Week 10 in Review

Gli arbitri NFL hanno fornito un bel po' di temi per il processo di Biscardi

Alcuni temi e spunti della decima settimana NFL.

O brociesso de Biscarde
Aldo Biscardi annuncia una puntata speciale del suo processo sulla decima settimana NFL, visto che gli arbitri sembrano essere in grossa crisi (cit). Il moviolone gigante potrebbe essere anche il prossimo passo della lega per l'official review; sembra infatti che non basti più il piccolo monitor a bordo campo. Nella gara tra Tampa e Miami, un passaggio per Clayton sulle proprie 15 yard viene trasformato in un intercetto di Jason Taylor nonostante la palla sia stata strappata all'attaccante dopo che e' caduto a terra; a Oakland una ricezione vitale nell'ultimo drive di Heyward-Bey con un piede fuori dal campo viene confermata; ma il massimo si è raggiunto a Green Bay. Jeff Triplette, arbitro navigato della NFL, sembra dall'inizio stordito o addirittura ubriaco non azzeccando una chiamata che sia una quando spiega le penalità  al microfono; ma fin qui, se poi tutto sta all'interno del regolamento, niente di male. Le cose peggiorano quando all'inizio del quarto periodo, su un fumble di Romo ricoperto da Green Bay, Phillips lancia il fazzoletto rosso e Triplette sta quei buoni 5 minuti a guardare il replay, si accorge che in realtà  la palla era stata ricoperta dai Cowboys ma deve dichiarare che la decisione non può essere cambiata perché secondo il regolamento quel tipo di azione non può essere rivista. In seguito, senza timeout, McCarty chiama un challenge, giustamente non accordato da Triplette, senza però comminare le 15 yard di penalità  previste. Da un arbitro non si pretende la perfezione, ma almeno il regolamento deve conoscerlo. Non vedo l'ora di sentire cosa ne pensano Mughini, Moggi e Mosca!

Il ghigno di Josh
Alla fine del primo anticipo del giovedì, risuona sul Candlestick Park di San Francisco un unico ghigno soddisfatto. Di certo i Bears non hanno niente da ridere, ma anche i 49ers hanno giocato una delle partite più brutte della storia del football e non possono essere soddisfatti. Chi è allora che se la ride? Ma certo, si tratta di Josh McDaniels, crocifisso in offseason per essersi disfatto di un giovane QB da Pro Bowl, che è diventato l'inguardabile controfigura di se stesso. Cutler è penoso per tutta la gara e lancia un pallone impreciso dopo l'altro tanto che alla fine i 5 intercetti sono anche pochi. Per questo giocatore, tutto da recuperare, i Bears hanno ceduto a Denver due prime e una terza scelta oltre a Orton… da qui la soddisfazione di Josh, che comunque domenica sera rideva un po' meno.

Oggi le comiche
Grande rivalità  divisionale tra Oakland e Kansas City, ma partita decisamente brutta e giocata male da entrambe le squadre. E' sembrata la sagra del drop: Higgins e Heyward-Bey i principali interpreti (dall'inizio su palloni lunghi e corti, fino al quarto periodo in cui i due intercetti che andranno a macchiare le statistiche di Gradkowski sono tutta colpa del bel duo di WR), con gli attaccanti dei Chiefs che cercano anche loro di contribuire (sanguinoso un pallone lasciato cadere da Savage su un terzo e 4). La partita ci regala anche qualche blooper. Bellissimo in questa categoria, il fumble di Bowe. Riceve per 12 yard sulle 45 di Oakland, perde il pallone che tutti cercano di recuperare senza riuscirci, facendolo via via avanzare fino alle 23: terzo gioco più lungo della partita dei Chiefs!

Running back alla riscossa
Durante il Monday Night è apparsa una statistica riguardante il gioco di corsa: i primi 4 attacchi della lega per yard sul terreno a partita appartengono a squadre con record perdente. Si tratta di Jets (4-5), Titans (3-6), Panthers (4-5) e Dolphins (4-5). L'idea sarebbe quella di dimostrare che l'assioma "per vincere bisogna avere un buon attacco sulle corse" non vale, almeno quest'anno. Non si tiene però conto del fatto che due delle squadre citate si sono rimesse in carreggiata proprio grazie alla "riscoperta" del gioco di corsa. Chris Johnson ha corso quasi la metà  delle sue 1091 yard nelle ultime tre partite (le uniche vinte dai Titans); i Panthers dopo lo 0-3 iniziale sono 4-2 proprio grazie alle limitazioni poste al gioco aereo.

Perdo al fanta ma vinco la partita
Quanto sono influenzati i giocatori NFL dai fantafootball cui partecipano? In generale non lo so, ma Maurice Drew-Jones dimostra di preferire il gioco reale al "fantasy". Il RB di Jacksonville infatti, sotto di 1 a poco meno di due minuti dalla fine, potrebbe tranquillamente segnare una meta (i Jets, ormai senza timeout, gliela concedono volentieri, in modo da riavere indetro il pallone per la vittoria). Drew-Jones invece si inginocchia a una yard dalla meta in modo da permettere a Garrard di portare il cronometro verso lo 0 e a Scobee di calciare l'automatico field goal vincente dalle 21 yard. Dopo la gara ha comunque avuto l'accortezza di scusarsi con tutti i fanta-owner (compreso lui stesso) che lo avevano nel lineup.

High five
Il "cinque alto" di questa settimana va a Hunter Smith, punter degli Washington Redskins, che lancia in meta Mike Sellers dalle 35 yard su un quarto tentativo e 20 yard da prendere. La finta di field goal arriva oltretutto dopo un timeout che aveva scoperto le carte per lo special team di Denver. Dopo l'interruzione, i Redskins giocano la stessa azione e vengono premiati dalla precisione nel lancio del loro punter.

Extra points
– La safety dei Bills Jairus Byrd continua la sua striscai di partite con intercetti: uno solo questa volta, ma non poteva certo continuare a "piccionare" due palloni a volta!
– Nella mediocrità  dei Browns, un uomo solo spicca, non solo per la sua mole: Shaun Rogers blocca l'ennesimo calcio della sua carriera. Questa volta un extra point, portando a tre il suo totale stagionale!

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