NFL – Top & Worst Week 12

Turner ha letteralmente dominato la difesa di Carolina, segnando 4 touchdowns

TOP 3

Michael Turner
Altra prestazione da candidato MVP per il runningback dei Falcons, che raggiunge il suo massimo in carriera per touchdowns segnato in una singola gara, chiudendo con 4 mete la sfida divisionale contro Carolina e aggiungendoci 117 yards che portano il totale sopra le 1000 yards, con cinque partite ancora da giocare, in linea per superare le 1500 yards.
I numeri e il sorprendente record di Atlanta, autentica sorpresa dell'anno, mettono Turner nella classifica dei papabili per l'MVP stagionale, creando molte ombre sulla scelta di San Diego di lasciarlo andare in estate, visti i continui problemi fisici di Tomlinson e le difficoltà  nel gioco di corsa dimostrate dai Chargers in questa deludente annata.

Terrell Owens
Ritorna Tony Romo e T.O. ritorna ad essere protagonista assoluto dei Cowboys. Contro San Francisco, sua ex squadra, aiutato dai regali della secondaria dei 49ers, Owens supera le 200 yards ricevute per la seconda volta in carriera, la prima da otto anni, ma la notizia che fa più scalpore è che questa prestazione è la prima sopra le 100 yards di tutta la stagione, addirittura arriva a sommare le ultime sei partite disputate, quattro delle quali con Brad Johnson come quarterback titolare.
Se i Cowboys vogliono trovare la strada per i playoff e puntare a recuperare un'annata finora alquanto deludente, devono assolutamente ricostruire il timing fra Romo e Owens, e la partita contro i Niners potrebbe essere un'ottima base da cui cominciare, soprattutto in vista di un impegno sulla carta ancora agevole contro Seattle.

Randy Moss
Se Owens ritorna a fare il fenomeno, Moss non può lasciare il passo e nell'importantissima vittoria contro Miami, chiude con 8 ricezioni per 125 e soprattutto 3 touchdowns, massimo in stagione per ricezioni e segnature, che dimostra l'ottima intesa che sembra consolidarsi con Matt Cassell. Se il quarterback colleziona la seconda partita consecutiva oltre le 400 yards lanciate, replicando i 3 td pass della partita persa contro i Jets, lo deve alla consueta pericolosità  post ricezione di Wes Welker, ma anche al perfetto timing dimostrato nelle ultime gare con Moss.
La rincorsa alla postseason passa ora dalla partita contro gli Steelers e per i Patriots sarà  importante che Moss continui ad essere decisivo.

MENZIONE D'ONORE

Pierre Thomas e Lance Moore: tutti hanno negli occhi l'ennesima partita da superstar di Drew Brees, che supera ancora le 300 yards lanciate, raggiunge il massimo stagionale con 4 td pass e resta in scia per il record di Marino di yards totali, ma questa volta vorrei premiare la partita di due comprimari, decisivi nella vittoria contro i Packers che mantiene ancora in corsa i Saints, in una NFC South decisamente avvincente.
Thomas, chiamato a sostituire l'infortunato Bush, per la seconda volta consecutiva è il leading rusher di New Orleans, con 15 portate per 87 yards e due touchdowns, l'ultimo da 31 yards, corso in mezzo alla linea dei Packers, dimostra che coach Payton può contare su di lui anche in chiave futura.
Moore, invece, è ormai una certezza nel ruolo di ricevitore opposto a Colston e la sua velocità  in campo aperto sta mettendo a dura prova le difese avversarie, compresa quella dei Packers che ha visto volare il piccolo ricevitore per 70 yards nel primo quarto, con movenze da ballerino, per il td del 7 a 7, ed è stata incapace di fermarlo nella corsa da 14 yards, a metà  secondo quarto per il 21 a 14, chiusa con una splendida estensione per superare la linea di meta.

Ed Reed: finalmente una partita da Ed Reed per la free safety di Baltimore, decisivo nella vittoria dei Ravens contro Philadelphia, con quattro interventi degni della miglior free safety NFL, qual'era fino a qualche anno fa, e soprattutto due intercetti, il primo su McNabb da 43 yards che ha portato al touchdown del 10 a 0, il secondo su Kolb riportato per 108 yards in meta, record personale superato e più lungo intercetto riportato nella storia della NFL.

WORST 3

Trent Green
La disastrosa stagione dei Rams non sembra avere fine e la sconfitta contro i Bears è un'altra pagina nera per i tifosi di StLouis, di cui Green è il protagonista. Chiamato a sostituire l'infortunato Bulger dopo il primo drive dell'incontro, Green colleziona un secondo tempo da film horror, lanciando quattro intercetti in quattro drive consecutivi, contribuendo alla seconda partita senza touchdowns nelle ultime tre. L'ex Chiefs e Dolphins in tre partite da starter ha 6 intercetti e nessun td ed è stato panchinato negli ultimi due drives a favore di Brock Berlin.

Aaron Rodgers
Il Monday Night contro i Saints non è stata sicuramente la peggior partita dell'anno per il quarterback di Green Bay, e sicuramente se si cerca un colpevole bisogna rivolgersi al reparto difensivo, ma i due intercetti consecutivi ad inizio secondo tempo hanno di fatto lanciato la volata dei Saints, fino al 51 a 24 finale, in una partita in cui il primo tempo era finito sostanzialmente in parità , grazie anche al bel td su corsa di Rodgers. Il terzo intercetto finale è stato ininfluente, ma la sconfitta pesa come un macigno sulle possibilità  di postseason per i Packers e Rodgers dovrà  subito cancellare il brutto secondo tempo di lunedì per ritornare il condottiero delle prime gare.

Donovan McNabb
Il panchinamento subito a fine primo tempo contro i Ravens ha fatto smuovere mari e monti e messo sulla graticola Andi Reid, soprattutto da parte dei super tifosi del n.5 degli Eagles, ma se si guardano le ultime prestazioni la decisione non sembra così avventata. Già  nel rocambolesco pareggio contro i Bengals, McNabb aveva chiuso con 3 intercetti e 1 fumble, contro una delle peggiori difese della NFL, segnali di un declino che si è materializzato nei primi due quarti della pesante sconfitta contro Baltimore, chiusi con un misero 8/18 (terza prestazione consecutiva sotto il 50% di completi), ma soprattutto con altri 2 intercetti e 1 fumble, 7 turnovers in una partita e mezza sono abbastanza per capire la decisione, seppur rischiosa, di coach Reid.

MENZIONE DI DISONORE

Jacksonville Offense: ennesima prestazione alquanto deludente dell'attacco dei Jaguars, in una stagione che di positivo ha ben poco, soprattutto dopo le ottime premesse della preseason, figlie del divisional playoff dello scorso anno e di un roster che in molti vedevano tra i più completi di tutta la AFC. Il gioco di corse, marchio di fabbrica delle annate scorse, sta soffrendo enormemente la stagione piena di infortuni della offensive line e il declino di Fred Taylor.
Domenica, nella sconfitta contro Minnesota, il game plan è subito saltato causa fumble tra Garrard e il proprio centro, recuperato e riportato in meta da Napoleon Harris e successivo fumble di Witherspoon sul kickoff, concluso col td di Chester Taylor. Il 14 a 0 in un amen ha tolto di fatto il gioco di corse dei Jaguars, con Taylor e Jones-Drew a sole 9 portate totali per 24 yards, costringendo Garrard a forzare, con il risultato di subire due intercetti e commettere un altro fumble. Il fumble finale di Matt Jones, che ha portato al field goal del 20 a 10, è stato la ciliegina di una torta alquanto indigesta per coach Del Rio.

Difese NFL: giornata da incubo per le difese NFL, subissate di punti dagli attacchi, in una week che ha fatto registrare il totale record di 800 punti segnati. Ben quattro partite sono finite con un totale superiore ai 70 punti, due squadre hanno superato i 50 punti, e se per New Orleans può essere una cosa normale, per Buffalo è sicuramente sorprendente, addirittura dodici squadre hanno superato il mark di 30 punti, dimostrando che ormai i reparti difensivi, tra nuove regole penalizzanti, carenze di talento individuale, nonchè di ricambi adeguati, stanno lasciando il passo ad un football molto più offensivo, più spettacolare e che probabilmente può attirare di più a livello mediatico.

ROOKIES TOP 3

Altra settimana di ottime prestazioni da parte dei rookies con un paio di nomi nuovi saliti alla ribalta come quelli di Leodis McKelvin e Clifton Smith. Il cornerback dei Bills, dopo aver mostrato tutta la sua pericolosità  sui ritorni di punt e kickoff, ha fatto intravedere il suo potenziale anche dal punto di vista difensivo, chiudendo la sfida contro i Chiefs con due intercetti, di cui uno riportato in meta e confermandosi come ritornatore con 67 yards guadagnati nelle sole due occasioni in cui è stato utilizzato. Il runningback carneade di Tampa Bay, finito undrafted e ripescato dalla practice squad, sta dando una dimensione sconosciuta agli special teams dei Bucs, replicando il td da 97 yards su kickoff di un paio di settimane orsono, con una partita da 232 yards complessive guadagnate tra punte e kick return, decisivo per la rimonta di Tampa, sorpresa da uno scioccante inizio, sotto 17 a 0 contro i Lions, prima con un ritorno di calcio da 49 yards ad inizio secondo quarto e poi con il td da 70 yards su punt return, per il 28 a 17 che ha di fatto chiuso la partita. Se riuscisse a contenere i fumbles (quattro consecutivi) potrebbe diventare un fattore determinante per Tampa in futuro. Un nome già  visto da queste parti, invece, è quello di Harry Douglas, ricevitore di Atlanta, che per la seconda volta in stagione supera le 90 yards ricevute, ma stavolta ci aggiunge due big plays, con il td su reverse del 10 a 0 e soprattutto la fantastica volata vincente da 61 yards su punt return, che chiude una prestazione da 185 yards complessive.

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