David Garrard corre per il gioco chiave contro gli Steelers.
Jacksonville Jaguars 31 @ Pittsburgh Steelers 29
Il primo match di Wild Cards dell'American Conference ha mantenuto le attese risultando un partita combattuta fino all'ultimo. Non sembrava così alla fine del primo tempo con i Jaguars in vantaggio 21 a 7 ma soprattutto con la situazione sotto controllo.
Dopo un primo drive davvero convincente da parte di Ben Roethlisberger, per gli Steelers è iniziato il calvario. In vantaggio subito 7 a 0 (zero) si sono fatti trovare impreparati sul ritorno di kick off con Maurice Jones-Drew che si ferma ad una yard dalla end zone dopo una corsa da 96 yards. Da quella posizione è risultato molto facile per Fred Taylor pareggiare.
Come era auspicabile il gioco di corsa per i padroni di casa non è stato un fattore e nonostante le due segnature Najeh Davenport, in 16 portate, non è andato oltre le 25 yards. Di conseguenza Roethlisberger ha dovuto lanciare e nel primo tempo non lo ha fatto molto bene: tre intercetti, due dei quali li ha sulla coscienza proprio il quarterback di Pittsburgh. La difesa di Jacksonville ha avuto successo proprio nelle situazioni in cui riesce meglio: fermare le corse e recuperare palloni, permettendosi anche il lusso di segnare con Rashean Mathis (2 tackles e 2 intercetti).
Ma questa situazione idilliaca per gli ospiti non è stata completamente positiva. L'intervallo ha giocato un brutto scherzo e si sono presentati per il secondo tempo deconcentrati credendo, malamente, di dover solo controllare e mantenere il vantaggio acquisito per poter passare al turno successivo.
Il primo intercetto di David Garrard ha la conseguenza di soli 3 punti per Pittsburgh e nel drive successivo dirige bene l'attacco guidando Jones-Drew per il 28 a 10. E' la difesa a cedere il passo mostrando evidenti segni di stanchezza perdendo tutta la sua aggressività . Significativi i 5 sacks messi a segno nei primi due quarti contro l'unico nella seconda parte del match a 30 secondi dalla fine della partita. Fatto sta che Roethlisberger ne approfitta e trova Santonio Holmes per una ricezione da 37 yards e touchdown.
Incominciano, quindi, anche i problemi per l'attacco dei Jaguars, non solo per il personale in campo, ma anche per le scelte operate dal Jack Del Rio e il suo coaching staff. In vantaggio comunque di 11 punti, già nell'ultimo quarto, si è optato per il gioco aereo con la conseguenza di non far correre il tempo e di non chiudere i downs obbligandosi al punt.
Roethlinsberger, con pazienza, si affida ai suoi migliori target con Hines Ward sempre fenomenale (10 per 135 yards) e Heath Miller (8 per 85 yards) autore di un touchdowns.
L'inerzia della partita è ora passata nelle mani degli Steelers e la difesa, sfruttando il momentum e le scelte offensive degli avversari, intercetta per la seconda volta Garrard autore di un pessimo lancio in una porzione di campo occupata esclusivamente da giocatori black & gold. I padroni di casa passano così in vantaggio, di un solo punto, sbagliando la conversione da 2.
La partita è aperta e avvincente e i Jaguars hanno la loro ultima chance. A risolvere la situazione è Garrard, non come lanciatore, ma in versione runningback. Il quarterback di Jacksonville quando ha potuto ha saputo usare le sue gambe in modo intelligente ed efficace e quello scrambles da 32 yards su un quarto e due è la chiave della vittoria. Ampiamente nella red zone avversaria è bastato il field goal di Josh Scobee per portare a casa la vittoria.
I Jaguars hanno sicuramente pagato l'inesperienza nei Playoffs al contrario degli Steelers che l'hanno saputa sfruttare approfittando delle situazioni createsi in campo.
Roethlinsberger ha disputato una buona gara e i suoi intercetti sono in parte figli di un running game poco credibile e di una linea offensiva in evidente difficoltà . Sei sacks sono tanti e se ci fosse stato un quarterback meno mobile sarebbero potuti essere di più.
Per Jacksonville non sono più permessi black out in questa post season, il loro bonus se lo sono già giocati.
Tennessee Titans 6 @ San Diego Chargers 17
La partita più scontata della settimana è stata più combattuta del previsto, il pronostico, comunque, è stato rispettato.
I Titans sono stati abili a imbrigliare l'attacco dei Chargers per tre quarti di match e finché ci sono riusciti sono stati in partita. Albert Haynesworth è stato l'ombra di LaDainian Tomlinson e ad ogni corsa del forte runningback di San Diego lui era presente tanto da riuscire a neutralizzarlo: 21 corse per 42 yards. Con l'uomo più pericoloso bloccato doveva essere Philip Rivers a vincere l'incontro con la speranza che giungesse, prima o poi, un suo errore; questa è stata la strategia architettata da Jeff Fisher. Norv Turner non ci ha pensato molto e una volta capito che il suo runningback avrebbe fatto molta fatica ha assecondato il collega avversario e si è affidato al braccio del quarterback. Il primo tempo è stato disastroso con 98 yards guadagnate su lancio, un intercetto e 6 yards con le corse, complici anche delle fastidiose false partenze che portavano ad un terzo e lungo. Significativi anche i minuti di possesso palla: 10 per i padroni di casa, 20 per gli ospiti.
Purtroppo per Tennessee la grande prova della difesa non è stata ripagata dalla controparte offensiva. Il già asfittico gioco aereo si è presentato senza Bo Scafe e Roydell Williams, entrambi infortunatisi in settimana, complicando notevolmente il lavoro di Vince Young (16 su 29 per 138 yards, 1 intercetto a fine partita). Anche le corse hanno faticato parecchio contro l'ottima difesa dei padroni di casa con il miglior runningback della giornata, LenDale White, confinato a 69 yards in 19 portate. Il grande sforzo offensivo dei Titans ha quindi prodotto solo 6 punti grazie alla gamba di Rob Bironas e un sanguinoso fumble, in red zone, da parte di Chris Brown ad inizio secondo quarto.
Il secondo tempo è iniziato sulla falsa riga dei primi due quarti di gioco con tanti three and out e uno spettacolo, per gli spettatori, alquanto deprimente. Ma i Chargers piano piano hanno iniziato a carburare e Rivers ha trovato in Chris Chambers e Vincent Jackson i terminali per guadagnare terreno: il primo chiude con 6 ricezioni per 121 yards, il secondo con 5 ricezioni, 114 yards e la segnatura che porta al sorpasso su una defiance della secondaria di Tennessee; secondare, in generale, poco accorte sui terzi down che hanno permesso a Rivers di accumulare 292 yards.
Ne giova anche il gioco su corsa e Tomlinson, costantemente bloccato sulla linea di scrimmage, trova qualche spazio in più e l'opportunità di segnare il secondo touchdown della partita decretando la fine dell'incontro. Encomiabile la difesa di Tennessee su questa segnatura: un quarto tentativo e goal ad una yard dalla end zone, la linea offensiva di San Diego schiaccia gli avversari verso terra per permettere al proprio runningback di saltare oltre ma David Thornton lo ferma in tempo saltando a sua volta. Tomlinson ancora in piedi circondato da compagni e avversari ha la prontezza di riflessi per allungare il braccio e permettere al pallone di oltre passare la goal line.
Benché mancassero ancora 5 minuti prima della fine era chiaro che i Titans erano incapaci di colmare il gap di 11 punti. Obbligato a forzare Young lancia il suo intercetto quotidiano e per i Chargers è bastato inginocchiarsi.
San Diego passa meritatamente il turno ma la fatica per superare la prova non promette bene per il proseguo nei Playoffs: non si incontrano tutte le settimane i Tennessee Titans. La difesa, leader nelle palle recuperate, non va oltre un fumble ricoperto, per il resto non è stato difficile tenere a bada gli avversari. L'attacco ha trovato la soluzione solo nell'ultimo periodo e la nota positiva è che si è vinto anche senza Tomlinson (annullato) e Antonio Gates (infortunio all'alluce nel secondo quarto).
Benché estremamente difficile da affrontare, la difesa di Tennessee non è attrezzata per vincere da sola le partite e l'attacco, per tutta la stagione, ha evidenziato dei grossi limiti. Per i Titans c'è molto lavoro in off season.