Limitato Reggie Wayne ecco spuntare Pierre Garcon.
Settimana difficile per scegliere il Game of the Week con partite di sicuro interesse come Dallas vs N.Y. Giants o Minnesota vs Arizona.
Altrettanto interessante l'incontro tra Tennessee e Indianapolis con due squadre, per motivi differenti, tra le più calde della Lega. I primi sono in striscia positiva (cinque vittorie) dopo un inizio di stagione tra i più disastrosi possibili. Anche i secondi sono in striscia positiva infatti non hanno ancora perso in questa stagione e considerando anche il passato campionato vediamo che sono ben venti partite consecutive che non conoscono la sconfitta in regular season.
Le motivazioni, in campo, sono quindi differenti e visto il divario tecnico tra le due compagini potrebbe essere l'elemento che può livellare il gap.
Come contro Arizona Vince Young si è trovato di fronte una difesa molto aggressiva dove tra i compiti a lei assegnati avevano quello di tenere il quarterback di Tennessee nella tasca. A differenza dei Cardinals, i Colts hanno saputo coprire meglio con le secondarie impedendo agli avversari di fare punti.
Perché i Titans, nel complesso, sono riusciti a muovere la catena e 375 yards di total offense sono una buona statistica. Quella che è mancata è la end zone. In particolare due quarti down non convertiti a ridosso della goal line avversaria, la prima addirittura, proprio su essa col risultato fermo sul 24 a 10.
La seconda occasione è figlia della prima opportunità mancata. Riuscire ad accorciare le distanze avrebbe dato morale. Infatti Payton Manning, soprattutto nel primo tempo, ha saputo, come sempre, guidare magistralmente il suo attacco, e se Raggie Wayne è stato abilmente contenuto da Cortland Finnegan, ecco che spunta Pierre Garcon che con abilità e un pizzico di fortuna, porta a casa 136 yards in 6 ricezioni.
Questa domenica funzionano bene anche le corse con Joseph Addai che segna i primi due touchdowns della squadra e aiuta a far scorrere il tempo.
Anche Chris Johnson corre bene ma non riesce a segnare punti. Anche questa settimana supera abbondantemente la soglia delle 100 yards, ma il merito della difesa dei Colts è quello di non concedergli big play con le corse lunghe o lunghissime a cui ci ha abituati in questa stagione. E quello di marcare Johnson era l'altro compito importante affidato alla difesa.
In campo quindi una difesa diligente e pronta, probabilmente la migliore fin qui vista che ha permesso, dopo tante settimane di sofferenze, un match in controllo senza dover affidarsi nuovamente alle rimonte.
Per segnare, Tennessee, ha avuto bisogno di Kenny Britt. Il prodotto da Rutgers si presenta sempre pronto la domenica migliorando di settimana in settimana. Al contrario di Nate Washington dove, personalmente, lo ricorderò in questa partita per un clamoroso drop su un bel passaggio lungo di Young che lo avrebbe quasi certamente portato alla segnatura. Ovviamente non la giocata decisiva ma di sicura importanza.
Vedere la facilità dei Colts nel segnare e vedere, di contro, le proprie difficoltà nel farlo hanno sicuramente incrinato lo stato d'animo dei Titans. A dire il vero la squadra di Fisher, non sembra entrata in campo con il giusto spirito sin dal primo minuto e, probabilmente, il gap di cui sopra non è stato colmato.
In particolare è mancata la giocata difensiva. La linea di Manning ha giocato egregiamente contenendo la pass rush dei Titans; senza particolare pressione il quarterback ha giocato senza commettere errori e così, oltre al front seven, anche le secondarie di Nashville sono rimaste all'asciutto di turnover.
Ora diciamola tutta: se i Titans non erano una squadra da 6-0, non erano neanche una squadra da 5-0. Questa sconfitta ci sta contro una squadra proiettata al Super Bowl. Bisogna vedere, adesso, quanto questa sconfitta possa affossare il morale: l'aver perso annulla quasi completamente ogni speranza di giocare in gennaio (sempre la solita storia della matematica) e i giocatori potrebbero perdere quel mordente faticosamente conquistato dopo la settimana di bye.
Indianapolis, invece, con questa vittoria arrivano ad una striscia di 21 consecutive eguagliando il record detenuto dagli acerrimi rivali di Boston. La prestazione difensiva è molto confortante e, se già se ne parlava da qualche settimana, ora la perfect season è ancor più vicina. L'ultimo incontro difficile c'è settimana prossima, ancora in casa, contro Denver, poi c'è solo un Jim Sorgi al raggiungimento di questo traguardo.