NFC Report – Week 10

Eli Manning segnala il touchdown: i GIants non smettono di vincere.

Giornata di grandi scontri divisionali quella passata dalla National Football Conference, giornata che ha sostanzialmente sancito la supremazia dei New York Giants, squadra tra le più in forma nell'intera Nfl e compagine fortemente motivata dal voler fugare ogni possibile dubbio sulla legittimità  di quanto vinto lo scorso gennaio.

Con due di tre rivali ferme ai box per la settimana di riposo e con uno scontro diretto fondamentale volto a proprio favore nel positivo viaggio a Philadelphia, i Giants confermano di essere in alto per rimanervi e di saper portare a casa partite ad alto coefficiente di difficoltà . Qualcuno sorriderà  pensando al piccolo litigio occorso tra Drew Brees e Jeremy Shockey durante l'ennesima sconfitta dei Saints, arrivata per mano dei sempre più sorprendenti Falcons, e dirà  che due indizi fanno una prova: allontanato il focoso tight end da fratello Eli è arrivato il Super Bowl, avvicinatolo a Brees è arrivato l'esatto contrario della stagione di riscatto che New Orleans tutta aspettava con ansia. Solo una coincidenza?

Critica o non critica i Vikings sono sempre in corsa, Frerotte lancia frequenti intercetti ma finchè c'è Peterson c'è speranza: pareggiare i conti nel big game contro Green Bay, che si era già  aggiudicata la prima puntata della serie, significa restare appiccicati alla capolista Chicago con la strada ancora tutta spianata verso i fatidici playoffs. La lotta è apertissima.

New Orleans @ Atlanta Falcons 20-34
Tennessee Titans @ Chicago Bears 21-14
Detroit Lions @ Jacksonville Jaguars 14-38
Seattle Seahawks @ Miami Dolphins 19-21
Green Bay Packers vs Minnesota Vikings 27-28
St. Louis Rams @ New York Jets 3-47
Carolina Panthers @ Oakland Raiders 6-17
New York Giants @ Philadelphia Eagles 36-31
Washington Redskins, Dallas Cowboys, Tampa Bay Buccaneers: bye week

"Siamo i campioni in carica, ma guardando i giornali siamo dati per perdenti contro gli Eagles. Non riesco a spiegarmelo"". Ecco come Plaxico Burress aveva risposto ad un addetto della carta stampata a poche ore dal kickoff di New York-Philadelphia, che non solo ha proiettato i Giants sempre più profondamente nell'olimpo della Nfc, ma che stabilisce la finora netta supremazia che gli uomini di Coughlin possono vantare nei confronti della Nfc East (il tassametro dice 3-0), la division di ferro di quest'angolo d'America. I Big Blue si sono aggiudicati una gara importantissima per la corsa al titolo divisionale, contando sulle solite, note, qualità , ovvero un attacco produttivo soprattutto in fase di corsa (reparto che usa esaltarsi proprio contro le rivali divisionali) e con una difesa che ha tenuto il pericoloso Brian Westbrook a sole 59 yards di total offense, trovando il modo di fermarlo nell'ennesima gestione dubbia di situazioni di corto yardaggio che gli Eagles si sono trovati a dover affrontare, venendone fuori con un turnover on downs.

Una gara aperta, godibile ed incerta ha visto qualcuno dei punti segnati scaturire dagli errori avversari, lo stesso Manning ha difatti offerto l'occasione di aprire le danze facendosi intercettare nel primo drive offensivo conseguendo il touchdown del terribile DeSean Jackson (eh sì, la febbre da wildcat ha colpito anche Reid") e persino il possente Jacobs è riscito a perdere un raro pallone a causa della tremenda botta assestatagli dal linebacker Chris Gocong, in una partita fisica proprio come richiesto dalla tradizione della Nfc East.

Jacobs avrebbe poi segnato due touchdowns dall'interno della redzone, l'ultimo dei quali nato dal determinante esito di una chiamata arbitrale, che avrebbe corretto una decisione inizialmente presa sul campo secondo la quale Manning (17/31, 191, 2 TD, INT), convertendo un terzo e dieci con il punteggio ancora in bilico, aveva oltrepassato la linea di scrimmage. Solo grazie all'aiuto degli assistenti seduti ai piani superiori Coughlin aveva deciso per il lancio del fazzoletto rosso, Jacobs segnava due giochi più tardi ed il terzo TD pass di un concreto McNabb (17/36, 194, 3 TD, INT) si ivelava comunque inutile alla causa per effetto del susseguente big play difensivo, firmato da Chase Blackburn, che fermava il treno Westbrook riconsegnando il pallone al suo attacco per le accovacciate finali.

Se la situazione della Nfc East è dura, quella della Nfc North è assai confusionaria, dato che il rullo compressore chiamato Titans ha conquistato anche il Soldier Field, consentendo alla contemporanea conferma dei Vikings su Green Bay di creare ulteriori parità  di bilancio che staccano impietosamente la sola Detroit, cui nemmeno la cura Culpepper è servita per fermare l'emorragia.

Chi conosce Jeff Fisher sa che il football da lui predicato è difesa, controllo del cronometro tramite le corse e lancetti occasionali ad alta percentuale di riuscita, per cui sorprende ancor di più il fatto che i Bears siano usciti sconfitti da un confronto dove gli avversari, dotati di un running game letale, sono stati limitati a sole 20 yards combinando le prestazioni di White e del rookie Johnson, corrispondente alla peggior prestazione di sempre per la franchigia.

Il ritmo offensivo che con Kyle Orton alla guida sembrava aver preso piede non è stato altrettanto produttivo una volta messo nelle mani di Rex Grossman, il quale ha sostituito il compagno assente per infortunio alla caviglia partendo da starter per la prima volta dal 6 dicembre scorso. Come in passato Grossman ha alternato cose belle ad errori lampanti, ha condotto un drive di 75 yards terminato con la terza ricezione vincente di stagione per Matt Forte (156 yards totali, TD), ha segnato personalmente il touchdown della speranza appena dopo aver pescato Devin Hester per un guadagno di 29 yards in territorio ostile, ma ha commesso i soliti turnovers, il cui numero continua ad essere troppo elevato se rapportato al numero di volte in cui Rex è sceso in campo durante la sua tribolata carriera.
I Bears hanno combattuto ferocemente in difesa forzando, tra le altre cose, un fumble sulla propria goal line, ma il reparto nulla ha potuto contro la vena dell'ottimo Kerry Collins, che dopo l'intercetto subito dal collega ha avuto pure una posizione di partenza molto favorevole.

Fiato sospeso a Minneapolis, dove il Metrodome intero è rimasto con il fiato sospeso e gli occhi incollati al pallone che Mason Crosby aveva scagliato dalle 52 yards per vincere una partita rocambolesca come poche in questa giornata. I Vikings salvano la pellaccia per appena un punto proprio grazie all'errore del solitamente preciso kicker dei Packers interrompendo una serie di sconfitte contro i rivali divisionali arrivata a cinque, ed il protagonista assoluto di giornata è stato, manco a dirlo, Adrian Peterson, che ha compilato 192 yards di galoppate e si permette il lusso di segnare il touchdown decisivo di una gara rimessa in discussione troppe volte dagli errati lanci di Gus Frerotte. Ben 3 gli intercetti lanciati dal journeyman, tutti convertiti in punti, per la precisione 17, dall'attacco avversario ma anche dalla difesa, grazie all'ubriacante ritorno messo in piedi da Nick Collins.

La difesa porpora si è messa in luce producendo due safety nello stesso quarto, evento più unico che raro, e tenendo a bada uno spento attacco avversario nel terzo periodo limitandolo a sole 9 yards, compensate però dalle giocate di difesa e special teams, unità  che avevano, nel medesimo periodo, non solo recuperato lo svantaggio accumulato di 11 punti, ma avevano persino portato gli improduttivi Packers sopra di un field goal.
Brad Childress è riuscito a levarsi una delle tante scimmiotte che frequentano le sue spalle riuscendo a battere Mike McCarthy per la prima volta in carriera di head coach; un applauso va indubbiamente a Donald Driver, che ha ricevuto un pallone per la 104ma volta consecutiva, superando un record di franchigia che apparteneva al grande Sterling Sharpe.

C'è un'ascia legata ad un filo sempre più sottile che attende di infrangersi sulle teste dei poveri New Orleans Saints, che sono usciti sconfitti da quel Georgia Dome dove i Falcons, quest'anno, di perdere non ne vogliono proprio sapere. Matt Ryan ha confezionato un'altra prestazione coi fiocchi (16/23, 248, 2 TD), Michael Turner è andato ancora d'un soffio vicino alla tripla cifra correndo per 97 yards e l'ennesima meta stagionale, Roddy White ha preso ancora il largo e conferma di essere diventato il wide receiver dal quale può dipendere un intero reparto.
Comincia ad essere una storia vecchia, questi dati oramai non sorprendono più nessuno per l'assidua frequenza con cui vengono registrati domenica dopo domenica, e nessuno rivolge mai un pensierino ad una difesa che ha fatto passi da gigante grazie a Mike Smith, uno che a Jacksonville ricordano molto volentieri proprio per essere stato lo stratega di quel forte reparto difensivo sfoggiato dai Jaguars degli ultimi tempi.

Qualcuno, tra cui il sottoscritto, aveva detto negli articoli di preview che John Abraham non era più quello dei Jets, ed è vero: forse è diventato anche meglio. Il defensive end ha messo a segno l'undicesimo sack stagionale pressando Drew Brees ad ogni santo down, aiutando la squadra ad ottenere il risultato desiderato, ovvero quello di concedere al forte quarterback un numero di yards anche alto (ha finito con 422) ma impedendogli di vedere la endzone, proprio come è successo per tutto il primo tempo.

Brees, intercettato tre volte (ritorno di 95 yards per il rookie Chevis Jackson), si è trovato a dover fare i conti con i soliti problemi dei Saints, riassumibili in un gioco di corse inesistente, ed una discesa troppo veloce nel punteggio, fattore che ha provocato la solita fretta per recuperare ed una situazione mentale e psicologica di svantaggio nei confronti dell'avversario, maggiormente frustrante se verificatasi durante il match che doveva decidere le sorti della stagione della squadra della Louisiana. Non è bastato un Colston da 140 yards, miglior prestazione stagionale, così come un Lance Moore confermatosi quale seconda opzione davvero affidabile. Il treno dei playoffs è oramai passato anche quest'anno, e la concorrenza della Nfc dice che i Saints potrebbero averlo perduto senza seconde chances.

E mentre un Jake Delhomme vicino al concetto di disastroso (7/27, 72, TD, 4 INT) non riesce a precludere una vittoria ai suoi Carolina Panthers tenendoli in vetta alla Nfc South, un po' per l'avversario affrontato, un po' perché DeAngelo Williams sta giocando del grande football, la mediocrità  che avvolge Lions, Seahawks e Rams sembra non avere fine.
Da Detroit, ieri in trasferta a Jacksonville, arrivano notizie sempre più sconfortanti nonostante il gradevole vedere nuovamente in azione Daunte Culpepper, i Lions non riescono a cavare un ragno dal buco e sembrano pericolosamente avviati verso un record deprimente.
Daunte non ha fatto differenza alcuna, anzi, Drew Stanton ha visto un po' di meritato campo nel suo secondo anno da pro, Kevin Smith ha corso per 96 yards riscrivendo il suo primato personale ma i progressi che la squadra aveva fatto nelle ultime uscite, dove il margine di sconfitta non ricordava neanche da lontano il 38-14 patito contro i Jags, si sono brutalmente arrestati. Il remake della stagione dei Dolphins del 2007, si è dunque tinto d'azzurro.

Proprio a Miami sono andati di scena i Seattle Seahawks, e visto come si sono messe le cose a Matt Hasselbeck non conviene nemmeno più forzare i tempi del rientro. Tra una Seattle che non riesce, dopo una grande giocata di Jonathan Babineaux (ritorno di intercetto da 35 yards) a chiudere una partita per una conversione da due punti mancata ed una St. Louis che concede ai Jets la più larga vittoria della loro storia, 47-3, con 27 punti provocati da turnovers dei Rams medesimi, il livello della Nfc West rimane più che mediocre.

Un'auspicabile vittoria di Arizona contro i 49ers nel Monday Night, significherebbe quindi mettere una seria ipoteca sul titolo divisionale.

CLASSIFICHE

Nfc East
New York Giants 8-1
Washington Redskins 6-3
Dallas Cowboys 5-4
Philadelphia Eagles 5-4

Nfc North
Chicago Bears 5-4
Minnesota Vikings 5-4
Green Bay Packers 4-5
Detroit Lions 0-9

Nfc South
Carolina Panthers 7-2
Tampa Bay Buccaneers 6-3
Atlanta Falcons 6-3
New Orleans Saints 4-5

Nfc West
Arizona Cardinals 5-3
San Francisco 49ers 2-6
Seattle Seahawks 2-7
St. Louis Rams 2-7

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