Thanksgiving Recap

Tony Romo ha guidato i suoi Cowboys alla vittoria lanciando 3 TD!

Tutto iniziò nel lontano 1934 quando i Lions, appena trasferitisi a Detroit, ospitarono i Chicago Bears l'ultimo giovedì del mese di novembre, durante il giorno del Thanksgiving. Da lì in poi la partita (o meglio, le partite) di football in tv durante il giorno del ringraziamente sono diventate una tradizione, proprio come quella del tacchino sulla tavola di tutte le case d'America.

Detroit e Dallas (che dal 1966 ad oggi solo in due occasioni – 1975 e 1977 – non ha giocato durante il Thanksgiving Day) sono le squadre storiche impegnate durante la festività . Ovviamente anche quest'anno sia Lions che Cowboys sono sul campo; i primi, in cerca della loro prima W stagionale, ospitano i Tennessee Titans (reduci invece dalla prima sconfitta di questa stagione) al Ford Field mentre al Texas Stadium arrivano i Seattle Seahawks. Philadelphia Eagles e Arizona Cardinals chiudono la giornata di festa (e football) al Lincoln Financial Field.

Nella prima partita i Tennessee Titans, come facilmente pronosticabile, hanno semplicemente distrutto i poveri Detroit Lions (47-10 il finale) che cadono così ad un record di 0-12 (1-19 nelle ultime 20 partite, considerando anche la scorsa stagione). Un paio di dati disarmanti che danno l'idea di come non ci sia stata gara tra le due squadre: Tennessee Titans 5 TD – Detroit Lions 6 first downs; total yards: Titans 456 – Lions 154.

I padroni di casa hanno commesso il primo turnover della partita durante il loro secondo gioco con fumble di Shaun McDonald. Dall'altra in parte invece, con il loro secondo snap, i Titans hanno segnato il primo touchdown con una corsa da 6 yards di Chris Johnson.

Dopo il FG da 53 yards di Jason Hanson che ha portato il risultato sul 10-3 non c'è più stata partita. La OLine di Tennessee, guidata dal suo centro Kevin Mawae, ha preso il controllo della sfida permettendo al proprio “two-headed monster” composto da Johnson e LenDale White di distruggere la difesa di Detroit che, come al solito, è stata per usare un eufemismo rivedibile.

Entrambi i RB hanno corso per più di 100 yards segnando 2 TD a testa. Il rookie uscito da East Carolina ha chiuso con 125 yards (era dalla partita della Week 6 con i Chiefs che non andava oltre il muro delle cento yards) mentre il suo compagno ex USC si è fermato a quota 106 con 21 portate (massimo stagionale dopo aver corso una sola volta la settimana scorsa contro i Jets).

Con una prestazione del genere da parte del running game, Kerry Collins ha potuto fare ciò per cui è stato promosso a starting QB, e cioè controllare la partita. Le sue stats parlano di 11 completi su 18 tentativi per 127 yards (a cui aggiunge una corsa da 12 su un terzo down in territorio avversario).

L'unico errore, anche se va imputato alla sua OL, è avvenuto verso la fine del secondo quarto, quando il DE Cliff Avril (terza scelta all'ultimo Draft) ha colpito Collins causando il fumble, poi riportato sino a ridosso della end-zone, da dove Daunte Culpepper ha poi connesso con il suo TE Michael Gaines per l'unico TD di giornata per Detroit.

Anche la difesa dei Titans è stata, come spesso accade, pressochè perfetta. L'attacco di Detroit, come testimoniano i soli 6 primi down conquistati, non ha mai trovato il ritmo con il proprio RB Kevin Smith limitato a 12 portate per 22 yards e Culpepper messo sempre sotto pressione dal front seven di Tennessee (guidato dal solito Albert Haynesworth che si sta confermando come uno dei migliori DT in circolazione).

Tra Cowboys e Seahawks la musica non cambia, la miglior squadra tra le due (Dallas) non ha problemi a sbarazzarsi degli avversari vincendo per 34-9. Protagonista della partita è stata sicuramente la offensive line dei padroni di casa che ha saputo lasciare al proprio QB Tony Romo tutto il tempo necessario per restare nella tasca ed aspettare che uno dei suoi playmakers si liberasse. In questo modo Romo ha terminato la gara con 22/34 per 331 yards, lanciando 3 TD (con 1 intercetto). Grande prestazione per il TE Jason Witten che dopo la scarsa performance della settimana scorsa torna sui suoi standard, ricevendo per 115 yards (ottava volta in carriera in cui riceve per 100+ yards) ed 1 TD; benissimo anche Terrell Owens che si assesta su 98 yards ricevute con 1 TD. Il rookie TE Martellus Bennett ha invece ricevuto il terzo TD nelle ultime tre partite giocate.

Dall'altro lato, quello difensivo, il copione è stato lo stesso. La linea di Dallas ha stravinto la battaglia contro quella di Seattle riuscendo a mettere le mani sul QB Matt Hasselbeck con addirittura 7 sacks (era dal 1997 che Dallas non metteva a segno così tanti sacks), di cui 3 dell'OLB DeMarcus Ware. Sotto la pressione della difesa dei Cowboys l'attacco dei Seahawks non si è mai rivelato troppo pericoloso. Con un running game deficitario il peso è caduto sul braccio di Hasselbeck che ha lanciato per 287 yards (e 1 INT) senza però mai trovare l'endzone. I 9 punti messi a segno sono arrivati tutti dalla gamba del kicker Olindo Mare.

L'unica nota positiva per l'attacco di Seattle arriva, come spesso accaduto in questa sfortunata stagione, dal TE John Carlson, al suo primo anno nella NFL. Anche questa sera il prodotto di Notre Dame è stato il miglior ricevitore della squadra, chiudendo con 105yds.

Le uniche note negative per la squadra texana arrivano dall'infermeria, Ware (visto comunque sulla sideline scherzare con i compagni a fine partita) e il RB Marion Barber non hanno infatti finito la partita a causa di due infortuni (al ginocchio il primo e ad un dito del piede il secondo). Dopo i primi accertamenti non sembra però essere niente di grave per nessuno dei due.

Nella terza ed ultima partita di giornata i Philadelphia Eagles, lontani parenti della brutta copia vista nelle ultime settimane contro Cincinnati e Baltimore, si sbarazzano senza grossi problemi dei sin qui sorprendendi e futuri campioni della NFC West Arizona Cardinals. 48-20 il punteggio finale e terzo blowout.

La palma di MVP non può che andare a Brian Westbrook, tornato in piena forma al suo posto nel backfield degli Eagles. I suoi numeri ci raccontano di: 110 rushing yards con 2 TD, 20 receiving yards con altri 2 TD. Una partita semplicemente perfetta se pensiamo che è stato solamente il primo giocatore della NFL dal 1975 ad oggi ad avere delle statistiche del genere. Per tutti i tifosi delle “aquile” è proprio il caso di dire “welcome back B-West”.

La partita ha preso una piega decisiva sin dal primo quarto, quando Philadelphia è riuscita subito a segnare 14 punti guidata da un ottimo Donovan McNabb (molto più preciso e sicuro rispetto alle ultime uscite, 260 yds e 4 TD per lui) mentre Kurt Warner lanciava 2 intercetti, uno dietro l'altro, che tagliavano le gambe ai piani di rimonta dei suoi Cardinals.

Da quel momento in poi l'attacco di Philadelphia è riuscito a controllare la gara, grazie anche ad una solidissima prestazione della propria OL. McNabb ha trovato i suoi ricevitori con facilità , avendo più tempo a disposizione del solito nella tasca, giocando probabilmente la miglior partita stagionale. Ai 4 TD di Westbrook si è aggiunta la segnatura nell'ultimo quarto del rookie Desean Jackson che ha virtualmente chiuso la partita dopo un fumble di Anquan Boldin sulla linea delle proprie 20 yards.

L'attacco di Arizona è sembrato invece ben lontano dai tempi migliori, con un running game completamente inesistente (25 yards guadagnate “on the ground”) e un Edgerrin James sempre sulla sideline, la difesa di Phila ha potuto concentrarsi sul passing game e su Warner che non ha potuto fare miracoli chiudendo una pessima partita: 21/39 per 235 yards (si chiude a cinque la striscia di partite consecutive lanciando almeno 300 yards) con 3 TD ma anche 3 intercetti.

Il football in tv è finito, di tacchino non ne è avanzato neanche questa volta. Anche per questo Thanksgiving, è tempo di sparecchiare la tavola.

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