Traguarda importante per il paisà Piazza
Come gli appassionati sapranno, Mike Piazza ha appena superato il record di Carlton Fisk di fuoricampo per un ricevitore, e non in un modo qualsiasi: l'home-run n. 352 è arrivato nel dodicesimo inning, permettendo ai suoi Mets di superare i Giants, oltretutto davanti al pubblico amico dello Shea Stadium.
Tracciare un parallelo tra Piazza e Fisk non è facile, poiché la carriera di Mike non è ancora finita, anche se probabilmente è nella fase "calante". Di certo ci sono molte differenze tra i due, sia in attacco che in difesa.
Comunque vadano le prossime stagioni, Piazza è destinato ad un posto sicuro nella Hall of Fame, quasi certamente al primo ballottaggio, ed altrettanto certamente è (e sarà per un bel po') il miglior ricevitore dal punto di vista offensivo.
Qualche statistica è più significativa di tante parole:
– dal suo debutto con i Dodgers nel 1993 fino al 2002 è stato ogni anno All-Star e Silver Slugger per la National League come ricevitore;
– ha sempre battuto con una media oltre .300 dal '93 fino al 2001 senza mai subire più di 100 strikeout;
– dal '93 al 2002 è andato sempre oltre 30 fuori campo (tranne il '94 quando giocò solo 107 partite) e 92 punti battuti a casa.
Da ricordare inoltre che Piazza ha giocato quasi tutte le partite casalinghe in due stadi come il Dodger Stadium e Shea Stadium tendenzialmente favorevoli ai lanciatori più che ai battitori.
In pratica siamo di fronte ad uno degli slugger più continui dell'ultimo decennio, capace di sorreggere da solo o quasi un intero attacco come si è visto con i Mets degli ultimi anni, nei quali non disponeva certo di molti compagni in grado di supportarlo a dovere nel resto del lineup.
Carlton Fisk al contrario non si è mai avvicinato alle cifre di Piazza: solo due volte in carriera ha superato .300 di media e 100 RBI. Nelle annate a Boston dal '72 all'80 era uno fra i tanti slugger (tanto per citare alcuni fra i compagni: Carl Yastrzemski, Jim Rice, Fred Lynn, Dwight Evans) ed anche ai Chicago White Sox (dall'81 al '93) era dietro gente come Harold Baines, Frank Thomas, Robin Ventura. Eppure ha collezionato 11 presenza all'All Star Game (7 a Boston e 4 a Chicago) grazie alla sue capacità difensive, quelle che invece sono il punto debole di Mike Piazza.
Oltre al memorabile fuoricampo in gara 6 delle World Series del 1975, Fisk sarà ricordato anche per la sua personalità ed il carattere. Oltre al braccio ed ad all'intelligenza nel chiamare i lanci (non a caso fu lui a ricevere Tom Seaver nel 1985 in occasione della vittoria n.300), Fisk era tra i giocatori più tenaci in circolazione, leader indiscusso nella clubhouse; indossava la divisa in maniera per così dire originale (pantaloni corti e calzini in vista) ed era senza peli sulla lingua verso compagni, avversari e dirigenza.
Basti ricordare il divorzio dai Red Sox nel 1980, quando lui, nato e vissuto nel New England, firmò con Chicago come free agent dopo numerose dispute con la dirigenza.
E poi le ancora più violente diatribe con Jerry Reinsdorf (proprietario dei White Sox): la causa vinta da Fisk e altri giocatori nel 1986 per l'accordo di collusione tra i proprietari, i tentativi mai riusciti di farlo giocare come esterno, l'ostruzionismo della dirigenza a fine carriera, che lo tagliò appena raggiunse il record assoluto di partite ricevute in carriera (2226 per la cronaca).
Non a caso, alla cerimonia per il ritiro del numero da parte dei White Sox Fisk insistette perché non ci fosse Reinsdorf, e alla cerimonia per l'ingresso nella Hall of Fame si presentò con il berretto dei Red Sox".
Come si diceva, Piazza ha il proprio tallone d'Achille in difesa: concede tante basi rubate e non è certo tra i migliori nel chiamare i lanci. Eppure anche lui ha insistito per continuare a restare dietro al piatto, e solo ora, dopo il grave infortunio del 2003, sta iniziando a giocare periodicamente come prima base per le continue pressioni dello staff dei Mets (d'altra parte la tenacia è una tra le caratteristiche principali di qualsiasi catcher, a qualunque livello).
Le cifre di inizio stagione sono decisamente inferiori a quelle a cui aveva abituato compagni e tifosi, ma il megacontratto che lo lega ai Mets per altre due stagioni (30 milioni di dollari) lo rende praticamente incedibile. La dirigenza lo scambierebbe volentieri in questa fase di ricostruzione, ma prima del 2006 difficilmente lo vedremo con altre divise. Piazza resta sempre un ottimo giocatore in attacco, ma si sa che una volta iniziata la parabola discendente è difficile invertire l'andamento, specie in un ruolo così pesante dal punto di vista fisico e mentale.