AFC Conference Champions Recap

Kevin Faulk, talento ombra dei Patriots, contribuisce attivamente contro i Chargers.

San Diego Chargers 12 @ New England Patriots 21

Con tutti i pronostici a favore dei Patriots, i tifosi dei Chargers, e i detrattori di New England, chiedevano il miracolo, perché si sa che una squadra che gioca troppo bene e vince sempre presto o tardi si attira le antipatie di tutti.

Il miracolo non è avvenuto nonostante questa potesse essere la domenica giusta perché ciò accadesse. Infatti New England ha disputato la sua più brutta partita in stagione lasciando in bilico il risultato per più di tre quarti di gioco. A incidere sfavorevolmente è stata la prestazione negativa del MVP della stagione Tom Brady con i sui 3 intercetti. La fortuna per i Patriots è stato che dai primi due, con posizioni vantaggiose per i Chargers, ne sono usciti solo 6 punti e, paradossalmente, è stato l'ultimo ad avere un peso maggiore, sulle 2 yards di San Diego, bloccando un ottimo drive offensivo da cui avrebbe potuto ricavare un vantaggio importante.
La difesa degli ospiti ha quindi giocato un ottimo match concedendo il minimo possibile agli avversari. La pass rush è stata spesso bloccata dalla linea offensiva dei Patriots mentre buone coperture della secondaria e, nel primo tempo, anche il contenimento delle corse. Randy Moss, come nel Divisional Playoffs di settimana scorsa, ha ricevuto un solo pallone, in parte per la grande attenzione che i difensive back hanno per lui, in parte per una non perfetta condizione mentale.
Per vedere un gioco aereo decente, New England, ha dovuto prima stabilizzare il running game. Così nel secondo tempo, dopo gli aggiustamenti dell'intervallo, una formazione a tre tight end, e una difesa stanca per i Chargers, ha permesso a Laurence Maroney di trovare gli spazzi giusti per guadagnare la maggior parte delle 122 yards corse in partita. Un impreciso Brady ha così avuto la possibilità  di completare sul medio corto affidandosi a Wes Welker (7 per 56, 1 TD) e soprattutto a Kevin Faulk (8 per 82 yards) che con i suoi screen ha preso yards importanti. La segnatura di Welker pesa più dei 7 punti che produce perché i 9 punti di vantaggio, con ancora 12 minuti da giocare, non sono, generalmente, un vantaggio rassicurante. Purtroppo per San Diego gli infortuni hanno condizionato pesantemente la loro prova offensiva. LaDainian Tomlinson si è dovuto accontentare di 2 snap per poi essere relegato in panchina con il riacutizzarsi del problema al ginocchio (o è stata una scelta in parte tecnica?). Benché Michael Turner (17 per 65 yards) abbia dimostrato di saperlo rimpiazzare adeguatamente in caso di bisogno, c'è molta differenza di classe tra i due. Antonio Gates (2 per 17 yards) ha stretto i denti per via del suo problema all'alluce ma non ha potuto garantire una presenza continua per tutta la durata dell'incontro. Philips Rivers (19 su 37 per 211 yards, 2 intercetti) ha giocato per tutto il tempo nonostante i problemi ad entrambe le ginocchia. Con la mobilità  chiaramente compromessa è rimasto nella tasca il più possibile e ogni volta che era costretto a muoversi per sfuggire alla pressione di New England era costretto a presentarsi nell'huddle zoppicando. Tanto che nell'ultimo quarto se fosse entrato Billy Volek al posto suo non avrebbe stupito. Mossa che Norv Turner non ha voluto mettere in pratica nella speranza che il suo fuori classe potesse, nonostante tutto, mettere a segno la giocata decisiva.
Ottime le prove di Vincente Jackson (6 per 93 yards) e Chris Chambers (7 per 90 yards) che con la loro fisicità  hanno potuto, e saputo, ferire la secondaria avversaria.
Con tutte e tre le stelle offensive limitate fisicamente il compito dei Patriots è stato notevolmente facilitato tanto che, come poche volte in stagione, hanno saputo imporsi difensivamente. Sicuramente il pregio maggiore è stato quello di impedire che i rivali varcassero la propria end zone limitandoli a 4 field goal (Nate Kaeding 4 su 4 dalle 26, 23 40 e 24 yards).

I Chargers hanno la magra consolazione di cadere in piedi, consapevoli di aver fatto tutto il possibile per vincere la partita e di avere un'ottima base su cui lavorare per la prossima stagione. Hanno avuto la fortuna di trovare il peggior Brady della stagione e la sfortuna di avere i propri uomini chiave non in condizione. Per poter battere i Patriots deve essere tutto perfetto altrimenti non c'è che la sconfitta.

Tom Brady ha pagato sicuramente un'enorme pressione: oltre al "semplice" fatto che bisognava vincere per passare allo step successivo, la questione "perfetc season" è costantemente presente da cinque mesi a questa parte e i media continuano a riproporla fino alla nausea. Deve assolutamente trovare il modo di concentrarsi esclusivamente sulla prossima partita.

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