Fort Johnny Knox

Johnny Knox, uno dei migliori wide receivers rookie dopo quest'ottimo inizio di stagione con i Bears

Semplicemente inespugnabile. Come la vastissima riserva aurea del Kentucky, come la sua presa sul pallone dopo una ricezione, che in due occasioni su 9 gli ha già  consentito di varcare la linea dell'endzone nel corso della sua prima stagione tra i professionisti; Johnny Knox da Houston, Texas, dove è nato il 3 Novembre 1986, è una delle grandissime sorprese dei nuovi Bears targati Jay Cutler, il quarterback arrivato in estate per risollevare le sorti della franchigia della Windy City.

Giocatore esplosivo, rapido, veloce a smarcarsi e abile nel farsi trovare aperto per le ricezioni, il nuovo receiver di Chicago sta scalando rapidamente le posizioni nella depth chart, e dopo tre partite di regular season sembra pronto, stando ai rumors che girano intorno alla lega, a diventare starter a tutti gli effetti, superando al concorrenza di Devin Hester ed Earl Bennett, due dei protagonisti più attesi nel nuovo corso offensivo dei Bears.

Un nuovo corso che prevedeva l'innesto in pianta stabile di un altro rookie, Joaquin Iglesias, individuato come futuro go to receiver di Cutler dopo la scelta al draft, che pare ormai essere stato sostituito in questo ruolo proprio da Knox, affermatosi già  al suo esordio in NFL due settimane fa, quando ha ricevuto 2 palloni per 82 yards nel match dell'opening weekend contro i rivali Packers, mostrando una certa intesa con il suo quarterback.

Arrivato in punta di piedi a Chicago dopo una carriera collegiale sviluppata in Division I-AA, si è fatto notare durante i training camp estivi, unendo le sue buonissime qualità  tecnico-atletiche ai consigli distribuitegli dal teammate Danieal Manning, altro talento proveniente da Abilene Christian, università  texana frequentata da entrambi, e scelto a sorpresa al draft 2006 dai Bears.

Prima di giocare per i Wildcats Johnny ha vestito per un paio di stagioni la divisa del Tyler Junior College, prima tappa universitaria dopo il diploma ottenuto con la Channelwiev High School di Houston, con cui era arrivato nel First-team All-State nell'anno da senior; con gli Apaches di Tyler, in cui è esploso nella stagione da sophomore figurando come titolare in 8 partite, ha guidato il ranking dei Texas JUCO tra i ricevitori, con 11 touchdowns all'attivo, arrivando ad essere considerato il miglior returner della NJCAA (National Junior College Athletic Association), a livello nazionale, con 23.9 yards conquistate a ritorno.

La notorietà  raggiunta come ritornatore e le ottime stats messe insieme come ricevitore, 37 receptions per 886 yards, gli consentono di entrare in NCAA accettando la corte di Abilene Christian, college di FCS Division che gli permette di non allontanarsi troppo da casa e di continuare ad inseguire il sogno di vestire la maglia di un team professionistico; nel 2007, prima stagione con i Wildcats, fa registrare 62 ricezioni per 1,158 yards ed entra subito negli annali dell'università  texana mettendo a segno il quarto miglior risultato stagionale di sempre.

Come se non bastasse rompe il record del maggior numero di touchdowns su ricezione realizzati da un giocatore dei Wildcats in un solo anno mettendone a segno 17, un numero che unito alle quattro prestazioni over-100 ottenute nel suo primo torneo NCAA gli permettono di ottenere una All-American Honorable Mention e di essere inserito nel First-team della All-Southwest Region redatto dal Football Gazette.

Le ottime stats raggiunte da Johnny nel 2007 fanno accrescere la sua popolarità , tanto che viene considerato uno dei migliori JUCO transfer ad aver messo piede nella NCAA nonché uno dei prospetti da tener maggiormente d'occhio nel 2008 alle porte, l'anno che idealmente dovrebbe permettergli di entrare tra i papabili per il draft NFL; la stagione, come da aspettative, inizia nel migliore dei modi e si conclude anche meglio, con l'entrata nei team All-Lone Star Conference e All-Super Region IV.

Knox riceve 56 palloni per 1,069 yards e 13 touchdowns confermandosi leader indiscusso dell'attacco dei Wildcats e settando un altro record all-time di Abilene Christian grazie alle 232 yards ricevute contro Angelo State; una partita che gli consente di pareggiare anche il record della conference per touchdowns messi a segno in un solo match con 4 ricezioni realizzate all'interno dell'endzone avversaria, una prestazione importante che lo fa salire agli onori delle cronache e gli apre le porte del first team All-American di NFL Draft Report. Un nome che pare anticipare il suo destino.

Nelle settimane che precedono il draft vero e proprio il ragazzo da Houston non sfigura nelle prove dei workouts, ottenendo ottimi tempi nelle varie specialità  e dimostrando di aver un certo fiuto nel ricevere la palla, ma gli scout e la maggior parte dei siti specializzati lo vedono come un discreto talento, magari con buone possibilità  di dimostrarsi un classico sleeper, ma non di certo come un receiver tra i migliori del ruolo e, soprattutto, capace di imporsi fin da subito in NFL.

Scelto come da previsioni ai giri finali del draft, centoquarantesimo pick totale all'interno del quinto round, anche grazie alla buona prestazione nel 2009 Texas v. The Nation All-Star Classic, match che mette di fronte i migliori talenti texani a quelli nazionali, viene convocato subito per il rookie training camp dei Bears e messo sotto l'ala protettiva del già  citato Danieal Manning.

Il defensive back e returner di Chicago è considerato da Knox una sorta di fratello maggiore, tant'è che nei cinque mesi in cui si frequentano assiduamente, dopo aver condiviso la stessa stanza durante il training camp, il giovane ricevitore rilascia un'intervista in cui mostra tutto il suo affetto, e la sua riconoscenza verso il collega; "Danieal è stato di grande aiuto per me in questi primi mesi da professionista. Mi ha spiegato tantissime cose, e mi ha mostrato quello che si deve fare, e come ci si deve comportare, per non patire il salto dalla Division I-AA alla NFL; un salto che lui ha compiuto senza alcun problema.

Senza problemi come appare finora quello di Johnny, che nelle prime tre uscite con la divisa dei Bears ha fatto intravedere ottime cose, sfruttando le ottime mani e la grande accelerazione per mettere insieme delle stats davvero importanti, che parlano di 159 yards e 2 touchdowns realizzati in 9 ricezioni messe a segno; numeri, insomma, che riassumono alla perfezione le qualità  del ventitreenne texano, abile tanto a far danni in profondità , quanto a farsi largo nel mezzo, fungendo anche da possession receiver.

Ben fisicato, raggiunge i 183 centimetri di altezza, ricorda per stile di gioco l'ex Bernard Berrian, altro giocatore molto abile a strechare il campo; a differenza dell'attuale giocatore dei Vikings Knox ha però avuto un impatto più immediato con il mondo professionistico, il suo predecessore infatti ci mise tre anni per diventare un fattore nell'attacco dei Bears, a lui sono bastati tre match di regular season. I primi di una carriera che sembra destinata a brillare a lungo.

Go, Johnny, Go.

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