Scott Stevens, capitano della Eastern Conf., giocherà il tredicesimo All-Star Game in carrier
Domenica prossima, oltre al Pro Bowl della NFL a Honolulu, un'altra competizione spettacolare catturerà l'attenzione degli sportivi nordamericani: a Sunrise, Florida si giocherà l'All-Star Game della NHL che, dopo cinque sfide tra North America e World, ripresenterà il classico match-up Est contro Ovest.
In verità il formato dell'All-Star Game della NHL è cambiato spesso: la prima edizione ufficiale fu organizzata nel 1947 e vide di fronte i Toronto Maple Leafs, detentori della Stanley Cup, e una selezione di All-Stars, provenienti dalle altre cinque squadre; fino al 1965-66, la partita veniva disputata all'inizio della stagione, ma dal 1966-67 l'appuntamento fu spostato a febbraio.
Questo formato fu utilizzato per 19 volte, in quanto vanno eliminate le edizioni del 1951 e del 1952 disputate da due selezioni miste; il bilancio presenta 9 vittorie degli All-Stars, 7 successi dei detentori della Stanley Cup e 3 pareggi.
Nel 1968-69, con la prima grande espansione, le franchigie della NHL furono suddivise in Eastern e Western Division e di conseguenza anche l'All-Star Game si adattò alla nuova situazione; con il realignment del 1974-75 si poté assistere alle sfide tra Wales e Campbell Conference, diventate Eastern e Western nel 1993-94.
Tuttavia nel 1998, in seguito al gran numero di giocatori europei, i dirigenti della NHL proposero un nuovo formato: North America contro World.
Dal 1947 ad oggi, soltanto in tre occasioni l'All-Star Game fu cancellato: nel 1979 e nel 1987, infatti, la Partita delle Stelle fu sostituita rispettivamente dalla Challenge Cup e dal Rendez Vous '87, sfide tra i principali fuoriclasse della NHL e la nazionale dell'Unione Sovietica, mentre nel 1995 il lock-out impedì la disputa della competizione.
Ma andiamo ad analizzare i roster delle due squadre che s'incontreranno domenica prossima; la Eastern Conference, guidata dal coach Jacques Martin di Ottawa, è stata colpita da diverse defezioni importanti, prima su tutti quella di Mario Lemieux: il miglior marcatore della NHL, infatti, ha preferito rinunciare alla convocazione a causa di un infortunio all'inguine che gli ha impedito di disputare otto delle ultime nove partite dei Penguins.
Altre assenze sono state quelle del portiere di Toronto Ed Belfour, del Capitano di Montreal Saku Koivu, del difensore dei Rangers Brian Leetch e dello svedese di Toronto Mats Sundin.
La gabbia sarà inizialmente difesa dal portiere di Tampa Bay, Nikolai Khabibulin, mentre il difensore di New Jersey Scott Stevens, giunto alla tredicesima convocazione, è stato nominato Capitano; le squadre più rappresentate sono Ottawa, con Patrick Lalime (sostituto di Ed Belfour), il ceco Zdeno Chara e lo slovacco Marian Hossa, e proprio Tampa Bay, con Khabibulin e gli attaccanti Vincent Lecavalier (sostituto di Lemieux) e Martin St. Louis.
La selezione della Western Conference, guidata dal coach di Vancouver Mark Crawford, non è stata colpita da defezioni e tutti i giocatori scelti da tifosi e addetti ai lavori saranno presenti sul ghiaccio di Sunrise: il portiere titolare sarà il mitico Patrick Roy (undicesima presenza), mentre Mike Modano di Dallas è stato premiato con i gradi di Capitano; gli Stars, con Modano, il portiere Marty Turco e l'attaccante Bill Guerin, e i Colorado Avalanche, con Roy, il difensore Rob Blake e lo svedese Peter Forsberg, sono le formazioni più rappresentate.
I debuttanti assoluti sono in tutto 14:
Patrick Lalime e Zdeno Chara degli Ottawa Senators.
Tom Poti (sostituto di Brian Leetch) dei New York Rangers.
Martin St. Louis e Vincent Lecavalier dei Tampa Bay Lightining.
Jeff O' Neill dei Carolina Hurricanes.
Glenn Murray dei Boston Bruins.
Olli Jokkinen (sostituto di Saku Koivu) dei Florida Panthers.
Dany Heatley degli Atlanta Thrashers.
Jocelyn Thibault dei Chicago Blackhawks.
Marty Turco dei Dallas Cowboys.
Eric Brewer degli Edmonton Oilers.
Marian Gaborik dei Minnesota Wild.
Todd Bertuzzi dei Vancouver Canucks.
Tra i 42 fuoriclasse presenti, solamente 16 rappresentano l'Europa:
Russia 4 (Nikolai Khabibuli, Sergei Fedorov, Sergei Gonchar, Alexei Kovalev).
Svezia 3 (Nicklas Lidstrom, Markus Naslund, Peter Forsberg).
Repubblica Ceca 3 (Roman Hamrlik, Jaromir Jagr, Zdeno Chara).
Repubblica Slovacca 3 (Marian Gaborik, Marian Hossa, Miroslav Satan).
Finlandia 2 (Ollie Jokkinen, Teemu Selanne).
Lettonia 1 (Sandis Ozolinsh).
Lo spettacolo sicuramente sarà il grande protagonista, anche perché all'All-Star Game il gioco è sicuramente meno duro, aggressivo e cattivo, rispetto alle partite normali; quindi domenica prossima vedremo sicuramente molte reti e azioni emozionanti.
Anche la NHL propone l'All-Star Saturday, manifestazione con diversi eventi di contorno: si comincia con lo YoungStars Game (paragonabile al Rookie Game della NBA), seguito dalla SuperSkills Competition, in cui i principali fuoriclasse si esibiranno in prove di velocità , di precisione e di potenza; non mancheranno le sfide dedicate ai portieri.
Intanto, la EA Sports, la casa produttrice del celeberrimo videogioco NHL 2003, ha organizzato con la Playstation 2 una simulazione ufficiale dell'All-Star Game: il risultato virtuale ha premiato la Eastern Conference, vincente 8-5; il premio di MVP è stato consegnato all'attaccante di Boston Glen Murray, autore di 2 gol e 4 assist.