I Saints di Drew Brees non sembrano volersi fermare: 11-0 and counting…
Sono passati appena 6 secondi dall'inizio della gara, quando il Quarterback dei New Orleans Saints Drew Bress spara un pallone lungo la side-line di 33 yards, catturato a dovere dal WR Devery Henderson. Sin da subito abbiamo lo schema tipo della gara che sarà , con il QB dei Saints come al solito spietato protagonista. Poco importa se il drive porterà soltanto ad un FG e poco importa se nel drive successivo della rivale di nottata New England Patriots, l'altro QB Tom Brady proverà ad emulare Bress sparandola lunga, per altro senza successo. L'unica differenza è che i Patriots mettono 7 punti a tabellone. L'altra unica differenza è che i Saints vinceranno questa gara 38-17.
Ora, ogni appassionato di football e di qualunque altro sport, sa che spesso i numeri e le statistiche possono essere bugiardi. Ma quando un QB colleziona 371 yards di passaggio con soli 23 lanci tentati (18 dei quali completi, per di più) e la bellezza di 5TD, i numeri cominciano a prendere spessore ed allora meritano il loro spazio. Parliamo del solito Brees, quello che la gara volendo te la porta a casa da solo. Quello che riesce a tagliarti il campo con un solo passaggio senza che neance te ne accorgi; sfruttando per buona parte alcune lacune delle secondarie dei Patriots, Brees segna davvero da ogni posizione di campo. E sono parole reali, nel senso che con facilità arriva sul profondo, lancia preciso per l'1vs1, lancia preciso quando si è vicino all'endzone, lancia preciso da dove inizia la red-zone. Da ogni parte di campo.
In uno dei Monday Night più succoso della stagione, il risultato non è quindi così combattuto come ci si poteva aspettare nei giorni di vigilia. New Orleans domina, stupisce, macina. In una parola è perfetta, come lo sono le sue 11 vittorie, che vanno a braccetto con le zero sconfitte. E non funziona soltanto Bress offensivamente, ma anche il running game dà un'ingente mano, con Pierre Thomas sopra a tutti, con le sue 11 portate per 64 yards più un TD in ricezione che è un autentica goduria per gli occhi, viste la YAC guadgnate in mezzo a cumuli di uomini avversari. La linea offensiva risponde, protegge, fa muovere Brees in tranquillità . Signori, un attacco che non teme rivali.
E se la gara rotonda nel punteggio si, ha regalato comunque diversi spunti. Non capita tutti i giorni di vedere un Tom Brady lasciare a zero la casellina dei TD e a 2 quella degli intercetti. Non capita mai anzi, che addirittura il più incisivo sia Maroney, con 2TD segnati su corsa. Intendiamoci comunque: Brady i suoi momenti "si" li ha avuti, qualche spazio per vedere il suo braccio letale in azione c'è stato eccome, ma evidentemente non è stato sufficiente. Se l'è dovuta vedere con una difesa avversaria attenta e compatta, di un'aggressività mostruosa, ma soprattutto pratica, specie nel limitare spazi e tempi di Brady e compagni. E se riesci a conciliare così elevati numeri di punti segnati in attacco e giochi bene in difesa, chi ti ferma più?
Si parlava di secondarie dei Patrios, si parlava di qualche regalo. Lo spumeggiante TD da 75-yards su una combinazione Brees-Henderson ne è un esempio emblematico, Henderson può correre praterie davanti a lui fino alle end-zone. C'è però la sensazione che forse chiunque avrebbe fatto o farebbe brutta figura contro questi Saints e che quindi non sia neanche il caso di colpevolizzare troppo i Patriots per la loro gara. Troppo anche per loro.
Qualcuno comincia ad annusare l'aria di Perfect Season ma è sempre vietato mettere le mani avanti, visto che proprio i Patriots incapparono poi nella sconfitta finale che tutti conosciamo dopo una stagione perfetta. Sognare è lecito con le dovute precauzioni. Certo è che attualmente, i Saints esprimono il miglior football in circolazione e si godono la loro imbattibilità , in compagnia dei distanti ("conference" parlando) rivali Colts.