Troy Polamalu intercetta e segna il TD: per il safety e la difesa Steelers altra grande prova
Baltimore Ravens @ Pittsburgh Steelers 14-23
(0-6; 7-7; 0-3; 7-7)
Pittsburgh conquista l'AFC 2008 e per la settima volta sarà protagonista ad un Superbowl.
Gli Steelers costruiscono la loro ennesima vittoria partendo dalla difesa: non a caso il TD decisivo è un interception return di Troy Polamalu di 40 yd.
Difficile uscire vincenti dall'Heinz Field Stadium se il proprio attacco non è al meglio della forma. Anche la finale di AFC l'ha dimostrato: Joe Flacco inizia da incubo (1/7), si fa intercettare a metà del primo quarto, quindi si riscatta parzialmente prima però di crollare con 13/30, 141 yd, 0 TD e 3 intercetti.
Con la prova sotto le aspettative di Flacco, e di conseguenza dei vari ricevitori (nessuno, da Rice a Mason a Heap, riesce a superare le 50 yd), Baltimore si affida alle corse di McGahee: 20 rush, 60 yd, ma soprattutto 2 preziosi TD che tengono aperta la sfida fino alla fine.
La difesa Steelers non permette comunque all'attacco ospite di superare le 200 yd totali, ergendosi a vera e propria diga in alcuni episodi, si vedano i 3 intercetti o, in chiusura di primo quarto, il 3rd&1 e 4th&1 che i Ravens non hanno saputo convertire. Ciononostante alcuni varchi si possono trovare, come appunto dimostrano le entrate in endzone di McGahee.
L'attacco di Pittsburgh non ha però svolto una partita impressionante, ma vanno sottolineati quattro aspetti.
Il primo è Willie Parker e il rushing game, che ieri è stato appena percettibile: Parker sigla 47 yd su 24 corse, con portata massima di 7 yd, con molti meriti della difesa dei Ravens.
Il secondo è l'icona degli Steelers Hines Ward, che nel secondo quarto ricevendo il suo terzo passaggio di giornata si infortuna ed esce per l'intero match. I suoi sostituti non sono stati all'altezza fino in fondo e avrebbe senza dubbio reso più agevole la partita dei suoi. Il WR aveva infatti iniziato alla grande la giornata, con 55 yd su 3 ricezioni. Nei prossimi giorni si saprà di più sul recupero ginocchio malconcio.
Terzo aspetto Santonio Holmes e Ben Roethlisberger, sul cui asse nasce il 65 yd TD pass che permetterà agli Steelers di rimanere in vantaggio per tutto il match. Per Big Ben 16/33 e 255 yd, con un'ottima gestione della pressione costante riservatagli dai Ravens grazie a finte e sack elusi.
Infine Jeff Reed: se l'attacco di casa non riesce ad arrivare fino in fondo al campo sono allora i suoi 3 field goal a risultare decisivi per la vittoria.
I Ravens hanno contrastato Pittsburgh con la loro stessa arma, ovverosia puntando sulla difesa. 4 sack portati su Roethlisberger, 1 fumble forzato su Parker: una partita dunque fisica sia da una parte che dall'altra, come era anche prevedibile. Magre produzioni offensive, basse percentuali di conversione di terzi down, con gli Steelers che riescono solo una volta ad entrare, e senza riuscire poi a guadagnare punti, nella redzone avversaria. Non sono mancati i colpi duri, l'ultimo dei quali lascia McGahee a terra cosciente ma costretto a lasciare il campo in barella.
Il risultato della strategia difensiva di Baltimore è stato sicuramente positivo ed il più delle colpe della sconfitta va infatti dato all'attacco. La chiave infatti risultano essere i turnover: 4 per i Ravens, 1 per gli Steelers.
Ciononostante i Ravens chiudono la stagione positivamente, se non altro come traguardo raggiunto, dopo questa partita combattuta ma comunque condizionata dall'infortunio di Ward e dagli errori di Flacco: due elementi decisivi a mantenere basse le produzioni offensive. Va considerato però che contro la difesa di Pittsburgh è difficile non sbagliare e toccherà ora a Kurt Warner a Tampa Bay dimostrare di non provare nessun timore reverenziale.