Dopo una settimana con 5 intercetti arriva quella da 5 touchdowns per il grande Warner
TOP 3
Kurt Warner
Come ritrovarsi una settimana prima fra i worst della giornata e quella dopo tra i top, parole e musica del vecchio Kurt Warner.
Nel weekend scorso aveva lanciato 5 intercetti nella sconfitta contro Carolina, crollando sotto la pressione della difesa dei Panthers. Qualcuno aveva mostrato dubbi sulla possibilità del qb di Arizona di ripetere la stagione passata e si parlava già di provare Leinart.
Una settimana dopo e tutto è dimenticato, con Warner che torna a orchestrare il suo personale Greatest Show e soprattutto ritrova il timing con Larry Fitzgerald.
Cinque td pass contro la difesa dei Bears, eguagliato il proprio record personale, due per il ricevitore n.1, quasi il 70% dei completi e un primo tempo pressoché perfetto, rilanciano alla grande le quotazione di Warner e dei Cardinals in ottica playoff.
Ben Roethlisberger
Il Monday Night contro i Broncos a Denver era una partita molto importante per la stagione degli Steelers. Si giocava in uno stadio finora inviolato contro una squadra che ha sorpreso tutti nella prima parte di stagione.
Roethlisberger come spesso accade ha giocato da leader della squadra, orchestrando offensivamente un secondo tempo quasi perfetto, che ha permesso a Pittsburgh di recuperare nel punteggio, dopo un primo tempo sottotono, e andare a vincere facilmente l'incontro, grazie anche alla solita grande prova della difesa.
Dopo il touchdown di Ayers su ritorno di un suo fumble, Big Ben ha guidato tre drives vincenti, chiusi con due passaggi da touchdown per Hines Ward e uno per il rookie Mike Wallace, che hanno scavato il solco decisivo per la vittoria finale.
Michael Turner
Il running back dei Falcons, secondo miglior rusher dello scorso anno, stava faticando non poco a ritrovare la forma vista nella fantastica stagione chiusa con 1699 yards e 17 td, pur mantenendo una striscia aperta di touchdown che dura dalla seconda giornata.
Nelle ultime due settimane, però, sembrava aver svoltato e ritrovato gli spazi giusti, correndo prima per 151 yards contro la difesa di New Orleans e dominando domenica quella dei Redskins, seppellita sotto 166 yards e 2 td, a 9 yards di media a portata, che lo proiettano verso i 20 td stagionali, possibile record personale.
MENZIONI D'ONORE
A far da contraltare alla grande partita di Warner, c'è la prova finalmente da superstar qual è di Larry Fitzgerald. Il ricevitore dei Cardinals aveva storto un po' il naso dopo due partite chiuse sotto le 100 yards e senza touchdowns, ma soprattutto dopo che in stagione finora aveva raggiunto il mark delle 100 yards solo una volta. Contro i Bears è arrivata la partita da Fitzgerald e il ritrovato timing con Warner, con 123 yards ricevute e due touchdowns.
Nella giornata dei qb veterani c'è spazio anche per la gloria di un rookie alla prima vittoria da starter in NFL. Josh Freeman era stato scelto da Tampa Bay al primo giro di quest'anno, convinti delle doti dell'ex Kansas State, e dopo una partenza da 0-7 era stato gettato nella mischia convinti di poter dare esperienza al prossimo franchise qb.
Nella prima partita da titolare contro Green Bay, Freeman è partito chiaramente contratto, chiudendo il primo tempo con il suo primo td pass da pro, ma anche con il primo intercetto. Nel secondo tempo con la squadra sotto 28 a 17, il rookie ha cambiato la gara orchestrando due drives chiusi con i touchdowns per Stroughter e Winslow e consegnando di fatto la prima vittoria stagionale ai Bucs.
WORST 3
Matthew Stafford
Il 17 a 0 del primo quarto con un eloquente 8/11 e 2 td pass, sembrava aver definitivamente tolto i dubbi sull'integrità fisica del qb dei Lions, dopo tre settimane di sosta forzata causa guai al ginocchio, ma il proseguo è stato un incubo per il n.1 dello scorso Draft, con 5 intercetti lanciati, l'ultimo riportato in endzone da Wilson per il 32 a 20 finale, e un saldo completi ampiamente sotto il 50%.
Il ginocchio sembra non essere ancora a posto e le sue prestazioni ne risentono ampiamente, anche se Detroit sa che senza di lui non ha alcuna possibilità di vittoria, in virtù degli analoghi problemi di Calvin Johnson.
Chicago Defense
I Chicago Bears sono una squadra che nella sua storia ha sempre avute le caratteristiche di gioco classiche del football: difesa e corse. Le vittorie sono sempre nate da prestazioni difensive di assoluto valore, con giocatori che hanno scritto la storia di questa franchigia.
Quest'anno i Bears partivano con molte ambizioni dopo l'acquisizione di Jay Cutler, ma l'infortunio di Urlacher sembra aver affossato la squadra e soprattutto il reparto difensivo, che nelle ultime gare contro Bengals e Cardinals (tolta la passeggiata contro i Browns) ha subito 86 punti, 62 nei soli parziali del primo tempo, concedendo il career high ad un ex dal dente avvelenato come Cedric Benson e ben 5 td pass a Kurt Warner.
La squadra sembra allo sbando e la difesa ne è la prima colpevole, incapace ormai di chiudere gli spazi sia sul gioco di corse che su quello di passaggio, priva di un leader e priva di una guida sulla sideline che riesca a invertire una rotta che si fa sempre più problematica.
Kyle Orton
Dopo i tanti elogi delle prime settimane è arrivata la prima vera partita incubo per il qb dei Broncos. Nel Monday Night contro Pittsburgh l'ex Bears ha sofferto per tutta la partita la terribile pressione della difesa degli Steelers, lanciando 3 intercetti, dopo che in stagione ne aveva lanciato solo 1, per altro inutile.
Dopo sei vittorie consecutive e la palma di sorpresa dell'anno sono arrivato due pesanti sconfitte, con l'attacco che ha generato solo 7 dei 17 punti e Orton a secco, dopo che nelle prime sei gare aveva sempre lanciato almeno un td pass.
Campanello d'allarme in vista del rush finale per la conquista del pass per la postaseason, con McDaniels che dovrà ritrovare in fretta il proprio quarterback se non vorrà veder sfumare tutti quello costruito nella prima parte di stagione.
MENZIONI DI DISONORE
Oltre a Orton anche un altro quarterback ha trovato la giornata da incubo dopo molte partite da incorniciare. Aaron Rodgers veniva dallo splendido duello contro il maestro Brett Favre, in cui aveva dimostrato che il futuro dei Packers era lui e che i fans potevano stare tranquilli, ma nella partita all'apparenza semplice contro i Bucs, tutto è andato nel verso sbagliato, anche se l'inizio sembrava scrivere un'altra storia, visto il td da 74 yards per James Jones che aveva dato il vantaggio nel primo drive. Da lì in poi però è stata una partita da dimenticare in fretta per i Packers e per il proprio qb, che tolti i td pass per Jones e Driver che hanno fruttato 106 yards, ha lanciato solo 160 yards con 3 intercetti, l'ultimo riportato in endzone da Tanard Jackson ha chiuso la gara, dopo che Freeman aveva rimontato il vantaggio di 28 a 17 di inizio terzo quarto.
Oltre a Orton e Rodgers anche Joe Flacco è incappata nella giornata storta, ancor più determinante perché arrivata nello scontro divisionale contro i Bengals, che ha regalato il 2-0 stagionale nei confronti diretti e il primato della division agli acerrimi rivali.
Nessun touchdown, due intercetti e un rating al di sotto del 50 sono gli emblematici dati che risassumono la partita del qb dei Ravens, in una partita che potrebbe di fatto segnare le sorti del team nella corsa ai playoff, dopo che lo scorso anno, nell'anno da rookie, era arrivata la Finale di Conference contro gli Steelers.