I Jets sorprendono i Patriots

Già  alla seconda settimana di NFL si cominciano a delineare scenari interessanti tanto per addetti ai lavori tanto per i semplici appassionati, nella week 1 alcune squadra sono apparse in gran forma, altre invece hanno palesato lacune preoccupanti, i Patriots sono una di quelle squadre che rientrano nel primo gruppo, i Jets nel secondo.

Da quando Tom Brady ha preso le redini della squadra nell'ormai lontano 2001, New England da sempre punta in alto in ogni stagione e d'altronde i successi sono sotto l'occhio di chiunque, per contro i Jets provengono da una stagione di transizione, un QB Rookie e un nuovo allenatore hanno creato intorno alla squadra molto entusiasmo, solo la vittoria contro i Colts con le riserve in campo e lo shootout contro i Bengals hanno regalato ai tifosi dei Jets un Championship che mancava ai Jets da tempo immemore, un traguardo nel quale nessuno ad inizio stagione avrebbe scommesso un penny.

I Patriots hanno dimostrato tutta la loro superiorità  già  alla prima sortita della stagione, il primo tempo contro i Bengals ha lasciato a bocca aperta, nonostante la presenza di quotati ricevitori come Ochocinco e T.O, di un buon RB come Benson e sopratutto un rodato QB come Palmer, le Tigri del bengala non sono state capaci di opporre la minima resistenza all'attacco condotto da Brady e soci, il secondo tempo ha visto NE abbassare i ritmi in attacco consentendo a Cincinnati di segnare, ma non abbastanza da impensierire la squadra di Belichick.

I biancoverdi di Coach Ryan hanno invece iniziato con un passo falso contro Baltimora, la delusione è stata ampia, non tanto per la risicata sconfitta contro una squadra quotata come i Ravens, quanto per il gioco espresso; gioco di corse inefficace (inevitabile contro una difesa come quella dei corvi) gioco aereo altrettanto inefficace, attacco in generale troppo conservativo e attendista, secondaria massacrata nei momenti chiave della partita, tutti spunti dai quali Ryan e tutto il coaching staff saprà  trarre insegnamento.

L'attesa per questa partita è spasmodica già  a metà  settimana, memori dell'inaspettata sconfitta della scorsa stagione i Jets si presentano alla partita in gran forma, Brady dal canto suo non da dimostrazione di simpatia e di amore per gli avversari: "Io odio i Jets, mai guarderò quell'orrenda trasmissione sul loro training camp" aveva dichiarato qualche settimana fa.

Ryan fa orecchio da mercante e vuole dimostrare sul campo che la scorsa stagione non è stata affatto una meteora.

Le chiavi della partita sono molteplici da entrambe le parti: la trade di Maroney con destinazione Denver ha evidenziato che Belichick non crede molto nel running game se non per alleggerire la pressione su Brady, per il ruolo di RB rimangono Taylor non al meglio della condizione, Faulk utilizzato spesso come ricevitore fuori dal backfield e Green-Ellis.

La squadra di Belichick era, è e resterà  un passing heavy team, sfruttare a fondo il potenziale del miglior slot receiver della NFL come Welker, (ripresosi a tempo di record del grave infortunio dello scorso anno), che avrà  il compito di sezionare la secondaria dei Jets per scovarne i punti deboli palesati già  nella prima partita contro i Ravens, alla difesa l'obiettivo di fermare il gioco di corse della squadra di Ryan e costringere quindi Sanchez a lanciare e forzare.

Per i Jets gli imperativi riguardano sia l'attacco che la difesa: contenere Brady, e limitare la sua capacità  di trovare spesso un ricevitore libero, è un arduo compito per la front seven dei newyorkesi, in questo l'assenza per infortunio di Jenkins è pesantissima, Ryan e il DC sperano di mettere continuamente sotto pressione la OL dei Patritos con blitz multipli di LB e DB, creando così le condizione per le palle perse che hanno fatto la fortuna dei Jets lo scorso anno, la mente di Ryan è concentrata anche su due obiettivi che posso decidere le sorti della partita; il controllo dell'orologio tramite il running game e tenere fuori Brady e l'attacco il più possibile fuori dal campo logorando così la difesa portandola senza fiato al termine della partita.

Nonostante la ottime prospettive la partita offre ben poco nel primo tempo, entrambi i coach sembrano studiarsi a vicenda intenti a trovare il punto debole della squadra avversaria, Brady è un maestro nel prendere ritmo in un batter di ciglia, la OL offre massima protezione al suo QB reggendo alla grande ai blitz forsennati della difesa Jets, seppur lentamente i Patriots guadagnando terreno permettendo a Gostkowski di calciare per mettere i primi punti a tabellone, ma il FG finisce a lato nonostante la buona posizione.

Welker inizia la sua personale sfida con le secondaria dei Jets, slant e post al fulmicotone sono il suo pane quotidiano, Cromartie e Wilson sono messi a dura prova dalla sua rapidità , tutto bene finchè il Safety Eric Smith non decide che è giunta l'ora di far assaggiare a Welker un po' di sana NFL, sull'ennesima slant l'ex Michigan State lo stende con un bel laccio californiano mettendo al tappeto il malcapitato Welker che rimane a terra visibilmente dolorante, la mossa è consentita nel wrestling ma non nel football, inevitabile la chiamata arbitrale, "personal foul, 15 yards penalty, automatic first down".

Il secondo quarto inizia con ben altro ritmo, i Patritos vogliono approfittare dell'anemico attacco dei Jets, le corse non incidono per merito sopratutto di Warren e Brace che nel mezzo chiudono ogni spazio, Belichick capisce che è il momento di osare e Welker trama vendetta e con una post da antologia lascia Cromartie indietro di un giro, il lancio di Brady è perfetto e vale il 7-0 Patriots.

Ryan chiama all'adunata i suoi, il panciuto coach ex Ravens sa come motivare i ragazzi e l'OC Schottenheimer da le ultime indicazioni a Sanchez, "osa ragazzo, credici…." sembra dirgli, gli occhi di Sanchez non sembrano quelli di un perdente.

Ora sono i Jets che colpiscono i Patriots con le loro stesse armi, slant e post diventano routine ma la difesa di NE regge bene la primo impatto, finche Banta-Cain non commette un ingenuo ed inutile fallo stendendo Cotchery fuori dal campo, la penalità  è determinante perchè di li a poco Sanchez lancia un eccellente pallonetto sul quale Edwards si getta come un falco prendendo la palla in testa al povero Butler, l'ex Browns festeggia in modo eccessivo nel TD del pareggio e viene punito dagli arbitri con 15 yards da scontare nel kickoff.

Brady e soci non ci stanno, sanno perfettamente che non possono permettersi di tenere i Jets a contatto nel punteggio, Revis non è al meglio e nonostante l'infortunio ha ben controllato Moss fino a quel momento, ma l'ex Marshall è motivato a dimostrare di essere ancora il miglior wide receiver della lega, a meno di un minuti dalla fine del primo tempo il lancio di Brady ha una spirale perfetta e lascia Moss uno-contro-uno con Revis, la ricezione è da tramandare ai posteri per bellezza e difficoltà , con una sola mano riesce a prendere la bomba di Brady che vale il nuovo vantaggio Patriots, 14-7.

Ma come diceva il compianto Boskov " partita finisce quando arbitro fischia" in men che non si dica Sanchez orchestra un drive offensivo da brivido, la mancata conversione di un terzo down cruciale permette comunque a Folk di mettere il FG che vale il 14-10 Patriots, le squadre vanno negli spogliatoi con i Jets visibilmente gasati, si ha la netta sensazione che con un Sanchez davvero in gran forma il secondo tempo possa regalare mille emozioni.

Revis rimane negli spogliatoi al rientro in campo delle squadre per il secondo tempo, molti scout malignamente sottolineano che la mossa sia calcolata, dopo la figuraccia rimediata nel TD di Moss, Ryan vuole evitare di esporre troppo Revis specie nel profondo, adesso su Moss c'è Cromartie, mentre su Welker si alternano Coleman, Wilson e Brodney Pool, con la copertura dei LB nel corto raggio, Ryan spera così di contenere il più possibile il fenomenale slot receiver.

La scelta di mettere Cromartie sulle traccie di Moss sortisce l'effetto sperato, al minuto 9.40 Brady lancia l'ennesima cannonata, l'ex Chargers stavolta non si lascia fregare e anzi è più veloce di Moss a tal punto che lo anticipa intercettando il pallone a 10 yards dalla linea di meta.

Adesso la partita è totalmente girata, l'inerzia ora è tutta per i biancoverdi, con un Tomlinson in gran spolvero i Jets non riescono però ad avvicinarsi alla linea di meta, devono quindi accontentarsi del FG di Folk dalle 38 yards che vale il 14-13.

Belichick le prova tutte, le corse sono scarse e inefficaci, Welker viene controllato e limitato, Moss appare spesso avulso e insoddisfatto dell'andamento della gara, Brady inizia a soffrire la pressione della difesa Jets, la secondaria controlla ogni parte del campo in attesa del colpo del KO, l'ex Michigan è costretto ad esplorare il profondo con frequenza, ma il gioco aereo dei Patriots non sembra così esplosivo come nel primo tempo.

Sanchez sembra posseduto, trova con estrema facilità  ricevitori liberi specie sulle sideline e nelle zone che la difesa di New England trova difficoltà  a coprire, a meno di un minuto dalla fine del terzo quarto Sanchez imbecca Cotchery proprio nell'angolo della endzone, il TD del vantaggio Jets manda in visibilio l'intero stadio che diventa una bolgia dopo la trasformazione da due punti di Edwards, siamo 21-14 e la partita ora e ha senso unico.

L'ultimo quarto inizia sulla falsa del terzo, Patriots in totale confusione dal punto di vista offensivo, Brady appare demoralizzato, Moss sembra non crederci più, Welker sento il peso della fatica nelle gambe, la difesa Jets alterna assalti alla baionetta al fortino Patriots, a difesa a zona per limitare Welker, Brady, che di certo non manca di coraggio, lancia l'ennesima cannonata sul profondo, Moss non controlla e Pool intercetta un attimo prima di finire fuori, gli arbitri vogliono vederci chiaro, i replay non lasciano dubbi, palla Jets.

A metà  del quarto Sanchez vede ricevitori liberi ovunque, il povero Bulter non sa più che pesci prendere perchè ogni giocatore che marca sistematicamente riceve palla e guadagna yards su yards, il quarterback di origine messicane approfitta dell'ennesimo mismatch, Keller contro Bulter, il lancio è perfetto vale oro per il punteggio, i Patriots sono doppiati, siamo 28-14 e la partita è formalmente terminata.

Nonostante il punteggio Brady non si perde d'animo, tenta l'ennesima rimonta che tante volte gli sono riuscite in carriera ma deve fare i conti con la difesa Jets che col passare del tempo gli ha prese le misure, Ellis a 34 anni suonati sa ancora svolgere egregiamente il proprio lavoro, da antologia il sack con fumble che a 4 minuti dalla fine sancisce la vittoria Jets.

Ryan è incontenibile a fine partita, abbraccia tutto e tutti, per primo sa che vincere una partita del genere potrebbe dare una svolta ad una stagione non iniziata nel migliore dei modi, Belicick ha solo da recriminare per la gestione della partita, offensiva nel primo tempo, attendista e conservativa nel secondo, Brady se ne va mesto negli spogliatoi senza salutare nessuno della squadra avversaria, per una settimana è meglio tenere la bocca chiusa e concentrarsi sulla prossima partita.

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