Drew Brees ha cominciato questo campionato alla grandissima.
Soldier field di Chicago, 21 gennaio 2007, championship NFC. Secondo e 5, 12:35 da giocare nel terzo quarto. Reggie Bush esce dal backfield, riceve un preciso passaggio di Drew Brees, disorienta la safety Chris Harris e s'invola in end zone mostrando un'accelerazione ed una velocità di èlite. Ricezione da 88 yards e super bowl a 2 punti di distanza. Questo è stato un lancio completato dal QB mandato via da San Diego troppo frettolosamente a causa dei dubbi sulla sua tenuta fisica, in California dubitavano potesse recuperare pienamente da un brutto infortunio alla spalla, ricevuto dal RB che a USC si è fatto ricordare come uno dei più dominanti di sempre in NCAA, il tutto orchestrato da Sean Payton, HC giovane, innovativo, sfrontato.
Da quel momento, i Saints che sembravano sulla strada per entrare nel novero delle pretendenti al Vince Lombardi Trophy, e i cui protagonisti non sono cambiati, non hanno più realizzato un punto in post season, e le annate successive sono state a dir poco deludenti. I playoffs non sono più stati raggiunti, la squadra si è smarrita e contemporaneamente la stessa division è cresciuta notevolmente come valore medio, rendendo ancora più difficile agguantare uno spot almeno come wild card.
Non è detto però che quest'anno nella Louisiana qualcuno non possa prendersi delle rivincite. Sono state giocate solo 2 partite di stagione regolare, impensabile quindi pensare di trarre dei bilanci anche solo relativi quando di fronte ci sono ancora 15 week-end di football per decidere chi potrà contendersi il titolo. Allo stesso tempo è doveroso fare delle considerazioni su questo gruppo di ragazzi, perchè lo show che mettono sui campi da gioco quando attaccano è tutto fuorchè qualcosa di ordinario.
Da quando Brees gioca a New Orleans ha lanciato per almeno 300 yards in quasi la metà delle partite, in carriera passa per una media di poco superiore alle 290, nel 2008 ha concluso la stagione a 15 yards dal record assoluto di Dan Marino in un singolo anno, ha realizzato 34 TD pass, ma in questo inizio di campionato sembra aver elevato ancora, se possibile, il suo standard di gioco. Si presenta alla week 3 con 669 yards lanciate, dietro al solo Rivers, e se la difesa di Detroit poteva non essere esattamente un test probante, lo stesso discorso non si può assolutamente fare per quella di Philadelphia, che solo 7 giorni prima aveva intercettato Delhomme per ben 4 volte con l'aggiunta di 3 sack. E invece il tabellone del Lincoln Financial Field a fine partita scriveva sulla casella ospiti la cifra 48.
Il punto è che l'ex Charger è un cubo di Rubik per le secondarie avversarie. Non solo ha un braccio potente, e non si limita nemmeno ad esibire una precisione millimetrica nei passaggi, ma ha anche presenza nella tasca, e quando vi esce, anche in movimento lancia efficacemente sui suoi target. Inoltre è un rompicapo ben più difficile da risolvere di altri perchè fa molte letture durante le partite, gioca con 3 ricevitori e Bush in motion, con 4 WR, con 2 WR più 2 RB che possono uscire a ricevere ed il TE. Riesce a gestire tutte queste opzioni, non fermandosi a cercare il go to guy che nello specifico è Colston, riuscendo a punire ogni raddoppio e sfruttando tutti i propri compagni.
Il sistema creato dalla mente offensiva di Payton è quello di un tipo di attacco sì imprevedibile, ma a patto che il principale interprete sappia gestirlo. E Brees ha ampiamente dimostrato di essere in possesso di tutte le qualità per sfruttarlo al meglio. Statisticamente risulta essere il miglior QB della lega, e qualcuno inizia anche a ritenerlo tale senza più badare solo alle fredde cifre..
Quello che è certo è che se da un lato gli obiettivi personali sono quelli di battere i record di Marino come yards completate e quello più recente di Brady per TD in una stagione, il goal più importante è quello della consacrazione di questa squadra, che da anni viene messa tra le pretendenti al titolo ai nastri di partenza di ogni nuova stagione, ma che puntualmente ha deluso le aspettative.
Dicevamo, la storia potrebbe cambiare. Mike Bell, il RB che si divide le portate con Bush aspettando che Pierre Thomas rientri dall'infortunio, ha reso credibile il gioco di corsa, permettendo di equilibrare di più le chiamate dello staff offensivo. Dopo solo 2 partite ha già messo insieme 229 yards, e ora che funziona il ground attack, il risultato è la quadratura del cerchio. Purtroppo gli fa da contraltare una difesa su cui da anni si sta mettendo mano tramite draft incentrati su questo reparto e free agency, ma i risultati ancora non sono soddisfacenti. Al momento non serve fermare gli avversari, basta rallentarli che poi la vincono Brees e soci. Ma per ambire al titolo, questo basterà ?
Di più. Le difficoltà che incontreranno i Saints per la scalata al successo derivano dal fatto che, senza uscire dalla south, se da un lato Carolina sta calando, è partita con 2 sconfitte e ha il proprio QB Delhomme che nelle ultime 3 partite ufficiali ha lanciato ben 10 intercetti, indicando che il viale del tramonto non solo è stato imboccato, ma che non manca nemmeno troppo per arrivare a destinazione, dall'altro lato vi sono gli Atlanta Falcons che continuano il loro processo di crescita, dimostrandosi squadra già pronta per grandi palcoscenici, fortissima in attacco ma non solo, perchè la difesa è più attrezzata di quella dei rivali, rendendola così una candidata ancora più seria per il trono della division e forse anche della conference. Se questa è la concorrenza, senza scomodare le altre superpotenze, un Brees seppur da record potrebbe non bastare.
Usiamo però il condizionale. Lo usiamo perchè a questo punto viene in mente la vecchia massima de "l'attacco vende i biglietti, la difesa vince le partite". Questo ragionamento è diventato una massima perchè 9 volte su 10.. facciamo anche 99 su 100, in ogni sport, si dimostra veritiero. Ma se c'è una squadra che ha la possibilità di infrangerlo, questa è proprio New Orleans. E questa considerazione può essere mossa perchè poche volte si è visto uno spettacolo del genere in campo, anche se è ancora presto per fare dei paragoni, soprattutto con chi ha vinto. E' altrettanto vero che vedendo giocare i ragazzi con i caschi dorati si risvegliano certi ricordi. A nessuno viene in mente una squadra altrettanto innovativa e divertente? Anche quella giocava sul sintetico.. anche di quella le partite erano uno spettacolo. Anzi, meglio dire che erano uno show..
Quella squadra però vinse un titolo e ne sfiorò un altro, superfluo dire quale sia il riferimento, quindi il paragone è ancora illegittimo, ma per noi diventa doveroso dare credito a questi Saints perchè hanno avuto una partenza sbalorditiva, seppur siamo coscienti che il mantenere finalmente le aspettative sarà legato al fatto di continuare ad avere un attacco talmente dominante da poter sopperire alle deficienze di una difesa ancora troppo inconsistente. La squadra è ancora monodimensionale, e nelle partite che contano, questo aspetto puntualmente si paga. Quindi le considerazioni da fare sono concretamente due, e cioè che o salirà di tono una difesa che comunque può schierare alcuni interpreti di talento, oppure Brees e compagni di reparto dovranno continuare a caricarsi tutto sulle spalle, e in caso di successo, sarebbero tra i pochissimi a riuscire nello smentire vecchi detti che sono scolpiti persino sulla roccia. E questa sarebbe un'impresa che più di ogni altro record, spedirebbe Brees nell'Olimpo del football.