Il portiere Jeff Hackett ha affrontato per la prima volta i Canadiens
Chiusa la parentesi della Partita delle Stelle, la stagione NHL è ripresa regolarmente e il 4 febbraio i Canadiens sono ritornati sul ghiaccio per sfidare gli Atlanta Thrashers, peggiore squadra della lega al momento dell'All-Star Break.
Tuttavia la compagine della Georgia, dopo l'arrivo del nuovo coach Bob Hartley, sta attraversando un ottimo periodo di forma ed è arrivata in Quebec pronta a lottare fino alla fine: dopo 5 minuti i Thrashers si sono portati in vantaggio, ma pochi secondi dopo lo svedese Andreas Dackell ha pareggiato; lo speaker del Bell Centre non aveva neanche finito di annunciare la rete di Atlanta che i Canadiens avevano già impattato.
Tuttavia nel periodo centrale, Atlanta ha forzato i tempi e, con due segnature nei primi cinque minuti, ha preso il comando della gara; fortunatamente per Montreal, il ceco Jan Bulis, sul finire della seconda frazione, ha accorciato le distanze riaccendendo gli animi dei tifosi di casa, sicuramente contrariati dalla prestazione dei loro beniamini: Bulis ha realizzato la nona rete stagionale, pareggiando il proprio record personale.
Nel terzo periodo Niklas Sundstrom ha segnato la terza rete per i Canadiens e in quel momento l'inerzia sembrava essere passata definitivamente nelle mani degli Habs: il giocatore svedese, inoltre, ha collezionato il suo terzo gol in cinque partite dopo il trasferimento da San Jose, dimostrandosi una scelta davvero azzeccata.
Tuttavia al 17:43 il centro Mike Ribeiro si è fatto fischiare un'inutile penalità per hooking, regalando ad Atlanta un Power Play davvero inopportuno: pochi secondi dopo, Marc Savard, sfruttando la superiorità numerica, ha regalato ai Thrashers la vittoria finale.
La delusione al termine dell'incontro è stata evidente: gli Habs avrebbero potuto guadagnare i due punti se non si fossero fatti sorprendere dalla carica iniziale di Atlanta; inoltre il Power Play di Montreal è stato pessimo (0 su 6).
Il 6 febbraio i Canadiens si sono recati al Fleet Center per la partita contro i Boston Bruins, squadra con cui esiste una delle più dure rivalità dell'intero sport professionistico nordamericano paragonabile a Celtics-Lakers della NBA, a Red Sox-Yankees e a Dodgers-Giants del Major League Baseball; sebbene Bruins e Habs non attraversino un momento particolarmente positivo, la sfida tra le due formazioni è sempre molto sentita.
Inoltre per la prima volta il nuovo portiere di Boston, Jeff Hackett, avrebbe sfidato i suoi ex compagni di squadra: curiosamente Hackett ha giocato la partita con la stessa maschera e le stesse protezioni (rosse, bianche, blu) che utilizzava a Montreal.
L'inizio dell'incontro è stato favorevole agli Habs: dopo sei minuti i Canadiens si sono portati in vantaggio, grazie alla rete del polacco (ex Bruin) Marius Czerkawski che ha approfittato di un passaggio del compagno Oleg Petrov; purtroppo Boston non si è fatta intimorire ed è addirittura riuscita a portarsi in vantaggio grazie ai gol di P. J. Axelsson e di Martin Lapointe in chiusura di primo tempo.
Nel periodo centrale Richard Zednik e Patrick Traverse regalano a Boston un'invitante doppia superiorità (5 contro 3), prontamente sfruttata da Glen Murray; nonostante la rete di Czerkawski, l'inerzia della sfida è chiaramente passata nelle mani dei Bruins.
Il terzo tempo è stato dominato da Boston e gli Habs sono stati battuti 6-3 (inutile la rete di Joe Juneau), incappando nella terza sconfitta consecutiva.
Due giorni dopo i Canadiens sono volati a Toronto per la sfida con l'altra grande rivale; prima della partita, i Maple Leafs hanno onorato il loro vecchio Capitano Darryl Sittler, miglior marcatore nella storia della franchigia dell'Ontario, ritirando il numero 27: Sittler, inoltre, detiene il record NHL di punti realizzati in un singolo incontro (10).
La gara contro Toronto era sicuramente impegnativa, poiché i Maple Leafs provenivano da una striscia di quattro successi consecutivi; inoltre, durante il riscaldamento, il difensore di Montreal Patrice Brisebois ha accusato dei forti dolori al petto che lo hanno obbligato alla rinuncia alla partita, oltre ad una visita di precauzione in ospedale.
L'assenza di Brisebois si è fatta sentire e i Canadiens sono stati battuti molto più nettamente di quanto dica il punteggio finale (3-1): Toronto ha dominato per tutti i 60 minuti e solo una disattenzione di Alexander Mogilny ha evitato a Montreal l'onta di uno shut-out.
Il portiere Theodore ha criticato i compagni della difesa, accusandoli di aver lasciato troppa libertà agli avversari, in particolare allo svedese Mats Sundin, autore di due gol; pessima anche la prestazione del Power Play che non è riuscita a sfruttare nessuna delle cinque (quattro nel terzo periodo) superiorità numeriche.
Altro protagonista negativo della serata è stato il vecchio Doug Gilmour, ex beniamino del pubblico di Toronto, che dopo aver protestato contro gli arbitri, ha ricevuto una penalità di dieci minuti per condotta antisportiva. Sicuramente l'Air Canada Centre, l'impianto di Toronto aperto nel 1999, non porta fortuna a Montreal: nelle undici partite giocate nella nuova arena dei Maple Leafs, i Canadiens hanno collezionato solo una vittoria e un pareggio a fronte di nove sconfitte.
Ora la situazione dei Canadiens, giunti alla quarta sconfitta consecutiva, è decisamente peggiorata: il bilancio è sotto il 50% (54 punti con 21 vittorie, 23 sconfitte, 7 pareggi, 5 sconfitte ai supplementari) e i Tampa Bay Lightining (che occupano l'ottavo posto nella Eastern Conference) si stanno allontanando.
A causa delle cattive prestazioni dei Canadiens, questa settimana il Go Habs! Award non sarà assegnato.