Graham Harrell, uno dei migliori prospetti texani presente al prossimo draft NFL.
Chiunque segua il football sa che il Texas, storicamente, è una terra che produce atleti in serie e sa ancor di più che nello stato famoso per i cow-boy, i ranch, e il petrolio, questo sport è una sorta di religione, fin dalle high school, quando dal più sperduto dei paesini fino alla più grande delle metropoli tutti si fermano per assecondare il fascino delle Friday's Night Lights, le famose luci del venerdì sera, quelle che illuminano gli stadi dove crescono i campioni in erba, pronti a tentare l'avventura in NCAA dopo aver guidato il proprio liceo verso i traguardi più impensabili.
Non sempre essere una star alla HS, ed esserlo nel ruolo principale, quello di QB, corrisponde a diventarlo anche al college; eppure quest'anno il grande libro del football NCAA ci racconta che nella sola Division I-A sono ben diciotto gli atenei che hanno fatto affidamento su quarterback di origine texana per rinnovare le proprie aspirazioni o per mantenere alto, in alcuni casi altissimo, il proprio livello di gioco. Alla vetta del ranking puntano sicuramente i Texas Longhorns, guidati dall'ottimo Colt McCoy, uno dei più seri candidati all'Heisman e tra i giocatori più spettacolari del college football.
Nativo di Tuscola, piccolo paesino di 714 abitanti nel nord del Texas, l'attuale numero 12 dei Longhorns già dalla high school ha fatto intravedere numeri da campione guidando la Jim Ned High verso le fasi finali del torneo statale in diverse occasioni; arrivato ad Austin dopo essere diventato il passing leader all-time della Texas Division 2A HS e il quarto miglior passatore di sempre nello stato, McCoy ha passato la stagione da freshman osservando dalla sideline le gesta di Vince Young, ultimo QB a guidare Texas alla vittoria nel National Championship.
Un anno dopo, come redshirt freshman si è assicurato il posto da titolare, diventando un punto fermo nell'attacco dei Longhorns guidati da Mack Brown e il primo QB a vincere il season opener da matricola dopo ben 62 anni, l'ultimo era stato Bobby Layne nel 1944; da tre anni starter indiscusso di UT ha condotto l'ateneo texano a tre record vincenti, chiudendo sempre con 10 vittorie ed avvicinandosi, parecchio, a quota 100 TD in carriera. Attualmente Colt ha lanciato per 9,007 yards, 83 TD, e 35 intercetti, a cui vanno aggiunte le 1,189 yards conquistate su corsa e altri 14 TD personali realizzati; nel 2008 ha già superato il suo record personale di TD, 31 nel 2006, raggiungendo quota 38, 30 TD pass e 8 rushing TD.
Proprio nell'anno in cui ha conquistato il posto di starter McCoy ha battuto la concorrenza di un altro talento proveniente dal Texas, Jevan Snead, ragazzo originario di Stephenville, a poche miglia da Tuscola, che si era presentato ad Austin come freshman seriamente intenzionato a riscrivere il record book dei Longhorns; purtroppo l'esplosione del compagno di squadra lo ha costretto prima a limitare le proprie aspirazioni, appena 371 yards lanciate in stagione, e poi a decidere di trasferirsi in un altro college. Dal gennaio 2007 Jevan, considerato al pari di Tim Tebow nel recruiting '06, si accasa ad Oxford, per risollevare le sorti di Ole Miss.
Con i Rebels Snead però esordisce solo all'inizio di questa stagione, le regole sui transfer nella NCAA obbligano gli studenti-atleti a perdere un anno di gioco, dimostrando che i dodici mesi di inattività non hanno assolutamente arrugginito le qualità cristalline che gli avevano permesso di mettersi in luce come una delle grandi promesse di questo sport; con Mississippi ha finora completato 152 passaggi, su 279, per 2,257 yards, 19 TD, e 11 intercetti. Secondo miglior passer di sempre nell'U.S. Army All-American Bowl, partita giocata all'ultimo anno di liceo dai giovani più promettenti dell'intera nazione, Jevan è abituato a piazzarsi sul secondo gradino del podio, sempre nel 2005 ha guidato la propria scuola, Stephenville HS, alle fasi finali statali, perdendo in semifinale.
Dalla stessa partita uscì vincitore il probabile top pick del prossimo draft Matthew Stafford, quarterback di Georgia che allora difendeva i colori della Highland Park HS, liceo situato nella periferia di Dallas; dotato di un gran braccio fin da quegli anni, l'attuale numero 7 dei Bulldogs è l'unico quarterback ad aver guidato la propria high school ad un record stagionale 15-0, un bel risultato se si pensa che nello stesso stadio ha giocato Doak Walker, uno dei migliori QB di sempre a livello collegiale. Nominato finalista nel Davey O'Brien Awards, Stafford ha già lanciato per 2,802 yards e 17 TD, toccando il massimo in stagione, ed in carriera, contro Kentucky, l'otto novembre, quando ha chiuso con 376 yds, 3 TD, e un bel 143.7 di rating.
Un bell'aneddoto sulla sua carriera lo ha raccontato ultimamente il suo allenatore al liceo, Randy Allen, che davanti ai giornalisti di Sporting News ha narrato uno degli episodi chiave della carriera di Matthew; nel 2002, quando gli scout facevano la fila per vedere all'opera il senior QB di Highland Park Bill Foran, che firmò per Purdue, alla fine di una partita decisiva per i playoffs dello stato si avvicina al coach l'offensive coordinator di Florida University Larry Fedora chiedendo "Quello è Foran?". La risposta di Allen lo colse totalmente di sorpresa: "No, questo è Matthew Stafford!"; ecco chi è, e chi era già allora, il miglior QB della classe 2008.
Sempre nella SEC sta giocando titolare Casey Dick, diventato starter definitivo di Arkansas già nella scorsa stagione, dopo l'addio del fenomeno, finora solo presunto, Mitch Mustain, accasatosi a Southern California. Nativo di Allen, il senior dei Razorbacks si è un po' perso dopo un grandissimo esordio nella freshman season, 2005, quando disputò le ultime quattro partite stagionali chiudendo con 584 yards, 7 TD, e 4 intercetti, salendo agli onori delle cronache; spedito sulla sideline nel corso del torneo 2006 per fare spazio al già citato Mustain, si è ripreso lo spot nel 2007, chiudendo con 1,695 TD, 18 TD, 10 INT, numeri che lo hanno promosso titolare anche quest'anno, dove ha un po' deluso lanciando, finora, 14 intercetti.
Problemi di intercetti che affliggono anche il freshman di LSU Jarrett Lee, freshman che ha conquistato il ruolo di starter nei Tigers dopo la dipartita di Matt Flynn, chiamato dai Packers all'ultimo draft, e l'espulsione di Ryan Perilloux, passato a Jacksonville State. Considerato il terzo miglior QB dello stato nel recruiting del 2007, dietro a Ryan Mallett, attuale riserva di Dick ad Arkanas, e Brock Mansion, third string a California, Lee sta disputando una stagione altalenante, condita dai classici errori che condizionano le matricole; rating bassissimo, 68.0, percentuale di completi mediocre, 53.2, e alto numero di intercetti, 16. Per fortuna Jarrett ha carattere e braccio da vendere, e, nonostante qualche carenza nell'accuracy del passaggio, ha lanciato per 1,873 yards e 14 TD.
Anno da freshman di tutt'altro spessore per Bo Levi Mitchell, che dopo aver guidato alla vittoria nel campionato statale la Katy High School concludendo con 2,451 yds e 37 TD la stagione da senior al liceo, sta cercando di riportare in alto i Mustangs di Southern Methodist University, nonostante il materiale a disposizione non sia certo di primo livello. Record a parte, un inguardabile 1-10, la matricola da Katy ha però disputato delle ottime partite, toccando il massimo la seconda settimana contro Texas State, 370 yards, 5 touchdown, e avviandosi verso la conclusione della stagione con 2,612 yds, 23 TD, e 21 intercetti totali.
Ottimo inizio di carriera universitaria anche per Robert Griffin, straordinario atleta da Copperas Crove che appena dopo aver ricevuto il diploma, dicembre 2007, si è trasferito a Baylor per presentarsi al meglio agli spring game dei Bears, dove ha strappato il posto da titolare all'ex di Miami Kirby Freeman, trasferitosi in Texas, e al vecchio starter, lo junior Blake Szymanski. Considerato il terzo miglior prospetto del ruolo negli USA dopo aver concluso la senior season nei Bulldawgs con 2,641 yds totali, 1,356 su corsa, 1,285 su passaggio, e 40 touchdown, di cui ben 26 rushing TD, Griffin ha conquistato la guida dell'attacco di Baylor grazie alle grandi doti di scrambler che lo hanno portato a segnare già 11 TD in questa stagione; su passaggio ha poi confermato una certa precisione, subendo solo 2 intercetti in 252 pass tentati, e lanciando per 2,000 yards e 14 TD pass.
Di un anno più grande ma altrettanto esplosivo è Jarrod Johnson di Texas A&M, che nonostante i pochi games all'attivo nel 2006 ha conquistato lo spot da titolare ad inizio di questa stagione confermandosi un valore aggiunto per l'attacco degli Aggies. Nato e cresciuto ad Humble, a pochi chilometri dalla costa Caraibica, JJ è riuscito ad affermarsi nella posizione di quarterback nonostante sia stato ingaggiato come wide receiver ed athlete grazie alla grande facilità di corsa e l'ottima velocità che riesce a sviluppare nel corso dell'azione; quest'anno ha già lanciato per 2,435 yds, 23 TD, 10 INT, e corso per 114 e 3 TD.
Sempre in Texas, a Houston, sta giocando Case Keenum, uno dei migliori passer della stagione con all'attivo ben 4,276 yards e 38 touchdowns che gli hanno permesso di guidare i Cougars ad un record vincente, 7-4; un buon proseguimento della strada tracciata nella freshman season, quando il QB da Abilene ha conquistato il premio come Conference-USA Frehsman of The Year totalizzando 2,259 yds e 23 TD, dei quali 9 realizzati su corsa. In C-USA si sta difendendo bene anche Trevor Vittatoe, preciso passer da Trinity che ha completato per 6,062 yards, 56 TD pass, ed appena 13 intercetti in due annii, disputando la migliore partita stagionale contro SMU appena due settimane fa, quando ha chiuso con 410 yds, il career high, e 3 touchdowns.
Lasciando il sud dello stato troviamo poi Giovanni Vizza di North Texas, quarterback originario di San Antonio che ha conquistato diversi riconoscimenti al liceo, è stato Offensive Player del Texas nel 2006, prima di diventare il freshman con il più alto numero di passaggi completati, 223, di yards conquistate, 2,388, e TD realizzati, nella scorso torneo NCAA; nonostante i Mean Green continuino ad andare male, 10 sconfitte anche quest'anno, il passer di chiare origini italiane prosegue la striscia delle prestazioni positive, l'ultima è quella contro Middle Tennesse, lo scorso weekend, quando ha lanciato per 221 yds e 1 TD.
Proprio in Tennessee si sta svolgendo la carriera collegiale di Nick Stephens, ragazzo che sta guidando i Volunteers alternandosi, senza brillare (840 yds, 4 TD, 3 INT), con il quarterback Jonathan Compton, partito titolare ad inizio stagione. Un po' più ad est si seguono invece le gesta di uno dei prospetti più attesi, il sophomore Christian Ponder di Florida State, originario di Colleyville, che dopo aver guidato l'Heritage HS verso le finali statali nell'anno da senior, concluso con 32 combined TD, si prepara a diventare uno starter di lungo corso, almeno 3 anni, con i Seminoles; attualmente ha lanciato per 1,747 yards, 12 touchdowns, 11 intercetti, corredando il tutto con altre 4 segnature su corsa che gli hanno permesso di portare la squadra sull'8-3.
Ben fisicato, 6 piedi e 2 pollici per 215 libbre di peso, nelle emozionanti sfide del venerdì notte texano il sophomore di FSU ha incrociato parecchie volte sguardi e lanci con Daniel Raudabaugh, quarterback di Miami, Ohio, che è cresciuto nella vicina cittadina di Coppel, a poca distanza da Colleyville, prima di salire al nord e difendere i colori dei Redhawks, ateneo con il quale purtroppo non è riuscito a togliersi molte soddisfazioni; arrivato alla terza stagione perdente consecutiva ha completato finora per 4,424 yards e 22 touchdowns.
Molto meglio è andata ad un altro dei ragazzi cresciuti in zona, uno particolarmente ammirato da Ponder, che l'ha incontrato nelle fasi finali regionali del 2004, Chase Daniel, senior da Southlake che ha guidato la Carroll High School al titolo statale proprio in quell'anno, la sua ultima stagione al liceo, quando portò la squadra al record imbattuto 16-0; considerato uno dei top QB degli USA è cresciuto in maniera esponenziale dal suo arrivo in Missouri, confermando di meritare il premio "EA Sports High School Player of The Year" conquistato sempre nel 2004. Da allora infatti Chase di strada ne ha fatta parecchia, arrivando al top nel 2007, quando è stato nominato finalista dell' Heisman Trophy, e dei premi, cosiddetti minori, Manning, Davey O'Brien e Walter Camp Awards, tutte nomination ottenute anche quest'anno.
Big XII Offensive Player of The Year nella passata stagione sta giocando al meglio l'ultimo anno universitario, ovvero quello che dovrebbe condurlo al draft NFL primaverile, sfruttando tutte le sue qualità per confezionare la sua migliore season in carriera; finora ha lanciato per 30 TD e 11 intercetti collezionando 3,592 yards su passaggio, più di 700 in meno di quelle lanciate nel 2007, 4,306, ma comunque una buona porzione di quante ne ha totalizzate in 4 anni, 11,772, con 92 touchdowns all'attivo.
Verso lo stesso premio conquistato l'anno passato da Daniel viaggia a vele spiegate Graham Harrell, quarterback di Texas Tech che ha già lanciato per 4,438 yards e 39 TD in stagione, sfruttando al massimo l'esplosivo attacco creato da coach Leach, l'uomo che l'ha messo al timone dei Red Raiders già sul finire della freshman season. Redshirted nel 2004, primo anno a Lubbock, il quarterback da Ennis si è preso lo spot da titolare nel 2005 ed ha cominciato a mostrare le qualità che gli avevano permesso di diventare "Gatorade Texas Player of The Year" nel 2003, stagione da senior alla high school, ed essere nominato nella Top 20 del recruiting, nonché Four-star recruit.
Con 15,120 yards lanciate in quattro stagioni Harrell ha già conquistato la vetta nel record book di Texas Tech, la stessa cosa che cercherà di fare con quello NCAA, anche se il primato di Timmy Chang, ex QB di Hawaii, pare, ormai, davvero irraggiungibile; primati a parte un successo il numero 6 dei Red Raiders l'ha già conquistato, ovvero quello di portare il college di Lubbock ai vertici del poll BCS. Nello stesso poll c'è stato una stagione fa un altro QB texano, Todd Reesing, protagonista nell'incredibile record 12-1 ottenuto da Kansas nel 2007.
Originario di Austin il numero 5 dei Jayhawks quest'anno non è riuscito a ripetere l'impresa nonostante le sue prestazioni siano rimaste pressoché invariate, contraddistinte, come sempre, da una grande precisione, ha raggiunto un invidiabile 64.8 % di passaggi completati, che lo mantiene nelle top position del ranking NCAA con 3,200 yards e 24 touchdowns lanciati; uscito sconfitto una settimana fa dalla sfida di conference contro Colt McCoy, persa da Kansas 7 a 35 con Texas, avrà ancora una stagione per cercare di colpire gli scout NFL e convincerli a concedergli qualche chanches tra i PRO, anche se l'altezza, 5-11, rischia, seriamente, di limitarle.
Chi non avrà ulteriori chanches è Chase Hoolbrook, l'ultimo personaggio che incontriamo in questo viaggio, arrivato alla fine della carriera universitaria con numeri interessanti, 11,683 yards, 85 touchdowns, 40 intercetti lanciati, ed in possesso di un fisico, 6 e 5 per 240 lbs., che gli permetterebbero di presentarsi senza troppi problemi ai prossimi training camp NFL nonostante non sia affatto considerato dagli esperti del settore; tra i "suoi demeriti", certo, saltano agl'occhi le 27 partite perse in NCAA, tante, troppe, per uno che alla high school era considerato un vincente.
Diciotto quarterback, di alcuni di loro sentiremo ancora parlare sia nel College Football che al livello superiore, in NFL, di altri invece si perderanno le tracce, magari a causa di nuove leve che esploderanno, soffiandogli il posto, o perché le loro carriere universitarie sono arrivate al capolinea; quello che è certo, è che mai come ora il Texas si stia confermando una fucina di quarterback, solo una division più in basso, la Division I-AA, troveremmo infatti ulteriore materiale per proseguire questa storia. Un nome su tutti? Quello di Rhett Bomar, ex stellina dei Sooners, dove ha esordito nel 2004, da freshman, lanciando per 2,018 yds. e 10 TD, che si è ricostruito una carriera dopo l'espulsione da Oklahoma tornando tra i confini "amici" del Texas; a Sam Houston State è tornato a stupire tutti, scout NFL compresi, con 27 TD, 13 INT, e 3,355 yards all'attivo.