Mario Lemieux, 37 anni e non sentirli !
27 punti in undici partite.
Sei goal, diciassette assists.
Almeno un punto in ogni partita dopo la brutta sconfitta nell'opening-game contro Toronto. Giocatore del mese di Ottobre.
Mario Lemieux, meglio di così, non poteva proprio cominciare.
A 37 anni Mario è ancora assoluto trascinatore dei suoi Pittsburgh Penguins, che sono secondi nella proibitiva Atlantic, la più ardua tra le Divisions, pur non avendo mai ricevuto l'attenzione dei pronostici, nemmeno i più azzardati, alla vigilia della stagione.
In effetti il roster è rimasto pressoché quello dello scorso anno, con un Jaromir Jagr in meno che pesa come un macigno. La squadra è stata costruita attorno a SuperMario che dopo il clamoroso ritorno di due anni fa a metà stagione, vuole riconfermarsi ad altissimi livelli.
Lemieux ha vinto un cancro e mille altri infortuni ed ora vuole vincere anche sul campo. E' tornato a giocare perchè voleva che il suo figlioletto di 4 anni, August, lo vedesse giocare, così dichiarò lo scorso 22 dicembre 2000, giorno del clamoroso "come back" in cui scese in campo nel 5-0 contro i Toronto Maple Leafs, nella gremita Mellon Arena di Pittsburgh: 17.200 persone presenti addirittura anche sin dal riscaldamento pre-partita.
Quel giorno realizzò un goal e servì un assists. Il primo addirittura dopo 33 secondi. La sua mente in quel momento sicuramente tornò al lontano 1984, giorno del suo esordio assoluto nel campionato professionistico, contro i Boston Bruins: scaraventò in rete il primo disco toccato.
L'attesa dei tifosi e dei media era altissima, tanto che la Espn cambiò tutti i palinsesti e inserì le prime cinque partite di SuperMario nella programmazione, tuttavia il suo ritorno fu tutt'altro che una mossa pubblicitaria voluta dalla Nhl nel tentativo di recuperare qualche appassionato.
Infatti Lemieux, dopo tre anni e mezzo di inattività , durante i quali diventò proprietario della franchigia dei Penguins, chiuse la stagione 2000-01 con uno score sensazionale di 76 punti in 43 partite ( 35 goal e 41 assists) e prese parte anche al suo nono All Star Game.
La scorsa stagione disputò invece, a causa di infortuni e problemi fisici, solamente 24 partite nelle quali, non al meglio della forma, totalizzò 31 punti.
Perciò i Penguins, complice anche il trasferimento di Jagr, stella indiscussa nei tre anni senza Lemieux, agli Washington Capitals, precipitarono e chiusero con un record negativo che non permise loro di disputare i playoffs.
La carriera di SuperMario è costellata di trofei: due Stanley Cup (1991 e 1992) , trofeo di rookie dell'anno nel 1984, tre volte miglior giocatore della nhl, cinque volte eletto nel primo All-Star team della NHL, ha vinto per ben sei volte l'Art Ross Trophy come miglior marcatore della Lega, ha raggiunto per dieci volte almeno 100 punti nella regular season, ha ottenuto 172 punti ( 76+ 96 ) in 107 partite nei playoffs.
L'esaltante inizio di stagione fa ben sperare i tifosi, ma volendo essere più realisti, bisogna ammettere che un traguardo come quello dei playoffs sarebbe già un grosso obiettivo per la squadra. Infatti, i Penguins, eccezion fatta per Lemieux, non presentano alcuna stella affermata, bensì un nucleo di buoni giocatori tutto da scoprire, Alexei Morozov e Alexei Kovalev su tutti.
I Pens hanno dimostrato di saper sfruttare a meraviglia le situazioni di powerplay, con Lemiux che è in testa alla classifica per power play goals (4), power play assists (13) e power play points (17).
A dire la verità , il numero 66 non è nuovo a partenze così esplosive.
Si tratta della quinta miglior partenza di sempre: nella stagione '88-'89 mantenne una media di quasi quattro punti nelle prime dieci partite e chiuse l'anno con 199 punti, suo record personale. Nel '92-'93 e nel '95-'96 realizzò "solo" 32 punti, mentre nell' '86-87 raggiunse i 26 punti, seguiti a ruota dai 23 della stagione in corso.
Quest'anno sembra essere meno efficace sotto rete, ma più funzionale al gioco della squadra, ha infatti una striscia di almeno un assist in dieci partite consecutive ed è coinvolto in 27 dei 40 goals realizzati finora da Pittsburgh. Il compagno di squadra Dick Tarnstrom è 123esimo giocatore diverso ad essere "servito" da Lemieux nella sua carriera.
Il primo posto nell' Atlantic diventa dunque fondamentale per evitare di scontrarsi con squadre di alto rango ma si presenta allo stesso tempo come un'impresa improbabile vista la caratura delle squadre contro le quali i Penguins si devono scontrare.
I New York Islanders di Alexei Yashin, autentica sorpresa della passata stagione, i New York Rangers, rafforzatisi nel corso dello scorso campionato con l'arrivo di Pavel Bure, i New Jersey Devils che dopo la finale disputata due anni fa e il titolo vinto nel nella stagione 1999-2000 possiedono comunque una squadra di alto livello e i temibili e accreditati tra i favoriti nella Eastern Conference Philadelphia Flyers, stracolmi di stelle e desiderosi più che mai di disputarsi la Stanley Cup.
Certamente i Penguins non staranno a guardare e proveranno ad essere l'outsider del campionato, che come si è potuto osservare in passato, è sempre ricco di sorprese ed imprevisti. E intanto si godono questo straripante Lemieux, il migliore appunto…