AFC Report – Week 17

Tomlinson sorride, i Chargers sono ai playoffs!

E' fatta, il grande quadro dei playoffs della Afc è definitivamente stato terminato dall'ultima pennellata di San Diego, che in nottata ha acciuffato per i capelli l'ultimo posto disponibile per la postseason dopo una rincorsa davvero incredibile. Risolta anche l'ingarbugliata situazione della East Division, Brett Favre ed i suoi Jets se ne rimangono a casa, a New England tocca la medesima sorte a causa della vittoria di Baltimore, ed alla fine passa Miami, che dopo solamente un anno terminato con una sola vittoria, ottiene un traguardo davvero eccezionale.

RISULTATI

New England Patriots @ Buffalo Bills 13-0
Kansas City Chiefs @ Cincinnati Bengals 6-16
Chicago Bears @ Houston Texans 24-31
Cleveland Browns @ Pittsburgh Steelers 0-31
Oakland Raiders @ Tampa Bay Buccaneers 31-24
Tennessee Titans @ Indianapolis Colts 0-23
Jacksonville Jaguars @ Baltimore Ravens 7-27
Miami Dolphins @ New York Jets 24-17
Denver Broncos @ San Diego Chargers 21-52

Magari non sarà  moralmente corretto, ma ad oggi le regole dicono che si fa così. I Chargers avrebbero meritato meno di partecipare ai playoffs di quanto non avrebbero meritato i Patriots, divenuti il primo team in 23 anni a restare escluso dalla postseason con un record di 11-5, ma si sa, chi ha la forza e la bravura di vincere la propria divisione ottiene un accesso del tutto indipendente dal record fino a lì compilato.

Quello di ieri notte era stato definito come un Championship della Afc West, il vincitore della sfida tra San Diego e Denver si sarebbe preso tutto quanto, l'altro sarebbe mestamente tornato a casa. Il viaggio di ritorno l'hanno compiuto i Broncos, gli stessi che questo raggruppamento l'avevano comandato per sedici settimane consecutive, gli stessi che avevano avuto ben due opportunità , ovviamente non sfruttate, per eliminare i Chargers dalla corsa con l'aiuto dell'aritmetica. Chargers che nessuno aveva osato dare ancora per vivi quattro settimane fa, quando caddero per l'ottava volta dinanzi alla sorpresa Atlanta, ma con un po' di fortuna e tanta determinazione, Philip Rivers e compagni sono riusciti a saltare sull'ultimo vagone del treno giocando una partita di impressionante forza offensiva contro i disorientati Broncos, sostenuti solamente dai touchdowns di un running back, Tatum Bell (8, 86, 2 TD), improvvisamente richiamato a vestire un casco Nfl per la miriade di infortuni occorsi al backfield di Shanahan.

Se Rivers è risultato ai limiti del chirurgico (15/20, 207, 2 TD), LaDainian Tomlinson ha scelto proprio la gara corretta per rendersi autore della miglior prestazione stagionale in fatto di mete segnate, perché mai, in questo tribolato 2008, era riuscito a segnarne tre nella medesima sfida, che sarebbero state agevolmente quattro se Brandon Manumaleuna non avesse deciso di precederlo millimetricamente in occasione del touchdown del 17-6; 96 le yards percorse da LT21, che ne ha approfittato per scalzare un certo Marcus Allen dal secondo posto assoluto per numero di entrate in endzone di ogni epoca (la prossima volta tocca a sir Emmitt Smith), per poi lasciare tranquillamente il posto alla pallina da flipper chiamata Darren Sproles, 115 yards e due segnature, che ha camminato su ciò che era rimasto della difesa di Denver fino al pesante 52-21 conclusivo.

Record anche per Rivers, che ha sorpassato il leggendario Dan Fouts grazie alle mete 33 e 34 della sua ottima stagione registrando un nuovo record di franchigia, ed un minimo di gloria c'è stata anche per Jay Cutler nonostante i due intercetti a carico, dal momento che si è aggiudicato due record di franchigia attraverso il maggior numero di yards lanciate e di passaggi completi in singolo campionato, cancellando rispettivamente le imprese di Jake Plummer e soprattutto di un certo John Elway. Anche se, scommetteremmo, avrebbe volentieri rinunciato ad entrambi in cambio del vantaggio di tre partite che i Broncos avevano, solo poche settimane fa, nei confronti di Rivers e compagni.

In precedenza, nelle partite giocate all'ora di pranzo, i New England Patriots avevano sperato di non imitare proprio Denver, che nel 1985 aveva terminato il campionato a quota 11-5 rimanendo fuori dai playoffs: non è servita purtroppo a nulla la vittoria rimediata a Buffalo, l'undicesima consecutiva ottenuta contro i Bills, giunti al primo shut out casalingo dal 1983 ad oggi (sempre i Patriots…) in una gara fortemente influenzata da un vento che, ad un certo punto, ha persino piegato in maniera del tutto innaturale i goal post.

Proprio a causa delle condizioni atmosferiche i numeri di Matt Cassell non sono lontanamente andati vicini a quelli stratosferici delle ultime uscite (6/8, 78 yards), tuttavia è stato sufficiente, per battere i Bills, vincere la battaglia dei turnovers e correre il pallone con efficacia, lasciando che fossero il quarto TD in tre partite di Lamont Jordan e due calci di Stephen Gostkowski a decretare il quarto successo consecutivo di New England ed un'uscita di scena a testa altissima, dopo una grande cavalcata vissuta senza l'apporto dell'asso Tom Brady. A Buffalo l'amarezza resta grandissima, ed una stagione partita a quota 5-1 e terminata a 7-9 può anche essere interpretata da un episodio simbolico occorso ieri, a secondo quarto oramai scaduto, quando i Bills, a causa della confusione creatasi alla fine di un'azione, non sono nemmeno riusciti ad allinearsi per tentare un comodo field goal.

Solo i New York Jets, che con la vittoria di New England hanno giocato sapendo di essere eliminati, avrebbero potuto cambiare le carte in tavola, ma la voglia di rivincita dell'ex Chad Pennington è sembrata superare qualsiasi ostacolo, compresa la voglia di turnover di Brett Favre. Nell'altro scontro chiave della Afc i fantastici Dolphins di coach Sparano sono andati a catturare il titolo divisionale in trasferta, facendosi letteralmente un baffo della stagione scorsa provando che nella Nfl, se la tua organizzazione ci sa fare, è possibile risorgere anche nel giro di un solo anno, ed il miglioramento di 10 vittorie è il migliore di ogni epoca pareggiato dai soli Colts dell'edizione 1999.

Pennington (22/30, 200, 2 TD) è stato tra i protagonisti più improbabili di una stagione chiusa con cinque successi in fila, Favre protagonista sarebbe dovuto esserlo e lo è stato, ma in negativo, commettendo tre turnovers tra i quai l'intercetto riportato in meta dal rookie Philip Merling, risultati micidiali nell'economia del risultato finale, specchio di una squadra completamente crollata sul finale nonostante le enormi risorse economiche investite sulla free agency. La gara, molto emozionante, ha confermato l'attesa ascesa di Ted Ginn Jr (2, 71, TD), sempre più spettacolare destinatario dei lanci di Pennington e protagonista oramai univoco delle giocate a lunga gittata dei Dolphins, mentre l'audace presa di 20 yards di Anthony Fasano ha ristabilito le gerarchie dopo che Leon Washington (10, 60, TD) aveva dato l'ultimo vantaggio di giornata a New York, la quale dopo quattro anni infruttiferi si appresta a salutare Eric Mangini.

All'interno di tale scenario Baltimore, pur senza la sicurezza, a causa della vittoria dei Patriots, di un posto al sole, non ha poi faticato molto dovendo obbligatoriamente vincere per giocare anche a gennaio, dal momento che i demotivatissimi Jaguars non vedevano l'ora che questa disgraziata scampagnata terminasse in attesa di un 2009 migliore.
La ricetta dei Ravens non è cambiata, tanta difesa, ben quattro i turnovers recuperati tra cui altri due intercetti dell'immenso Ed Reed, un produttivo quarterback rookie al comando (Flacco ha chiuso con 17/23 per 297 yards)ed una dose pesante di La'Ron McClain, il quale grazie alle due segnature di ieri ha chiuso il campionato a quota 10, risultato tutt'altro che cattivo per uno che, in un mondo perfetto, avrebbe dovuto fare solamente il fullback. La cavalcata dei Ravens, 5-11 nel 2007, rappresenta un'impresa quasi alla pari rispetto a quella dei Dolphins, considerato che Flacco era alle prime armi e che il sistema offensivo, il vero tallone d'Achille della passata stagione, era stato completamente rivisto.

Sicure del risultato, Pittsburgh ed Indianapolis non si sono nemmeno dovute affannare troppo per avere la meglio su ciò che rimaneva dei poveri Cleveland Browns e per sconfiggere dei Titans già  proiettati verso i Divisional Playoffs da un pezzo.

Gli Steelers hanno corso i rischi più grossi di tutti, e persino il sangue freddo dei cittadini dell'acciaio se l'è vista brutta dovendo sopportare ben quindici minuti di un Roethlisberger esanime a terra a causa di una commozione celebrale: fortunatamente il quarterback già  protagonista del noto incidente in moto dovrebbe recuperare in tempo per la prima partita di postseason di Pittsburgh, tra quindici giorni, e problemi di gestione, con Byron Leftwich in campo, non ce ne sono stati assolutamente.

La decisione di Tomlin di non far riposare i titolari è stata controproducente per Big Ben, ma necessaria per Willie Parker, che ha ritrovato un po' di fiducia nei suoi mezzi correndo per 116 yards ed un touchdown nel 31-0 con cui gli Steelers hanno affossato una Cleveland costretta all'utilizzo del quarto quarterback stagionale tramite il ripescaggio dell'ex Tampa Bruce Gradkowski (5/16, 18, 2 INT), e che vede calare il sipario sulla gestione Savage-Crennell, dove al primo è già  stata mostrata la porta d'uscita, e per il secondo è solo questione di qualche ora.

Poche, dicevamo, anche le fatiche spese dai Colts sui Titans (23-0 il finale), dal momento che molti titolari sono stati risparmiati da ambedue le squadre, ma è tuttavia doveroso segnalare quanto raggiunto statisticamente da tre membri di Indianapolis: Peyton Manning, che ha giocato una sola serie, ha passato Drew Bledsoe nella classifica relativa ai passaggi completati in carriera, Marvin Harrison ha scalzato Cris Carter dal secondo posto assoluto per numero di ricezioni totale, e Dallas Clark ha infranto il record di franchigia per yards guadagnate da un tight end, che durava dal 1966 ed apparteneva al leggendario John Mackey. Complimenti a tutti e tre.

Vittoria anche per Houston su una Chicago ancora in corsa per la postseason con 328 yards per Matt Schaub, 148 con 2 mete per Andre Johnson, e 91 più meta per Steve Slaton, trio delle meraviglie che fa ben sperare per il futuro della squadra più giovane della Nfl, che ha chiuso ad 8-8 la sua seconda stagione consecutiva; successo anche per i Raiders che sorprendono i Buccaneers eliminandoli dalla corsa alla postseason nella riedizione del Super Bowl di qualche anno fa, grazie anche ad un Michael Bush da 177 yards e due mete; vince, infine, Cincinnati la sfida tra fanalini di coda contro Kansas City, nonostante le assenze di Johnson e Houshmandzadeh per infortunio: la sconfitta dei Chiefs, giunti al peggior record della loro storia, getta non poche ombre sulla permanenza di Herman Edwards sulla loro sideline.

CLASSIFICHE

Afc East
Miami Dolphins 11-5*
New England Patriots 11-5
New York Jets 9-7
Buffalo Bills 7-9

Afc North
Pittsburgh Steelers 12-4*
Baltimore Ravens 11-5*
Cincinati Bengals 4-11-1
Cleveland Browns 4-12

Afc South
Tennessee Titans 13-3*
Indianapolis Colts 12-4*
Houston Texans 8-8
Jacksonville Jaguars 5-11

Afc West
San Diego Chargers 8-8*
Denver Broncos 8-8
Oakland Raiders 5-11
Kansas City Chiefs 2-14

L'asterico indica le squadre qualificate ai playoffs.

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