 0-0.
La frazione centrale si è giocata sulla stessa falsariga, ma purtroppo gli Habs sono rimasti senza segnature; a pochi minuti dalla seconda sirena, Columbus ha potuto approfittare di un Power Play (in verità 4 contro 3), sfruttandolo alla perfezione con la rete di Geoff Sanderson che ha trafitto l’incolpevole Theodore.
Nel terzo periodo gli Habs si sono ancora scagliati contro la porta avversaria e finalmente sono riusciti a trovare il pareggio con Andrei Markov, assistito da Saku Koivu e Craig Rivet; anche dopo la segnatura, la pressione non è calata, ma Denis non si è fatto più sorprendere.
Dopo sessanta minuti il punteggio era in parità , quindi è stato necessario giocare un periodo supplementare di cinque minuti (dalla stagione 1998–99 l’overtime si disputa in situazione di 4 contro 4); purtroppo a 55 secondi dalla fine dei tempi regolamentari, Yanic Perreault si era fatto fischiare una penalità per Holding, regalando un Power Play a Columbus: dopo soli 28 secondi, Jaroslav Spacek ha trafitto Theodore e così i Blue Jackets hanno conquistato 2 punti fondamentali.
Nonostante il punto guadagnato (la sconfitta ai supplementari è comunque premiata con un punto in classifica), l’amarezza è stata enorme, poiché il dominio degli Habs era stato evidente (39-26, il computo dei tiri): troppe volte gli attaccanti hanno sprecato buone occasioni e ancora una volta gli special team si sono rivelati inadeguati (0 su 5 in Power Play, 2 su 4 in Penalty Killing); non è un caso che in queste categorie Montreal sia tra le peggiori squadre della NHL (19esima nei Power Play, 29esima in inferiorità numerica).
L’ultima partita della settimana per Montreal si è giocata ancora al Bell Centre contro gli Edmonton Oilers in un derby canadese: il vero protagonista della serata è stato il portiere Jose Theodore che con una prestazione maiuscola (27 parate), ha impedito agli Oilers di assumere il comando della partita.
Edmonton ha complessivamente totalizzato 29 tiri contro i miseri 18 di Montreal, ma è riuscita a segnare quando la gara era ormai compromessa: gli Habs si sono portati in vantaggio nel primo tempo con il vecchio Doug Gilmour, sfruttando un Power Play, per poi raddoppiare nella frazione centrale con Stephane Quintal; la terza rete di Joe Juneau dopo 38 secondi del terzo periodo ha chiuso la pratica, nonostante le due reti finali di Edmonton.
Complessivamente Montreal ha conquistato 7 punti nelle ultime quattro partite, raggiungendo gli Islanders in settima posizione e superando Tampa Bay; tuttavia va ricordato che New York e Tampa Bay hanno giocato tre incontri in meno rispetto agli Habs.
Intanto a Patrice Brisebois (che prima della partita contro Toronto aveva avvertito dei forti dolori al petto) è stata riscontrata un’aritmia cardiaca e quindi ha dovuto sottoporsi ad un accurato controllo medico: nonostante il problema sia meno grave del previsto, Brisebois è stato tenuto a riposo per una settimana in via precauzionale.
Chiudiamo la rubrica con l’assegnazione del Go Habs! Award: questa settimana il riconoscimento è stato assegnato a Mathieu Garon, autore di due performance eccezionali che hanno permesso il rilancio di Montreal dopo un periodo negativo.