AFC midseason recap

I Colts di Peyton Manning rimangono imbattuti.

In NFL si è appena giocata la week 10 delle 17 previste, da poco abbiamo superato la metà  della stagione, e quindi come la settimana scorsa per la National, questa settimana analizziamo come si stanno comportando le franchigie che compongono la American Conference, vedendo come affronteranno queste ultime 7 partite, e cioè con quali obiettivi e prospettive future.

East
Partiamo con il nostro viaggio dal Massachussetts. Il rientro di Brady ha riportato i Patriots in testa alla division, e vista la concorrenza dovrebbero rimanerci senza problemi sino alla fine. Il record di 6-3 significa che basta ed avanza per avere 2 partite di vantaggio sulle dirette inseguitrici, quindi degli 8 incontri rimanenti, gli unici che potrebbero scatenare il terremoto sarebbero i 2 scontri diretti, uno contro i Jets della settimana prossima e la trasferta di Miami tra 3 week end. Vincendo questi, il biglietto per la post season verrebbe timbrato, perchè il resto della schedule non presenta ostacoli insormontabili, e cioè Jacksonville, Carolina, Buffalo e Houston. Molto affascinante sarà  invece l'incrocio che li vedrà  volare a New Orleans, che ci dirà  dopo la sconfitta con Indianapolis, quanto Brady e compagni siano competitivi nelle partite con le altre pretendenti al titolo. Quindi l'incontro avrà  più implicazioni psicologiche che non di classifica.
Ad inseguire i patrioti ci sono sia i Dolphins che i Jets, ma entrambi con un record negativo. A New York si sta ripetendo grossomodo la stagione 2008, con una buona partenza e poi seguente frenata, anche se quest'anno a dire il vero il crollo si è verificato anche prima. Sanchez ha guidato i suoi fin troppo bene nelle prime settimane, poi è calato lui come tutti i compagni, e nelle ultime 6 giornate sono arrivate 5 sconfitte. Ora, guardandosi di fronte, hanno 7 partite. 3 sono contro capoliste di division: trasferte a Boston ed Indianapolis per poi ospitare Cincinnati nella grande mela. Post season che significa quindi miraggio anche vincendo a casa di Brady, dato che la squadra non è assolutamente attrezzata per portare a casa almeno 6 delle ultime 7 partite, e come detto è anche nel periodo peggiore del suo stato di forma. Sarebbe anzi già  un successo non indifferente portare a casa un record vincente.
A Miami la situazione non è di molto differente, anche se qua un minimo barlume di speranza c'è. Il record è di 4-5 sì, però le partite più impegnative sono entrambe in casa, contro gli Steelers e soprattutto lo scontro diretto che potrebbe riaprire il discorso sarà  alla week 13, quando l'aereo dei Patriots atterrerà  al Miami International Airport. Poi vi saranno gli incontri con Carolina e Tennessee che saranno molto più difficili di quanto non possa sembrare classifiche alla mano, perchè sono team che stanno non solo attraversando un buon momento di forma, ma visto che ad inizio anno i loro progetti erano ben diversi, stanno giocando a tutta per concludere nel modo più dignitoso possibile una stagione che ritenevano avrebbe dovuto avere ben altro epilogo rispetto a quello che invece sarà , cioè a Gennaio davanti alla tv a vedere gli altri contendersi l'anello. Houston sarà  un altro scoglio perchè sta giocando la propria miglior stagione di sempre, così come Jacksonville che pare aver ritrovato la strada giusta, mentre Buffalo è una di quelle squadre che chi fantastica sui playoffs deve dare per scontato riesca a sconfiggere.
Purtroppo per i delfini solo vincendo la division si va playoffs nella East guardando come viaggiano le altre aspiranti alle wild card, e se NY ormai pare fuori, la matematica non condanna Miami, che però dovrà  vincerle se non tutte, almeno 6 sulle rimanenti 7 tra cui tutti gli scontri diretti intradivisionali. E ci rendiamo conto che nel dire questo ci muoviamo nel sottile confine che separa la realtà  ed il sogno. Però da quando Henne è starter il record è di 4-2, e la matematica ancora non condanna, quindi finchè sono vivi, è giusto anzi doveroso tentare.
Infine Buffalo sul 3-6 si avvia a concludere ancora una volta una stagione anonima, ma quel che è paggio, è che le basi da cui ripartire sono proprio poche, ed anzi, la gestione dissennata della squadra ha soffocato anche quelle poche certezze che almeno ad inizio anno c'erano, e la stagione di Lynch orfano di Peters lo dimostra. Si prospettano (altri) tempi duri per i tifosi dei Bills.

North
Nel nord troviamo la più grande sorpresa della NFL, perchè nessuno poteva immaginare che a 7 partite dal termine, sarebbero stati i Bengals ad avere già  le mani, anzi, le zampe sulla division. Non solo sono davanti a tutti in classifica, 7-2 il record, ma hanno vinto tutti gli scontri diretti contri Pittsburgh, Baltimora e ne rimane solo uno contro Cleveland per chiudere con un perfetto 6-0 nella division. Questo significa che per perdere la North non solo dovrebbero essere raggiunti, ma anche superati. Così l'Ohio tornerà  a mandare una squadra alla post season, ma a questo punto a Cincinnati non basta più come risultato, così lotterà  sino alla fine per mantenere la seconda piazza nella conference, difendendosi dagli attacchi di San Diego/Denver e New England, e calcolando che nei prossimi impegni ci saranno Kansas City, Oakland, Detroit e Cleveland, riteniamo che ce la faranno.
Dopo di loro abbiamo Pittsburgh sorprendentemente ad inseguire. Il record è di 6-3, quindi la distanza sarebbe di solo 1 partita. Come detto, il tie braker è dalla parte delle tigri dell'Ohio e quindi bisogna superarli per portarsi a casa la division, progetto al momento impossibile da immaginare perchè questo significherebbe vincerle tutte da qua alla fine, dato che Cincinnati potrebbe ragionevolmente perdere solo contro Minnesota e San Diego, e non è nemmeno detto che accada.
Allora si punta alla Wild Card per difendere il titolo, e questo è un obiettivo molto più facilmente raggiungibile. Alle 6 vittorie attuali dovranno aggiungere quelle contro i Chiefs, i Browns ed i Raiders, e se questi impegni più morbidi non dovessero esser falliti, basterebbe una vittoria contro Green Bay o Miami ed una delle due contro Baltimora per non farsi prendere dai Ravens. Sarebbe raggiunta la quota 11 vittorie e arriverebbe la qualificazione ai playoffs. Quindi a Pittsburgh basterà  sostanzialmente non sbagliare gli appuntamenti che la vedono strafavorita sulla carta e portare a casa il 50% delle partite un po' più impegnative, e così la nostra considerazione è che non vediamo nessuna montagna da scalare di fronte a loro. Il copione li vedrà  ancora in corsa nelle partite che conteranno, ma loro certo, devono seguirlo.
La montagna c'è eccome invece per Baltimora, riguardo la quale possiamo fare tutti i ragionamenti che vogliamo, ma se non vinceranno entrambi gli scontri diretti con gli Steelers, tutto il resto potrebbe diventare inutile. Ora le vittorie sono 5, e le partite con squadre che in NBA definirebbero da lottery sono solo 2, contro Detroit ed Oakland. Poi oltre al già  citato doppio scontro con Roetthlisberger e compagnia, ci sarà  Indianapolis già  domenica, quindi rimangono Green Bay e Chicago, partite sempre insidiose. Purtroppo per i Ravens il punto è che il loro cammino da qui alla week 17 risulta estremamente complicato, e non riuscendo a fare lo sweep agli Steelers, dovranno vedersela per la wild card con la seconda della West, e che sia Denver o San Diego, entrambe sono già  davanti di una partita ed entrambe con una schedule più amica. Arrivare a quota 10 vittorie risulterà  difficilissimo, ma è solo da questa quota che si può realmente pensare di continuare a giocare, ed ancora potrebbe non bastare.
A Cleveland invece non hanno di questi problemi. Ne hanno tanti, ma questo no, perchè sono già  a casa da un pezzo, e per come stanno giocando, riteniamo sarà  un gran successo portare a casa anche solo un'altra vittoria. Il cartello di un tifoso inquadrato durante il monday night che recitava "rebuilding since 1976" esprime abbastanza bene quale sia lo stato d'animo dei fan della franchigia più in crisi dell'Ohio, e guardando a cosa manchi a questa squadra, dal QB ai RB, dai ricevitori al TE e tutto senza spostarci alla difesa, per il recap dell'anno prossimo facile che faremo copia/incolla di questo pezzettino che li riguarda.

South
Nella South il discorso per la division è ampiamente chiuso. Indianapolis con New Orleans è l'unica squadra a non aver ancora mai perso, a 7 partite dalla fine ha 4 incontri di vantaggio sulle inseguitrici, quindi possiamo tranquillamente dire che il risultato è acquisito anche se si mettesse da subito Sorgi in cabina di regia. Si ragiona allora sul come mantenere la testa dell'intera conference, e la gara è sulla vincente della North, anzi meglio, su Cincinnati, perchè è l'unica che ha un record che possa ancora impensierire i Colts. Se la division fosse vinta da Pittsburgh, il record non sarebbe sufficiente per andare a prendere Manning e soci. La schedule non presenta particolari insidie, Baltimora, Houston e Jacksonville in trasferta, e poi Denver in casa sono le uniche che possono presentare un qualche problema, ma per una squadra così in forma e reduce da una rimonta come quella fatta nel sunday night al cospetto di Bellichick e dei suoi ragazzi, ci possiamo sbilanciare nel ritenere che la AFC abbia già  un padrone. Proprio domenica è stata vinta la partita che secondo noi ha messo in cassaforte la conference, con buona pace degli inseguitori. Sarà  invece tutto da vedere come si comporteranno i Colts poi, visto che non è la prima volta che si presentano nelle partite che contano come la squadra da battere, senza però mettere insieme quei successi dai quali ne sarebbe nata la dinastia come per molti era lecito attendersi. In più la squadra è stata ringiovanita in molti punti importanti, quindi chissà  se la poca esperienza di alcuni peserà , però al momento sono loro in cima alla collina, e chi vorrà  andare al super bowl sa che dovrà  andarli a prendere lassù. E non sarà  uno scherzo.
Dietro a loro combattono per una wild card Texans e Jaguars ora affiancati con 5 vittorie e 4 sconfitte. A Houston c'è stata la miglior prima parte di stagione di sempre, e quando erano in formissima, dopo 3 vittorie consecutive, sono stati piegati di 3 ad Indianapolis, facendo tra l'altro spuntare un paio di capelli bianche a Manning. Ora, il resto del calendario è favorevole, Seattle, Miami e St. Louis sono tappe che non possono non aggiudicarsi per puntare al premio, importantissima poi sarà  la sfida diretta contro i rivali divisionali della Florida per eliminare un concorrente nella corsa alla wild card, così come non si può assolutamente perdere contro Tennessee. Sono queste 5 partite da non mancare, perchè poi rimarrebbero la rivincita contro Indy e lo scontro con Brady, che non sono esattamente 2 passeggiate di salute, e le caselle delle vittorie da colorare sono non meno di 10 se si vuole prolungare la stagione.
Jacksonville invece si trova in una situazione che pare più agevole rispetto a quella dei Texani, o almeno rende un minimo più ottimisti. Anzitutto lo scontro diretto lo giocheranno in casa, e poi esclusi gli incroci anche per loro con Indy e Pats, rimangono San Francisco, Miami, Buffalo e Cleveland, ovvero 4 squadre senza record vincente il cui bilancio totale è di 12-24. Ovviamente non possono essere incontri da prendere alla leggera, però sono di sicuro meno insidiosi di quanto non siano quelli dei diretti rivali, in più dopo le prime 2 sconfitte, Del Rio sembra aver trovato la quadratura del cerchio, portando i suoi sul 5-2 nelle ultime 7, quindi stiamo parlando di un gruppo lanciatissimo. Sarà  interessante vedere cosa accadrà , comunque moltissimo ci verrà  detto dallo scontro diretto della week 13.
Infine Tennessee si ritrova sul 3-6, risultato sconcertante ora ed inpronosticabile quando le squadre erano ai nastri di partenza. Allo stesso tempo, considerando che la squadra era partita 0-6 e che ora ha messo insieme 3 vittorie consecutive, ma soprattutto Vince Young promosso a starter sta dando segni di vita, qualche sorriso è rispuntato anche dalle parti di Nashville. Ormai i ragionamenti sulla post season sono completamente superflui, la squadra si è svegliata troppo tardi ed è impensabile che chiuda 7-0 da qui alla fine, però gioca con la leggerezza di chi non ha più nulla da perdere ed è comunque una franchigia con un alto tasso di talento, quindi rappresenterà  una mina vagante terribile da affrontare e che potrebbe spostare degli equilibri in modo decisivo.

West
Vi ricordate com'è finita la scorsa stagione in questa division? Denver in vantaggio di 3 partite su San Diego a 3 partite dalla fine. Però ai playoffs ci andarono i Californiani. Quest'anno le partenze sono state 6-0 Broncos, 2-3 Chargers con tanto di scontro diretto vinto dai puledri al Qualcomm Stadium. Allora in tanti hanno pensato che la storia fosse cambiata, che fosse tempo di rivincite. Ed invece la franchigia del Colorado è entrata in una serie negativa di 3 sconfitte, che somiglia di più ad un tunnel visto che l'ultima è stata persa addirittura a Washington che fino a quel momento era in assoluto il gruppo più incasinato mentalmente della lega. I ragazzi di Turner invece sono in serie positiva, avendo siglato un perfetto 4 su 4 nell'ultimo mese, vittorie tra le quali 2 che sulla carta erano difficilmente pronosticabili perchè facevano visita ai Giants ed ospitando gli Eagles. La nostra convinzione è che le saette stiano ora viaggiando sì appaiati ai puledri, ma in corsia di sorpasso.
Il resto del calendario per i Chargers non è impossibile, Kansas City, Cleveland e Washington devono risultare in 3 W, portando la quota a 9, poi le squadre con record vincente da affrontare (allo stato attuale delle classifiche) sarebbero solo Dallas e Cincinnati, a cui si aggiunge l'insidiosa trasferta di Nashville, ma basterebbe solo una vittoria in queste 3 per portare il totale a 10, e questo anche perdendo nella città  situata un miglio sopra il livello del mare. 10 vittorie e record dentro la west superiore ad ogni altra concorrente delle altre 3 division permetterebbe di pensare in termini quantomeno di prima ripescata per la post season.
Per Denver invece ci sono i Giants, Indianapolis e Phila come partite estremamente impegnative, mentre per le 2 contro Kansas City e quella contro Oakland vale lo stesso discorso fatto per i Chargers, ovvero bisogna vincerle perchè poi si potrebbe anche ragionare in termini di wild card anche perdendo lo scontro diretto. Infatti questo fine settimana ci sarà  proprio quella che è diventata una classica sentitissima all'Invesco Field. Denver vincendo tornerebbe davanti di una partita, avrebbe definitivamente il tie braker dalla propria parte ed uscirebbe dalla crisi di risultati, all'inverso, San Diego vincendo andrebbe in testa alla division in solitaria e prenderebbe un vantaggio pesante soprattutto a livello psicologico. Partita fondamentale non solo perchè consegnerà  mezza division a chi la spunterà , ma anche perchè proietterà  i vincitori sul 7-3, che con le 3 partite più agevoli elencate prima che hanno entrambe le squadre, potrebbe prospettare il raggiungimento del traguardo delle 10 vittorie, che in un modo o nell'altro potrebbe dare comunque la qualificazione ai playoffs. Diciamo che entrambe si trovano in una situazione complessiva piuttosto invidiabile, sta a loro non buttare via tutto.
Kansas City ed Oakland invece sono entrambe appaiate sul 2-7 in fondo alla classifica, tristemente senza obiettivi. Ancora una volta. I Chiefs tagliando Larry Johnson hanno perso uno dei pochissimi elementi di talento a roster, mentre la raider nation spera che Usain Bolt non provi l'emozione della NFL dichiarandosi al draft perchè gli farebbe di sicuro buttare via l'ennesima prima scelta al draft.

In conclusione, l'anno scorso a New England non bastarono 10 vittorie per garantirsi il tentativo di raggiungere l'anello. Da questo presupposto, riteniamo che la quota dalla quale si possa parlare di wild card sia anche quest'anno la stessa, AFC West esclusa, diremo poi perchè. Gli unici che possono stare tranquilli già  da ora riteniamo essere i Colts, già  ai playoffs e con mezza AFC in tasca. Gli avversari più vicini sono i Bengals, comunque a 2 partite, che a questo punto, avendo già  affrontato Pittsburgh e Baltimora hanno il resto del cammino in discesa, vantando non solo con un record assoluto migliore, ma anche quello relativo dentro la North, apprestandosi così a vincerla dopo il 2005. Però tanto quanto guarda avanti puntando ad Indy, deve altrettanto stare attenta a chi arriva. San Diego è lanciatissima, ha un calendario non propriamente impossibile, e nonostante lo scontro diretto contro Denver sia nel Colorado, noi la riteniamo la più probabile vincitrice della West, spedendo i Broncos a giocarsi una wild card. New England è quantomeno certa dell'ultimo posto che garantisce i playoffs, ma tra infortuni, depth non lunghissima, e calendario rimanente più impegnativo sia di quello dei Californiani che dei Tigrotti dell'Ohio, ci vien da pensare che saranno la 4 testa di serie del tabellone.
Potrebbero quindi affrontare una tra Denver, Pittsburgh, Baltimora, Houston o Jacksonville. Come si vede, la lotta per le due wild card è serratissima, con 5 squadre che hanno ancora la possibilità  di raggiungerle. Per noi quella più sicura di non mandare in vacanza i giocatori dopo la week 17 sono i campioni in carica, che per forza della squadra, difficoltà  di vincere sul loro campo, avversari ancora da affrontare, per noi non dovrebbero andare sotto il livello delle 10 vittorie, probabilmente anche 11.
Dopo di loro, la classifica suggerirebbe Denver, ed il calendario lo confermerebbe. Vincendo domenica praticamente si prenderebbe la division e spedirebbe in questa parte dell'articolo San Diego, che a quel punto secondo noi sarebbe la favorita ad aggiudicarsi la seconda wild card. Invece perdendo, basterà  loro anche vincere solo gli scontri divisionali rimanenti, 3 partite tutt'altro che impegnative, e questo significherebbe raggiungere vetta 9 vittorie e record nella West sporcato solo da 1 sconfitta anche se poi non venisse più assaporata una sola vittoria, ponendoli in una situazione di assoluto favore.
Diamo così tante possibilità  alla seconda della West sulla seconda che verrà  fuori dalla South o alla terza della North perchè a parità  di vittorie, la debolezza della division darà  di sicuro il tie braker a favore di chi verrà  fuori dall'ovest della cartina geografica. Alla resa dei conti, buttar fuori San Diego o Denver significherà  avere una vittoria più di loro, quindi a meno di crolli questo significa dover raggiungere un record complessivo di 10-7 almeno, e comunque non crediamo basterebbe. Per Jacksonville e Houston da qui a fine campionato questo significherà  dover ambire a qualcosa come 5 su 7 anche solo per continuare a sperare.
Baltimora noi la valutiamo fuori dai giochi. Non crediamo in un suo 6 su 7 da qui alla fine, ed ancora meno riteniamo riuscirà  a spazzare gli Steelers. Invece per quanto riguarda Miami e i Jets, si tratta solo di matematica che ancora non condanna, ma la ragione lo ha fatto già  da tempo.

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