NFL – Top & Worst Week 9

Kurt Warner non ha dato scampo alla sua ex squadra

TOP 3

Kurt Warner
Il vecchio Kurt continua a stupire tutto il mondo della NFL e Arizona sotto la sua guida sta avendo la miglior stagione degli ultimi anni, grazie ad un attacco che guadagna yards e segna touchdowns a ripetizione, sfruttando la perfetta chimica tra Warner e la coppia Fitzgerald e Boldin. Anche l'anno scorso aveva seppellito la sua vecchia squadra con 300 yards e 3 mete lanciate, ma in questa occasione la vittoria è arrivata nel suo vecchio stadio, dove in tanti l'hanno amato e stanno maledicendo il giorno in cui è stato rilasciato per far posto a Marc Bulger. Nessun turnovers, 342 yards lanciate, con ben 10 yards per tentativo, due touchdowns, uno per Anquan Boldin e l'altro per Urban e un dominio nel 2° quarto, chiuso con il parziale di 24 a 0, che ha lanciato i Cardinals verso la vittoria e la fuga nella NFC West, con la prospettiva concreta di conquistare i playoff che mancano dal 1998.

Adrian Peterson
Quinta partita stagionale sopra le 100 yards e terza consecutiva per il fenomeno dei Vikings, che apre lo score contro Houston e poi permette a Frerotte di giocare con estrema sicurezza nelle situazioni di passaggio, grazie alle giocate di AD che mandano fuori equilibrio la difesa dei Texans e permettono di costruire il vantaggio decisivo nel primo tempo, chiuso sul 21 a 7. Ancora una corsa da oltre 40 yards, dopo quella contro i Bears prima del bye week e la sensazione che, se rimane sano fino alla fine, potrà  essere il rushing leader della NFL e guidare Minnesota alla conquista della postseason.

Peyton Manning
Dopo tante critiche è arrivato la partita "alla Peyton Manning" di Peyton Manning, proprio contro gli odiatissimi Patriots, in uno scontro che ormai va oltre i confini del tifo prettamente americano. I Colts dovevano assolutamente vincere per non perdere definitivamente il treno per i playoff e farlo contro New England potrebbe dare quell'inerzia in grado di chiudere la stagione con le vittorie necessarie per la conquista quantomeno di una wildcard, visto che i Titans non si vogliono fermare e ormai sembrano lontani. Manning ritrova il timing con i suoi ricevitori, regala due touchdowns a Gonzalez e chiude la sua miglior partita stagionale con un sontuoso 21/29 per 254 yards, senza intercetti, dopo che ne aveva lanciati quattro nelle ultime due sconfitte contro Green Bay e Tennessee. Ora arriva un'altra sfida importante contro gli Steelers, che hanno fermato l'attacco spumeggiante dei Redskins, un banco di prova importante per vedere se Manning ha ritrovato il feeling per guidare i Colts verso i playoff.

MENZIONE D'ONORE

Jonathan Joseph: prima vittoria stagionale per i Bengals, che coincide con una gran partita della difesa, che non concede spazio alla coppia di runningback di Jacksonville e ferma anche il passing game di Garrard, grazie anche alla splendida partita del terzo anno da South Carolina, fin qui deludente come tutta la secondaria di Cincinnati e per questo cercato nei giochi aerei dei Jaguars, a cui ha risposto con 15 placcaggi, 11 in solitario e l'importantissimo intervento che ha vanificato la conversione da due punti, dopo la meta di Jones-Drew, che avrebbe mandato le due squadre all'overtime, completando la rimonta da 21 a 3 a fine terzo quarto da parte di Jacksonville.

James Farrior: l'attacco di Washington era uno dei più spettacolari e soprattutto dei più in forma della NFL, e Clinton Portis veniva da cinque partite consecutive sopra le 120 yards corse, ma contro la grande difesa degli Steelers è calata la notte per i Redskins, guidati da un Farrior che sembrava ovunque, autore di 12 solo tackle e un sack in comproprietà  con James Harrison, uno dei sette subiti da Jason Campbell, che ha lanciato i primi intercetti della stagione. Portis, d'altro canto, contro la difesa guidata da Farrior non ha fatto tanto meglio, chiudendo con sole 51 yards, peggior prestazione stagionale.

WORST 3

JaMarcus Russell
Onestamente i numeri sono impietosi e parlano di una situazione tecnica che sembra non avere speranza, pur con tutte le attenuanti del caso, dalla pessima situazione societaria dei Raiders per finire con il lavoro deficitario della offensive line e dei ricevitori, però a volte i numeri non possono essere dimenticati e per l'ex prima scelta assoluta parlano di 6 passaggi completati, seconda volta in stagione, per un guadagno medio che non arriva alle 2 yards, di 31 yards guadagnate su passaggio, di nessun touchdown, a fronte di un intercetto e di un miserabile 19 di rating. Certo nelle recenti gare c'era stato un leggero spiraglio di luce, ma questa prestazione è veramente imbarazzante.

Jason Campbell
Prima vera partita deludente per il quarterback di Washington, letteralmente brutalizzato dalla difesa di Pittsburgh nel Monday Night decisivo anche per le sorti della campagna presidenziale. Dopo una striscia immacolata di otto partite senza lanciare intercetti, sono arrivati i primi due, anche causa delle difficoltà  di Portis a guadagnare yards su corsa, costringendo Campbell a lanciare molto ed esporsi alla tremenda pass rush degli Steelers, che lo ha livellato ben sette volte, impedendogli di organizzare l'attacco che finora aveva condotto i Redskins ad un record estremamente positivo.

Brad Johnson
Sembrava che l'infortunio di Romo potesse essere tranquillamente sopperito dall'esperienza e dall'accuratezza del vecchio Johnson, ma i sogni dei tifosi dei Cowboys si sono trasformati presto in incubi, culminati con l'orribile prova contro i campioni del mondo dei Giants, in cui l'ex Tampa ha distrutto l'inerzia positiva data dall'intercetto riportato in meta dal rookie Jenkins, che aveva rintuzzato il 14 a 0 del primo quarto per New York e mandato in confusione Eli Manning, con un orribile lancio recapitato direttamente nelle mani di Webster, con Witten destinatario teorico del passaggio a non meno di due metri dal punto di arrivo del pallone. Il secondo lancio regalato a Webster, dopo quello altrettanto brutto del primo quarto su passaggio intento per Owens, ha chiuso di fatto la partita del 40enne quarterback, sostituito da Bollinger fino a fine gara, in attesa di riavere Romo dopo il bye week.

MENZIONE DI DISONORE

Jacksonville rush offense e defense: la stagione dei Jaguars sta ormai volgendo al termine e la inopinata sconfitta contro i Bengals, ancora senza vittorie stagionali, ha probabilmente dato la mazzata finale, soprattutto perché arrivata in una partita in cui l'attacco ha dimostrato di essere lontano parente di quello perfettamente equilibrato visto lo scorso anno. La difesa dei Bengals era tra le peggiori in assoluto, sia su corsa che su passaggio, ma la coppia Jones-Drew e Taylor per la quinta volta in stagione ha mancato il traguardo delle 60 yards corse complessive, un dato incredibile se si pensa alle 2000 yards corse nella passata stagione. A completare il disastro è arrivata anche la pessima giornata della rush defense, che ha concesso 104 yards a Cedric Benson e complessive 159 ad una squadra che al momento aveva faticato ad arrivare al mark delle 100.

Marc Bulger: altra partita negative per Bulger, proprio di fronte al suo mentore Kurt Warner, nella sfida casalinga contro Arizona, che ha creato più di qualche rimpianto ai tifosi Rams che ormai sembrano stanchi delle prestazioni del proprio quarterback, parso quasi sfiduciato e probabilmente lontano dall'essere quel leader che StLouis credeva di aver trovato, dopo la firma del sostanzioso contratto di due anni fa. Ennesima partita sotto le 200 yards lanciate, percentuale di completi molto bassa e nonostante i due touchdowns, più episodici che frutto di un buon attacco, ci sono anche due intercetti, di cui uno riportati in endzone da Antrell Rolle, che ha di fatto annullato il positivo inizio frutto della meta da 80 yards di Stanley. Forse ci sono altri problemi più grossi da sistemare, però una riflessione sul ruolo di Bulger dovrebbe essere fatto, soprattutto in virtù del contratto in essere.

ROOKIES TOP 3

Tre runningback sugli scudi in questa nona settimana, tutti alla prima grande prova sul palcoscenico NFL, nonostante i primi due fossero già  protagonisti nelle loro squadre, ma non così convincenti. Ray Rice e Tim Hightower sono stati i leader sulle corse di Baltimore e Arizona, il primo veniva da prestazioni positive soprattutto come ricevitore aggiunto fuori dal backfield, ma era stato poco utilizzato sulle corse, con McGahee e McLain a spartirsi le portate, il secondo era diventato il goal line back per i Cardinals, ma rimaneva ancora il backup di Edgerrin James. In Week 9 Rice ha approfittato dell'assenza di McGahee correndo per 154 yards a più di 7 yards di media, contro la difesa di Cleveland e il mastodontico Shaun Rogers, mentre Hightower promosso titolare a discapito del veterano James, ha dimostrato di poter essere un playmaker, aiutato anche dalla difesa di Kansas City, chiudendo con 109 yards e un td da 30 yards che porta il bottino a 7 stagionali.
Peyton Hillis invece è un fullback bianco che sostanzialmente aveva fatto il backup finora, ma contro Miami ha approfittato dello spazio datogli dalla difesa dei Dolphins e dalle difficoltà  di colpire il medio-lungo da parte di Cutler, diventando il ricevitore primario dei Broncos con 7 ricezioni per 116 yards, che non hanno evitato la sconfitta, ma dato sicuramente una giornata di gloria a Hillis.

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