NFL – Top & Worst Week 7

Steven Jackson è stato l'autentico dominatore della sfida contro i Cowboys

TOP 3

Steven Jackson
Fenomenale partita di SJ contro i Dallas Cowboys, che dimostra chi sia il vero trascinatore e leader dei Rams, pronti al rilancio dopo la disastrosa gestione di coach Linehan. La vittoria che potrebbe rilanciare la stagione di StLouis porta la firma indelebile di Jackson, che domina la difesa dei Cowboys dall'inizio alla fine, correndo per 160 yards e segnando 3 dei 4 touchdowns della sua squadra, due dei quali decisivi nel primo quarto chiuso sul 21 a 7. Visti i problemi non ancora risolti di Marc Bulger, se i Rams riescono a ritrovare con continuità  il proprio runningback, potrebbero tentare la clamorosa risalita in una division tutt'altro che complicata e giocare le proprie carte in chiave playoff, cosa impensabile fino ad un paio di settimane orsono.

LenDale White
"Probabilmente avrà  mangiato un'insalata per cena, sabato sera". Queste le parole di coach Fisher nell'intervista post partita, dopo aver visto White sprintare per 80 yards verso la endzone, sorprendendo tutti i detrattori, spesso critici riguardo i suoi problemi di peso. Il terzo td di giornata, il più lungo dopo un paio di corse vincenti in situazione di goal line ha messo la ciliegina nella gran giornata di White e del rookie Chris Johnson, che hanno seppellito la difesa di burro di Kansas City con 317 yards complessive e 4 mete. Certo l'impegno non era dei più probanti, ma dopo aver chiuso la striscia di partite consecutive con almeno un td su corsa, contro i Ravens (solo 3 corse per 4 yards), White ha dimostrato che il mix di potenza e velocità  costruito con Chris Johnson può portare i Titans molto lontano.

Mewelde Moore
L'infortunio di Willie Parker, a cui è succeduto immediatamente quello che ha messo fine alla stagione del rookie Mendenhall, sembrava dover creare molti problemi nella gestione dell'attacco e nel cammino degli Steelers verso la conquista della NFC North, ma nessuno aveva fatto i conti con Mewelde Moore, già  produttivo nella vittoria contro i Jaguars e esploso contro gli odiati Cincinnati Bengals, con 120 yards corse e 2 td, a cui ha aggiunto un touchdown anche su ricezione, completamente una giornata indimenticabile, che gli ha regalato un posto di rilievo nell'attacco di Pittsburgh anche al ritorno di Fast Willie Parker, garantendo un'accoppiata che potrebbe far comodo anche nei mesi più caldi.

MENZIONE D'ONORE

Sammy Morris: Denver non è sicuramente una difesa difficile da bucare sulle corse, ma una prestazione da 138 yards e 1 touchdown nel solo primo tempo, rimane sempre un risultato da ricordare. Peccato per l'infortunio che lo ha costretto ad uscire nell'intervallo (qualcuno parla di precauzione visto il risultato già  in ghiaccio), negandogli la possibilità  di un risultato ancora più clamoroso, ma con Maroney out per tutta la stagione, i Patriots puntano molto sull'ex Miami per tenere vive le speranze di postseason.

Terrell Suggs: giornata da incorniciare per il linebacker dei Ravens, che segna il suo primo touchdown in carriera, grazie all'intercetto su Chad Pennington e alla successiva corsa da 44 yards chiusa intoccato nella endzone avversaria. Al touchdown del 10 a 3, Suggs ha fatto seguire 7 solo tackles, un sack e un passaggio difeso, determinanti nella vittoria di Baltimore contro Miami.

WORST 3

Difesa sulle corse di Kansas City
332 yards concesse ai runningbacks di Tennessee, 4 touchdowns, uno da 66 yards e uno da 80, entrambi con corse in mezzo alla linea. Prova da incubo per la difesa dei Chiefs, che in stagione concede 200 yards su corsa agli avversari. In molti credevano che la scelta di Dorsey e il ringiovamento della squadra potesse portare dei benefici, ma finora di risultati se ne vedono pochi.

Brett Favre
Il grande Favre sembrava poter ancora stupire dopo la prestazione record da 6 td pass nella vittoria contro Arizona, ma le due partite successive hanno dimostrato che non sono tutte rose e fiori. Solo un touchdown e quattro intercetti nelle ultime due, contro Oakland sembrava una vittoria facile, e invece l'attacco ha stentato, Favre ha trovato la strada sbarrata da DeAngelo Hall e da tutta la secondaria dei Raiders, lanciando il decisivo intercetto in overtime, che ha regalato la possibilità  a Janikowski di centrare i pali e dare la terza sconfitta stagionale ai Jets, frenandone le velleità  di playoff.

Brad Johnson
In molti credevano che l'infortunio a Romo fosse arrivato al momento giusto, visto il presunto calo del quarterback titolare dei Cowboys, a cui qualcuno dava la colpa della partenza non proprio felice di quelli che erano i favoriti n.1 nella NFC. Gli stessi credevano che Brad Johnson potesse essere un'alternativa sicura, capace di fare il proprio compito, affidandosi al talento del proprio attacco, ma la partita contro i Rams ha dimostrato che Dallas ha tremendamente bisogno di Romo. Il 40enne Johnson, vincitore di un Super Bowl a Tampa, ha chiuso con un solo td pass e ben tre intercetti, riuscendo solo due volte a trovare Owens per una ricezione e finendo per essere decisivo, insieme con la sempre deficitaria difesa, nella terza sconfitta stagionale dei Cowboys, ora in piena crisi e lontani per il momento dal treno playoff.

MENZIONE DI DISONORE

Braylon Edwards: Dopo un'annata fantastica da 17 touchdowns, conclusa con la chiamata al Pro Bowl, sembrava che questa stagione dovesse essere quella della consacrazione per il ricevitore di Cleveland, ma la situazione attuale è lontana dalle previsioni della preseason. Il rapporto con Anderson è ai minimi termini, l'unica partita vera è stato il Monday Night scorso contro i campioni del mondo dei Giants, in stagione ha solo due touchdowns, a fronte di ben 11 drops, in testa ad una classifica poco lusinghiera per un wide receiver. Tutti a Cleveland aspettano la promozione di Brady Quinn a quarterback titolare, sicuramente anche Edwards per cercare di raddrizzare, almeno a livello personale, una stagione finora assai deludente.

Attacco di Seattle: ennesima prestazione disastrosa dell'attacco dei Seahawks, una volta fiore all'occhiello della squadra di coach Holmgren, ma al momento incapace di far punti, falcidiata da mille infortuni e smarrito in un tunnel, che sembra non avere fine. Con Seneca Wallace come quarterback nella sfida contro i Bucs, l'attacco ha chiuso con solo 176 yards complessive tra corse e passaggi, segnando l'unico touchdowns a due minuti dalla fine, quando ormai la partita era in garbage time. I tifosi sperano nel rientro di Hasselbeck e degli altri infortunati eccellenti, ma la stagione sembra ormai già  compromessa.

ROOKIES TOP 3

Consueto sguardo ai giovani che in questa giornata ha visto la prestazione da record di Chris Johnson, che ha corso 168 yards contro Kansas City, segnando il terzo touchdown stagionale con una corsa da 66 yards e dimostrando di poter completare una coppia perfetta con LenDale White. Se Johnson è un nome già  conosciuto nelle classifiche di rendimento, due volti nuovi sono quelli di Josh Morgan e Donnie Avery, ricevitori di San Francisco e StLouis. Il primo ha dimostrato, contro i Giants, di poter essere una delle poche note liete nell'ennesima stagione opaca dei 49ers, chiudendo con 5 ricezioni per 86 yards e segnando l'unico touchdown offensivo di San Francisco. Il secondo sta venendo fuori alla grande, dopo una preseason in cui molti avevano criticato la scelta troppo alta spesa dai Rams nell'ultimo Draft, ed è diventato ormai il secondo target di Marc Bulger dopo Torry Holt, garantendo quella profondità  e velocità  che mancava all'attacco di StLouis. Contro Dallas è arrivato il primo touchdown in NFL, con una ricezione da 42 yards, che rischiava di essere replicata poco dopo, ma che è stata vanificata da una penalità  della linea offensiva.

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