NFL – Top & Worst Week 13

DeAngelo Williams: 4 touchdowns contro i Packers, tra cui quello per la vittoria finale

TOP 3

DeAngelo Williams
Il folletto ex Memphis sembra essere finalmente esploso anche tra i professionisti, dopo due anni in cui tutti credevano di aver preso un granchio, viste le premesse di ingresso nell'NFL e visti i risultati ottenuti con i Panthers nel primo biennio, mai decisivo, sempre sorpassato nelle depth charts e incapace di dimostrare tutto il potenziale intravisto al College.
Anche l'inizio di questa stagione sembrava continuare il trend negativo, con il rookie Jonathan Stewart già  pronto per diventare il titolare indiscusso, nonostante l'exploit da 120 yards e 2 td contro i derelitti Chiefs, ma da week 8 la musica è cambiata e sembra che per Williams sia iniziata una nuova carriera. Dopo 4 partite consecutive oltre le 100 yards e aver già  superato ampiamente il suo record per yards corse e touchdowns, domenica nell'importante sfida contro Green Bay, il back di Carolina, pur correndo "solo" 72 yards, ha segnato 4 dei 5 touchdowns dei Panthers, compreso l'ultimo che ha permesso di superare i Packers a un minuto e mezzo dalla fine e regalare la nona vittoria, che mantiene la squadra in testa alla tremenda NFC South insieme con Tampa Bay.

Brian Westbrook
Prima di Williams, era stato Westbrook a collezionare 4 td nella stessa partita, ma in modo differente, due su corsa e due su passaggio, risultato poco sorprendente per uno dei corridori più completi dell'intera NFL, incapace però in questa stagione di essere il solito protagonista dell'attacco degli Eagles, fermato da molti infortuni che ne hanno di fatto rovinato la stagione. Contro Arizona, in una partita molto difficile, soprattutto dopo una settimana di polemiche dovute al panchinamento di McNabb nella gara contro i Ravens, Westbrook ha iniziato segnando i primi 21 punti degli Eagles, con un td su corsa e due su passaggio, chiudendo poi la sfida con un altro touchdown su corsa ad inizio terzo quarto per il 31 a 7 e finendo la partita con 120 yards corse, seconda prestazione stagionale sopra le 100.
Quanti rimpianti per Philadelphia chiedendosi come sarebbe stata la stagione con un Westbrook integro in tutte le partite.

Mark Clayton
Giornata da ricordare anche per il ricevitore di Baltimore, che sembrava perso per il grande football, dopo un secondo anno di grande spessore, chiuso ad un soffio dalle 1000 yards, seguito da un'annata pessima e da un inizio regular season altrettanto negativo, in cui sembrava incapace di proporsi come target per il rookie qb Joe Flacco.
Nella vittoria netta contro i Bengals, Clayton ha fatto di tutto, ricevendo per 164 yards con la spettacolare ricezione ad una mano per il td da 70 yards del 27 a 3, preceduto da un td pass confezionato da Clayton per Derrick Mason, con un lancio perfetto dopo l'hand off ricevuto da Flacco.
Una giornata finalmente positiva per un talento che sembrava perso e una notizia positiva per i Ravens, che sperano di vedere questo Clayton fino al termine della stagione.

MENZIONE D'ONORE

Tony Romo: con il ritorno del loro quarterback titolare i Dallas Cowboys sembrano essere ritornati quella macchina da punti che aveva incantato nella prima parte di stagione, candidandosi come favorita della NFC nella corsa al Super Bowl. Dopo le quattro partite d'assenza per l'infortunio al dito della mano e il rientro abbastanza silente, anche se vittorioso, contro i Redskins, Romo ha approfittato di due impegni non troppo impegnativi per scaldare il braccio e contro Seattle ha replicato la prestazione da più di 300 yards mostrata contro San Francisco, lanciando altri 3 td pass, con la chiara dimostrazione che il feeling con Terrell Owens sembra rinato e che il timing con Jason Witten è perfetto.
Nella volata per la wildcard, Dallas è ora in vantaggio e se l'attacco continua a mostrarsi così in palla, a gennaio si farà  ancora i conti con i Cowboys.

James Harrison: sarebbe da premiare tutta la difesa di Pittsburgh, ancora una volta dominante, che ha letteralmente annientato l'attacco dei Patriots e in particolare Matt Cassel, autore di un back to back da 400 yards lanciate nelle due gare precedenti. Vogliamo premiare Harrison perchè resta il simbolo di questa difesa, oltre che aver chiuso la partita con 10 tackles totali, 2 sacks che portano a 14 il totale, e aver provocato il quinto e sesto fumble della stagione, abusando di una delle migliori OL della NFL e costringendo Cassel a mangiare l'erba del terreno in più di un'occasione.

WORST 3

Ryan Fitzpatrick
Peggior prestazione di un'annata che fin qui era stata definita disastrosa da molti analisti. Come riuscire a far peggio del peggio insomma e il backup di Carson Palmer sta dimostrando di non essere assolutamente in grado di guidare un attacco NFL, nonostante abbia una coppia di ricevitori di assoluto valore come Houshmandzadeh e Chad Johnson.
Contro Baltimore è finito nella morsa della difesa guidata da Ray Lewis, finendo per completare solo 12 passaggi per la miseria di 124 yards, con il 38% di completi, nessun touchdowns e due fumbles, in una partita in cui pur avendo un attacco tutt'altro che scarso, è riuscito a guadagnare solamente sei primi downs. A Cincinnati sperano che la stagione finisca presto per non veder più certi spettacoli e ripartire con Carson Palmer dietro al centro.

Marc Bulger
Ormai non ci sono più scuse per un quarterback che solamente due anni fa chiudeva la stagione con più di 4000 yards lanciate e 24 td. La scorsa annata sembrava figlia di molte peripezie date dagli infortuni personali e di altri uomini chiave del roster, ma in questa stagione, pur avendo ancora una OL non all'altezza e con un Steven Jackson a mezzo servizio, Bulger, proprietario di un contratto da star, sta dimostrando di non essere il leader offensivo che i Rams speravano di aver trovato. Contro una difesa non proprio dominante come quella di Miami, il qb di StLouis ha lanciato solo 149 yards, senza touchdowns e con tre intercetti, per un rating di 22, che rispecchia in pieno le enormi difficoltà  che sta attraversando Bulger e pone numerosi dubbi sulla possibilità  di rimanere a lungo lo starter a StLouis.

Ladainian Tomlinson
Ci sono mille attenuanti sulla stagione da incubo che sta vivendo il fenomeno dei Chargers, primo fra tutti quel maledetto piede che non vuol sapere di guarire completamente e che non permette all'ex MVP di correre con efficacia, ma la prestazione contro i Falcons, in una partita decisiva per le ultime possibilità  di postseason di San Diego, è stata probabilmente la peggiore dell'anno. Solo 24 yards corse su 14 portate, nemmeno 2 yards di media, pur con un inizio incoraggiante dopo la meta del 7 a 3 segnata con una corsa di rabbia a ridosso della goal line. Il resto della partita è vissuto sempre in sofferenza, incapace di mostrare le movenze che lo hanno fatto diventare il miglior runningback della NFL negli ultimi anni.

MENZIONE DI DISONORE

Peyton Manning: altra prestazione negativa per il grande Manning, in un'annata che sembrava essere girata nel verso giusto dopo un inizio disastroso. Della partita contro Cleveland si salva solo il risultato finale, con la striminzita vittoria dei Colts per 10 a 6, ma per Manning è stata un'altra domenica da cancellare: nessun td pass per la seconda volta in stagione, due intercetti che avrebbero potuto costare la sconfitta se dall'altra parte non ci fosse uno dei peggiori attacchi della Lega e solamente 125 yards guadagnate e la certezza che a fine partita ci saranno stati molti ringraziamente per Freeney e Mathis, autori della giocata che ha permesso a Indianapolis di acciuffare una vittoria fondamentale in chiave playoff.

Ryan Lindell: l'attacco dei Bills è forse la peggior cosa che si possa vedere su un campo di football in questo momento, tolto il cuore di Marshawn Lynch e la voglia di Fred Jackson, incapace di raggiungere l'endzone di San Francisco, nonostante i Niners avessero subito in stagione una media di 30 punti ad ogni gare, ma i due errori di Lindell, soprattutto il primo da poco oltre le 20 yards, sono stati decisivi in una partita a punteggio bassissimo e si sommano all'errore che aveva costato la partita contro Cleveland, nel Monday Night di due settimane fa. Per un kicker abituato ad essere infallibile nel medio/corto raggio sono errori pesantissimi e che potrebbero costaro caro per il futuro in quel di Buffalo.

ROOKIES TOP 3

Nomi già  noti alla ribalta in questa week con Steve Slaton che ha scelto il palcoscenico del Monday Night per mostrare il suo talento in diretta nazionale, dominando la difesa dei Jaguars con 130 yards corse e 2 td, sommati ad una splendida giocata da 46 yards su screen pass, decisiva per la vittoria di Houston. Peyton Hillis, invece, è stato fenomenale nell'importantissima vittoria di Denver in casa dei Jets, contro una delle prime tre difese contro le corse della NFL, correndo per 129 yards contro una squadra che finora aveva concesso poco più 80 yards, prima volta in carriera oltre il mark delle 100 yards, con il quarto td nelle ultime tre gare, diventando ormai idolo indiscusso dei Broncos fans e promosso titolare anche per le prossime partite. Matt Ryan, probabile rookie offensivo dell'anno, ha messo un altro mattone sulla propria candidatura, portando Atlanta alla vittoria contro San Diego, l'ottava stagionale che mantiene i Falcons in corsa per il titolo della NFC South, con una prestazione estremamente pulita, con solo sei incompleti, 207 yards guadagnate, 2 td pass e la seconda partita consecutiva senza turnovers, dimostrando per l'ennesima volta di essere già  pronto per guidare con sicurezza una squadra che sorprendentemente sta lottando per la postseason, dopo che in preseason in molti non prospettavano più di quattro vittorie totali.

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