Nfc midseason recap

I Saints di Drew Brees sono la squadra del momento nella Nfc.

Siamo alla week 9, quindi la boa di metà  campionato è stata girata e possiamo fare dei ragionamenti su quelli che sono i progetti delle varie squadre. C'è chi pensa alla post season, chi ad un posto nei playoffs ci spera e chi invece sta già  preparandosi a capire come meglio spendere le sue prossime altissime scelte al draft estivo. In questa analisi ci soffermeremo sulle division della NFC.

South
Partiamo dalla South per onorare i Saints. Prima partenza di sempre con 8 vittorie in 8 partite per la franchigia, ma ancora più incoraggiante è che si tratta di vittorie di ogni genere. Con attacco inarrestabile (contro Detroit o Philadelphia), con attacco che fatica ma grande difesa (Buffalo, NY Jets), con rimonte che dimostrano il carattere e la stabilità  mentale che ha trovato la squadra (Miami, Atlanta, Carolina). Inoltre il resto della schedule è, in base al basso numero di vittorie degli avversari, quello sulla carta come il più favorevole di ogni altra squadra NFL. Insomma, dopo anni di promesse non mantenute, quando anche i più ottimisti dei tifosi iniziavano a non crederci più, a New Orleans si può sognare realmente in grande. Nella Louisiana non si pensa più alla possibilità  di giocarla la post season, ma si combatterà  per difendere il primo posto nel tabellone.
Chi invece sta producendo una stagione forse inferiore alle attese per quanti li vedevano in ascesa sono i Falcons, che sul 5-3 sono ormai distanti 3 partite da New Orleans e più realisticamente l'obiettivo è diventato una wild card, che comunque è ampiamente alla portata dei ragazzi di coach Smith per il calendario restante poco impegnativo e per lo stato di forma che stanno attraversando le concorrenti per questo spot. Mancano entrambe le sfide con Tampa, poi Carolina, NY Jets e Buffalo come incontri ampiamente alla portata dei falchi, e non servirà  nemmeno vincerle tutte per assicurarsi le partite aggiuntive, anche perchè i Panthers hanno già  un distacco significativo.
Infatti Carolina si sta riprendendo, ma con solo 3 vittorie nelle prime 8 settimane servirebbe una seconda parte di stagione pressochè perfetta per centrare la post season. La prossima partita proprio contro Atlanta diventa fondamentale per continuare a sperare, mentre in caso di sconfitta il discorso si chiuderebbe istantaneamente. E comunque anche vincendo, le ultime 4 partite saranno terribili, con in successione trasferta a Boston, Vikings in casa, viaggio a NY per i Giants e fare gli onori di casa ai Saints, che a quel punto si dovrebbe sperare già  sicuri della loro posizione tanto da non rischiare proprio tutti i titolari. Ma la matematica ancora non condanna la franchigia del profondo sud, quindi diventa doveroso provarci..
Chi invece ha raggiunto l'obiettivo stagionale è Tampa Bay che sconfiggendo Green Bay ha esorcizzato la unperfect season. Ora il programma prevede il far crescere l'investimento Freeman e iniziare a pensare su come spendere la prima, assoluta o comunque altissima, scelta al prossimo draft.

North
Nel nord degli Stati Uniti il discorso sembra piuttosto chiuso. Minnesota comanda con un rassicurante 7-1, quindi con 3 vittorie di vantaggio su Chicago e Green Bay ferme sul 4-4. Minnesota è praticamente certa della possibilità  di giocarsi il titolo quest'inverno, ed allora i ragionamenti non li fa più sulle rivali divisionali bensì sul vantaggio del fattore campo. Allora l'attenzione si sposta su New Orleans che le sta davanti e, per il momento, la prima inseguitrice che è Dallas. Però la schedule non è proprio una passeggiata. Gli ultimi 6 incontri prevedono di incrociare solo 1 squadra con record perdente, che per giunta è una Carolina che per talento e stato di forma, ora molto migliorato rispetto alla partenza della stagione, può sempre creare fastidi. Quindi non è detto che nelle ultime 8 partite si ripeta il 7-1 della prima metà  campionato, però l'obiettivo è almeno quello se non si vuole correre il rischio di affrontare Brees e soci al Superdome in caso le due squadre, come da molti pronosticato in questo periodo, si incroceranno in una eventuale finale di conference.
Dietro ai ragazzi di Childress, troviamo i Bears, squadra discontinua che ha perso 3 delle ultime 4 partite, e che nelle ultime 8 dovrà  affrontare 2 volte Minnesota, Baltimora e Philadelphia in casa. Per coltivare sogni di Wild Card bisogna non sbagliare le partite più agevoli e centrare almeno due vittorie tra queste 4, ma potrebbe comunque non bastare perchè 9 vittorie non sono mai una soglia che garantisce il prolungamento della stagione.
Identico discorso per Green Bay, che però ha un calendario un filo più agevole. La sensazione è comunque che la sfida del 13 dicembre a Chicago eliminerà  una delle due e darà  ancora qualche speranza all'altra, ma l'atteggiamento deve cambiare, perchè le battute a vuoto sono arrivate proprio quando sembrava essere stata trovata la quadratura del cerchio, e così non si raggiungono gli obiettivi. Di sicuro il fattore climatico darà  quell'aiuto in più che ai Packers tornerà  utile, e delle ultime 6 partite, ben 4 si giocheranno nella Frozen Tundra in pieno inverno, e questo è un fattore di non trascurabile rilevanza.
A Detroit invece si stanno visionando più le partite dei giocatori di college che non di quelli NFL per ovvie ragioni. Da rilevare comunque che anche se i Lions sono ancorati, di nuovo, in fondo alla classifica, non sono più la barzelletta che l'anno scorso chiuse la stagione imperfetta. Certo, arrivare a 2 vittorie sarebbe già  un successo, lo spazio che li separa dall'essere un avversario credibile è ancora misurabile in anni luce, ma chi dovesse affrontarli prendendoli sotto gamba rischierebbe non poco. Seattle l'ha fatto ed ha acciuffato la vittoria proprio negli ultimi istanti di partita grazie alla difesa oltre che all'inesperienza di Stafford.

West
Spostandoci verso terre più calde, troviamo l'ennesima stagione in cui la west si rivela una delle 2 peggiori division della lega. O almeno sembrerebbe stando al numero di vittorie complessivo, però non dimentichiamo che qua sono pur sempre di casa i vice-campioni del mondo. Arizona, senza né convincere né dannarsi l'animo è già  in testa, e molto probabilmente 4 o addirittura solo 3 vittorie nelle prossime 8 partite potrebbero bastare per spedire ancora la squadra di Phoenix agli incontri che valgono il titolo. Il calendario prevede 2 match con i Rams, ed 1 sia con Detroit che con Seattle.. Solo una caduta contro i 'niners potrebbe cambiare qualcosa negli equilibri, ma comunque potrebbe non bastare visto che il restante cammino delle due squadre è più impegnativo per chi gioca nella baia (22 vittorie attuali degli avversari dei cardinali contro le 27 degli avversari dei cercatori d'oro), e diventa un'ipotesi ancora più remota se si pensa che i 49ers stanno letteralmente crollando.
Infatti a San Francisco si sta ripetendo la stagione di un paio d'anni fa, in cui la partenza era stata incoraggiante, quest'anno 3 vittorie nelle prime 4 partite, con la quarta sfiorata a Minneapolis, per poi sparire. I 'niners vengono da una serie di 4 sconfitte consecutive, ed al primo passo falso saranno definitivamente fuori da ogni discorso playoffs, che nella west riguarda solo chi vince la division. La wild card è risultato assolutamente fuori portata. Quindi dando un occhio al calendario, prima ancora che allo stato di forma della squadra della baia, ci vuole proprio tanta fantasia per immaginare gli uomini di Singletary ancora in campo a Gennaio.
Per Seattle la stagione è un trascinarsi al draft, mentre a St. Loius, come a Tampa, si è festeggiato il pericolo scampato di far compagnia ai Lions nel libro dei record negativi di questo sport.

East
Concludiamo con la East, da dove molto probabilmente uscirà  ancora una volta una delle due Wild Card.
A sorpresa comandano i Cowboys che non hanno ancora convinto a fondo, ma vincono e si ritrovano su un 6-2 insperato ad inizio stagione. Li segue Philadelphia con 5-3 ma che realisticamente sembra avere qualcosa di più sulla squadra di Dallas che storicamente domina tanto in Novembre quanto crolla in Dicembre, e quindi abbiamo New York sul 5-4, che dopo essere partita 5-0, ed essere ritenuta la superpotenza della NFC se non dell'intera NFL da molti, adesso non riesce più a vincere, ed in una division così competitiva, avere già  incassato 4 sconfitte in 9 partite ed avere 2 squadre davanti, significa essere sull'orlo del burrone. Qua comunque la corsa è più aperta che nelle altre division proprio per il livello di competitività  ed equilibrio che la contraddistingue, ma soprattutto perchè la maggioranza degli incontri intradivisionali sono concentrati nella porzione di stagione che stiamo per affrontare. Qua, per evitare di stare davanti alla tv in Gennaio, la conditio sine qua non è di vincere tutte le partite sulla carta facili, perchè anche un solo passo falso può costare carissimo, quindi giocarsela negli scontri diretti. Scendendo nel dettaglio, per la squadra texana le partite chiave saranno la trasferta a NY, e quelle contro Saints e l'ultima contro gli Eagles da ospitare al Cowboys Stadium. Tolte però Washington e Oakland, non affronteranno nessuna squadra sotto il 50%, e teniamo sempre presente che in questa division la certezza dello spot nei playoffs la si raggiunge a quote non inferiori alle 11 x nella casella delle vittorie. Phila dovrà  invece volare a San Diego, Chicago, Atlanta, a NY dai Giants ed infine a Dallas. Ponendo che le partite casalinghe vengano vinte tutte, e non è difficile che accada perchè sono tutte piuttosto agevoli, 3 o forse anche 2 vittorie on the road dovrebbero bastare. I Giants invece devono anzitutto ritrovarsi, anche se storicamente questo gruppo si è rialzato da situazioni anche peggiori. Ed una volta tornati la squadra di inizio stagione, bisognerà  centrare almeno 5 vittorie nelle restanti 7 partite, e non perdere nessuno degli scontri rimanenti contro Phila e Dallas. In caso contrario, 9 vittorie totali già  potrebbero non essere sufficienti, e non lo sarebbero in ogni caso se venissero concesse le W ai rivali divisionali.
A Washington invece l'attesa è per vedere cosa combineranno Cerrato e Snyder in off season tra draft e free agency, e tra i tifosi c'è chi si avvicina all'estate con curiosità , chi con un certo timore. Altri, la maggioranza, sono più semplicemente sul piede di guerra. 2 vittorie in 8 partite e vedere gli odiati rivali tutti a contendersi un posto per i playoffs stanno portando la Redskins nation ad insorgere contro il proprietario della franchigia, ormai incapace non solo di raggiungere i risultati, ma incredibilmente abile nella non facile arte dell'indebolire una squadra e destabilizzarla spendendoci sopra un mucchio di soldi e scegliendo in alto nel draft.

In conclusione, sbilanciandoci in una previsione, possiamo dire che New Orleans e Minnesota si contenderanno il primo seed del tabellone, con Arizona che sarà  una testa di serie senza però raggiungere le altre 2 super-potenze della NFC. Dalla East uscirà  l'ultima testa di serie, e Phila è la nostra prima scelta, più che altro sapendo quanto sia una squadra che si esalta nei momenti avversi, esatto contrario dei Cowboys, e non è detto che non scombussoli i piani di Saints e Vikings come fece l'anno scorso con i Giants, guadagnandosi la partecipazione Championship. Arrivare primi o secondi nella conference avrebbe quindi l'ulteriore vantaggio di evitare gli uomini di Reid.
Poi abbiamo Atlanta che riteniamo essere la prima wild card, mentre Dallas e NY dovrebbero giocarsi l'ultimo posto disponibile. Chicago e Green bay sono le due squadre che possono realisticamente avere ancora una qualche voce in capitolo, mentre Carolina avrebbe anche il potenziale per tentare una rimonta, però ormai è troppo attardata, e dobbiamo ricordare che è necessario raggiungere quota 9-10 vittorie se si vuole andare ai playoffs di quest'anno, quindi la reputiamo ormai tagliata fuori.

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