Reggie Wayne segna, i Colts festeggiano il doppio vantaggio che segnerà la partita con i Ravens.
Era stata pronosticata come una delle partite più combattute in forza dello strapotere mostrato nel wild card weekend dai Baltimore Ravens ed in virtù delle prestazioni sfornate dagli Indianapolis Colts durante la regular season, dove erano arrivate due sole sconfitte, l'ultima proprio prima della postseason contro Buffalo, quando in campo Jim Cadwell aveva mandato una squadra zeppa di riserve.
Una partita che per il record stagionale aveva significato poco ma che aveva permesso al rookie coach di far rifiatare alcuni dei punti cardine della squadra in vista della sua prima, delicatissima, avventura ai playoffs; un esordio che l'ex allenatore dei quarterbacks e assistente, ha bagnato inevitabilmente con la vittoria, rendendo meno spettacolare del previsto un match che sembrava promettere colpi di scena a ripetizione, almeno sulla carta.
Dopo essere partite entrambe in sordina, con i due drive iniziali conclusi con altrettanti field goal trasformati da Matt Stover, 44 yards, e Billy Cundiff, 25 yards, ed un primo quarto chiuso con un punt calciato da McAfee, i Colts mettono la freccia nel secondo, al termine di una serie interminabile di three&out che aveva irrimediabilmente imbruttito una sfida iniziata con ben altri auspici.
A guidare lo scoring drive che ha confezionato il primo touchdown della partita manco a dirlo è stato Peyton Manning, che fresco di nomina a MVP della stagione ha diretto alla grande l'orchestra offensiva di Indianapolis alternando le corse di Addai ad un'interessante serie di completi che ha spaziato su tutte le sue principali opzioni offensive, da Dallas Clark a Pierre Garà§on, da Reggie White al rookie Austin Collie, che entra in endzone 8 minuti dopo essere partito dalle proprie 25 ricevendo un passaggio da 10 yards.
Il lunghissimo possesso dei Colts ha portato al primo Two Minutes Warning del match, e i Ravens ripartono dopo il kickoff cercando di riordinare delle idee piuttosto confuse, che fino a quel momento li hanno visti insistere, come succede spesso, sulle corse di Ray Rice e sulle mani di Derrick Mason, atleta che più invecchia e più aggiunge qualità e quantità al suo profilo di giocatore professionista.
Ignorato proprio il ricevitore numero 85 dopo alcune spettacolari prese ad inizio match, l'attacco di Baltimore si arena nuovamente, e dopo una corsetta ed una ricezione mancata di Mark Clayton, non riesce a trovare il primo down necessario per smuovere le acque mandando a vuoto l'ennesimo completo per Rice, che si traduce in nuovo punt che riconsegna l'ovale ai padroni di casa.
Un possesso che Indy pensa di sfruttare al massimo, e con molti meno minuti, appena 1:23 di gioco effettivo, replica il drive precedente macinando 64 yards con 5 passaggi completati su 8 da Manning, che proprio su uno degl'incompleti trova l'aiuto per realizzare il secondo TD della partita; su un lancio in profondità , a ridosso dell'endzone, Dominique Foxworth ostacola la presa di Reggie Wayne, collezionando una penalità per pass interference da 13 yards che 4 giochi più tardi permette proprio al numero 87 di allungare il box score, fissando il punteggio sul 17 a 3 prima dell'halftime.
Al rientro in campo Baltimore prova a riprendere un match che comincia ad avere un divario preoccupante, ma dopo un primo down conquistato agilmente ancora una volta l'attacco del team di John Harbaugh si blocca, e dopo essere stato ricacciato indietro da una false start, fatica a ricucire lo strappo da 19 yard che lo separa dalla catena, rifugiandosi ancora una volta su un punt.
Azione in cui i Ravens vengono seguiti dai Colts, che sembrano intenzionati ad amministrare una partita che li vede condurre con un vantaggio di 2 segnature; un controllo che è comunque efficace per la poca vena in cui versa Baltimore, tanto che risulta piuttosto eloquente l'involuzione del suo gioco e del passing game di Joe Flacco, partito con un'impressionate 4 su 4 e poi crollato fino al 20 su 35 con cui chiude la partita.
Un'involuzione che irrimediabilmente costringe Baltimore a forzare ben prima dell'ultimo quarto, e nel nuovo possesso offensivo a tentare una trasformazione di un quarto down appena dopo la metà campo che rischia di anticipare la fine di un match ormai saldamente in mano ad Indianapolis; l'errore di Demetrius Williams, che droppa un pallone che sarebbe stato fondamentale, apre il secondo interminabile drive dei padroni di casa.
Rientrati in possesso dell'ovale infatti i Colts non la mollano per altri sette minuti in cui succede di tutto, fin dal primo gioco del drive, quando a sorpresa Manning completa un passaggio per le mani di Ed Reed, che confeziona il secondo intercetto di questi playoffs involandosi verso l'endzone avversaria e venendo stoppato sulle 24 avversarie, dove con un recupero pazzesco Pierre Garà§on provoca un fumble che viene prontamente ricoperto da Dallas Clark
Una giocata repentina ed incredibilmente utile che riconsegna palla ad Indianapolis e getta nello sconforto il defensive back dei Ravens, che aveva tra le mani l'opportunità di riaprire la partita; dopo altre quattro azioni però Reed ci riprova e ci riesce nuovamente, ma questa volta a frenare la sua corsa fino alle 11 dei Colts non è un avversario bensì un compagno di squadra, Corey Ivy, che si rende protagonista di una pass interference su Clark.
Salvato per due volte nel corso della stessa serie Manning si fa decisamente più prudente e decide di non ispezionare più il profondo limitandosi a completare sul medio corto, dove trova le mani fidate dei soliti Wayne e Clark, che si alternano alla perfezione alle corse di Addai e Donald Brown, i quali portano Indianapolis ben dentro la redzone avversaria, dove per l'ex Ravens Matt Stover è un gioco da ragazzi trasformare il secondo field goal della partita, centrando i pali da 33 yards di distanza.
L'ulteriore allungo dei Colts costringe Baltimore a forzare ancora di più, e dopo un fumble finito fuori dal campo successivo ad una ricezione completata da Todd Heap, nel tentativo di conquistare quante più yard possibili Ray Rice perde l'ovale che fa da preambolo per i titoli di coda del match; sfortunatissimo, nell'occasione il numero 27 dei Ravens viene placcato da Raheem Brock che gli colpisce con il casco il pallone e lo fa rotolare sul terreno, dove Clint Session lo recupera aprendo una nuova serie offensiva dei padroni di casa.
Fortunatamente Indianapolis non trova il bandolo della matassa e chiude con un three&out il drive che poteva definitivamente ammazzare il match, cosa che per poco non rischia di fare pochi minuti più tardi quando Antoine Bethea intercetta un passaggio di Flacco diretto ad un Mason involato verso l'endzone e riconsegna la palla ai suoi compagni, che ancora una volta si accontentano di controllare e optare per il punt al quarto tentativo.
Con 3 minuti ed 11 sul cronometro Baltimore prova a rimettere insieme i cocci e chiudere almeno con l'onore una partita che non li ha mai visti ricoprire il ruolo di protagonisti, l'ennesima false start però li costringe ancora a forzare, e dopo essere riusciti ad entrare nella metà campo avversaria, il sesto passaggio droppato da un ricevitore dei Ravens, questa volta Ray Rice, si traduce nel secondo intercetto messo a segno dalla difesa dei Colts, con il rookie Jerraud Powers che anticipa l'impatto a terra dell'ovale tendendo le mani e stringendola in un abbraccio che pone la parola fine al match.
Peyton Manning si inginocchia per gli ultimi due play di una partita che l'ha visto chiudere con 246 yards lanciate, 2 touchdowns e 1 intercetto, confermando quanto di buono ha fatto in stagione regolare e l'ottimo lavoro svolto nella stessa dal suo coach, Jim Caldwell, che non delude affatto nella sua prima uscita in carriera ai playoffs, preparando al meglio una sfida che ha lasciato pochissimo spazio all'imprevedibile attacco avversario.
Un'imprevidibilità sapientemente arginata da un reparto linebacker che ha chiuso ogni piccolo spiraglio concesso da una linea difensiva che ha prodotto tantissimo, con Brock, Mathis e Muir, che hanno messo una pressione costante ad una delle migliori OL della lega, costretta sempre a raddoppiare per frenare le folate di Dwight Freeney, tra i più in forma nelle file dei Colts.
Nei Ravens invece l'ottima prova per Daniel Ellerbe, miglior tackler in assoluto con 10 placcaggi totali, non cancella le buonissime prestazioni dei leader Ray Lewis, 8 tackles, un mostro nelle situazioni di goal line defense, e Ed Reed, 4 intercetti in carriera contro Manning, che quando vedono la parola playoffs scritta sul campo, si trasformano in veri e propri trascinatori.
Purtroppo per Baltimore il loro carisma non è bastato ad aver ragione di una squadra solida e ben allenata come Indianapolis, che forse come mai prima sembra avere le carte in regola per arrivare fino in fondo; sbaglia poco, e quando sbaglia, comunque, trova sempre il modo di recuperare, mettendo in seria difficoltà gli avversari. Certo, contro i Ravens in un paio di occasioni la fortuna gli ha aiutati, ma quando nel corso di un match commetti un solo turnover e pochissime penalità , vincere diventa molto più facile.