Festeggiano Posey e compagni, finalmente il pennant è al sicuro
Avevamo lasciato la NL West in pieno equilibrio, con Giants e Padres divisi dalla miseria di mezza partita ed i Rockies in piena rimonta a due partite e mezzo dalla vetta.
Con cinque serie da giocare, tutto poteva ancora accadere.
Inizialmente sono i Rockies che si riportano sotto grazie alla vittoria sui Dodgers ed alle contemporanee sconfitte di Giants ( a Milwaukee) e Padres (a St.Louis) ma Colorado poi subisce un sanguinosissimo sweep in casa di Arizona ed arriva allo scontro diretto contro S.Francisco sotto di 3,5 match.
Obbligati a vincere, Tulowitski e soci falliscono nell'impresa perdendo due partite su tre e lasciando ogni speranza di poter raggiungere i playoff.
Dopo questa serie, Colorado sparisce e perde le altre sette partite rimanenti, contro Dodgers e St.Louis.
Nel frattempo, S.Diego vince le due serie contro Dodgers e Reds tenendo il passo dei Giants che, prima di battere Colorado, aveva regolato i Cubs a Chicago.
Ci ritoviamo così a due serie dalla fine e sempre la stessa partita di distacco che divide S.Diego e S.Francisco.
Gli uomini di Black vanno a Chicago per una serie da quattro match ed incredibilmente ci lasciano le penne, segnando la miseria di 5 punti in tutta la serie e riuscendo a strappare solo una partita: a poco serve l'ottimo rientro di Chris Young ed una ritrovata stabilità dei lanciatori partenti, grazie anche alla riuscitissima trasformazione di Stauffer da rilievo a starter.
Ai Giants non pare vero; sweepando i D'Backs, si presentano con tre partite di vantaggio e solo lo scontro diretto proprio contro i Padres da giocarsi tra le mura amiche.
Una situazione veramente invidiabile, considerando che anche Atlanta (in lizza per la Wild Card) non si è allontanata fornendo così una via d'entrata supplementare ai tanto agognati playoff.
Carichi d'entusiasmo, i tifosi affollano l'AT&T Park per festeggiare l'imminente titolo divisionale, cosa che non succede dal lontano 2003; ma i Padres deludono le loro speranze martellando nientepopodimeno che Cain, il lanciatore più consistente della superba rotazione dei Giants.
L'asso arancionero concede ben 3 HR (Gonzales, Ludwick e Stairs) ed a niente serve il tentativo di rimonta innescato da Rowand (2 runs HR): finisce 6-4 e siamo a meno 2.
La sera seguente è Zito a tradire; concedendo ben 2 runs su altrattante walks concesse a basi piene, manda avanti S.Diego ed è quanto basta a Stauffer ed al bullpen dei Padres, nonostante un nono inning da cardiopalma per Bell, per portare a casa il match ed a tenere viva la speranza dell'aggancio.
Si arriva così al'ultimo match, decisivo per tre squadre perchè anche Atlanta resta coinvolta; i Braves giocano d'anticipo e vincendo contro Phila rendono possibile un tiebreaker a tre squadre, nel caso che i Padres riescano a vincere l'ultimo match.
Le speranze di S.Diego vengono però congelate da Jonathan Sanchez che concede pochissimo ai battitori avversari, così come i rilievi: i Padres non segnano e devono soccombere al triplo dello stesso Sanchez che viene poi spedito a casa dal singolo di Freddy Sanchez, a sua volta fatto segnare dal doppio di Huff.
Un fuori campo del solito Poseyall'ottavo inning fissa poi il punteggio sul 3-0 finale: ai Giants il pennant e la sfida contro Atlanta, ai Padres il rimpianto di aver ceduto proprio quando sembrava che il titolo non potesse sfuggirgli.
Ovviamente ci riferiamo alla incredibile serie di 10 sconfitte subite tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, striscia che ha riportato sotto i Giants che ormai stavano già facendo la corsa sulla Wild card ed invece si sono ritrovati in gioco per il piatto principale, non facendosi scappare la ghiotta occasione.
Questo è stato possibile grazie al ritorno alla forma di alcuni membri della rotazione, Lincecum su tutti, che aveva attraversato un momento grigio tornando al rendimento abituale in tempo per chiudere trionfalmente una splendida stagione.
Non dimentichiamoci però dei rilievi: una ERA complessiva di 0,90 da settembre a ora vale più di mille parole per descrivere il lavoro fatto dal bullpen di Bochy con il closer Wilson che ha eguagliato il record di salvezze (48) del club, vecchio di 17 anni.
Tra le mazze, come non sottolineare il contributo del rookie Posey che, insieme agli arrivi di metà stagione e soprattutto quelli di Burrell e Guillen, ha potenziaato lo sterile attacco dei Giants quel tanto che bastava per vincere la maggioranza dei match sul filo di lana, cosa che è successa veramente molto spesso.
Tra coloro che erano presenti dall'inizio, lode assoluta ad Huff e Uribe, presi per due soldi da Sabean a cui dobbiamo rendere merito.
E le altre ?
Detto del rimpianto di S.Diego, dobbiamo ricordare che nessuno aveva pronosticato niente di simile alla stagione che poi è stata per i Padres che anzi venivano unanimamente accreditati dell'ultimo posto; un'ottima stagione, non coranata dal successo finale ma sicuramente più che positiva sulla quale sarà adesso più semplice costruire per il futuro.
Per Colorado, resta la soddisfazione di aver trovato in Carlos Gonzales l'erede di Holliday: una splendida stagione così come ottima è stata quella di Tulowitski e di Jimenez.
Saranno loro la spina dorsale dei Rockies di domani.
Male invece Dodgers ed Arizona: i losangelini hanno pagato la stagione storta di alcuni top players ma soprattutto scontano l'incertezza che avvolge la proprietà del club.
Senza investimenti, una squadra a cui mancava poco per essere al vertice si è afflosciata al momento buono e non si è rialzata più; adesso servirà fare salti mortali perchè il nucleo del team entrerà negli anni finali di arbitration e le scelte non saranno facili per Colletti.
A Phoenix invece è un pò che si lavora per il 2011; è stato preso Towers come GM e questa per i tifosi di Arizona è una grande notizia, essendo l'ex Padres uno dei migliori GM che ci siano nelle Majors.
Da notare, l'incredibile ascesa del giovane Hudson ma il lavoro di Towers troverà ampio sfogo soprattutto nella ricostruzione del bullpen, vera croce per tutta la stagione per i D'Backs.
Per il resto, c'è addirittura abbondanza di battitori anche se tutti insieme hanno battuto anche il record MLB di SO subiti da una squadra.
Ma di questo ci occuperemo in seguito, adesso si entra nel periodo più bello del baseball MLB, ovvero i playoff, dunque buon divertimento a tutti e sopratutto ai tifosi dei Giants.