AFC Report – Week 8

Ted Ginn Jr. ha vissuto la giornata della carriera ricevendo per 175 yards.

Per una Afc che si sta svolgendo all'insegna dell'incertezza, la giornata di campionato disputata ieri ha aggiunto molta carne al fuoco. Tutti i raggruppamenti, con la sola esclusione della Afc West, sembrano ad oggi alla portata di quasi tutte le squadre, si conferma un trend che rispetto ad un anno fa ha virato decisamente verso il basso; più rumore delle altre fanno le sconfitte di Pittsburgh e Buffalo, l'una alle prese con una potenza della Nfc, l'altra beffata da una rivale divisionale. Mentre Cleveland e Houston rientrano a titolo definitivo per i discorsi postseason, continuano i dolori per le derelitte Cincinnati ed Oakland, in attesa di capire se i problematici Colts possano far cadere l'imbattibilità  dei Tennessee Titans nel prossimo Monday Night.

Buffalo Bills @ Miami Dolphins 16-25
St. Louis Rams @ New England Patriots 16-23
New Orleans Saints @ San Diego Chargers 37-32
Kansas City Chiefs @ New York Jets 24-28
Oakland Raiders @ Baltimore Ravens 10-29
Cincinnati Bengals @ Houston Texans 6-35
Cleveland Browns @ Jacksonville Jaguars 23-17
New York Giants @ Pittsburgh Steelers 21-14
Denver Broncos: bye week

Gli Steelers venivano da una serie casalinga positiva di nove partite contro la Nfc interrotta a causa dei New York Giants, tenuti fuori dalla endzone per quasi tutta la serata e riusciti ad aggiudicarsi il risultato per via di un drive decisivo scaturito da un episodio bizzarro, ennesimo, per Pittsburgh, accaduto come diretta conseguenza ad un infortunio di un loro giocatore.
Non è una bella annata sotto quel punto di vista: con enormi problemi di gestione dei cambi della linea offensiva, priva di due titolari, l'assenza prolungata di Willie Parker, e l'uscita dal campo a gara in corso del safety Ryan Clark, la squadra di coach Tomlin ha dovuto fare i conti con la perdita del long snapper, Greg Warren, tolto di mezzo dal legamento crociato anteriore.

Una partita condotta per quasi tutta la propria durata, nella quale John Carney era stato l'unico scorer per i Giants, tuttavia altresì caratterizzata dai numerosi errori commessi dagli Steelers in attacco, è sfuggita proprio nel momento decisivo nel quale i punti del pareggio arrivavano per via di uno snap mandato per le terre da James Harrison, eccellente linebacker ma rivedibile come long snapper di rimpiazzo, causando una safety buona per la parità  a quota 14.
Il touchdown del sorpasso, arrivato grazie anche ad un completo di 25 yards concesso da una difesa oramai stremata, è beffardamente giunto a tre minuti dal termine rendendo vano il tutto, e sottolineando i problemi, soprattutto offensivi, di una delle migliori squadre della conference.
Ben Roethlisberger ha tutt'altro che brillato lanciando 4 intercetti, la linea offensiva ha concesso altri 5 sacks ed ha commesso una penalità  che ha annullato una meta di Nate Washington sul 14-12 per Pittsburgh, meta che lo stesso ricevitore aveva invece segnato in apertura di terzo periodo con una presa di 65 yards.

Sorte similare quella affrontata dai Buffalo Bills, sconfitti in casa dai Dolphins per la prima volta in tre stagioni e titolari di un vantaggio che appariva comodo, arrivato fino al terzo periodo di gioco, quando la meta di Marshawn Lynch sembrava proiettare la squadra verso una vittoria sicura. Due i fattori che hanno sconvolto i progetti di Buffalo: Ted Ginn Jr. e la difesa.
Ginn ha finalmente registrato la sua prima prestazione di carriera in tripla cifra, connettendosi a Chad Pennington (22/30, 314, TD) per 7 volte e 175 yards, mentre il reparto difensivo ha innalzato un muro invalicabile azzerando Trent Edwards e compagni, contribuendo in modo determinante alla statistica che ha visto Miami segnare 18 punti senza reazione alcuna da parte degli avversari.

Chiamare disastroso il quarto periodo di Buffalo potrebbe non rendere del tutto l'idea: in rapida successione i Bills sono riusciti a commettere ben quattro turnovers, uno dei quali ha causato una safety ed un altro dei quali ha vanificato l'ultimo sforzo della difesa, che aveva costretto Miami ad un punt trattato nel peggiore dei modi da Roscoe Parrish; la pressione portata dai Dolphins ai danni di Edwards è stata a tratti incontenibile, ed ha permesso a Joey Porter di siglare due sacks e forzare uno dei quattro fumbles appena citati, portando il suo parziale stagionale a quota 10.5 con appena metà  gare disputate, ovvero ciò che l'organizzazione gli aveva chiesto portandolo a casa da free agent nel deludente campionato scorso.

Steelers e Bills vengono così raggiunti a quota 5-2 dai New England Patriots, che di darsi per vinti non ne vogliono proprio sapere; la contemporanea sconfitta di Buffalo ha permesso agli uomini di Bill Belichick di mettere il naso avanti nella division, ora condotta ex-aequo, e di detenere con gli stessi criteri il secondo miglior record di conference.
Matt Cassel, gettato nella mischia per cause di forza maggiore ad inizio anno, progredisce verso la giusta direzione, non può essere perfetto come lo era Brady per chiari motivi di dna sportivo, ma le sue ultime due uscite, compresa quindi questa vittoria rimediata contro i sottovalutati St. Louis Rams, dimostrano che questo è un quarterback che quando riesce a limitare i propri errori di comprensione del gioco può fare un passo avanti, e condurre con successo uno degli attacchi potenzialmente più stratosferici della Nfl.

Cassel, 21/33 per 267 yards, una meta e due intercetti, ha completato la sua prima rimonta di carriera, portando i Patriots alla conquista di un'importante vittoria nel quarto periodo, contro una squadra che si era costruita la fama di ammazza-grandi.
Sotto di tre punti grazie anche alle favolose giocate del rookie Donnie Avery, vera pestilenza per qualunque secondaria, il backup di Brady ha diretto due serie di giochi terminate a punti nel giro di pochi minuti, fino ad arrivare al sorpasso definitivo grazie al solito, immenso, contributo di Kevin Faulk, tuttofare che per ammissione del suo stesso coach pulirebbe pure i pavimenti degli spogliatoi se mai gli venisse chiesto di farlo. Deltha O'Neal, pescato tra i disoccupati qualche tempo fa, ha registrato il secondo intercetto determinante della sua stagione con i Rams ancora in possibilità  di contro-sorpasso, rendendo ulteriormente felice la giornata di Randy Moss, che ha superato il traguardo delle 800 ricezioni in carriera. I Patriots hanno chiuso la prima partita di sempre senza commettere alcuna penalità .

La Afc North diventa sempre più stretta, e con la concomitante sconfitta di Pittsurgh sono due le squadre che si sono potute permettere di salire di un gradino verso la vetta divisionale.
Il successo più importante è arrivato dai Cleveland Browns, che hanno vinto in un campo difficile, quello di Jacksonville, contro un avversario temibile, riuscendo ad equilibrare nuovamente le sorti di una stagione cominciata rincorrendo. Jamal Lewis ci ha messo molto di suo correndo per 81 yards ed una meta, Derek Anderson ha sfoderato big plays quando più contava (qualcuno in collaborazione con la difesa avversaria) ed ha chiuso la sua terza partita consecutiva senza lanciare intercetti: con un po' di fortuna in più, in riferimento quindi alla sconfitta della settimana scorsa a Washington, sarebbero potute arrivare anche tre vittorie in fila. Una curiosa statistica rivela che i Browns sono 2-0 senza Kellen Winslow in campo, ed 1-4 con lui presente: che sia destinato a fare la fine che fece Shockey a New York?

Per i Jaguars di Jack Del Rio la sconfitta è bruciante, non solo perché pone una concorrente diretta per i playoffs sul loro stesso piano (3-4), ma pure per il modo beffardo con cui è arrivata, dato che l'ottimo Matt Jones (8, 117, TD) aveva avuto per un istante tra le mani il pallone della potenziale vittoria a tempo quasi scaduto, ma considerando anche il fumble su ritorno di kickoff commesso dal rookie Brian Witherspoon nel quarto periodo ed il field goal bloccato da uno scatenato Shaun Rogers (9 tackles, sack), perennemente trovatosi addosso al buon David Garrard (25/42, 283, 2 TD) e difficilmente contenibile dalla linea offensiva dei Jags.

Perdono terreno i San Diego Chargers, sconfitti nella trasferta di Londra dagli scatenati Saints di Drew Brees, in uno spettacolo visivo decisamente superiore a quello proposto dodici mesi fa al Wembley Stadium da Dolphins e Giants.
Non basta il miglior Tomlinson visto nel 2008 a tirare fuori dalla crisi la principale accreditata al Super Bowl della Afc, i Chargers si sono difatti ritrovati sommersi dai 37 punti segnati dall'attacco avversario nel giro di poco più di tre quarti, tentando una rimonta parzialmente concretizzata dalla quarta meta stagionale di Vincent Jackson e spentasi sull'hail mary pass tentato da Rivers a tempo scaduto, ultima di due occasioni (nella precedente Rivers era stato intercettato da Jonathan Vilma) per tentare di riacciuffare risultato e campionato, per il quale la strada da percorrere si fa sempre più in salita.

Gli scouts che avevano etichettato Joe Flacco come immobile in sede di pre-draft dovrebbero essersi rimangiati le parole oramai a sufficienza: non ci riferiamo alla prima giornata di campionato, dove Joe dimostrò di saper galoppare occasionalmente per il campo segnando la sua prima meta in carriera su corsa, piuttosto alla gara di ieri contro i Raiders dove, oltre a bissare quella segnatura con le proprie gambe, si è tolto lo sfizio di ricevere un pallone dalle mani di Troy Smith, pallone per poco non trasformato anche quello in sette punti.

La partita nella partita, i fratelli Rex e Rob Ryan erano uno contro l'altro, non è mai decollata per Oakland, che ha concesso 19 punti consecutivi agli avversari prima di inaugurare le segnature con Sebastian Janikowski, e che ci ha messo tre quarti di partita per superare la linea delle 50 yards, facendosi surclassare sul piano delle corse con sole 47 all'attivo, molto pallide rispetto alle 192 concesse ai Ravens, che hanno tra l'altro messo a segno un big play aereo grazie alla ricezione di 70 yards da parte di Demetrius Williams.

Vincono, ma convincono poco i New York Jets grazie ad un touchdown pass di Brett Favre per Laveranues Coles, buono per sorpassare i sorprendenti Kansas City Chiefs con giusto un minuto da disputare. Tre i turnovers commessi a fine giornata da un Favre che ha forzato troppo, due dei quali recapitati direttamente nelle mani del rookie Brandon Flowers, il quale ha confermato la sua capacità  di effettuare la giocata riportando in meta uno di due palloni per 91 yards; molto buona la prova di Leon Washington, 274 yards tra corse, ricezioni e ritorni di calci, incoraggiante quella di Tyler Thigpen, 280 yards e due passaggi vincenti senza turnover alcuno.

Prosegue l'incubo senza fine dei Cincinnati Bengals, che vengono demoliti anche da Houston, condotta al successo da un Matt Schaub strepitoso, che ha lanciato 24 completi su 28 tentativi per 280 yards e 3 touchdowns, due dei quali per l'affidabile Kevin Walter. Mentre Houston risale la china nella Afc South dopo la difficile partenza, Cincinnati cade a 0-8 per la quinta volta nella sua storia, e si avvicina a pericolosi passi al peggior record dal 1993 ad oggi (0-10).

CLASSIFICHE

East Division
New England Patriots 5-2
Buffalo Bills 5-2
New York Jets 4-3
[I]Miami Dolphins 3-4

North Division
Pittsburgh Steelers 5-2
Baltimore Ravens 4-3
Cleveland Browns 3-4
Cincinnati Bengals 0-8

South Division
Tennessee Titans 6-0
Indianapolis Colts 3-3
Jacksonville Jaguars 3-4
Houston Texans 3-4

West Division
Denver Broncos 4-3
San Diego Chargers 3-5
Oakland Raiders 2-5
Kansas City Chiefs 1-6

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