Boston Red Sox, verde speranza.
La stagione 2004 si presenta come una delle più attese dell'ultimo decennio, soprattutto per vedere all'opera con le nuove maglie i tanti campioni che hanno cambiato squadra durante la off-season.
E l'attesa diventa addirittura spasmodica se ci riferiamo alla American League East, division che promette uno spettacolo raramente visto prima d'ora.
Se infatti fino all'anno scorso il predominio nella suddetta Division era una questione a due tra New York Yankees e Boston Red Sox, con una biennale parentesi dei Toronto Blue Jays, quest'anno potrebbero essere 3, se non 4, le squadre che in teoria si batteranno per il titolo.
Certo New York e Boston restano le favorite, visto anche il mercato “stellare” che hanno concluso in inverno, ma i rinnovati Baltimore Orioles, i soliti compatti Toronto Blue Jays ed i nuovi ambiziosi Tampa Bay Devil Rays rappresenteranno un ostacolo non indifferente per i progetti di diarchia delle storiche duellanti.
New York Yankees
La squadra di Joe Torre si è presentata all'avvio dell'off-season dopo il terzo anno consecutivo senza anello, un'eternità per gli esigenti e bene abituati tifosi della Grande Mela, e dopo la seconda finale persa contro una squadra emergente.
L'idea era quella di rinnovare un roster che, seppur di altissimo livello, rischiava di perdere efficacia causa l'elevata età di alcuni uomini chiave.
L'operazione di “svecchiamento” è stata agevolata dal ritiro, poi tramutatosi in un ritorno alle origini texane, di Roger Clemens, e dai problemi alla schiena di un altro storico lanciatore, David Wells.
L'attenzione della dirigenza Yankees si è però concentrata maggiormente sul reparto offensivo, confermando la tendenza che vuole gli Yanks tra i migliori fuoricampisti della lega da diversi anni.
Sono arrivati, in rigoroso ordine cronologico di firma, Gary Sheffield, free agent proveniente dagli Atlanta Braves, Kenny Lofton, uno dei migliori esterni e lead-off tutt'ora in circolazione, Tony Clark ma soprattutto l'ultimo MVP delle majors, Alex Rodriguez.
Il line-up che Torre si troverà a disposizione si prannucia come uno dei più esplosivi e completi mai visti su un diamante, ed i problemi che il manager italo-americano si troverà ad affrontare sono semmai di abbondanza di talento.
Accantonata l'idea di uno spostamento in seconda base di Derek Jeter per lasciare A-Rod in posizione di short-stop, Torre sembra ormai essere sicuro della scelta di Rodriguez come terza base, Jeter short-stop, ed Enrique Wilson nel delicato ruolo di secondo base, che fu di Alfonso Soriano fino alla “trade of the century”.
Le ottime prestazioni in pre-season di Wilson fanno ben sperare, e l'adattamento di A-Rod in terza base non sembra essere un problema per un giocatore della sua classe.
Il line-up stellare degli Yanks sarà quindi così composto:
C – Jorge Posada
1B – Jason Giambi
2B – Enrique Wilson
3B – Alex Rodriguez
SS – Derek Jeter
LF – Hideki Matsui
CF – Kenny Lofton/Bernie Williams
RF – Gary Sheffield
DH – Ruben Sierra/Bernie Williams
La rotation ed il bullpen invece si presentano una maggiore incognita, vista anche l'assenza tra i lanciatori partenti di un mancino, dopo il passaggio di Andy Pettite agli Houston Astros.
Gli arrivi di Kevin Brown dai Dodgers e di Javier Vazquez dagli Expos dovranno assicurare ai Bronx Bombers la tenuta necessaria per poi mandare al piatto le proprie stelle.
La rotazione, inizialmente a 5 per la regular season, dovrebbe essere questa:
Mike Mussina
Kevin Brown
Javier Vazquez
José Contreras
Jon Lieber
Closer – Mariano Rivera
Boston Red Sox
Anche i Red Sox dovevano reagire dopo l'ennesima stagione senza vittorie, conlusasi con il fuoricampo di Aaron Boone in gara-7 delle finali di American League.
E dovranno riprendersi anche dall'ennesimo smacco perpertrato dai rivali di New York, l'ingaggio di Alex Rodriguez insistenemente cercato proprio da Boston e ad un passo dalla firma con le “calze rosse”.
Il nome su cui costruire la stagione è sicuramente quello di Curt Schilling, strepitoso lanciatore arrivato dai D-Backs, che già in passato annichilì gli Yankees nelle World Series e dimostrò di non essere intimorito dalla storia dello Yankee Stadium, con dichirazioni tanto irriverenti quanto brillanti.
Per il resto la squadra è rimasta sostanzialmente quella che l'anno scorso arrivò ad una partita dalle finali, con gli innesti di due uomini d'esperienza quali Ellis Burks, ex Indians, e Pokey Reese, versatile interno proveniente dai Cincinnati Reds chiamato a sostituire il partente Todd Walker.
Questo il line-up:
C – Jason Varitek
1B – Kevin Millar
2B – Pokey Reese
3B – Bill Mueller
SS – Nomar Garciaparra
LF – Manny Ramirez
CF – Johnny Damon
RF – Trot Nixon
DH – Ellis Burks/David Ortiz
La rotation si basa principalmente sui due futuri Hall of Famer Pedro Martinez e Curt Schilling, mentre il bullpen può contare su nomi di esperienza quali Ramiro Mendoza, Mike Timlin e Scott Williamson, mentre il ruolo di closer sembra in affidabili mani, quelle dell'ex Oakland A's Keith Foulke.
Questa la rotation:
Pedro Martinez
Curt Schilling
Derek Lowe
Tim Wakefield
Byung-Hyun Kim/Bronson Arroyo
Closer – Keith Foulke
Baltimore Orioles
Tra le squadre più attive sul mercato dei free-agent, i Baltimore Orioles si presentano al via di questa stagione con il ruolo di pericoloso outsider nella corsa ai playoff.
Le firme di Miguel Tejada, Javi Lopez e Rafael Palmeiro fanno pensare a grandi progetti per la franchigia che fu di Cal Ripken Jr., ed il ritorno da San Francisco del pitcher Sidney Ponson dimostra che la dirigenza si attende risultati già nel breve periodo.
Il line-up si presenta così schierato:
C – Javi Lopez
1B – Rafael Palmeiro
2B – Jerry Hairston Jr.
3B – Melvin Mora
SS – Miguel Tejada
LF – Marty Cordova
CF – Tim Raines/Luis Matos
RF – Jay Gibbons
DH – David Segui
Con il ritorno di Ponson, la rotation acquista maggior solidità e sicurezza, anche se i partenti di talento non abbondano.
Il Manager Lee Mazzilli sembra infatti intenzionato a comincare con una rotation a 4:
Sidney Ponson
Rodrigo Lopez
Kurt Ainsworth
Eric DuBose
Closer – Mike DeJean/Jorge Julio
Toronto Blue Jays
Rispetto alle rivali di Division i Toronto Blue Jays hanno cambiato decisamente meno, ed i loro innesti sono stati molto meno clamorosi di quelli di Yankees e Red Sox.
I due movimenti più significativi sono stati la firma del pitcher ex Athletics Ted Lilly ma soprattutto il rinnovo del contratto (un accordo sulla base di 42 milioni di dollari) del Cy Young Award 2003, Roy Halladay.
Questo il line-up dei canadesi:
C – Greg Myers
1B – Carlos Delgado
2B – Orlando Hudson
3B – Eric Hinske
SS – Chris Gomez
LF – Frank Catalanotto
CF – Vernon Wells
RF – Jayson Werth
DH – Josh Phelps
Il parco lanciatori è costruito sulle spalle di Roy Halladay, a cui si chiede di ripeter la stagione strepitosa disputata nel 2003, ben oltre le 20 vittorie.
Questa la probabile rotation a 4:
Roy Halladay
Pat Hentgen
Miguel Batista
Ted Lilly
Closer – Kerry Ligtenberg/Bob File
Tampa Bay Devil Rays
Non li si può certo annoverare tra i favoriti, ma i nuovi Rays di Lou Piniella promettono sicuramente spettacolo, visti i tanti arrivi durante la off-season a completare il puzzle voluto da Piniella per l'ambizioso progetto di ricostruzione di una franchigia mai al di sopra del 50% di vittorie nella sua, breve, storia.
Ai giovani promettenti della passata stagione, Rocco Baldelli e Carl Crawford su tutti, si sono aggiunti nomi di grande esperienza e classe, quali Tino Martinez, che non ha saputo resistere al fascino del diamante, Fred McGriff, nativo proprio di Tampa, Robert Fick, che Piniella sta trasformando da prima base in catcher (percorso inverso a quello di Mike Piazza…), José Cruz Jr., Geoff Blum, Rey Sanchez e Fernando Tatis.
Problemi di abbondanza dunque anche per il focoso ex manager dei Mariners, che sembra intenzionato a schierare questo line-up:
C – Toby Hall/Robert Fick
1B – Tino Martinez
2B – Julio Lugo
3B – Geoff Blum/Damian Rolls
SS – Rey Sanchez
LF – Carl Crawford
CF – Rocco Baldelli
RF – José Cruz Jr.
DH – Aubrey Huff
Anche il reparto lanciatori è stato rivoluzionato, con gli arrivi di Mark Hendrickson, scambiato per Joe Kennedy in uno scambio a tre che ha coinvolto anche i rivali di Division di Toronto, Paul Abbott, pupillo di Piniella dai tempi di Seattle, e John Halama, quest'ultimo chiamato insieme a Trever Miller, Lance Carter e Jorge Sosa a rinforzare un bullpen non sempre all'altezza.
La rotation sembra fatta, con qualche incertezza ancora sul quarto/quinto nome della lista:
Victor Zambrano
Jeremi Gonzalez
Mark Hendrickson
Doug Waetcher/Dewon Brazelton
Paul Abbott/Damien Moss