Il rookie Eddie Royal ha fatto fuoco e fiamme per i suoi Broncos.
La NFL esordisce con i fuochi d'artificio!
La partita inaugurale della nuova stagione è stata Giants-Redskins, match ricco di tradizione perchè vedeva di fronte due delle franchigie storiche di questo gioco; come era iniziata, la kick off week si chiude con un incontro altrettanto affascinante: Denver che va a far visita ad Oakland.
Per gli appassionati non serve spiegare quale rivalità ci sia tra le squadre, ma anche i meno esperti non dovevano far altro che dare un'occhiata al pre partita ed alle tribune dello stadio: il McAfee Coliseum di Oakland, il "black hole", totalmente tinto di nero, popolato da una delle tifoserie più caratteristiche di tutti gli Stati Uniti: la Raider Nation, che rendeva l'atmosfera surreale ed estremamente coinvolgente al tempo stesso.
Una cornice fantastica per due squadre che però sono reduci da stagioni deludenti, e le difficoltà almeno per i padroni di casa sembrano lontane dall'essere superate. Ed allora ecco che la partita più sentita della stagione assume un significato se possibile ancora maggiore. Se non puoi vincerle tutte, almeno batti i rivali. E non c'è modo migliore che iniziare la stagione che battendo chi ami… odiare.
Sotto l'aspetto tecnico, ad Oakland due giocatori su tutti devono dimostrare di valere gli investimenti fatti su di loro: il QB prima scelta 2007 JaMarcus Russell, praticamente al suo debutto, ed il RB Darren McFadden, scelto alla terza assoluta quest'anno, nonostante un Fargas che nel suo stesso ruolo aveva già prodotto tantissimo.
Ma per portarsi a casa DMac, la dirigenza Raiders ha rinunciato a tappare i buchi nel roster, quindi ci si aspetta un impatto immediato ed importante dal ragazzo proveniente da Arkansas. Nell'elenco avrebbe dovuto comparire anche l'altro l'ex Broncos, il WR Javon Walker, tagliato da Denver in off season e strapagato in California, che però è ancora infortunato e quindi assente.
Invece a Denver ci si aspetta molto dal QB Jay Cutler, ripresosi dopo che gli è stato diagnosticata una forma di diabete, e dai due RB Young ed Hall che si contendono le portate.
Inizia la partita, e nel primo drive Denver prova a sfruttare le debolezze della difesa di Oakland, ossia ottima nel difendere i passaggi, ma molto permeabile alle corse. E invece i Raiders difendono bene le corse di Young, mentre soffrono di più lanci di Cutler. Il primo drive si conclude subito con il TD degli ospiti: il rookie Royal che riceve in end zone approfittando di una lettura tardiva della safety Wilson che copre in ritardo, e segna la prima meta della sua carriera.
I padroni di casa rispondono con un ritorno di kick off ottimo di Higgins, che porta i nero-argento nella metà campo di Denver. Run DMC parte titolare, e i Raiders giocano il loro primo drive cercando di logorare la difesa avversaria con 8 giochi consecutivi di corsa, ma in red zone un fumble non ricoperto gli fa perdere la palla. Al momento, nessuna delle due squadre riesce a prendere l'inerzia della partita. Il primo quarto si chiude sul 7-0 per i Blu-arancio, ma il possesso è dei californiani, che ricominciano a martellare con le corse il fronte 7 degli ospiti. Però questa pressione risulta sterile, non produce punti, e Denver fa svoltare la partita con un lancio di 70 yards di Cuttler per il TE Scheffler.
Non arriva il TD, ma i Broncos vanno sul 10-0 e la dinamica dell'incontro cambia: gli ospiti prendono man mano confidenza, Oakland invece non riesce a guadagnare yards, e a metà secondo quarto, si sente già il pubblico rumoreggiare. Le secondarie californiane non riescono a trovare nessuna contromisura agli attacchi aerei di Cutler, che ha già a referto più di 200 yards ed un 12/18 che parla da solo, e Royal gioca una grandissima partita di debutto, correndo bene le tracce e ricevendo tutto quello che gli arriva intorno. Il tutto produce un altro viaggio in red zone nero-argento, ed un altro TD ospiti, questa volta con una breve corsa di Pittman. 17-0, non è neanche finito il primo tempo, ma sulla sideline dei padroni di casa gli sguardi sono già quelli tipici della rassegnazione. Non è un grande inizio di stagione per la Raider Nation.
Nel secondo tempo si ricomincia da dove era finito il primo. Oakland che non riesce a guadagnare terreno e Cutler che, senza nessuna pressione del fronte 7 avversario, chiude big play con una facilità disarmante, lanciando un altro TD per Darrell Jackson di 48 yards.
Scoraggiante, invece, per i tifosi californiani la scarsissima varietà di giochi mostrata dalla propria squadra, che pare abbia un playbook ridotto a corse centrali, screen e deep post.
A neanche fine terzo quarto siamo già nel garbage time, e Denver ricomincia a correre, riuscendo peraltro a farlo senza ostacoli. I Raiders giocano una zone blocking, ma continuano a dimostrare impotenza, il resto della partita è una pura proforma. Sul 27-0 Russell guida un buon drive e lancia un bel TD per l'ex della partita Ashley Lelie, ma è troppo poco e troppo tardi per rivalutare la prestazione del QB da Louisiana State. Royal e Pittmann infieriscono di nuovo, segnando due TD e portando il risultato sul 41-7, mentre Curry accorcia le distanze con il TD del 41-14.
In definitiva, una partita terribile per Oakland, troppo brutta per essere vera, ma che deve comunque far preoccupare Kiffin; Shanahan invece può dormire sonni tranquilli, ottima prestazione della sua squadra, e meravigliosa prestazione di Royal, venuto fuori nel momento in cui all'attacco di Denver veniva a mancare il proprio go to guy Marshall.
Positivi:
Cutler: Ha fatto quello che ha voluto, come ha voluto, quando ha voluto, chiudendo con 300 yards e 2 TD, protetto da una OL che gli ha regalato una partita in cui non è nemmeno mai stato sfiorato.
Royal: ha massacrato nello scontro diretto Hall, il suo CB, e Wilson, che era la supporting safety di Hall, segnandogli in faccia un TD e guadagnando 150 yards al debutto assoluto. E dire che i due DB di Oakland sono, o sarebbero, tra il top della lega.
Negativi:
Russel: lento, mai abile a leggere la difesa di Denver e quindi incapace di sezionarla a dovere. Alza le cifre solo a partita abbondantemente finita.
Wilson: è andata in difficoltà tutta la secondaria, ma su di lui c'erano grandi aspettative anche in funzione del contratto a cifre pesanti firmato in estate, ma anche lui ha deluso.