Harrison e Cribbs, nella giornata dei record, entrano nella storia NFL dalla porta principale
TOP 3
Jerome Harrison e Joshua Cribbs
La copertina non poteva non essere del duo di Cleveland, che entra nella storia NFL dalla porta principale. Nella rocambolesca e spettacolare partita vinta contro Kansas City, il running back e il ricevitore/ritornatore dei Browns entrano negli annali storici del gioco concludendo due prestazioni a dir poco stupefacenti.
Il primo, fino a questo momento onesto backup senza grossi squilli di tromba e con un solo touchdown all'attivo, timbra 286 yards su corsa in 34 portate, terza prestazione ogni epoca di yards guadagnate in singola gara, a sole 11 dal record all time di Adrian Peterson e superiore ad una icona dei Browns come Jim Brown, a cui aggiunge 3 touchdowns, l'ultimo a 34 secondi dalla fine è quello della vittoria, dopo che i Chiefs avevano pareggiato sul 34 a 34 poco meno di due minuti prima.
Il secondo, fenomenale ritornatore e tuttofare dei Browns, segna due touchdowns su ritorno di kickoff, da 100 e 103 yards, diventando il secondo giocatore a trasformare in meta due ritorni di calcio da 100 yards nella stessa gara e soprattutto il primo giocatore della storia ad arrivare a 8 touchdowns su kickoff returnm, e chiudendo con più di 300 yards di guadagno su ritorno.
Ben Roethlisberger
Dopo le critiche piovute a seguito delle tre clamorose sconfitte contro Oakland, Kansas City e Cleveland, Big Ben era chiamato ad una prova d'orgoglio per dare ancora qualche speranza di playoff a Pittsburgh.
Contro Green Bay di un sublime Aaron Rodgers, il qb dei campioni del mondo ha giocato all'arma bianca puntando sul suo fenomenale braccio, che già al primo lancio ha trovato Mike Wallace per un td da 60 yards.
Alla fine le yards lanciate sono state 503, record in carriera e primo quarterback dopo Boomer Esaison nel 1996 a lanciare 500 yards in una partita vinta, ma quello che più conta è l'ultimo gioco dell'incontro, dove Big Ben ha riproposto l'azione decisiva del Super Bowl, con la squadra sotto e nel baratro, trovando Mike Wallace nell'ultimo pertugio dell'angolo di meta dei Packers, terzo e decisivo td pass di una giornata e di un finale epici.
Clutch Moments
Vogliamo rendere omaggio ad una giornata al cardiopalma, che ha regalato numerose emozioni ai fans di tutto il mondo, con ben cinque partite decise all'ultimo minuto o in overtime.
Come già detto Jerome Harrison con una corsa da 26 yards a 34 secondi dalla fine ha regalato al vittoria di Cleveland a Kansas City, mentre Big Ben a tempo scaduto trovava Wallace per il td del sorpasso su Green Bay.
A San Diego, in una partita molto emozionante, giocata in ricordo della recente scomparsa di Chris Henry, Cincinnati sperava di aver portato la partita in overtime col field goal di Graham a 54 secondi dalla fine, ma Rivers orchestrava un drive perfetto e Kaeding faceva piangere ancora i Bengals segnando il field goal vittoria dalla siderale distanza di 52 yards.
A Denver si consumava il dramma dei Broncos, battuti all'ultimo respiro da Oakland, con un drive condotto dal redivivo Jamarcus Russell, aiutato da una pass interference, ma perfetto nel convertire un 4&10 e successivamente trovare Schilens in endzone per il touchdown della vittoria.
A Tennesse invece si finiva in overtime tra Titans e Dolphins, con Miami che sprecava il primo drive, tradita dall'intercetto di Henne lanciato direttamente nelle mani di Griffin e veniva punita dall'ennesimo missile, stavolta dalle 46 yards, di Rob Bironas.
MENZIONI D'ONORE
Non si può non amare un giocatore come Andre Johnson e sarebbe un delitto non metterlo tra i grandi della giornata, dopo aver marchiato a fuoco le ultime due partite con 20 ricezioni per 389 yards e 2 touchdowns, l'ultima contro StLouis, chiusa senza mete, ma con 196 spettacolari yards, frutto della perfetta intesa con Matt Schaub.
Oltre a Johnson, due protagonisti che spesso fanno copertina sono i fratelloni Manning, che scrivono la loro firma nella week 14 con due super prestazioni e due importanti vittorie: il primo mantiene viva la corsa alla perfect season dei Colts con la seconda partita consecutiva in cui lancia 4 td pass, in 308 yards lanciate, con un rating di 134, mentre il secondo tiene aperta la porta dei playoff per i Giants, distruggendo la difesa dei Redskins con un fantastico 19/26 per 268 e 3 td, stavolta senza i turnovers che avevano annullato le tre mete segnate contro Phila la settimana scorsa.
WORST 3
Jay Cutler
Era arrivato a Chicago con gli squilli di tromba, in sella ad un cavallo bianco, pronto a diventare l'idolo dei Bears e il condottiero di una stagione da primato, tre mesi dopo gli squilli si sono trasformati in fischi, il cavallo se n'è andato e qualcuno inizia a maledire la trade che ha portato Orton a Denver.
Cutler nella debacle contro Baltimore lancia altri tre intercetti, arrivando un totale di 25 in 14 partite, e chiude una gara da 94 yards lanciate con poco più del 30% di completi con la sostituzione a favore di Caleb Hanie e tanti dubbi sul suo reale valore in quel di Chicago.
Matt Hasselbeck
Il vecchio Matt sembra ormai sul viale del tramonto, dopo tante battaglie e tanti problemi fisici, e lo dimostra nella partita forse più semplice sulla carta, in casa contro Tampa Bay, lanciando 4 intercetti, massimo in carriera, e commettendo un fumble che agevolano la vittoria dei Buccaniers del rookie Josh Freeman.
Per la quarta volta in stagione l'attacco guidato da Hasselbeck, che ai tempi di coach Holmgren era uno dei più spettacolari, non riesce a superare i 10 punti e i Seahawks dovranno sicuramente pensare in offseason se dare ancora una chance al loro qb o puntare sul rinnovamento.
Mark Sanchez
Se Cutler è il leader della classifica degli intercetti, il qb rookie dei Jets non è molto lontano dal primato, visto che nella sconfitta contro Atlanta ha collezionato la quinta partita stagionale con più di un intercetto, raggiungendo la non lusinghiera cifra di 20, a fronte di soli 12 touchdowns.
Se nelle prime partite si aveva l'impressione che la scelta di Sanchez per i Jets fosse la replica di quanto fatto da Atlanta e Baltimore con Ryan e Flacco, nel corso della stagione più di qualcuno ha mosso dubbi sull'effettiva validità di quella mossa e la stagione dell'ex USC si sta rivelando un'altalena con pochi alti e molti bassi.
MENZIONI DI DISONORE
In una partita in cui trovi i Patriots con Brady a mezzo servizio e l'attacco in difficoltà e in cui hai la possibilità di chiudere la striscia negativa di sconfitte contro New England, perdere per colpa di stupide penalità fa parecchio male.
I Bills si suicidano commettendo 11 penalità per 124 yards, tra le quali due pass interferences che agevolano i due touchdowns con cui New England costruisce il break di 14 a 3 nel secondo periodo e l'offside di Maybin sull'onsidekick ricoperto da Buffalo, che avrebbe potuto dare la possibilità di arrivare all'overtime.
Se Buffalo deve prendersela con le penalità , a San Francisco non avranno certo gradito la prestazione di Alex Smith nella sconfitta contro Philadelphia, in cui il quarterback , che veniva da un ottimo rilancio negli ultimi due mesi, ha consegnato di fatto la vittoria agli Eagles con 3 intercetti e un misero 20/37 per 177 yards.