Joey Votto va, nessuno sta riuscendo a fermarlo…
Siamo ormai vicinissimi al rush finale della regular season e, scusandomi per aver saltato un report per impegni personali, rieccoci a dare uno sguardo a come stanno andando le cose nella National League Central, dove in vetta troviamo il solito testa a testa tra Cardinals e Reds, con quest'ultimi che hanno acquisito un piccolo tesoretto in termini di partire da proteggere a tutti i costi.
A grande distanza dal duo di testa abbiamo i Milwaukee Brewers, che a loro volta hanno 4.5 partite di vantaggio sugli Houston Astros. A chiudere troviamo i deludenti Chicago Cubs e i soliti Pittsburgh Pirates.
Come sempre, vediamo il dettaglio squadra per squadra, con un approccio diverso dal solito per via del report saltato.
CINCINNATI REDS (72 vinte - 52 perse)
Volano, volano e volano i sorprendenti Reds, che nonostante in queste settimane abbiano subito un terrificante sweep ad opera dei Cardinals, sono riusciti a riprendere la loro marcia e a raggiungere un livello di gioco che al Great American Ballpark non vedevano da tempo.
Al momento attuale, sembra davvero difficile pronosticarli fuori dai playoff proprio per la costanza che hanno mostrato durante tutta la stagione; l'unico appunto che si può muovere alla squadra di Baker è quello di non essersi mossa alla deadline pur avendone l'occasione, ma il talento presente è tanto e da solo può bastare non solo per vincere la division, ma anche per migliorare l'anno prossimo.
A trascinare la squadra in quest'ultimo squarcio di stagione è, come è stato per tutto l'anno, Joey Votto, un'autentica forza della natura ed al momento probabile MVP della National League. Con lui, molto bene stanno andando Scott Rolen e Ramon Hernandez (a sorpresa), discreti segnali arrivano anche da Orlando Cabrera mentre il livello di gioco di Philips è un po' calato, ma si attesta su discreti livelli. Così così Jay Bruce, Gomes e Stubbs: se il loro livello migliorasse, questi Reds sarebbero semplicemente inarrestabili.
Sul monte, spicca il nome nuovo di Travis Wood, una vera e propria manna dal cielo per questi Reds che hanno perso, per infortunio, Aaron Harang. E ne hanno beneficiato alla grande.
Assieme ad Arroyo, Wood è l'asso della rotazione, che si mantiene solida grazie anche al ritorno in pianta stabile di Edinson Volquez, che assieme a Johnny Cueto va a costituire una buona coppia da utilizzare negli spot 3 e 4. A chiudere la rotazione c'è Mike Leake, che sta andando peggio rispetto alla prima parte di stagione.
Nel bullpen, benissimo Masset e Rhodes, due sicurezze; molto bene anche Cordero e in generale tutto il reparto, che sta costituendo un punto di forza della squadra.
Per i Reds ora inizia un periodo decisivo, che li vede impegnati in trasferta a San Francisco, poi in casa contro Cubs e Brewers prima dell'importantissima serie contro i St. Louis Cardinals al Busch Stadium.
ST. LOUIS CARDINALS ( 67 vinte - 54 perse)
Nonostante le acquisizioni di Westbrook dagli Indians (in una trade a 3 coinvolgente i Padres e Ryan Ludwick) e del terza base Pedro Feliz dagli Astros (in cambio di David Carpenter, prospetto closer), perdono terreno i ragazzi di Tony LaRussa, a causa soprattutto dell'incapacità di trovare la giusta continuità di risultati e, soprattutto, di gioco: sono troppe infatti le partite perse a causa degli errori, dell'attacco poco paziente, della scarsa attenzione ai dettagli. Per un'eventuale rimonta i Cardinals devono tornare il team schiacciasassi dello scorso anno e, nonostante una signora rotazione, non è detto ci riescano.
Al piatto i Cardinals hanno un nome e un cognome in questo periodo: Albert Pujols, che dopo l'ASG è on fire e si avvicina a grandi passi all'HR numero 400 in carriera (siamo a 398). Dietro di lui, bene Holliday e la sorpresa Jon Jay, che ha spinto i Cards a cedere Ludwick.
Molto bene in questa seconda parte di stagione Yadi Molina, che ha aumentato il suo status di Cardinal for Life con la maxirissa innescata nella serie contro i Reds. Deludono Felipe Lopez, Brendan Ryan (soprattutto in difesa) e Colby Rasmus, con quest'ultimo però condizionato parecchio dagli infortuni.
I lanciatori sono il punto forte di questa squadra, con 4 starters che stanno letteralmente facendo vedere meraviglie: Carpenter e Wainwright stanno rilanciando nuovamente la loro candidatura al Cy Young Award mentre Garcia appare il sicuro rookie of the year. Westbrook sta lanciando bene nelle sue prime apparizioni in maglia RedBird, mentre il quinto spot rimane un dilemma con Lohse, rientrato dalla DL, che al momento sembra essere davvero poco competitivo.
Il bullpen ha presentato diversi alti e bassi in questo periodo, tra i migliori c'è sicuramente Kyle McClellan assieme a Ryan Franklyn, per il quale si avvicina il mese di settembre, che lo scorso anno gli fu fatale soprattutto per la stanchezza accumulata.
Nelle prossime due settimane i Cards potranno cercare di lanciarsi verso la volata finale sfidando Pirates, Nationals e Astros prima di affrontare in casa i Cincinnati Reds, nella serie che potrebbe valere una stagione.
MILWAUKEE BREWERS (59 vinte - 65 perse)
Veleggiano sempre vicino, ma senza raggiungerla, a quota 500 i ragazzi guidati da Ken Macha, un record che riflette sostanzialmente le previsioni di inizio stagione. Tagliati completamente fuori dalla lotta playoff, alla deadline sostanzialmente non si sono mossi: non avevano bisogno di acquistare, ma nemmeno di vendere pezzi pregiati in scadenza di contratto e, ovviamente, le due giovani stelle della squadra, Braun e Fielder, non sono assolutamente in vendita.
Dopo l'ASG al piatto il grande protagonista è Rickie Weeks, che con una OPS di 921 risulta essere il migliore della squadra in questo lasso di tempo. A breve distanza abbiamo McGehee, ritornato caldo dopo un lungo periodo di slump.
Sorprendono Braun e Fielder, che si attestano su buoni livelli, ma non ottimi come ci si potrebbe aspettare da loro due. Sorprende, seppur abbia ricevuto pochi at bat in questa estate, il fatto che Jim Edmonds stia smazzando alla grande: come ci riesca, rimane un mistero, ma applausi per questo veterano che ha scommesso nuovamente su sé stesso quest'anno ed ha vinto. Male il super prospetto Escobar, malino anche Hart, che è stato parecchio chiacchierato alla trade deadline.
La rotazione è stata la piaga dei Brewers in questa stagione e l'estate non ha fatto altro che confermare tutto questo: malissimo tutti, anche la stella Yovani Gallardo. Wolf ha deluso sostanzialmente le attese, Manny Parra, ancora una volta, ha dato prova di non avere la qualità necessaria per essere uno starter affidabile, Dave Bush è il solito pitcher mangia innings mentre, guardando alle attese, possiamo affermare che Narveson sia stato quantomeno discreto.
Nel bullpen c'è la grande crescita del futuro closer John Axford, che per il momento ha soppiantato l'eterno Trevor Hoffman: Trevor comunque sembra possa riguadagnarsi il posto anche per andare a caccia dello storico traguardo delle 600 salvezze.
Nelle prossime due settimane i Brewers saranno arbitri della corsa playoff, affrontando Dodgers, Reds e Phillies: nel mezzo, dopo i Dodgers, una serie con i Pirates.
HOUSTON ASTROS (54 vinte - 69 perse)
Per gli Astros è una discreta estate dal punto di vista del baseball giocato: reduci da un buon periodo, scavalcano infatti i Cubs e cercano di avvicinare i Brewers per il terzo posto della division.
Dal punto di vista manageriale invece si tratta di un'estate dolorosa: alla deadline hanno infatti salutato le bandiere Lance Berkman (agli Yankees) e Roy Oswalt (a Philadelphia); successivamente è partito anche il terza base Feliz.
Tra gli arrivi, quello più rilevante è J.A. Happ, che in questa stagione è stato tormentato dagli infortuni, ma che lo scorso anno aveva sorpreso molti addetti ai lavori con una buonissima campagna.
Al piatto, nei dog days of summer, i migliori risultano essere Pence (reduce da una prima parte di stagione orrenda) e la sorpresa Chris Johnson, che ha accelerato la dipartita di Feliz a tre quarti di stagione. Carlos Lee non ha assolutamente ritrovato il suo swing, mentre discrete sono le prestazioni di Jeff Keppinger.
C'è da registrare l'esordio del rookie Brett Wallace, arrivato da Toronto in uno scambio collaterale e dato tra i migliori batting prospects della lega: il suo esordio è tutt'altro che memorabile per ora.
Sul monte stanno lanciando molto bene l'eterno Brett Myers e Wandy Rodriguez, che pare essersi finalmente ritrovato dopo una prima parte di stagione a cavallo tra l'orrido e il penoso. Così così il neoarrivo Happ, che ha alternato buone prestazioni ad uscite da dimenticare, mentre rimane nella media Bud Norris e, considerate le premesse, per lui è giù un buon risultato.
Quinto spot in rotazione per Wesley Wright, che al momento non sembra essere materiale da MLB: Nel bullpen grandissimo periodo per Wilton Lopez, assolutamente intoccabile; buone le prestazioni anche di Lyon e Byrdak mentre Lindstrom sta avendo parecchi problemi.
Nelle prossime due settimane gli Astros viaggeranno a Philadelphia ed a New York sponda Mets prima di rientrare a domicilio per affrontare i Cards; chiusura in viaggio, a Phoenix, per sfidare i DBacks.
CHICAGO CUBS (51 vinte - 74 perse)
Cronaca di un team allo sbando, che ha deluso tutte le attese di inizio stagione e che ora sta perdendo i pezzi nel tentativo di ricostruire: sono partiti infatti Lilly, Theriot, Fontenot, Derrek Lee e, per ultimo, anche il manager, Lou Piniella, che si è recentemente ritirato dalle scene per motivi familiari. A lui un grosso applauso e un in bocca al lupo per la sua vita post-baseball.
Sul campo si sta vedendo veramente il peggio dei Cubs, che ora sono al penultimo posto nella division e, per loro fortuna, i Pirates sono talmente scarsi che non riusciranno ad impensierirli.
Al piatto registriamo due note liete: la prima è il ritorno ad ottimi livelli di Aramis Ramirez, il grande assente di questi ultimi due anni; la seconda è il continuo miglioramento di Starlin Castro, rookie meraviglia dei Cubs e base del futuro della squadra. Così così Tyler Colvin, l'altra grande sorpresa di stagione, mentre stanno andando male Soriano e Byrd.
Discrete le prestazioni del neoarrivo DeWitt e sta chiudendo in crescendo anche Kosuke Fukudome. Strano il caso di Soto, che appare in grado di riprendere lo swing che lo ha portato alla fama due stagioni or sono e che viene spesso panchinato dal manager.
A livello di rotazione, c'è da registrare il rientro di Carlos Zambrano dalla punizione, un rientro discreto; bene, come sempre, Ryan Dempster, mentre altalenanti sono le prestazioni di Wells e Zambrano.
Il bullpen va così così, con tutti i pitcher che stanno giocando nettamente al di sotto delle loro possibilità : spiace vedere alcuni ottimi prospetti, come Cashner, buttati nella mischia senza una precisa idea di sviluppo e lasciati in balia di una squadra che proprio non va.
Nelle prossime due settimane trasferte a Washington e Cincinnati per i Cubs, prima del rientro a domicilio contro Pirates e Mets.
PITTSBURGH PIRATES (41 vinte - 83 perse)
Ci sono davvero poche parole per definire la stagione dei Pirates, addirittura peggiore di quanto potessero prospettare le attese. A differenza dello scorso anno non ci sono state grandi mosse alla Deadline e la squadra, stranamente, è grossomodo quella di inizio stagione, con qualche prospetto promosso dalle minors per vedere di che pasta è fatto.
Solo il fatto che nelle ultime 3-4 settimane abbiano vinto qualcosa come 6 partite in totale dovrebbe far riflettere parecchio.
Al piatto le uniche note positive arrivano dai rookies, da Tabata e Alvarez che sembrano in grado di adattarsi alla MLB alla svelta; così così sta andando Neil Walker, altro recente callup, mentre malissimo va Garrett Jones, grande speranza nata lo scorso settembre.
Non bene anche Milledge, il cui talento ormai è un lontano ricordo; male anche Ryan Doumit, talmente male che l'unica mossa di mercato fatta è quella di portare a Pittsburgh Chris Snyder, backup catcher di Arizona.
La rotazione in questa estate vede in Ohlendorf il miglior pitcher, seguito dal semisconosciuto James McDonald. Così così, ai suoi livelli in sostanza, Zach Duke, mentre malissimo stanno andando Maholm e Karstens.
Il bullpen, abbastanza modificato rispetto a qualche tempo va, non vede grandi prestazioni, con il ritorno a normali livelli anche di Evan Meek, che fin'ora può tranquillamente dirsi essere stato il miglior lanciatore dei Pirates.
Nelle prossime due settimane i Pirates si avvicineranno alla fine della stagione sfidando in casa i Cardinals, in trasferta Brewers e Cubs prima di chiudere lo stint a domicilio con i Nationals.