Chris Johnson è il giocatore di punta di Tennessee, ed anche il miglior running back della Nfl.
La Afc South è cresciuta a tal punto da divenire un raggruppamento di punta nella Nfl.
Un tempo considerato più debole, può invece oggi contare sulle sicurezze dei Colts, campioni Afc in carica e reduci da 7 stagioni con 12 o più vittorie, sul ritorno dei Titans, attrezzati per fare molto bene dopo un 2009 partito con il piede sbagliato, i Texans, che paiono pronti per l aprima qualificazione ai playoffs di sempre, ed i Jaguars, squadra indebolita ma da non sottovalutare.
Indianapolis Colts
L'ultima immagine dei Colts quasi perfetti rimane quella dell'intercetto riportato in meta da Tracy Porter, azione che ha rovinato il sogno del bis a Peyton Manning ed ai suoi Colts, proprio in una delle stagioni in cui lo stesso li ha diretti meglio, accentuando il concetto da lui trasmesso di allenatore in campo, forte di una personalità e di una leadership con pochi eguali.
Il team che sarà nuovamente guidato da Jim Caldwell possiede tutte le caratteristiche per ripetere una profonda corsa all'interno dei playoffs , reduce com'è da un record assoluto Nfl fatto di almeno 12 vittorie in 7 campionati consecutivi, striscia ancora aperta, ed 8 biglietti di fila staccati per accendere alla postseason, altro traguardo che dimostra la lungimiranza e la bravura con cui il management ha costruito una delle squadre più vincenti di sempre a livello di regular season.
Manning riprenderà il discorso da dove lo aveva interrotto in quella stessa Miami che prima gli ha regalato la soddisfazione ricercata da una vita, il titolo, togliendogli il secondo proprio a causa di un suo turnover, anche se le responsabilità della sconfitta vanno cercate altrove, ad esempio sulla linea offensiva.
Ed è proprio questa l'area ideale di intervento per un attacco che ha funzionato a meraviglia ogni volta che Caldwell ha schierato i suoi titolari, vale a dire per le prime 14 partite consecutive dello scorso campionato, quando i Colts sono parsi davvero imbattibili, ed hanno vinto molte competizioni vicine nel punteggio, soprattutto all'interno della division, con l'highlight della memorabile rimonta inferta ai nemici storici di New England.
Un Manning finalmente a posto fisicamente reduce da 4.500 yards, 33 passaggi da touchdown e 16 intercetti ritrova un reparto ricevitori che vive sulle sicurezze create dal fuoriclasse Reggie Wayne, la superstar del reparto, che ha utilizzato il 2009 per archiviare le sesta scampagnata consecutiva oltre quota 1.000 yards.
La piacevole novità , che ha ulteriormente confermato le capacità della dirigenza, è stata duplice, ed ha coperto l'infortunio che ha levato di mezzo un giocatore in ascesa come Anthony Gonzalez, giunto all'anno della verità e che pareva pronto ad esplodere da wr numero due.
Due come i personaggi che non hanno fatto sentire a Manning la sua mancanza, ovvero Pierre Garcon, sbucato fuori dall'anonimato per raccogliere 765 yards e 4 mete, senza contare le marcature nei playoffs, ed il rookie Austin Collie, dimostratosi, come da aspettative, subito pronto per questo sistema offensivo e titolare del ruolo di slot, capace all'esordio di farsi trovare preparato in 60 occasioni, che ha utilizzato per guadagnare 676 yards e segnare 7 mete.
L'opzione di sicurezza per Manning, nonché il bersaglio per la redzone e per le situazioni intricate, sarà ancora l'asso Dallas Clark, uno dei tre migliori tight ends della lega, che nel 2009 ha stabilito un record di franchigia per il ruolo registrando numeri quali 100 ricezioni e 1.064 yards; i suoi 10 touchdowns, assieme a quelli di Wayne, sono stati quanto di meglio gli si potesse chiedere.
Il sistema di corse potrebbe dipendere fortemente dalla nuova sistemazione della linea offensiva, partendo dal presupposto che i Colts sono e rimangono una squadra votata all'attacco aereo, e che al coaching staff poco importa di aver ottenuto solamente l'ultimo posto della Nfl per yards prodotte dai running backs.
Ci si aspetta molto di più, quindi, sia da Joseph Addai che da Donald Brown, che hanno uno stile di corsa simile che va via dritto dopo un solo taglio, con Brown ad essere tra i due quello più propenso al big play, caratteristica che Addai non possiede. Per le situazioni di corto yardaggio, potrebbe vedere il campo anche Mike Hart, il terzo elemento della rotazione.
La trincea vedrà il rientro al proprio posto dell'affidabilissimo centro Jeff Saturday e dei due tackles Charlie Johnson e Ryan Diem, mentre per lo spot di guardie, dove lo staff ha voluto elementi di maggior fisicità e peso, si è rinunciato a Ryan Lilja, partito per Kansas City, in una competizione che vedrà spuntare due tra Mike Pollak, Andy Alleman e Kyle DeVan. Tra gli assistenti c'è stata la mini rivoluzione sventata un anno fa, con la fine del ciclo di Tom Moore quale offensive coordinator, e di Tom Mudd quale responsabile della linea offensiva; sarà difatti Clyde Christensen a chiamare i giochi che arriveranno nel casco di Manning.
La difesa ha perduto un uomo versatile come Raheem Brock, e la linea manterrà la stessa struttura dei tempi recenti, con Dwight Freeney e Robert Mathis a mettere in difficoltà i tackles avversari con tecnica e velocità (23 sacks in combinata nel 2009).
L'infortunio alla caviglia che ha condizionato Freeney al Super Bowl è stato oggetto di attente valutazioni del management, che ha deciso di scegliere Jerry Hughes, end di simili caratteristiche fisiche ed atletiche, contro ogni evenienza.
A Indy sperano vivamente che Bob Sanders possa finalmente giocare priva di preoccupazioni fisiche, anche se la sua storia dimostra il contrario, ma la storia medesima dimostra anche che il settore difensivo è di tutt'altra sostanza quando lui, safety di enorme impatto, è in grado di scendere in campo con continuità .
Il leader dei linebackers sarà nuovamente Gary Brackett, il quale riporterà in squadra la sua capacità di difendere sui passaggi, mentre chi sembra essere stato sparato in orbita è Clint Session, una macchina da placcaggi che ha rotto diverse giocate nei backfield avversari, con il terzetto completato dall'ex Georgia Tech Philip Wheeler, che si è conquistato il posto grazie ad infortuni degli altri ma anche a prestazioni veramente positive.
Oltre al già menzionato Sanders, le retrovie confermano Kelvin Hayden e Jerraud Powers, con il conseguente rientro alle situazioni nickel di Jacob Lacey, con Melvin Bullitt pronto a subentrare in caso di nuovi problemi a Sanders, e l'ottimo Antoine Bethea a fungere da ultima linea difensiva.
Per gli special teams, dopo i problemi fisici dello scorso campionato torna al proprio posto Adam Vinatieri, mentre i punt ed i kickoff saranno gestiti attraverso il talento del secondo anno Pat McAfee, reduce da una stagione da rookie di alto livello. Ray Fisher, rookie da Indiana, sostituirà Simpson e T.J. Rushing, rilasciati, nei ritorni di calcio.
I presupposti per l'eccellenza non mancano, Manning è una garanzia assoluta e conosce questo attacco come non lo conosce nessuno al mondo, il che, se unito alla motivazione di aver perso il Super Bowl e di aver mancato una stagione perfetta per il solo cruccio del suo head coach, sarà più che sufficiente per far girare al massimo una squadra stracolma di talento.
Tennessee Titans
A giudicare dallo svolgimento dei fatti, saremmo propensi a pensare che Jeff Fisher abbia speso gran parte della sua offseason a pensare a come sarebbe potuta finire la scorsa annata se solo i suoi Titans fossero partiti con il piede giusto.
Dopo un 2008 con sole 3 sconfitte le prospettive erano molto, ma molto diverse per un team che è partito con 6 sconfitte consecutive lasciando increduli tifosi e addetti ai lavori, prima di vivere un forte cambiamento arrivato a seguito di aggiustamenti difensivi e soprattutto con il cambio al timone di regia, dove Kerry Collins ha definitivamente lasciato il posto a Vince Young, apparentemente recuperato dopo le crisi di personalità che lo avevano colpito in passato.
Se solo, difatti, i Titans avessero disputato ogni partita come hanno fatto nella seconda parte della loro avventura, avrebbero potuto ripetere l'ottima regular season di due anni fa, e riscattare quell'uscita prematura dai playoffs.
Potranno riprovarci quest'anno, contando su quello che è oggi il miglior running back della Nfl, Chris Johnson, che ha stabilito il nuovo record ogni epoca per yards guadagnate dalla linea di scrimmage precedentemente appartenente a Marshall Faulk, e mira a prendersi anche il record di yards corse in singolo campionato di Eric Dickerson, essendoci già andato molto vicino con le 2.006 percorse nel 2009.
Inoltre, un potenziale mal di testa che avrebbe reso più difficile l'impresa, è stato superato quando CJ ha ricevuto un nuovo e meritato contratto rispetto a quello siglato da rookie.
L'attacco di Tennessee, principalmente impostato sulle corse come da filosofia di Fisher, comincia e finisce dalle prestazioni del suo fenomenale corridore, che è stato praticamente impossibile da fermare e non ha risentito troppo del gran numero di portate, oltre 350, in cui è stato chiamato, visto che i difensori poche volte lo hanno raggiunto e colpito a dovere.
Johnson è stato un tuttofare, che ha sfornato big plays a raffica centrando tre mete da 85 o più yards, altro record Nfl per una stagione, ed ha aggiunto a quanto già fatto poco più di 500 yards su ricezione.
La sua classe ha relegato LenDale White a mera comparsa, fino ad arrivare alla trade che lo ha escluso dal roster, facendo del secondo anno Javon Ringer il principale backup. Il reparto spera che questo sia l'anno della definitiva consacrazione di Young, che ha fatto vedere lampi di talento cristallino portando i Titans ad un passo dai playoffs nel suo anno da rookie, e che la discontinuità nel suo rendimento possa essere solo un lontano ricordo.
Vince dovrà limare il numero di intercetti, aumentare la sua precisione nei passaggi, pur continuando a trovare varchi grazie alla sua mobilità e resistendo ai contatti grazie al fisico possente.
I ricevitori a sua disposizione dispongono di una profondità che era stato uno dei problemi delle recenti edizioni di squadra, il trio principale dispone di buone prospettive dopo un anno statisticamente scarso, a patto che Kenny Britt continui su quanto mostrato nel promettente ma migliorabile anno da rookie, e che Nate Washington torni la minaccia profonda che era a Pittsburgh. Tra i tight end, Bo Scaife offre sufficienti garanzie per ampliare i bersagli a disposizione nonostante un solo touchdown messo a segno, mentre si attendono segnali da Jared Cook, invisibile nel suo campionato d'esordio.
Tennessee offre una delle prime tre linee offensive dell'intera lega, fortissima ai lati grazie a David Stewart e Michael Roos, che concendono pochissimo ad ogni end affrontato, mentre il ruolo di centro, che era del tagliato Kevin Mawae, sarà di Eugene Amano, con il conseguente spostamento a guardia del giovane Leroy Harris.
Jake Scott, guardia molto solida, completa il favoloso quintetto, che verrà coadiuvato in fase di bloccaggio dal poderoso fullback Ahmard Hall.
Tra i difetti riscontrati difensivamente c'è senza dubbio stata la differenza di qualità tra le performances dei safety in copertura tra un anno e l'altro, nel senso che Michael Griffin, dopo un 2008 da Pro Bowl, è regredito, e Chris Hope ha iniziato male la scorsa stagione, e l'unica certezza è stata regalata da Cortland Finnegan, cornerback che si è confermato quale ottima merce a disposizione, per via dell'aggressività e competitività con cui gioca ogni gara.
Ad aggiungere profondità , oltre all'altro starter Ryan Mouton, ci saranno Rod Hood, Alterraun Verner e l'ex Rams e Falcons Tye Hill, che ha deluso per tutta la sua carriera.
Il fronte ed i linebackers hanno perso rispettivamente Kyle Vanden Bosch e Keith Bulluck: il primo si è trasferito a Detroit dopo un campionato sotto il par, mentre il secondo ha recentemente trovato casa ai Giants dopo essere stato tagliato per motivi fisici, anche se qualcuno sostiene che avrebbe nuovamente fatto comodo ai Titans.
C'è da credervi, pensando al fatto che David Thornton non è più un giovanotto ed è continuamente infortunato, tuttavia ha pagato dazio la forte ascesa di Stephen Tulloch, che ha terminato con 121 placcaggi, mentre in offseason è giunto a destinazione Will Weatherspoon, veterano e motivo di tranquillità per il ruolo di linebacker esterno appartenuto al medesimo Bulluck.
La linea si poggia sul solido tackle Tony Brown, costantemente in miglioramento, e sul potenziale ancora acerbo di giocatori come Sen'Derrick Marks e William Hayes, cui è stato aggiunto dal draft Derrick Morgan, una scelta che pare molto azzeccata per il tipo di difesa qui praticata e per le forti qualità in pass rush.
Gli special teamers saranno il sempre affidabile Rob Bironas, kicker dal grande raggio d'azione, ed il punter Brett Kern, che aveva sostituito l'infortunato Craig Hentrich già nel 2009, e che quest'anno gli succederà visto il ritiro di questi.
Il wide receiver Damian Williams, secondo giro da Usc, verrà invece testato come ritornatore.
Il lavoro di Fisher sarà importante soprattutto a livello di motivazione: la psicologia può essere la chiave di tutto, in quanto Tennessee ha dimostrato di avere il personale adatto a vincere un numero di gare anche in doppia cifra, può contare su un running back che corre pressoché a piacimento e su una linea offensiva fortissima.
Se si riuscirà a controllare il possesso puntando anche sulle numerose varianti che Young può fornire con le bootleg e le corse personali, la difesa sarà soggetta ameno pressione, ed i risultati positivi non potranno che arrivare.
Houston Texans
Se i Texans non giocassero nella Afc South, o meglio se non fossero costretti ogni anno a misurarsi per due volte con le sue appartenenti, probabilmente avrebbero già centrato da tempo l'obbiettivo di qualificarsi alla postseason per la prima volta nella loro storia.
I progressi sotto il regime di Gary Kubiak, cresciuto sotto l'ala di Mike Shanahan a Denver, sono stati molto evidenti ed hanno toccato ambedue i lati del campo, ma un'occhiata al record compilato in division nel 2009 fa presto intuire che se i Texans continueranno a non vincere più di una o due gare contro le dirette concorrenti, la strada per fare i playoffs si interromperà sempre troppo presto, accrescendo il senso di frustrazione.
Parte dei motivi che stanno dietro ad un traguardo comunque di riguardo, ovvero la prima stagione di sempre con un record vincente (9-7), riguardano la prima stagione senza infortuni gravi per Matt Schaub, che a posteriori si è rivelato l'uomo giusto per il nuovo ciclo dei Texans e che nel 2009 si è permesso il lusso di accumulare cifre spaventose, quali 4.770 yards e 29 passaggi vincenti a fronte di 15 intercetti, cifre che, tra una rinuncia e l'altra, gli sono valse il primo Pro Bowl di carriera, del quale è stato anche l'Mvp.
La chiave dei successi offensivi è stata in primis la positiva distribuzione di yards e punti tra i ricevitori a disposizione, su tutti un Andre Johnson appena retribuito con un prolungamento che ne conferma di fatto lo status di simbolo della franchigia, nonché il merito di essere da tempo uno dei migliori ricevitori Nfl in assoluto.
A far compagnia alle sue 101 ricezioni per 1.569 yards e 9 mete ci saranno altre tre minacce per le difese, le stesse di un anno fa, vale a dire l'affidabile Kevin Walter, ed i backups David Anderson e Jacoby Jones, quest'ultimo reduce da una stagione sorprendentemente positiva con 6 mete ricevute, molte delle quali su big plays giunti anche dalla playaction.
Da testare saranno invece le condizioni di Owen Daniels, grande ricevitore nel ruolo di tight end che ha disputato solo metà del campionato scorso a causa di un grave infortunio al ginocchio.
Il gioco di corse ha deluso parecchio dopo un 2008 che aveva quasi consacrato Steve Slaton, che è apparso regredito, che ha accusato forti problemi di fumble, e che si è fermato per farsi operare al collo arrivando a racimolare poco più di 400 yards, trovandosi quindi addossate molte responsabilità per un attacco di terra che è stato il terzo peggiore della lega.
Da qui anche la decisione di prendere al draft Ben Tate da Auburn, un corridore di stampo completamente diverso, che se riuscisse a guadagnarsi i gradi di titolare per via della sua fisicità mista a velocità , potrebbe relegare Slaton ad un ruolo di third down back, con compiti di uscire in ricezione, azione che sa eseguire molto bene. Un posto da starter sarà comunque reclamato anche da Arian Foster, subentrato a Slaton a stagione in corso.
La linea offensiva storicamente concede molti sacks, non come ai tempi di David Carr, ma è comunque soggetta a migliorare: i tackles saranno Duane Brown ed Eric Winston, rispettivamente al terzo e quinto anno d'esperienza, mentre si registra il rientro da infortunio di Chester Pitts, la miglior guardia a disposizione, e si profila un potenziale pericolo per il centro Chris Myers, che si vede insidiare il posto dal veterano Wade Smith, più adatto ai bloccaggi a zona predicati da Kubiak.
La difesa, miglioratissima, ripresenta tutti i pezzi pregiati che l'hanno recentemente elevata. In fase di pass rush c'è la sicurezza Mario Williams, 9 sacks l'anno passato ed un impatto che si è davvero sentito in questi primi quattro anni di Nfl, mentre a sinistra è stato confermato Antonio Brown, in una rotazione che comprende anche il secondo anno Connor Barwin, che giocherà in difesa solamente per la terza stagione in carriera, essendo stato un tight end per tutta la sua vita footballistica.
Nel mezzo i raddoppi saranno comandati da Amobi Okoye, giovane e possente tackle, e dal momento che dall'anno passato i Texans sono passati alla 4-3, ci sarà spazio anche per Shaun Cody, che in carriera ha perso tantissime partite per numerosi guai fisici, ma che se in salute può fare la differenza.
Il settore linebackers è molto forte, con la coppia formata da DeMeco Ryans e Brian Cushing, che dovrà saltare le prime quattro gare per aver violato la politica Nfl sull'uso di sostanza proibite, e fresco del discusso titolo di rookie difensivo dell'anno. Il terzetto è completato da Zac Diles, che verrà sostituito nei downs di ovvio passaggio dal mobile Xavier Adibi.
Le secondarie hanno salutato Dunta Robinson ed i suoi mugugni contrattuali ed hanno dato il benvenuto a Kareem Jackson, prima scelta, campione collegiale con Alabama e cornerback che partirà da subito titolare grazie a delle ottime qualità in fase di marcatura.
L'altro starter sarà Quin Glover, giovane che sembra aver accumulato sufficiente esperienza nel suo anno da rookie,mentre il poderoso Bernard Pollard tornerà quale strong safety in grado di placcare qualsiasi cosa si muova, coadiuvato dall'esperienza del veterano Eugene Wilson.
Il kicker sarà determinato dalla lotta al training camp che vedrà eliminato uno tra Kris Brown, che ha mancato due calci che avrebbero aggiunto altrettante vittorie nel 2009 (e quindi avrebbero agganciato i playoffs), e Neil Rackers, ex Cardinals. Matt Turk, al 15mo anno da pro, è confermato quale punter, mentre Jacoby Jones si occuperà di racimolare yards sui ritorni di calcio.
Ai Texans sono mancate solo le vittorie nelle partite con basso scarto di punteggio, una caratteristica che, normalmente, viene aggiunta la bagaglio di squadra con l'esperienza. La Afc South potrebbe essere la più competitiva di tutta la conference, e sarà veramente difficile capire se davvero i Texans sfateranno il mito della loro prima qualificazione ai playoffs.
Molta strada è già stata percorsa imparando dagli errori, ora non resta che vincere con continuità anche contro Colts, Jaguars e Titans. Facile, a dirlo…
Jacksonville Jaguars
Ogni anno Jack Del Rio sembra essere sulla graticola, ma viene puntualmente spalleggiato dalla dirigenza dei Jaguars, alle prese con un notevole numero di problemi, su tutti quello di far rimanere la squadra in città ancora per lungo tempo.
Chiaro, quando una squadra fallisce non può essere semplicemente e grossolanamente solo colpa dell'allenatore, perché l'esecuzione dei giochi chiamati spetta prettamente a chi va in campo, ma altrettanto chiaro che Del Rio si è probabilmente preso troppi rischi nel corso dell'anno passato, e non sempre i dadi scagliati verso la sorte hanno rivolto verso l'alto i numeri giusti.
La novità della gestione 2010 sarà il totale affidamento dell'attacco a Dirk Koetter, le cui scelte erano limitate nel suo primo anno da coordinatore offensivo, e che quest'anno avrà piena libertà , mentre Del Rio andrà a prendere la responsabilità della difesa, per la quale Mel Tucker sarà gestore di nome, ma non di fatto.
Potrebbe essere l'ultimo anno di pazienza nei confronti di David Garrard, quarterback che nel 2007 aveva soppiantato Byron Leftwich elevando determinate aspettative e giocando talmente bene da far maggiore rumore una volta verificato il suo status di giocatore regredito, come testimoniano il basso numero di passaggi da touchdown, 15, ed un numro di intercetti, 10, ben diverso dai 3 registrati nell'anno di grazia 2007.
La star indiscussa del reparto è Maurice Jones-Drew, folletto velocissimo dotato di una fisicità fuori dal comune, un gigante intrappolato nel corpo di un nanerottolo molto arduo da fermare, che fa girare l'attacco quasi da solo come confermato dal primo eccellente anno da titolare, finito con 1.391 yards e 15 mete.
Molto buono il potenziale intravisto in Brandon Jennings, corridore baciato dal fisico ma che deve imparare ad usarlo meglio, il quale negli intenti dello staff dovrebbe togliere qualche portata a Jones-Drew, risparmiandogli qualche botta di troppo, e qualche saltuaria portata arriverà , in situazioni di poche yards da prendere, per il fullback Greg Jones, sperando che gli infortuni non lo disturbino più.
Mike Sims-Walker di problemi fisici ne ha avuti tanti da quando è arrivato nella lega, ma lo scorso anno lui stesso aveva approfittato dei guai di Troy Williamson per prenderne il posto, mentre invece a settembre gli farà compagnia nello starting lineup. Walker è stato il miglior ricevitore, il bersaglio primario di Garrard ed ha terminato con cifre migliori rispetto al veterano Torry Holt, che è stato lasciato libero nella offseason.
Il ritorno di Williamson, un potenziale inespresso per il quale la pazienza volge al termine, corrisponde ad una migliore collocazione del secondo anno Mike Thomas, distintosi da rookie con 9.4 yards per ricezione ed arma pericolosa sul profondo, mentre si attendono reazioni dai tight ends dopo le cocenti delusioni regalate da Marcedes Lewis in fase di ricezione.
La linea offensiva è in crescendo ai lati, dove Eben Britton ed Eugene Monroe hanno disputato annate da matricole esattamente secondo le attese pur concedendo qualche sack di troppo, mentre la parte centrale della trincea potrebbe vedere un po' di repulisti, vista l'apparente bocciatura del centro Brad Meester, pressato da Cecil Newton, e di un Vince Manuwai la cui carriera ha preso una parabola discendente dopo l'ennesimo infortunio.
La linea difensiva, invece, nel giro di due anni ha perso due tackles mostruosi come John Henderson e Marcus Stroud, che formavano un vero muro contro le corse, ed ha patito la quasi totale mancanza di pass rush, viste le prestazioni deludenti di Reggie Hayward, arrivato da free agent da Denver con tanto clamore, e del rookie Derrick Harvey, molto più consistente per giocare sul lato sinistro, e forte contro le corse. Per questo motivo l'arrivo di Aaron Kampman, che di sack è assolutamente competente, è salutato come un miglioramento istantaneo, e molto si spera pensando a Tyson Alualu, sorprendentemente scelto alla decima posizione assoluta che dovrebbe partire da subito come tackle titolare.
I tre linebackers vedono il solo Daryl Smith come assolutamente certo del ruolo, dal momento che Justin Durant dovrebbe spostarsi all'esterno in un ruolo nuovo ed il neo arrivato Kirk Morrison, preso smerciando ai Raiders un'altra delusione (Quentin Groves), dovrà vedersela con il cronicamente infortunato Freddie Keiaho per lo spot di middle linebacker.
Le secondarie contano su Rashean Mathis, cornerback con il vizio dell'intercetto, e sul secondo anno Derek Cox, mentre lo staff sta ancora cercando di capire se abbia preso un abbaglio con Reggie Nelson, un'altra scelta alta apparentemente sprecata in questi ultimi tre anni.
Josh Scobee sarà per il settimo anno il kicker affidabile che è risultato essere fino ad oggi, con Adam Podlesh, reduce da un'ottima stagione, ad occuparsi ancora dei punt, mentre il rookie Deji Karim e Mike Thomas verranno sfruttati per ritornare i calci.
La stagione difficile che si profila per i Jaguars, presi con tante novità da digerire, con poca consistenza e dedizione nel ruolo di quarterback, potrebbe portare a pesanti cambiamenti se non altro per il pericolo trasferimento, vista la scarsa affluenza di un pubblico che, dopo l'esordio roboante di metà anni novanta, sembra essersi disinnamorato dei propri idoli.
E stavolta, Del Rio, nonostante il rispetto di cui gode, potrebbe sul serio ritrovarsi in pericolo.