Asante Samuel, pezzo pregiato del marcato Nfl, è approdato ai Philadelphia Eagles.
Immaginate una pista di formula uno con le macchine schierate per la partenza, il semaforo si sta per spegnere, i motori rombano potenti. Immaginate Wall Street al mattino presto, con migliaia di telefonini sui quali vengono ripetutamente sputate le parole compro o vendo. Immaginate per un istante questi due momenti uno in successione all'altro, ed avrete un quadro chiaro di ciò che è stato l'inizio della free agency Nfl del 2008.
Dannazione, avranno detto gli agenti dei giocatori, quest'anno c'era pure l'anno bisesto e bisognava aspettare un giorno in più per arrivare al fatidico scoccare della mezzanotte del primo di marzo, ovvero quella data in cui numerose pedine cambiano uniforme ed equilibri del futuro campionato. Seppure non siamo nemmeno vicini a poter pensare al draft di fine aprile, fatto che lascia tempi ancora troppo larghi per poter fantasticare l'ipotetico ordine dei giocatori selezionati, le prime settimane di contrattazioni sono state generose di transactions, sortendo i primi innesti per alcune squadre, desiderate riconferme per altre, e discutibili (ma puntuali) spargimenti di dollari per altre ancora.
La free agency, avvenimento tra i principali della offseason Nfl, è un campionato a sé. E come ogni campionato che si rispetti, sortisce sia vincitori che vinti.
Dodici mesi fa aveva colpito l'intraprendenza dei New England Patriots nello spendere numerose risorse in scambi e giocatori liberi, scalpore provocato dalla nota efficienza della franchigia a crescere talento quasi esclusivamente dal draft.
Il ruolo allora giocato dal team di Robert Kraft è stavolta toccato ai Cleveland Browns, i quali hanno messo con decisione le mani nel portafoglio per assicurarsi il talento necessario a coprire quei buchi che avevano impedito loro di essere una legittima squadra da playoffs.
Rifirmati Jamal Lewis e Derek Anderson, il cui futuro in città non sembra essere automatico nonostante tale rinnovo, il gm Phil Savage ha regalato un ulteriore bersaglio a chiunque sarà il quarterback titolare della prima settimana mettendo sotto contratto Donte Stallworth, che va ad aggiungersi a Winslow, Edwards e Jurevicius costituendo una batteria di wide receivers niente male, ed ha notevolmente rinforzato una linea difensiva, debole contro le corse, aggiungendovi i quintali di Corey Williams, ex Packer per il quale è stata elargita una scelta di secondo round del prossimo draft, e Shaun Rogers, che ha salutato Detroit privo di rancori facendo capire che aveva solamente bisogno di cambiare aria, per il quale i Browns hanno sacrificato una terza scelta del 2008 ed il cornerback Leigh Bodden. Cleveland chiamerà il suo primo giocatore al quarto round quest'anno: Romeo Crennell, per sua stessa ammissione, non ne è affatto preoccupato.
Lo stesso Shaun Rogers era stato al centro di un mini-caso nei giorni precedenti all'accordo con Cleveland, e la sua destinazione doveva essere comunque l'Ohio, ma di sponda opposta: Lions e Bengals, difatti, avevano concluso una trade che avrebbe garantito ai primi una terza ed una quinta scelta per il defensive tackle, scambio poi bocciato dagli uffici della Nfl, blocco imposto da un presumibile errore del management di Detroit circa la destinazione del roster bonus di un milione di dollari spettante a Rogers, denaro che sarebbe dovuto passare sotto la responsabilità di Cincinnati. La notizia ha tenuto comunque occupati gli imperterriti giornalisti, che tentavano di scovare il complicato inghippo regolamentare andato a rinforzare una rivale divisionale del team di Marvin Lewis, che in queste ore sta attendendo notizie dai Jets circa la disponibilità Dewayne Robertson quale premio di consolazione.
Restando in tema di defensive tackles, molti dei movimenti si sono concentrati proprio su questo ruolo: i Buffalo Bills si sono assicurati il più interessante tra i giocatori disponibili, il run stopper Marcus Stroud, in cambio di una terza ed una quinta scelta a favore dei Jaguars, medesimo prezzo sborsato dai Jets nei confronti dei Panthers per ottenere il sovente infortunato Kris Jenkins; nella Afc West invece i Raiders hanno fatto sbellicare dalle risate mezza lega regalando (è il caso di dirlo) a Tommy Kelly 18 milioni di dollari garantiti ad un giocatore che rischia, perché infortunato, mentre i Broncos, alla disperata ricerca di rinforzare il mezzo della linea, non solo non sono riusciti a concludere alcuna trade (in fila per Rogers c'erano pure loro) ma addirittura rischiano di perdere il promettente secondo anno Marcus Thomas, arrestato in Florida sabato 3 marzo per possesso di cocaina.
In cerca di un linebacker e di qualche defensive back, Denver si è accontentata di riunire i fratelli Bailey acquisendo Boss, il più giovane, e firmando le safeties Marlon McCree e Marquand Manuel, pur lasciando John Lynch al proprio posto per un altro anno.
Frenesia e Tampa Bay sono andate a braccetto, dato l'alto numero di transazioni che ha coinvolto i Buccaneers nelle prime ore di mercato: a Tampa arriveranno il centro Jeff Faine, voluto per ancorare una linea giovane che cresce anno dopo anno, il tight end Ben Troupe, mossa che potrebbe significare l'addio a Jerramy Stevens, un terzetto di linebackers formato da Teddy Lehman (tanto forte quanto scarsamente affidabile per infortuni vari), Leon Joe e Matt McCoy, Antonio Bryant (toh, chi si rivede".) ed infine il quarterback Brian Griese, che rischia di far lievitare la presenza di registi a roster verso la doppia cifra.
Per dare inoltre un'ulteriore profondità ad un backfield già affollato, ma circondato dai dubbi circa la futura tenuta di Cadillac Williams, è stato fatto tornare in città Warrick Dunn, scelto dai Buccaneers undici anni orsono, al quale è stato elargito un contratto biennale.
Sempre a proposito di Bucanieri, Rod Marinelli sta creando una mini succursale a Detroit: la firma di Brian Kelly, Dwight Smith e Chuck Darby si aggiungono alla vecchia acquisizione di Dwayne White, restituendo all'ex assistente di Tampa altre sue vecchie conoscenze.
La saga di Asante Samuel è durata molto meno del previsto, visto che pochi istanti dal via alle contrattazioni già circolavano le sue sorridenti immagini, (e ti credo, visto l'ingaggio"), con la maglia dei Philadelphia Eagles: la mossa ha tolto un importante elemento alle secondarie dei forti Patriots, che hanno perso pure Randall Gay (Saints), rappresentando nel contempo un deciso passo indietro della franchigia della Pennsylvania nei riguardi di Lito Sheppard, in tempi recenti plagiato dagli infortuni ed ora in cerca di una sistemazione che possa garantirgli una maglia da titolare.
Nel New England sapevano bene di andare incontro alla perdita del cornerback più talentuoso del roster, ma non per questo si sono persi d'animo mettendo tutte le forze possibili per accontentare perlomeno Randy Moss, il quale ha capitalizzato sulla stagione da record con un triennale mettendo finalmente a tacere tutte le insinuazioni da quotidiano rosa, alcune delle quali lo avrebbero voluto rivedere ai Vikings in compagnia di Daunte Culpepper nel cercare un improbabile assalto al titolo, non tanto per mancanza di fiducia verso il venerabile Adrian Peterson, quanto per le scarse possibilità di Daunte di tornare da quarterback titolare nella Nfl.
Moss era stato persino dato vicino ai Green Bay Packers, fortemente interessanti ai suoi servigi un anno fa, ma poi è andata come sappiamo, e nel Wisconsin, ora, c'è già fretta di digerire la fine di un'epoca storica.
Alge Crumpler un tempo era l'unico bersaglio decente per i lanci di Michael Vick, probabile motivazione tecnica dietro alla sua acquisizione da parte dei Titans, che offrono così a Vince Young un giocatore da redzone, afflitto però da recenti problemi di concentrazione in fase di ricezione. In Tennessee arriveranno altresì Jake Scott, ex guardia offensiva dei Colts chiamata a sostituire l'interessante Jacob Bell (Rams) e Jevon Kearse, che proprio in queste terre aveva iniziato quella che sembrava essere una promettente carriera Nfl poi flagellata dagli infortuni.
I nomi Crumpler e Vick fanno tornare alla mente dei Falcons da playoffs, e per cercare la risalita in Georgia hanno deciso di scommettere su Michael Turner, ex backup di LaDainian Tomlinson e desideroso di dimostrare di saper portarsi un attacco sulle spalle. Questa transazione, abbinata al taglio di Byron Leftwich (Harrington è stato tagliato e rifirmato alcuni giorni dopo) mette delle serie ipoteche sul draft di Atlanta, che potrebbe definitivamente volgere su Matt Ryan e non su Darren McFadden.
Che non sia un mercato divertente senza le spese pazze questo lo si sa, certo è che quest'anno Vikings, 49ers, Raiders e Jets si sono abbondantemente tirati su le maniche.
A Minneapolis, in un clima di speranza perduta nei confronti di Troy "non ne prendo una" Williamson (Jaguars), la dirigenza ha scelto Bernard Berrian (6 anni, termini non ancora pubblicati ma non certo economici) per dare un senso ai giochi in profondità sperando che questi replichi gli ultimi due anni a Chicago, assestando un colpetto pure in difesa assicurandosi i servizi di Madieu Williams, ex Cincinnati. Non resta che prendere un defensive end in aprile e trovare un quarterback che sappia lanciare come si deve, e potremmo essere a buon punto.
A San Francisco sono sbarcati due nomi importanti, Isaac Bruce, storico ex rivale divisionale, e Justin Smith (6 anni per 45 milioni, ben 20 dei quali garantiti), braccato da diversi bisognosi di un pass rusher, ai quali sono seguiti gli accordi con DeShaun Foster, lasciato libero dai Panthers, Dontarrius Thomas ed Allen Rossum, chiamato a rivitalizzare gli special teams di questa sponda della Bay Area.
Nell'altra, invece, una volta ripresi dalle risate per l'affare Kelly, i Raiders hanno piazzato scommesse (speriamo per loro vincenti) su Javon Walker, enorme ma egocentrico talento, Kwame Harris, offensive lineman radiato dai cugini Niners, e Gibril Wilson, fresco campione del mondo con i New York Giants. Chi cercava notizie del disperso Jerry Porter ne troverà a Jacksonville, laddove il dimenticato wide receiver potrà ricostruirsi un qualcosa di simile ad una carriera, certo è che la domanda più grande della offseason dei Raiders è la conferma o meno di Lane Kiffin. Mah.
Semi-impazziti i Jets, forse troppo affrettati nel voler tornare agli apici della lega, che hanno oltremodo riempito le tasche di Alan Faneca (23 milioni garantiti), Steeler da un anno separato in casa, e di Damien Woody (11 milioni garantiti), un tempo forte uomo di linea offensiva. Un tempo.
Altri arrivi di riguardo sono Tony Richardson, fullback che non ha mai deluso, il già citato Kris Jenkins, l'ex Miami Jesse Chatman, il cornerback Andre Woorfolk inattivo l'anno passato, e l'ex Cardinals Calvin Pace, adatto a questa difesa in quanto proveniente da una 3-4.
Il Grande Tonno è tornato nella Nfl con uno scopo, ricostruire da zero i Miami Dolphins.
Certo, la franchigia è stata tra le prime a muoversi per dare quel senso di aria fresca a dei reduci da un'annata d-i-s-a-s-t-r-o-s-a, solo si sperava che la nomea dei giocatori messi sotto contratto potesse essere un momentino più attraente di ciò che è effettivamente stato.
I Dolphins si sono mossi soprattutto in difesa, laddove hanno aggiunto alla linea Randy Starks dai Titans e Jason Ferguson da Dallas (una sola partita giocata nel 2007) e firmando un linebacker proveniente da una 4-3, Reggie Torbor, dunque non uno starter fisso, piuttosto un giocatore di situazione.
L'attacco è stato invece tamponato con gli arrivi di Josh McCown, Ernest Wilford e David Kircus, nomi tutt'altro che soddisfacenti per una squadra impegnata a recuperare quella dignità che la fama costruita negli anni imporrebbe ad essa.
Nel frattempo, sono uscite notizie discordanti circa il futuro in maglia acqua di Jason Taylor, la cui perdita di entusiasmo per la causa risale a diversi mesi fa. Il defensive end, detentore di un contratto valido per altri due anni, ha espresso il desiderio di giocare per una squadra che non debba attraversare un periodo medio-lungo di ricostruzione, tuttavia l'ostacolo principale sembra essere proprio il parere in merito di Bill Parcells, il quale ha negato che Taylor possa muoversi da Miami. Se il numero 99 di Miami vedesse sfumare la possibilità di giocare per il Super Bowl, potrebbe addirittura pensare di ritirarsi.
Perso Bernard Berrian, e preoccupati dal ritorno in Carolina di Mushin Muhammad, i Chicago Bears hanno riempito il vuoto con l'acquisizione del veterano Marty Booker e del discusso Brandon Lloyd, che raggiunge così Adam Archuleta, assieme al quale, fatalità , era stato strapagato a Washington con risultati fallimentari.
Redskins e Bears sono rimasti a braccetto dal momento in cui è uscita la voce di un contatto dei Pellerossa con Jerry Angelo, riportando d'attualità un possibile trasferimento nella capitale di Lance Briggs, concludendo il tutto con un nulla di fatto: dopo un anno di speculazioni e di ricerca di un improbabile contratto al di fuori del proprio effettivo valore, il linebacker dei Bears è rimasto esattamente dov'era, proprio in quella squadra della quale aveva giurato di non vestire mai più la maglia. Una stagione da Super Bowl non fa primavera.
Sempre a Washington, dove un tempo era costume avventarsi su tutti i free agents disponibili sul mercato ed imbastire scambi dannosi al proprio futuro, Dan Snyder ha comunque voluto gli onori delle cronache anche senza effettuare notevoli movimenti (il più grosso è stato la conferma del backup Todd Collins), incaricando il fido Vinny Cerrato di indire una conferenza stampa e confidare ai giornalisti che quest'anno ai Redskins proprio non se la sentivano di vincere la corsa dei soldi pagati a vuoto. Il campionato della offseason, ha perso così una delle sue protagoniste più accreditate.
Il premio rischio 2008 viene invece assegnato ex aequo a Saints e Cowboys, i quali hanno dato fiducia rispettivamente a Dan Morgan, Jonathan Vilma (New Orleans) e Zach Thomas (Cowboys): il primo ha una preoccupante storia di commozioni celebrali alle spalle ed i Panthers, di fatto, se ne sono sbarazzati con un anno di ritardo; il secondo deve recuperare dall'esplosione di un ginocchio; il terzo è avanti con gli anni e la sua collezione di recenti infortuni ha causato a Miami il doveroso taglio di quella che per anni è stata una colonna.
Chiudiamo con un'importante nota su Seattle, andata ad aggiungere le corse di Julius Jones e TJ Duckett al proprio fabbisogno, fatto che considerata pure la presenza a roster del buon Maurice Morris potrebbe gettare serie nubi sul futuro in loco di Shaun Alexander, per il quale si sta parlando di taglio.
Gli Arizona Cardinals, infine, hanno rinnovato per altri quattro anni il contratto di Larry Fitzgerald togliendolo di fatto dalle ipotesi di trade che lo avevano massivamente coinvolto: l'accordo potrebbe portare ad un inaspettato scambio per Anquan Boldin, secondo alcuni scontento del nuovo accordo elargito al compagno di reparto: dicono che a Philadelphia abbiano già alzato la cornetta"