NFC East 2010: Preview

Tony Romo se la ride, Dallas può arrivare a giocare il Super Bowl in casa.

Iniziamo il nostro giro all'interno delle 32 squadre che compongono la Nfl dalla Nfc East, una division che negli ultimi anni ha proposto equilibrio, un livello molto alto di competizione, e che quest'anno non sembra tirarsi indietro dall'essere il gruppo più difficile della Nfc.

Dallas parte con i favori del pronostico ed ha un'opportunità  colossale da non perdere, mentre Giants, Redskins ed Eagles sono squadre che possono stravolgere la classifica, che dipenderà  soprattutto dagli scontri diretti.

Dallas Cowboys

Per Dallas la possibilità  è ghiotta ed irripetibile, la squadra sembra essere all'apice delle proprie possibilità  di vincere un titolo con la gestione attuale, e la prospettiva di alzare il trofeo davanti al proprio pubblico è tutto quello che Jerry Jones desidera.

I Cowboys giocheranno per la storia, per essere il primo team di sempre a vincere il Super Bowl nel loro impianto, e proprio per questo motivo l'impegno richiesto sarà  massimo, e la pressione che l'organizzazione avrà  addosso sarà  molto alta, come d'altronde lo sarà  quella vissuta da Wade Phillips, che potrebbe avere l'ultima opportunità  di vestire i panni del capo allenatore sotto Jerry Jones, la cui pazienza potrebbe finire presto.

I Cowboys riportano in campo uno degli attacchi più prolifici dell'intera Nfl, dotato di un passing game altamente efficace, e di un reparto running backs profondo e, si spera, finalmente in salute. Tony Romo è un quarterback rigenerato, maturo, reduce dal suo miglior football giocato in carriera , che in cifre è tradotto in 4.483, 26 touchdowns e solo 9 intercetti, che testimoniano il notevole miglioramento fatto a livello di decisioni prese.

Il gioco aereo potrà  ripetere i fuochi artificiali se arriverà  la stagione della definitiva consacrazione per Miles Austin, che di conseguenza alle 1.320 yards con 11 mete del 2009 sarà  oggetto di maggiori attenzioni dei defensive coordinators avversari.

E' in gran parte suo il merito dello sviluppo di un gioco aereo che aveva bisogno di un sostituto ideale per Terrell Owens, ruolo che Roy Williams, per il quale Jerry Jones ha gettato al vento milioni di dollari e tre scelte, non ha mai saputo ricoprire nonostante l'aura di prodotto locale rientrante a casa pronto per sfondare che si era creato attorno.

All'attualità  Williams è un wide receiver numero due, ruolo che potrebbe presto essergli soffiato dal rookie Dez Bryant, caduto in braccio ai Cowboys alla 24ma posizione del draft nonostante un talento da top ten, per via di un carattere sospetto.

Se Bryant metterà  in campo il talento che ha disposizione assieme alla concentrazione, il furto sarà  completo. Ad aggiungere profondità  rientra il settimo anno Patrick Crayton, che avrebbe desiderato un ruolo di maggior rilievo, ma che è rimasto in secondo piano, a maggior ragione con l'arrivo di Bryant. Romo potrà  infine contare sul suo bersaglio più affidabile nelle situazioni scottanti, il tight end Jason Witten, che ha collezionato 94 ricezioni per 1.030 yards e 2 mete, confermandosi tra i top 3 del ruolo nella Nfl.

Il rushing game vedrà  la promozione di Felix Jones da starter al posto di Marion Barber III, il cui 2009 è stato rovinato dagli infortuni. Jones offre molteplici possibilità  di centrare la giocata ad effetto in diversi momenti della gara, grazie alla sua grande velocità  in campo aperto, mentre Barber potrebbe funzionare meglio da backup per correre tra i tackles, con Tashard Choice a fornire ulteriore versatilità  e pericolosità  al reparto.

La linea offensiva rientrerà  intatta con la sola eccezione di Flozell Adams, tagliato dopo più di una decade in Texas, che sarà  sostituito nel delicato ruolo di left tackle da Doug Free, che è un punto di domanda se proiettato su un'intera stagione. Al loro posto saranno Andre Gurode, il centro, l'altro tackle Marc Colombo, e le guardie Leonard Davis e Kyle Kosier. Dai Rams, via trade, è arrivato anche Alex Barron dai Rams, che partirà  come backup di Colombo sul lato destro.

La difesa vedrà  Phillips chiamare direttamente i giochi per il secondo anno consecutivo, e non potrà  che continuare a beneficiare dell'attenzione dedicatale da uno dei migliori esperti difensivi in circolazione. La 3-4 di Dallas è strutturata per mettere tantissima pressione sul quarterback ed ha funzionato a meraviglia nel 2009 accumulando 42 sacks, abbinandovi il risultato di concedere il secondo miglior risultato in termini di punti avversari di tutta la Nfl.

La linea basa il proprio rendimento su un nose tackle cresciuto a dismisura come Jay Ratliff, che si porta via due uomini riuscendo anche a portare pressione dal centro, cui si affiancano due elementi di alto livello come Igor Olshanski e Marcus Spears, i due defensive ends.

La forza del reparto è la pressione creata dai due linebackers esterni, che vedono in DeMarcus Ware quanto di meglio si possa desiderare in fase di costanza nel cacciare il quarterback, un vero incubo per le linee offensive, ed Anthony Spencer come elemento cresciuto e riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano dal lato opposto. I due linebackers centrali saranno Keith Brooking e Bradie James, che hanno alternato ottime gare a prestazioni meno felici, ma che completano un quartetto molto solido, che vedrà  l'inserimento del rookie Sean Lee in quello che era il ruolo del deludente Bobby Carpenter, spedito ai Rams nell'affare Barron.

Le secondarie sono un altro punto di notevole forza della squadra, Mike Jenkins e Terrence Newman formano difatti una delle migliori coppie di cornerbacks della Nfl, ed hanno ambedue le caratteristiche fisiche e tattiche per giocare schemi a uomo, altro concetto fondamentale del sistema di Phillips. La profondità  è garantita da Orlando Scandrick, altro giovane in rampa di lancio che giocherà  da nickel back, mentre qualche perplessità  sorge tra i safety, con la rinuncia a Ken Hamlin e le prestazioni altalenanti di Gerald Sensabaugh.

Le novità  saranno Alan Ball, mai testato con continuità , e Michael Hamlin, secondo anno da Clemson.

La battaglia per il ruolo di kicker, dopo le insicurezze poste da Nick Folk, sarà  tra due giocatori con poca esperienza come David Buehler, ex Usc e dedito l'anno scorso ai kickoffs, e Connor Hughes. Matt McBriar è uno dei migliori punters della lega e lo ha dimostrato più volte nei suoi 6 anni di esperienza, mentre per i ritorni ci si affiderà  a Felix Jones e Patrick Crayton, due giocatori già  produttivi nel recente passato.

Per Dallas è l'occasione della vita, e le motivazioni saranno alte come non mai, se si aggiunge il riscatto nei confronti della disfatta allo scorso Divisional contro Minnesota: la squadra è riuscita a sfatare il mito della vittoria ai playoffs che non arrivava da dodici anni, ma a Jerry Jones serve ben di più per ritenersi soddisfatto, a maggior ragione in un anno dove i texani sono indicati per andare fino in fondo.

New York Giants

I Giants del generale Tom Coughlin sono spesso stati indecifrabili: si è passati dalla squadra mai capace di andare troppo avanti nei playoffs attrezzata con un quarterback senza attributi a quella miracolosa capace di battere i Patriots semi-perfetti al Super Bowl, per poi ritornare nel mistero e deludere le aspettative che, date le circostanze, avrebbero chiamato molte di più delle 8 vittorie ottenute nel campionato passato.

Eli Manning, nel frattempo, gli attributi li ha fatti crescere a dismisura dimostrando di essere capace di vincere e di mantenere la calma in situazioni particolarmente difficili e pressanti, chiudendo il 2009 con 4.021 yards, 21 passaggi vincenti e 14 intercetti nonostante un reparto ricevitori tutto nuovo e tutto da testare.

E chi lo voleva per forza limitato al ruolo di fratellino sfigato di Peyton si è ricreduto presto, dinanzi a quello che è diventato un ottimo quarterback nel leggere le situazioni, capace di aggiustare le chiamate in corsa e leader vocale migliorato rispetto alle timidezze iniziali.

Parte della colpa dei fallimenti recenti è stato un gioco di corse passato dall'essere il punto di forza estremo dell'attacco, a tratti incontenibile, alla quasi totale inefficacia dell'anno scorso, terminato al diciassettesimo posto della lega per yards medie a gara. Unito ad un'efficienza limitata in redzone, solo poco più del 48% delle opportunità  trasformate in 6 punti, il fatto è simbolico nei riguardi di Manning e dei suoi ricevitori, che hanno prodotto comunque 402 punti, ottavo miglior risultato in assoluto.

Confidando nel completo recupero di Brandon Jacobs, camion da trasporto che pesa come un linebacker capace di portarsi appresso tutto ciò che trova, e di Ahmad Bradshaw, che per alcuni è il vero barometro del rushing game per via della sua minore mono-dimensionalità , il gioco di corse conta di tornare ai vertici della Nfl, sospinto da una linea che fino a due stagioni fa non aveva rivali migliori di essa, e che ha invece vissuto un lieve declino che potrebbe conseguire in qualche cambiamento.

Pare, difatti, che Kareem McKenzie non offra più le garanzie di un tempo visto il suo declino fisico, che ne ha condizionato il rendimento, mentre per Chris Snee si è trattato semplicemente di un anno sotto il par, dal quale sarebbe opportuno recuperare.

La linea è saldamente ancorata dal centro Shaun O'Hara, uno dei migliori interpreti del ruolo della lega, ed è completata a sinistra da David Diehl e Rich Seubert, sicuri ed affidabili. I Giants puntano molto sul secondo anno William Beatty, che si dice potrebbe soppiantare McKenzie sull'estremità  destra del reparto.

I ricevitori sono stati una gradevolissima sorpresa: la chiamata di Hakeem Nicks al primo giro del 2009 è stata più che azzeccata e retribuita con un esordio da 790 yards, 6 mete e tante giocate sul profondo, tuttavia l'esplosione vera è pervenuta da Steve Smith, passato da specialista delle conversioni di terzo down a bersaglio capace di 107 ricezioni per 1.220 yards e 7 mete.

Ottime pure le cifre registrate da Mario Mannigham, terzo anno da Michigan invisibile nelle sue prime due stagioni, mentre potrebbe essere giunto il momento di vedere qualcosa da Ramses Barden, gigantesco bersaglio che ha passato un anno in completo apprendistato. Il tight end titolare, ed una delle principali opzioni offensive, sarà  il solido Kevin Boss.

Con la mancanza del supporto strategico di Steve Spagnuolo il reparto difensivo ha vissuto un calo verticale nel solo anno di Bill Sheridan alla guida del settore, rivelatosi un completo disastro, e lontano parente del reparto dominante a livello di pressione che aveva raggiunto livelli d'eccellenza.

La forza della difesa era una linea aggressiva, capace di racimolare sacks in grosse quantità , che ha sentito il peso degli infortuni di Justin Tuck ed Osi Umenyora. Tuck è il più versatile dei due, al punto che lo staff lo utilizza sovente anche da tackle, mentre Umenyora deve recuperare terreno soprattutto mentalmente, dopo aver perso il posto per prestazioni sotto tono, pena perderlo di nuovo a vantaggio del rookie Jason Pierre-Paul, una prima scelta specializzata in sacks.

I tackles titolari saranno Barry Cofield e Chris Canty, ex Dallas, con Rocky Bernard a fornire peso e fiato partendo dalla panchina, mentre Mathias Kiwanuka è il principale backup degli ends.

Il maggior punto interrogativo deriva dai linebackers, dove si è rinunciato ad Antonio Pierce, poi ritiratosi, e dove persistevano problemi già  in precedenza. Il terzetto sarà  completamente nuovo e non collaudato, avrà  il privilegio di poter contare sull'esperienza del middle linebacker Keith Bulluck, da testare al rientro da un lungo recupero post-infortunio, con Michael Boley, anch'egli infortunato nel 2009, e Clint Sintim, secondo anno da Virginia, a partire da starters in ciascuna delle due posizioni laterali.

Le secondarie giocheranno tanto a zona, come da indicazioni date dal nuovo defensive coordinator Perry Fewell, estimatore della cover 2, e dovranno verificare le condizioni fisiche di Kenny Philips, free safety che pareva pronto per una stagione da urlo prima di infortunarsi gravemente al ginocchio, motivo per il quale è giunto dall'Arizona Antrell Rolle.

Le secondarie hanno concesso di tutto ed hanno fallito nel comunicare adeguatamente in copertura: i cornerbacks previsti quali starters sono Terrell Thomas, che ha levato il posto all'infortunato Aaron Ross, e Corey Webster, con Bruce Johnson ed il medesimo Ross a formare un solido pacchetto di nickel backs.

Gli special teams vedranno tornare Lawrence Tynes, kicker che ha chiuso il 2009 con 27 calci a segno su 32, e dal punter Matt Dodge, matricola da East Carolina che sostituirà  il ritirato Jeff Feagles. Si cercano inoltre risposte per i ritorni di calcio, deficitari specialmente in situazione di kickoff.

A New York desiderano un veloce e pronto ritorno ai playoffs, che potrebbe trovare diversi ostacoli per il tosto livello divisionale, e che potrebbe vedere i Giants partire in apparente svantaggio a causa di una difesa quasi completamente nuova, molto inesperta, che dovrà  vivere sulle giocate dei defensive ends per mascherare le altre lacune.

Eli Manning, che si scontrerà  con Peyton alla seconda settimana di campionato, è pronto per guidare un attacco giovane ma collaudato, quindi per mantenere saldo il posto a Coughlin, che vive ogni anno sull'orlo del precipizio, servirà  segnare almeno come l'anno scorso.

Philadelphia Eagles

Gli Eagles hanno definitivamente voltato pagina rinunciando ai servizi di Donovan McNabb, quarterback che è stato tra i migliori di sempre nella storia della franchigia, e giocatore simbolo di un periodo che ha visto Phildelphia arrivare ad un passo dal Vince Lombardi Trophy.

L'organizzazione, tuttavia, è solida ed Andy Reid è un allenatore di grandissime capacità  tattiche e gestionali, che faranno in modo di non far sentire ai caldi tifosi del Lincoln Financial Field questa annata come una ricostruzione, ma come una continuazione del progetto vincente portato avanti in tutti questi anni.

Dopo due partecipazioni da titolare al posto di McNabb, comincia ufficialmente l'era di Kevin Kolb su lunga distanza, nel senso che sarà  titolare per un anno intero e dovrà  dimostrare di possedere le attitudini per restare saldamente al posto di comando.

Kolb ha tutte le caratteristiche richieste per giostrare la West Coast della versione Reid, che è sbilanciata storicamente verso la fase aerea, può eseguire tutti i lanci con precisione sul medio-corto, e può innescare un discreto numero di armi, dato il talento presente a roster.

L'intesa con il miglior ricevitore a disposizione, DeSean Jackson, era stata già  lampante quando, nelle due gare sopra citate, Kolb aveva trovato ugualmente il modo di imbeccare il miglior playmaker di squadra, responsabile di 8 mete da oltre 50 yards e di 12 totali, ottenute tra corse, ricezioni, ed azioni di special team.

Ad affiancarlo ci sarà  un altro giovane in rampa di lancio, Jeremy Maclin, che ha avuto successo sia raccogliendo un paio di bombe profonde di McNabb e sia sulla media distanza, aggiustandosi nel ruolo di ricevitore numero due e dimostrando di resistere bene anche ai contatti.

L'anno scorso è stato anche quello dell'esplosione definitiva di Brent Celek, 971 yards ed 8 mete, giocatore che si sta imponendo tra i migliori tight ends della lega in fase di ricezione, un ruolo molto importante per far funzionare a dovere gli schemi proposti da Reid.

Il gioco di corse, dopo la rinuncia a Brian Westbrook, sarà  nelle totali mani di LeSean McCoy, già  titolare per quattro volte nel 2009, e che ha lavorato sodo per mettere su le libbre richieste per giocare la maggior parte dei down. Per correre di potenza, invece, ci saranno il nuovo arrivato Mike Bell, fresco di titolo con i Saints, ed il fullback Leonard Weaver, capace anche di ricevere, che ha appena firmato il contratto più ricco di ogni epoca per il suo ruolo.

La linea ha giocato sotto il suo livello standard per via dei numerosi infortuni, che hanno tolto di mezzo tanti possibili protagonisti. Jason Peters, che aveva forzato la trade provenendo da Buffalo, ha deluso molto in rapporto alle sue potenzialità , mentre il giocatore più solido è stato Todd Herremans, da tempo guardia sinistra di grande affidabilità .

Si conta molto sul rientro di Stacy Andrews, right guard dal ginocchio traballante, e su quello di Jamaal Jackson, centro, alle prese con lo stesso problema. Completa l'allineamento il tackle destro Winston Justice, promosso titolare nel corso del 2009, mentre la profondità  è molto buona grazie a Max Jean-Gilles e Nick Cole.

La difesa è rimasta aggressiva come lo era ai tempi del compianto Jim Johnson, ma deve rispondere a parecchie domande che sorgono in continuazione, soprattutto tra i linebackers. Lo schema conta su rotazioni e versatilità  degli uomini utilizzati, mira a colpire il quarterback da una miriade di posizioni diverse e gioca prevalentemente a zona.

Il miglior elemento di una linea sempre diversa è Trent Cole, 12.5 sacks nel campionato scorso, cui si affiancherà  Darryl Tapp, ottenuto via trade da Seattle, mentre per le situazioni di probabile corsa verranno utilizzati i corpaccioni dei tackles Mike Patterson e Broderick Bunkley, con Trevor Laws, Victor Abiamiri ed il rookie Brandon Graham sicuramente presenti nelle rotazioni veloci di Sean McDermott, che ha ereditato il reparto da Johnson, e che porta avanti la sua volontà  di avere sempre gente fresca in campo.

I linebackers sono il dubbio più grande della difesa: Stewart Bradley nel 2008 era stato una forza della natura nel mezzo, ma il suo status fisico sarà  testato dopo un 2009 passato completamente sulle sidelines, con Akeem Jordan e Moise Fokou ad allinearsi ai lati, con la variabile rappresentata da Omar Gaither. Chris Gocong, abbastanza deludente, è stato spedito a Cleveland, mentre da Detroit è giunto Ernie Sims, quinto anno da Florida State.

Le secondarie, nonostante l'apporto in termini di intercetti di Asante Samuel, non hanno ancora trovato il sostituto ideale di Brian Dawkins, la cui partenza è stata tutt'oggi un errore.
L'altro cornerback titolare sarà  l'esperto Ellis Hobbs, limitato da problemi al collo, con Joselio Hanson pronto per le situazioni nickel, mentre lo strong safety rientrante, al terzo anno da starter, sarà  l'affidabile Quintin Mikell. Il ruolo di free safety, dove la discontinuità  ha regnato l'anno scorso, potrebbe essere il territorio di [n]Marlin Jackson, arrivato dai Colts e che ha sempre giocato da cornerback,con l'alternativa del rookie Nate Allen, seguito da Macho Harris e Quentin Demps, anch'essi in difficoltà  nel 2009.

David Akers è un kicker di primissimo piano per affidabilità , gamba e precisione, mentre ci si attende di più da Sav Rocca, punter australiano al suo terzo anno in città . DeSean Jackson sarà  il ritornatore di punt più pericoloso a disposizione.

Inutile sostenere, in quanto già  abbastanza ovvio, che l'annata degli Eagles sarà  tanto più duratura quanto migliori saranno le prestazioni di Kevin Kolb, l'uomo nuovo della squadra ed il principale responsabile del funzionamento di un attacco che deve produrre tanto per limitare le concessioni di una difesa che è stata la 19ma della Nfl per punti lasciati agli avversari. Reid ha l'esperienza e la bravura necessaria per guidare ancora in alto questa squadra, l'ha fatto in passato con registi di livello inferiore e potrebbe farlo ancora, visto che a Kolb, apparentemente, non manca nulla per dare continuità  a questo grande e rispettabile ciclo vincente.

Washington Redskins

Nella capitale è arrivato un gigantesco repulisti con qualche anno di ritardo di troppo, che ha portato a cambiamenti radicali nel modo di condurre la squadra a livello dirigenziale e tattico, con facce nuove in tutti i settori più importanti dell'organizzazione.

Dan Snyder è rimasto il solito, vulcanico, proprietario con la sola differenza che ha finalmente capito di dover mettere a tacere la lingua in settori che non gli competono, e Vinnie Cerrato, co-autore dei disastri epici combinati in fase di mercato, è stato allontanato, così come lo è stato Jim Zorn, troppo gentleman per essere un head coach nella spietata Nfl.

Il nuovo general manager Bruce Allen avrà  il compito di far rendere meglio il processo di draft attraverso lo dipartimento scouting ed effettuare decisioni più oculate, sulle quali avrà  possibilità  di intervenire anche il nuovo head coach, Mike Shanahan, l'uomo che ci voleva per predersi sulle spalle una squadra con simili tradizioni.

La franchigia ha un volto nuovo anche all'interno del campo, con l'ex Eagles Donovan McNabb preso attraverso una trade per dare un impatto immediato ad un ruolo che non ha mai avuto un giocatore del suo spessore nelle ultime due decadi.

L'ex rivale divisionale porterà  la leadership che Jason Campbell, lasciato andare ad Oakland, non ha mai avuto, e non faticherà  ad inserirsi nella variante offensiva marchiata West Coast di fabbrica Shanahan, che qui sarà  attuata dal figlio Kyle, ex offensive coordinator reduce da un ottimo lavoro a Houston, dove ha letteralmente trasformato il reparto.

Ovviamente non basterà , perchè molte cose, a Washington, devono andare ancora al loro posto, ed i dubbi offensivi sono sempre tanti. Shanahan ritroverà  Clinton Portis, un running back che aveva scelto e poi scambiato lui stesso a Denver, giocatore tra i primi ad aver abbassato le orecchie sotto la nuova ferrea dirigenza, lui che non ha mai amato allenarsi con i compagni in offseason.

Da verificare sarà  la sua tenuta fisica, in serio pericolo dopo tre stagioni colme di infortuni misti, da affermare invece la sua possibilità  di essere il back richiesto per il sistema di bloccaggi a zona tipico dell'head coach, nel quale condividerà  le portate con Larry Johnson, corridore di potenza, e presumibilmente con Willie Parker, che però non ha più la velocità  di un tempo.

Ryan Torain, ex allievo di Shanahan a Denver, è stato ripreso sotto la sua ala protettrice, e gli verrà  data l'opportunità  di fare il roster finale.

Tra i ricevitori, rimangono ancora un mistero i due giovani scelti da Zorn, Devin Thomas e Malcolm Kelly, per i quali sarà  l'anno della definitiva verità . Thomas, che ha fisico e talento da vendere, è quello da cui ci si aspetta di più e che dovrebbe finire con l'essere il secondo starter al fianco del veterano Santana Moss, mentre Kelly ha passato più tempo in infermeria che non in campo, e tra i due è quello che rischia maggiormente di essere una scelta gettata al vento.

Il roster del training camp vede inoltre la presenza del veterano Joey Galloway, 38 anni e neanche mezzo passo di velcità  in meno rispetto ai suoi migliori anni, e dei più giovani Bobby Wade e Roydell Williams.

Moss potrà  ritrovare la sua pericolosità  in campo aperto visto il quarterback che avrà  a disposizione, ma non c'è un ricevitore completamente immarcabile a roster, e questo potrebbe essere un problema serio se le corse non funzionassero. Molto migliore la situazione dei tight ends, dove Chris Cooley ha già  sviluppato un'ottima intesa con McNabb e conta di riscattare un 2009 tagliato corto dagli infortuni, mentre Fred Davis vedrà  ancora maggiore impiego, dopo un campionato dove il suo potenziale è finalmente uscito allo scoperto con 509 yards e 6 mete.

Della linea offensiva si è tanto parlato, soprattutto in maniera negativa, e con motivazioni ben fondate. Campbell, da ottimo professionista qual è, non ha mai additato la sua linea per la grande mancanza di protezione ricevuta, anche se la colpa del suo mancato sviluppo è da ricercare proprio lì.

Con la quarta scelta assoluta è giunto in città  Trent Williams da Okalhoma, che sta provando a diventare il nuovo left tackle del decennio dopo il ritiro del leggendario Chris Samuels, mentre via trade è pervenuto Jammal Brown, un bel colpo se riuscirà  a tornare in salute fisicamente, in lotta per il lato destro con la delusione Stephon Heyer.

Il centro sarà  ancora l'affidabile Casey Rabach, e le guardie saranno Derrick Dockery, tornato ai suoi livelli dopo l'anno sabbatico di Buffalo, ed il versatile Artie Hicks, che può giocare in due posizioni. Tra le riserve, non c'è molto da sorridere, ed in caso di infortuni il roster non propone un'adeguata profondità .

Novità  anche in difesa, dove il coordinatore sarà  l'esperto ed affidabile Jim Haslett, il quale ha installato una 3-4 che il personale a roster dovrebbe digerire con facilità , viste le positive caratteristiche dei giocatori di cui si è in possesso.

Albert Haynesworth, rientrato al camp tra mille mugugni, ha visto imporsi il pugno di ferro di Shanahan su di lui, con il pericolo concreto di restare fuori a guardare nonostante lo status di giocatore più pagato di Washington.

Sarà  lui il nose tackle titolare, che gli piaccia o no, nelle situazioni in cui si difenderanno le corse, con Ma'ake Kemoeatu ad entrare in diverse occasioni, per fare lui stesso il nose tackle o per giocare la 4-3 che Haslett proporrà  contro le ovvie situazioni di passaggio.

Ai lati giocheranno il veterano Philip Daniels, 37 anni e non sentirli, e Kedric Golston, passato da tackle ad end, mentre la transizione più difficile potrebbe essere quella di Andre Carter, che da ne passerà  ad outside linebacker, posizione dove in carriera non ha mai convinto.

Le numerose opzioni a disposizione lo vedranno comunque tornare saltuariamente al suo posto di end da 4-3, con l'ex rookie delle meraviglie Brian Orakpo, autore di 11 sacks in un esordio a dir poco fantastico.

Pure l'ex Texas, nella difesa base, giocherà  da outside linebacker atletico, mentre al centro ci sarà  la garanzia London Fletcher, predicatore nel deserto che si sacrifica in ogni singola giocata nonostante i 35 anni, e Rocky McIntosh, che abbandona lo spot di weakside lineabcker.

Le secondarie confermano la coppia Carlos Rogers, altalenante nel 2009 dopo una carriera in netta ascesa, e DeAngelo Hall, il migliore di squadra nell'intercettare i passaggi, ma reduce da qualche figuraccia di troppo contro le corse. LaRon Landry dovrebbe tornare ai livelli di inizio carriera visto il suo rientro nel ruolo preferito, quello di strong safety, mentre l'ultima linea difensiva sarà  rappresentata da uno tra Reed Doughty e Kareem Moore.

Gli special teams sono immersi nei dubbi, con i giovanissimi Graham Gano e Justin Medlock a darsi battaglia per il ruolo di kicker, ed il neo arrivato Josh Bidwell chiamato a ripetere i suoi elevati standard dopo un 2009 passato a guardare gli altri giocare per infortunio.

I ritorni saranno affidati al rookie Terrence Austin, velocista da Ucla che verrà  sviluppato pure da wide receiver, e da Philip Buchanon, noto per la capacità  di ritornare i punt con efficacia.

Il miglioramento è netto, sulla carta, ma tutto il lavoro svolto e digerito forzatamente in fretta, dovrà  tradursi in vittorie in una division molto competitiva, che vede almeno due squadre avanti ai Redskins in termini di qualità  e possibilità  di fare i playoffs.

Il progetto è senz'altro a breve termine, vista l'età  di McNabb, ma l'opportunità  per tornare agli antichi fasti è davvero vicina, specialmente se arriverà , dalla famiglia Shanahan, la continuità  che questa squadra storica meriterebbe finalmente di avere a livello gestionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi