Omar Minaya con il suo nuovo acquisto J.J. Putz. Una delle molte facce nuove a New York.
Era il 28 settembre, una domenica soleggiata a New York. I Mets pareggiavano 2 a 2 con i Florida Marlins, ormai aritmeticamente fuori dai playoff, al morente Shea Stadium. I due HR nell'ottavo inning da parte dei Marlins spedivano i Mets per l'ennesima volta sul divano di casa per apprezzare la post season comodamente seduti.
Intanto, C.C. Sabathia ed i Brewers festeggiavano un approdo ai Playoff, a scapito proprio dei newyorkesi, storico.
Intanto, nel Bronx, l'unica stagione senza Playoff dei New York Yankees segnava l'abbattimento di uno dei più gloriosi templi dello sport mondiale. Commemorazioni, il grande Yoghi Berra ed i festeggiamenti anche dei giocatori davano il 'la' all'abbandono dello Yankee Stadium, mascherando abbastanza goffamente il disappunto di tifosi, sponsor e dirigenza per la mancata qualificazione alla battaglia di ottobre.
Sono passati esattamente 3 mesi da quella domenica nella città che non dorme mai, e da allora, con l'avvento dei due nuovi ballpark, più di qualcosa è cambiato sia in casa Yankees che in casa Mets.
E' partita la riscossa delle squadre della grande mela.
Mets
Dei Free Agent del 2009 ce n'era uno che più di altri avrebbe catalizzato le attenzioni di tutti le franchige. Francisco Rodriguez arriva dalla migliore stagione di sempre per un closer, con tanto di record di salvezze per singola stagione. Dopo aver trascinato gli Angels ai Playoff ed averli abbandonati sul più bello mancando proprio una salvezza decisiva, il dominicano ha dovuto aspettare ben poco per accasarsi ed ottenere un contratto anche superiore a quello pazzesco che firmò in California.
37 milioni in 3 anni, questo il nuovo contratto di mister 62 salvezze per giocare al nuovo avvenieristico Citi Field.
La situazione closer dei Mets sembrava pregiudicata quando Billy Wagner annunciò l'intenzione di operarsi e quindi di non essere disponibile per il 2009. New York ha quindi dovuto scegliere tra i molti closer presenti in Free Agency: Fuentes, Hoffman, Wood o per l'appunto K-Rod.
La scelta ricaduta su quest'ultimo può essere interpretata come un gran bel modo di riempire in ogni ordine di posto il nuovo ballpark e solo in secondo luogo come un fatto prettamente tecnico.
Come documentammo durante quest'anno in un report della AL East, molte delle salvezze di K-Rod sono scaturite da situazioni "forzate", cosa che chiaramente non sfugge alla dirigenza Mets.
Intendiamoci, se Rodriguez non è il miglior closer in MLB ci manca poco, ma ci sembra che la scelta della squadra di Jerry Manuel sia anche dettata da fattori esterni al gioco.
Ma ci fermiamo qui? E chi fornisce le situazioni agevoli di cui parlavo prima a K-Rod? A LA aveva Arredondo e Shields, qui chi avrebbe? Lo stesso bullpen che non aveva saputo garantire la vittoria necessaria contro Florida in quel settembre nero.
Ecco che però arriva J.J. Putz dalla trade da 12 uomini con Seattle.
Putz ha avuto con i Mariners due mostruose annate 2006 e 2007, con Era bassissima e tanti strikeout. E' sempre stato un po' sottovalutato come closer, e la capacità di muoversi bene, come nell'ultima stagione, da set-up, gli è valso la chimata ed una delle trade più complicate, che ha coinvolto Indians, Mariners e Mets.
Il prezzo di talento da pagare è stato alto. I Mets si sono separati da Endy Chavez buon outfielder ed altri 4 giocatori.
La rotazione dovrebbe perdere Pedro Martinez, uno dei molti hall of famer disponibili in questo mercato. Tramite FA o trade si dovrebbe arrivare ad un altro top pitcher oltre a Johan Santana, che come secondo ha John Maine, ottimo giocatore ma non ancora una stella.
A rinforzare il lineup potrebbe arrivare Orlando Hudson. Mostro del fielding, Hudson sostituirebbe Luis Castillo, messo sul mercato dai Mets.
Sono stati rifirmati Carlos Delgado e Fernando Tatis, outfielder dal buon rendimento casalingo. In ottica futura, è arrivato Jeremy Reed, nella trade che ha coinvolto i Mariners.
Gli esterni sono quindi affollatissimi al nuovo Citi Field.
Qualche elemento sacrificabile quindi lo cercheremmo qui, considerando Carlos Beltran come incedibile. E chissà che non approdi a New York qualche grande nome della Free Agency, cosa che confermerebbe la precedente ipotesi per cui si voglia subito al primo anno attirare nuovi e vecchi tifosi con qualche nome altisonante, cosa che magari non sarebbe produttiva ma farebbe molto parlare di una squadra che nelle ultime due stagioni ha perso totalmente di credibilità , viste le follie di settembre.
I Mets sono una squadra da Playoff quanto lo erano gli scorsi anni, forse di più considerando che una volta avanti nell'ottavo inning togliergli la W sarà impresa per tutti. Ma in una division combattutissima con i Phillies campioni del Mondo e i Marlins che si divertono annualmente a spezzare tutti i sogni dei blu-arancio, per essere sicuri di non fallire ancora potrebbe non basterà avere Wright e Reyes oltre ai già citati Beltran e Delgado nel lineup.
Yankees
Sui 423 milioni piombati sui nuovi acquisti degli Yankees vi ha già detto tutto Renè nell'articolo che precede questo. Ma quale sarà la loro incidenza sul gioco di New York? E cosa rimane da prendere in Free Agency per i più spendaccioni della lega?
Innanzitutto, si può evitare di vincere con un lineup che conta su Mark Teixeira, Derek Jeter, Alex Rodriguez? No, è quasi impossibile perdere con questi tre giocatori. Ma mettiamo che uno tra Robinson Cano, Jorge Posada o Melky Cabrera non abbia una buona stagione.
Nessun problema, tanto è stato preso anche Nick Swisher, che gioca in 4 ruoli ed è il "decimo uomo" migliore nelle Majors.
Insomma, la dirigenza ha messo nelle mani di Joe Girardi probabilmente una delle squadre, sulla carta, più forti che siano mai state messe assieme, che conta sul monte anche su altre due firme d'eccezione come quelle di CC Sabathia e AJ Burnett. E forse sarà questo il difetto degli Yankees 2009: un allenatore con poca esperienza, reduce da una brutta stagione d'esordio in pinstripes. Presumibilmente sentirà la pressione di una squadra che deve vincere assolutamente il titolo, cosa che gli precluderà la via di un lavoro metodico e costante che fa la differenza in una stagione lunga e debilitante come quella delle 162 partite MLB in cui ogni squadra che visiti il nuovo Yankee Stadium vuole fare buona figura.
Per fallire i Playoff probabilmente servirà molto più di questo, come infortuni e cali di forma, o che Rays e Red Sox trovino la stagione della loro storia.
Senza contare che il banchetto in Free Agency è tutt'altro che terminato.
Innanzitutto Manny Ramirez è ancora senza squadra, sta temporeggiando e tra qualche settimana potrebbe accontentarsi di un contratto non troppo pretenzioso. Inoltre, dopo il brutto modo con cui ha lasciato i Red Sox, lo sceneggiatore MLB gli ha già scritto un futuro in pinstripes.
Poi c'è l'ultimo grande partente disponibile: Derek Lowe. Garanzia di vittorie, il pitcher dei Dodgers potrebbe affiancarsi, oltre che a Chien-Ming Wang e Sabathia, ad Andy Petitte, che rumors danno vicino ad un'altra firma con New York, per una cifra inferiore a quella finora ottenuta.
Ciò permetterebbe di muovere Joba Chamberlain a set-up o rilievo, tamponando un bullpen unico reparto rimasto debole in una armata apparentemente invincibile.
I rilievi ancora a spasso sono Brian Fuentes e Juan Cruz, due closer poco utili alla causa vista la presenza di Mariano Rivera.
Con i due nuovi stadi che crescono a vista d'occhio e che saranno pronti per marzo, le due newyorkesi si sono prese un inverno di rivoluzioni atto ad esorcizzare la stagione scorsa, tra le più deludenti degli ultimi anni. Soprattutto, con due nuovi stadi e voglia di rivincita, a New York non è contemplata una stagione incolore troppo lontana dalle World Series.