La felicità (Dowson) e la tristezza (Lindell) di un kicker.
Il Monday Night ha presentato un match tra due squadre deluse dall'attuale situazione di classifica. I Browns non sono riusciti a ripetere l'exploit dell'anno scorso mentre i Bills sono in caduta libera arrivando da tre sconfitte consecutive, tutte divisionali.
Sulla carta pronostico aperto con la bilancia che pendeva leggermente per Buffalo, se non altro, per via di un quarteback, sempre sulla carta, più esperto. Brady Quinn era alla sua seconda partita da titolare dopo una stagione e mezza passata a scaldare la panchina. Il giovane quarteback da Notre Dame ha mostrato buon carattere e discrete giocate mancando di precisione nelle ultime 20 yards considerando anche che la sua linea offensiva è incappata in una serata no mettendolo spesso faccia afaccia con gli avversari e che Braylon Edwards a dispetto delle sue statistiche (8 per 104 yards) ha droppato una quantità incredibile di palloni. Le segnature di Joshua Cribbs e Jerome Harrison (72 yards) sono così avvenute su azioni di corsa mentre i restanti punti sono opera di una grande Phil Dawson (5 su 5).
Sull'altro fronte troviamo un Trent Edwards raffigurazione del calo della squadra dopo un inizio stagionale esaltante. Pronti via al primo snap della partita scappa il primo intercetto; secondo drive offensivo altro intercetto e prima della fine del primo quarto raggiunge quota tre. Perché Cleveland mette a segno solo 13 punti altrimenti la partita poteva già considerarsi chiusa.
Un inizio così difficile condiziona pesantemente la performance di Edwards minando in maniera evidente la sua sicurezza: ogni volta che viene chiamata un'azione di passaggio è tangibile la sua insicurezza che spesso sfocia in uno screen per non cercare di forzare oltre modo.
E' Marshawn Lynch insieme a Fred Jackson a prendere in mano la situazione. Encomiabili entrambi per gli sforzi profusi a guadagnare yards anche dopo il primo contatto, aiutati da una imperfetta tecnica di placcaggio da parte degli avversari. Esplicativo è il touchdown di Lynch (119 yards su corsa, 58 yards ed 1 TD su ricezione) dove sguscia ad almeno cinque difensori.
Nonostante gli sforzi profusi dai runningback di Buffalo, Cleveland sembra gestire il match e la segnatura di Harrison a porre fine alla partita. Invece i padroni di casa rialzano subito la testa con il kick off return di Leodis McKelvin (98 yards) che riapre immediatamente i giochi
Si arriva così nei pressi del two minutes warning dove Edwards segna su corsa e porta avanti, per la prima volta in serata, i Bills. La vittoria passa nelle mani della difesa che nel corso del match ha avuto qualche attimo di defaiance lasciandosi cogliere impreparata in più di un occasione. E tutto sommato riesce nel suo intento costringendo gli ospiti ad un non facile calcio da 56 yards nel freddo di Buffalo.
Certo che il coaching staff dei Browns ci ha messo del suo con ancora tutti i time out a disposizione a provare lanci medio lunghi che fermavano il tempo e non producevano guadagni (tutti finiti incompleti). Forse cercare qualche corsa, far scorrere il tempo e mettere in una condizione più agevole il proprio kicker avrebbe sortito meno angoscia ai tifosi di Cleveland. Ma il fato ha fatto si che Dowson fosse in serata positiva.
I Bills si ritrovano con l'ovale in mano ed 1 minuto e 39 secondi ancora a disposizione e l'ennesima buona posizione di campo ottenuta dallo special team. Anche in questo caso la strategia adottata lascia qualche perplessità : dopo il bel guadagno di Robert Royal (22 yards) si abbandona immediatamente l'idea di andare in end zone mandando al macello Lynch per tre volte consecutive e 5 yards guadagnate, già persuasi del fatto che tutto dipenderà dal proprio kicker.
Ora il peso passa per il piede di Ryan Lindell che, a differenza del collega, ha un "agevole" calcio da 47 yards: wide right. Si sono viste, nell'arco di pochi secondi, le due facce della vita di un kicker.
Forse Cleveland ha tergiversato troppo prima di decidere di mettere in campo Quinn; Romeo Cranell ha creduto fino alla fine nel suo Derek Anderson che, nei momenti chiave, è stato autore di prestazione che rimandavano il suo panchina mento.
Benché il record di 4-6 non li tagli matematicamente fuori dai giochi lo scopo principale è quello di far accumulare più esperienza possibile al proprio quarterback e preparasi per la prossima stagione, magari, con un nuovo head coach.
I Bills si sono complicati enormemente la vita scivolando all'ultimo posto della division. A questo punto, visti i valori delle pretendenti ad una wild card, diventa difficile pensare di giocare a gennaio.