Jonathan Stewart (28) offre un'altra grande prestazione nel MNF con la divisa dei Panthers.
Ancora una volta il Monday Night ci offre la miglior prestazione settimanale di un rookie, infatti è il Panthers Jonathan Stewart a guidare il folto gruppo dei colleghi con 2 touchdown, su corse da 2 e 4 yard, e 115 yards conquistate in 15 portate, numeri che gli consentono di guidare Carolina alla vittoria su Tampa e che gli permettono di mantenere un'ottima media, 7.6 yds di average; l'ex Ducks di Oregon dopo un piccolo infortunio che l'ha costretto a saltare qualche match è tornato alla grande, imponendosi con autorità nel pepato duo di runningback che compone con il rinato DeAngelo Williams, giocatore che sta facendo finalmente vedere i colpi da fenomeno a cui ci aveva abituato in NCAA.
Colpi da navigato runner gli ha piazzati anche il solito Steve Slaton, diventato ormai il faro indiscusso del backfield dei Texans, dove ancora una volta funge da ago della bilancia concludendo con 120 yards corse e 40 ricevute, stats che lo coronano a grande sorpresa della stagione e che permettono a Houston di conquistare un importantissima vittoria, nonostante l'ex Mountaineers non possa festeggiarla con un TD; a differenza del numero 20 texano gioisce Chris Johnson di Tennesse, ancora a segno e con oltre 160 yards totali, 136 corse e 30 ricevute, nella vittoria domenicale contro Cleveland.
Sempre con un touchdown all'attivo chiudono anche Tim Hightower, 32 yards in 12 run nel match tra Arizona e St. Louis, e Peyton Hills, 58 yards su corsa e 11 su ricezione contro Kansas City, partita che purtroppo, per lui e per i Broncos, segna la fine della sua stagione a causa di un infortunio; fuori il fullback che ha sorpreso tutti negl'ultimi weekend con prestazioni da tailback, a Denver non resta che consolarsi con il probabile ritorno di Selvin Young. Una consolazione insperata ha ravvivato anche la giornata dei Cowboys, che nella brutta sconfitta rimediata contro Pittsburgh ritrovano un positivissimo Tashard Choice, 88 yds run e 78 rec., runner a cui spetterà l'ingrato compito di sostituire Felix Jones e, solo momentaneamente, Marion Barber.
Una sconfitta, in questo caso quella dei Lions, non ferma nemmeno Kevin Smith, che riesce a totalizzare 90 yards contro una difesa ostica come quella dei Vikings, impegnata per lunghi tratti e tenuta saldamente alla sbarra dalle sue corse e dalle giocate di Daunte Culpepper, un ex dal dente avvelenatissimo; nella lotta per aggiudicarsi il titolo della North Division in NFC avanza anche Chicago, trascinata da un sempre convincente Matt Forte', che collabora con 69 yards corse e 37 ricevute nell'importante affermazione dei Bears su Jacksonville. Con una vittoria chiude i match della domenica anche Baltimore, che nel Sunday Night si impone anche grazie alle corse di Ray Rice, 3 per 31.
Nei Ravens vittoriosi non brilla Joe Flacco, 134 yards, 1 touchdown e 1 intercetto lanciato contro i Redskins, che si dimostra concreto ed efficace ma perde un po' di terreno nella corsa al ROTY rispetto a Matt Ryan, quarterback che è uscito sconfitto dal match divisionale contro New Orleans ma ha totalizzato buonissime stats, completando per 315 yards, 1 TD, e 1 INT; nella stessa partita è arrivata anche la sua prima realizzazione su corsa, ottenuta grazie ad una penetrazione da 12 yards che ha rivelato una discreta, e inaspettata, mobilità .
Più mobile ma meno intraprendente del solito è parso il teammate Harry Douglas, che dopo le sfuriate delle scorse settimane ha concluso senza segnature il derby contro i Saints, ricevendo appena 2 palloni per 45 yards totali; meglio è andato Jordy Nelson di Green Bay, che tra le mura amiche del Lambeau Field le prova tutte per rimettere in corsa i Packers accorciando le distanze, su ricezione da 9 yards, e chiudendo con 25 yds nel match che l'ha visto uscire sconfitto con Houston.
In un weekend poco positivo per tutti i ricevitori l'unico, oltre a Nelson, che riesce a raggiungere l'endzone avversaria è John Carlson, tight end dei Seahawks che completa 6 reception per 69 yards tenendo sulle spine i Patriots, che vincono di un soffio, appena 3 punti, al Qwest Field di Seattle. Senza segnature chiude invece uno straordinario Devone Bess, 9 per 74 nell'importante vittoria di Miami a Buffalo, parso sempre più in sintonia con Chad Pennington tanto da superare, come stats, uno dei migliori ricevitori della stagione, Eddie Royal di Denver, che chiude con 42 yards nella sfida con i Chiefs.
In calo le prestazioni settimanali di Dustin Keller e DeSean Jackson, entrambi con 14 yds all'attivo, risale la china il Redskins Devin Thomas, che nella sconfitta di Baltimore emerge con 3 ricezioni per 28 yards totali. A casa dei Ravens non brilla neppure l'altro rookie di Washington Chris Horton, che chiude con appena 2 tackles all'attivo lasciando le top performances difensive di giornata ad altri defensive backs, impostisi rispettivamente a Denver, e nelle sperdute lande del deserto dell'Arizona.
A Phoenix disputa infatti un'ottima partita Dominique Rodgers-Cromartie, che realizza il suo primo touchdown su ritorno da intercetto in NFL con una splendida galoppata da 99 yards che ha il potere di stendere i Rams e di segnare un passo decisivo verso i playoffs per i Cardinals, grazie anche ad una difesa dove lui si impone tra i leaders con 5 tackles e 1 intercetto, il terzo stagionale, all'attivo. In Colorado a farla da padrone è invece l'ospite Maurice Leggett, cornerback dei Chiefs che emula il collega di Arizona riportando in meta un pallone pizzicato sulle 27 yards avversarie.
L'undrafted rookie, 3 placcaggi a fine match, non è però l'unico DB a fare la voce grossa nelle file di Kansas City, che rimane in partita solo grazie alla difesa, visto che, come al solito, Brandon Flowers e Brandon Carr fanno di tutto per tenere in corsa la squadra macinando tackles in serie, 7 il primo, 5 il secondo, e collaborare con il sempre valido Glenn Dorsey, ancora in fase di crescita con 4 stops. Nella difesa avversaria dimostra nuovamente quanto sia stato erroneamente sottovalutato in sede di draft Wesley Woodyard, che guida i Broncos con 8 tackles totali, precedendo i teammates Josh Bell e Josh Barrett, che chiudono, rispettivamente, con 6 e 2 placcaggi all'attivo.
In grandissimo spolvero continua ad essere anche la safety dei Giants Kenny Phillips, 6 tackles, che guida la difesa dei campioni del mondo in carica alla stessa maniera in cui il rookie Jerod Mayo si impone in quella di New England; l'ex linebacker di Tennessee chiude con 7 placcaggi un'altra prestazione da incorniciare e che lo vede sopravanzare, nuovamente, i colleghi di reparto Jonatahn Wilhite, 3 stops, e Gary Guiton, autore di 2 tackles. Stesso numero, e stessa partita, delle fermate imposte agli avversari dall'end di Seattle Lawrence Jackson che si comporta molto meglio dell'altro ex Trojans Sedrick Ellis, in ombra, e con 1 solo stop all'attivo nella sfida contro Atlanta.
Nei Falcons brilla come sempre la stella di Curtis Lofton, che con 7 tackles all'attivo conferma di svolgere lo stesso inestimabile lavoro che fin qui ha fatto Matt Ryan per l'attacco, vestendo i panni del leader per trasformare una squadra perdente e priva di motivazioni nella più grande sorpresa dell'anno; sorprese che portano anche il nome di Chevis Jackson, inarrestabile da quel primo TD su intercetto da professionista e autore, ancora una volta, di 4 placcaggi che si vanno ad aggiungere al suo già lauto bottino stagionale.
Un bottino consistente è quello che sta accumulando di partita in partita pure Xavier Adibi, nuovo faro della difesa di Houston con altri 6 stops all'attivo, buona parte dei quali nascono dalla fortuna di avere le linee avversarie concentrate su un mostro del calibro di DeMeco Ryans; restando in tema di mostri, sportivamente parlando, non smette mai di sorprendere l'apporto che il corner Dwight Lowery fornisce settimanalmente ai suoi Jets, file nelle quali ancora una volta si fa notare per i 4 placcaggi messi a segno.
Tra le stats dei cornerback non manca mai il nome di Leodis McKelvin, 3 stops nel match divisionale con Miami, che impatta, almeno come tackles totali, il defensive end avversario Kendall Langford, parso in netta ripresa dopo la flessione patita a metà stagione; rimane stabile invece il lineman di Cincinnati Pat Sims, che non va oltre i 2 placcaggi come la coppia di linebackers di Detroit formata da Jordon Dizon e Cliff Avril, che chiude con anche 1.0 sack all'attivo.
Più intraprendente sembra essere diventata la difesa di Indianapolis, dove emerge per la prima volta Jordan Senn, end dalla piccola università di Portland State che chiude con 4 tackles, 2 in più di quelli messi a segno dai compagni di squadra Jamie Silva, safety da Boston College, e Phillip Wheeler, linebacker da Georgia Tech. Sempre con 2 placcaggi chiudono anche Aqib Talib di Tampa e Marcus Harrison di Chicago mentre si limita a totalizzarne 1 il cornerback Orlando Scandrick, giocatore di Dallas che confeziona il suo primo sack in NFL.
Negli special team ancora una giornata positivissima per Dan Carpenter che va a scalare infilando per prima una bomba da 50 yards e poi completando l'opera con due calci da 35 e 27 yds, fondamentali per guidare Miami verso la vittoria; 3 field goal li trasforma anche Garrett Hartley nella partita tra Saints e Falcons, dove va a segno dalle 26, dalle 46, e dalle 25 yards, stessa distanza da cui va a segno Connor Barth, kicker dei Chiefs.