I Colts cercano il secondo accesso al Super Bowl degli ultimi quattro anni.
E così siamo giunti al championship, all'incontro che determinerà la partecipante al Super Bowl della American Conference. Partita che in molti vedevano possibile per alcune squadre ad inizio anno, come per i campioni in carica di Pittsburgh, o come per i Patriots di Brady al ritorno dal grave infortunio che lo aveva tenuto fuori per tutto il 2008. Poi era impossibile escludere Manning e compagni, e via via durante la stagione, si erano fatti strada i San Diego Chargers, che da semplice contender erano diventati prima i favoriti della AFC West, poi della AFC tutta.
Uno dei pronostici è stato rispettato, i Colts ci sono arrivati a questa partita, e lo hanno fatto vincendo agevolmente una partita prevista come estremamente ostica contro Baltimora, che nelle Wild Card aveva rovinato la festa ai Patriots.
Invece era impossibile immaginare a questo punto i NY Jets ancora in corsa. La squadra di Rex Ryan ha iniziato la sua avventura ripartendo da zero ad inizio anno. Cambio di Head Coach, via Mangini e dentro uno dei cervelli difensivi più affilati del football, Rex Ryan direttamente da Baltimora.
Non solo, via la leggenda Favre per l'ormai classico ritiro estivo pre-ripensamento, e draft incentrato nella ricerca del sostituto, trovato in Mark Sanchez arrivato nella grande mela tramite una costosa trade con Cleveland.
Da una squadra così rivoluzionata non è lecito attendersi molto, anche se proprio i Ravens con Ryan defensive coordinator erano arrivati così lontano solo un anno fa. NY però sembrava un gradino sotto quei Ravens. La stagione è iniziata bene, poi sono arrivate le battute a vuoto, tanto che lo stesso Ryan a tre giornate dalla fine della regular season è arrivato a dire che la post season era ormai andata e che i suoi ragazzi avrebbero giocato solo per l'onore.
Invece per una serie di risultati favorevoli dei team che le stavano davanti, e la fortuna di incontrare 2 squadre già qualificate ai playoffs nelle ultime 2 giornate, ha permesso alla New York biancoverde di conquistare una Wild Card.
In molti hanno storto il naso per questa qualificazione perchè pensavano fosse regalata dagli scontri diretti contro Indianapolis che aveva messo le riserve in campo e Cincinnati che non si era spettinata. E invece i Jets hanno mostrato sul campo di valere quella qualificazione. Prima hanno sorpreso i Bengals, quindi hanno eliminato i Chargers rimontando una partita che secondo molti era una semplice formalità per i californiani.
Ora i Jets si trovano nell'Indiana, pronti per giocarsi le loro chance per staccare il biglietto valido per un giro di walzer al grande ballo. Pensando a tutta questa stagione, si può arrivare a dire che sembrano una squadra del destino, soprattutto giocheranno proprio contro i Colts (anche se quelli di allora erano di Baltimora) che riportano alla mente il più grande upset che la palla ovale ricordi in una finale. Per i più giovani, basta scrivere su Google Joe Namath e leggere la sua storia. Pochi minuti e tutto sarà più chiaro.
Corsi e ricorsi storici, affascinanti e suggestivi, non diciamo di no, ma riaprendo gli occhi e facendo i conti con la realtà , questa volta la montagna sembra impossibile da scalare.
Abbandonando i toni più poetici, e venendo agli aspetti tattici della partita, sino a questo punto i Jets hanno messo in mostra una difesa estremamente aggressiva, capace di forzare palle perse, con un Revis che continua ad annullare i WR avversari più pericolosi e che nella post season ha già recuperato 2 palloni pesantissimi.
A questa solidità difensiva si abbina un attacco vecchio stile, prevalentemente orientato sulla corsa, con Thomas Jones reduce da un'ottima stagione e con l'astro nascente Shonn Greene che proprio in queste ultime settimane è definitivamente esploso diventando il back di riferimento.
A Sanchez si chiede di non forzare, di fare il game manager e cioè semplicemente di non commettere errori. Contro Cincinnati, i Bengals hanno sbagliato il game plan giocando in modo eccessivamente aggressivo sulle corse, venendo sorpresi sulle play action, mentre San Diego ha rivitalizzato l'attacco dei Jets con troppi palloni persi, il più sanguinoso dei quali è stato un intercetto di Leonhard nella propria red zone, dando una posizione di campo che l'attacco ospite da solo non era riuscito a guadagnare per tutto il primo tempo.
In difesa è da rilevare che una caratteristica dei Jets è quella di fare molti movimenti di personale prima dello snap, appositamente per mandare in confusione il QB avversario, strategia che con Rivers ha funzionato molto bene.
Però con Manning abbiamo proprio la sensazione che la storia sarà differente. Anzitutto Indianapolis è strutturata in modo del tutto particolare. I due DE Mathis e Freeney sono estremamente atletici e veloci, questo significa che le corse disegnate sull'esterno che Greene spesso preferisce, sono tendenzialmente da escludere. Quindi tornerà ad essere importante la capacità che ha Thomas Jones di correre nel mezzo. E le stesse secondarie di Indianapolis sono di un livello superiore per talento a quelle affrontate da Sanchez contro i Bengals ed i Chargers.
Una volta bloccate le corse, i Colts aspetteranno Sanchez che lanci, ed il ragazzo che tra college ed NFL ha 2 anni da starter in tutto, potrebbe patire la mancanza di esperienza e cadere in errori che già in stagione regolare ha fatto, e che non ha ripetuto in post season perchè Ryan è sempre riuscito a tutelarlo mettendo le partite sui binari da lui desiderati.
Poi, dicevamo dei cambiamenti della difesa pre-snap. Se con Rivers hanno funzionato, e sappiamo come il QB di San Diego si trova in difficoltà nel chiamare gli audible, con Manning questa sarà quasi certamente un'altra storia. Anzitutto perchè Manning ha un'esperienza ed un'intelligenza tattica che difficilmente questi trucchi gli possono creare problemi. Poi perchè è lui stesso un maestro nel cambiare lo schema offensivo. Anzi, l'OC dei Colts Moore si limita a dargli 3 possibili imbeccate, ed è poi sulla linea di Scrimmage che Peyton decide che cosa giocare delle alternative, quindi seguendo un processo decisionale che non solo non viene messo in crisi dalle difese, ma che anzi mette la difesa stessa in difficoltà .
Quindi i Jets passeranno da una difesa che agisce, ad una difesa che reagisce, e cioè con un atteggiamento che hanno potuto evitare di avere nella wild card e nel divisional.
Il problema maggiore che riteniamo Indianapolis dovrà affrontare è il fatto che manca di gioco di corsa quasi completamente, e contro questi Jets che sono i migliori nella lega in quasi tutte le statistiche difensive comprese quindi le corse, si troveranno praticamente senza questa dimensione dell'attacco.
E allora ecco cosa potrebbe tentare di fare Ryan, bloccare appunto le corse ed essere così aggressivo con i blitz da costringere Manning a lanciare in movimento, situazione che il futuro hall of famer soffre un pochino.
Se questa strategia non dovesse funzionare, la partita avrà vita breve. Lo stesso Revis, forse il miglior CB della lega attualmente, ha annullato tutti i ricevitori che ha incontrato, e potrebbe continuare su questa falsariga con Wayne. Purtroppo per loro, Clark, Garcon sul profondo e Collie sono alternative che Manning trova senza problemi, e quasi ogni disposizione offensiva dei Colts prevede almeno 3 giocatori pronti a ricevere. Quindi anche la punta di diamante delle secondarie dei Jets rischia di avere un impatto limitato sull'incontro, venendo semplicemente evitato non lanciando sull'uomo che prende in consegna.
In definitiva, riesce difficile non pronosticare i Colts sebbene si riconoscano ai Jets molte qualità . La difesa è una delle più difficili da affrontare e leggere, però in attacco sono un po' troppo legati al successo delle corse e hanno un QB ancora troppo acerbo per riuscire a guadagnare campo con un gioco di passaggio intensivo. Dall'altra parte Indianapolis ha vinto facilmente la conference, non ha inseguito la perfect season che probabilmente avrebbe centrato se l'avesse voluto, e in questi playoffs è ripartita con la stessa sicurezza e tranquillità mostrata per tutto l'anno. In più ha battuto agevolmente i Ravens che sono speculari ai Jets come struttura ed impianto di gioco.
Detto questo, sarà interessante vedere questa partita perchè in caso di pronostico rovesciato, avremmo uno dei più grandi upset mai visti.. dopo appunto Jets-Colts del '69, e potremmo vedere un QB rookie di 23 anni giocarsi il titolo. Insomma, potremmo assistere ad un avvenimento storico. Se non è questo un buon motivo per stare incollati ai televisori..
la sfida nella sfida: Reggie Wayne WR vs Darrelle Revis CB
pronostico: Colts